condivido l'idea di elia, secondo la quale la chiesa ha obbligato i sacerdoti e le suore alla castità e ha vietato loro di sposarsi per ragioni di potere: per evitare che i terreni della chiesa venissero tramandati da padre (prete) in figlio.

condivido anche l'idea, espressa da alessio ma esprimibile da qualsiasi psicologo, che reprimere il sesso possa portare a dei distrurbi psicologici più o meno gravi.

come reputo la scelta della chiesa? giusa o ingiusta?

nessuna delle due. a parte i motivi che l'hanno indotta a scegliere questa condotta, la chiesa può adottare il regolamento interno che più le aggrada sul sesso (nei limiti della legge, ovviamente). le persone divendono sacerdoti e suore per scelta, e già in anticipo sanno ciò a cui vanno incontro.

fare sesso o meno è una scelta personale, quindi non è una cosa di per se giusta o ingiusta. i sacerdoti e le suore scelgono liberamente di aderire a questa condizione, quindi non c'è nulla di male.

epicurus

Mi riferivo infatti ai sacerdoti, a coloro che devono dire Messa. Logicamente non penserei neppure lontanamente che in un convento di clausura dove le suore fanno un totale voto di abnegazione a Dio ci possano essere famiglie, mariti e figli. Comunque non credo che se si togliesse quest'obbligo i conventi sarebbero vuoti. Penso ci sarebbe la stessa affluenza di ora, e ognuno sarebbe libero di fare la sua scelta liberamente senza imposizioni di questo tipo che tendono a negare l'umanità degli uomini di Chiesa.

Farsi preti cattolici è una scelta personale, nessuno li obbliga. E spero che sappiano cosa scelgono. Se poi ha senso o no... moltissimi percorsi spiritauli, anche in altre tradizioni, prevedono l'astinenza sessuale.

ci sono, nella chiesa cattolica, cose che hanno molto meno senso di questa.

non sono daccordo.
Il motivo è semplice.
Diventerebbero concorrenti...

MENO siamo, MEGLIO stiamo...

se è questo ciò che la Chiesa dice allora non vedo perchè non debbano ?

per me è giusto...

Sono pienamente d'accordo con Fragola: se uno vuole fare sesso nessuno lo obbliga certo a farsi prete! se vuole servire la propria comunità religiosa può benissimo farlo da laico.

Dopotutto questo è un dogma, e in quanto tale non è ne giusto ne sbagliato, al massimo può o non può essere condiviso, ma non si può biasimare la Chiesa per essere coerente con se stessa, non le si può chiedere di abolire una regola che è in vigore da centinaia e centinaia di anni...

Sono molte le questioni con cui si attacca la Chiesa, ma non bisogna dimenticare che questa anziana signora deve obbedire a due "padroni": un libro molto grande e una tradizione molto antica...

Sono d'accordo con te quando dici che questa cosa può essere condivisibile o meno, ma non assolutamente giusta o sbagliata. Mi trovo invece in disaccordo nel momento in cui parli di dogma. Nella Bibbia, il grande libro di cui parli, non c'è scritto che i preti non debbano mettere su famiglia. I dogmi della fede sono ben altri, questa è solo una regola antica di secoli, che col libro sacro non c'entra niente. Saluti

Lo so benissimo anch'io, ma intendevo dire che quello della castità dei sacerdoti è un dogma che la Chiesa si è imposta; anche se i vangeli non lo insegnano, ormai è talmente radicato nella cultura cattolica che mi sembra molto inverosimile una possibile abolizione del voto di castità...

certi drammi sarebbero evitati se potessero scegliere

Ma loro possono scegliere al momento in cui decidono di prendere i voti... E comunque se un prete capisce dopo che la castità non fa per se, può sempre rinunciare alla Chiesa per farsi una famiglia