Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 04-02-2006, 13.40.29   #11
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: E' poi così "democratico" pubblicare le vignette "sataniche"?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Campanellino
Oggi i quotidiani LIBERO e LA PADANIA hanno pubblicato le 12 vignette delle caricature di Maometto e concordo con quanto affermato da Adriano Sofri e Sergio Staino che nessuno è disposto a cedere le proprie convinzioni democratiche di fronte a nessuna minaccia, ma se ci sono persone che si sentono profondamente offese nella loro spiritualità da quelle caricature di Maometto, mi chiedo perchè non sia altrettanto democratico rispettare anche le loro idee.
Poco tempo fa una pubblicità della playstation 2 che aveva "giocato"sulla passione di Cristo con un'immagine che molti cattolici non avevano gradito, è stata prontamente ritirata e con le scuse della ditta.
In quell'occasione in forum prettamente cattolici lessi certi "sfoghi" che non erano molto diversi dalle reazioni che hanno suscitato le vignette di Maometto...
Suppongo che nessuno sia stato licenziato per la questione della pubblicità della playstation2, però pur non condividendo le minacce e le reazioni dettate dal fanatismo religioso, ritengo sia sempre scorretto prendersi gioco dei sentimenti altrui e delle altrui credenze religiose.

Ross.




Conoscendo il mondo della pubblicità sicuramente qualche testa è saltata per quella pubblicità... nn temere qualcuno ha pagato ...
per il fatto delle vignette mi lascia assai stupito che la lega se la meni tanto per certe cose e poi vogliono fare i saggi magari per cose che andrebbero contro corrente alle loro ideologie ...
cosa pensare ...
mah di vignette contro la religione cattolica ce ne sono state tante e di vario tipo e nessuno però ha mai minacciato di morte chi le faeceva almeno in tempi moderni ovviamente ...
che qualcuno magari abbia preso una scomunica anche ci sta ma da li ad uccidere o precolamare lo stato di guerra ce un po di differenza...
penso che d'altronde in tal caso sembra la coda di paglia ..
insomma se le vignette corrispondo al buon gusto non vedo perche qualche duno deve morire ...
insomma mi sembra una fina ideologia democratica ...
se si censura tutto quello che può turbare le persone allora non facciamo piu nulla ... giusto perche penso che dire che berlusconi ha preso delle tangenti possa inquietare tutti i componenti di forza italia e partiti limitrofi, far parlare Berluscono a sua volta fa irritare molta altra gente ... ma non per questo si deve impedire di dire certe cose e di fare (purtroppo) parlare Silvio...
insomma se stiamo al concetto del non fare per non turbare allora non facciamo e non diciamo piu nulla che è meglio ma in tal senso si cadrebbe in un political corret estremizzato che non rende giustizia prima della verità poi delle altre persone ...
insomma io le vignette non l ho viste ma se non sono ampiamente offensive ma solo atte a prendere in giro bonariamente senza cattivo gusto anche a dispiacere di tutti quelli che ne vogliono la loro eliminazione è giusto che il tutto venga pubblicato ... e poi a fare tutto questo chiasso le cose diventano ancora piu interessante e la gente per forza le vuole vedere e pubblicare ...
Aggingendo che la Sony ha ritirato la pubblicità nn tanto perche aveva paura di offendere qualcuno ma sopratutto per non farsi pubblicità negativa in un bacino di utenti che per loro è fondamentale ......


bomber is offline  
Vecchio 04-02-2006, 14.11.41   #12
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Io trovo la reazione dei muselmani sulla pubblicazione degli immagini di Maometto molto sgradevole.
La cieca fede, qualunque sia la dottrina, è spaventosa appunto perché non si basa sulla riflessione, sulla logica o sul buon senso o sulla compassione.
Per Maometto stesso la publicazione non sarebbe sicuramente stata nessun problema.
Se la religione potrà avere un vero significato positivo deve stimolare l'amore la tolleranza e la libertà mentale, e non essere usata per incitare odio negli uomini.
Il tempo è passato quando era possibile intimidire gli uomini a tacere, come faceva l'inquisizione.
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 04-02-2006, 15.20.39   #13
Campanellino
l'isola che non c'è
 
L'avatar di Campanellino
 
Data registrazione: 14-01-2006
Messaggi: 48
La denuncia e la satira in democrazia sono specchi nei quali è possibile riflettere l'immagine della libertà, concordo con voi.

Continuare a pubblicare quelle caricature però mi è sembrata più una provocazione, una sfida tra normalità e fanatismo, quindi assurda e squilibrata.

Non è umiliando una persona che l'aiuti a migliorare.


Campanellino is offline  
Vecchio 04-02-2006, 17.46.45   #14
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Citazione:
Messaggio originale inviato da Campanellino
La denuncia e la satira in democrazia sono specchi nei quali è possibile riflettere l'immagine della libertà, concordo con voi.

Continuare a pubblicare quelle caricature però mi è sembrata più una provocazione, una sfida tra normalità e fanatismo, quindi assurda e squilibrata.

Non è umiliando una persona che l'aiuti a migliorare.
Le regole della religione muselmana devono naturalmente essere seguite solo dai seguaci dell'Islam.

Ma non si può richiedere che queste regole dogmatiche valgono anche per gli uomini di altre religioni e soprattutto non per l'uomo moderno non dogmatico con un'impostazione aperta alla vita, e che forse non crede in qualsiasi religione, ma vuole comprendere la vita con l'intelletto.
Quindi se i muselmani non volgono fare immagini di Maometto va bene, ma a me pare ridicolo richiedere che i non muselmani seguono i loro dogmi.
In quel caso si potrebbe richiedere che le donne italiane portano la burka o che gli europei seguono qualsiasi altra regola mediovale.
Secondo me non è la pubblicazione che è "assurda e squilibrata", ma il comportamente dei muselmani integralisti che usano questa bagatella per loro scopo fanatici.
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 04-02-2006, 18.11.02   #15
iudichetta
Ospite abituale
 
L'avatar di iudichetta
 
Data registrazione: 09-10-2005
Messaggi: 223
Penso che non è giusto offendere la religione deegli altri? Ognuno la pensa a modo suo, quindi e giusto che rispettiamo le proprie idee.
iudichetta is offline  
Vecchio 04-02-2006, 19.04.29   #16
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Citazione:
Messaggio originale inviato da iudichetta
Penso che non è giusto offendere la religione deegli altri? Ognuno la pensa a modo suo, quindi e giusto che rispettiamo le proprie idee.
"Rispettare le idee degli altri" significa non ostacolare il diritto di avere un certo opinione del mondo o seguire una certa dottrina. Ma ciò non è la stessa cosa di sottoporrersi alla dottrina.
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 04-02-2006, 19.48.10   #17
Campanellino
l'isola che non c'è
 
L'avatar di Campanellino
 
Data registrazione: 14-01-2006
Messaggi: 48
Libertà e rispetto
La Stampa, 3 febbraio 2006
Riesce difficile capire cosa si proponessero quanti hanno disegnato e pubblicato vignette irriguardose verso l’islam e i sentimenti religiosi di milioni di uomini e donne in tutto il mondo: far sorridere? Ma come si può sorridere nel ferire un proprio simile in quanto ha di più caro? Esportare la libertà di stampa? Ma è come pretendere di esportare la democrazia con le bombe. Oggi sembra che molti in occidente abbiano perso il senso del limite, soprattutto nell’ambito delle convinzioni etiche e religiose: affrancati dal regime di cristianità e relegata la religiosità a supplemento di valori da usarsi solo quando necessario, si ritiene che libertà significhi irridere quanti sono ancora saldamente legati a determinati principi.

Ma libertà si coniuga con rispetto per l’altro, conoscenza di ciò che lo turba e lo ferisce, sforzo di comprensione delle sue opinioni e convinzioni. Da qualche tempo, nei confronti delle religioni, ma soprattutto del cristianesimo e dell’islam, pare che tutto questo possa essere bellamente ignorato, salvo poi stupirsi sdegnati se l’opinione pubblica musulmana reagisce offesa. Certo, anche nelle reazioni vi sono limiti che son stati varcati: non possiamo accomunare lo sdegno espresso sulle prime pagine di tutti i principali quotidiani di lingua araba dell’intero Mediterraneo e l’assalto alla rappresentanza UE a Gaza da parte di un gruppo di attivisti islamici, o le minacce di morte per gli autori. Resta però l’amarezza di dover misurare ancora una volta la “non contemporaneità” delle nostre civiltà, uno sfasamento di tempo che ci fa dimenticare come, fino a non molti anni fa, reazioni simili potevamo trovarle anche nella nostra emancipata Europa: quadri di valori unanimemente condivisi sono andati scomparendo nel nostro occidente, ma ci comportiamo come se questo fosse vero ovunque, senza renderci conto che il sentimento religioso di interi popoli è cosa diversa dalla larghezza di vedute di qualche intellettuale islamico ormai a proprio agio in una cultura laica. In altre epoche storiche la contrapposizione in campo religioso era talmente acuta che l’iconografia cristiana era arrivata a raffigurare il Profeta come un eretico relegato all’inferno: oggi non si tratta di negare questi episodi storici e di cancellarne le testimonianze artistiche, ma di capirli all’interno di una precisa stagione e di rigettarli come metodi non più ammissibili nel dialogo tra religioni.

Non dobbiamo alimentare nei musulmani la convinzione che l’occidente non rispetti gli elementi fondamentali della loro religione. Un conto è la rilettura, anche critica, dei rispettivi mondi di pensiero, altro è l’irrisione di ciò che è oggetto di fede e di intima convinzione; un conto è denunciare, come io stesso ho fatto più volte, l’arroganza di certe posizioni religiose, altro è il beffarsi della fierezza dei credenti. Ogni essere umano ha diritto al rispetto dei propri principi etici e religiosi, delle proprie tradizioni, delle figure fondanti il suo credo e dovrebbe essere proprio lo stato laico e le sue strutture non solo giuridiche ma anche culturali – come i mass media – a difendere e diffondere questo rispetto. Con la consueta pacatezza che lo contraddistingue, il rettore della grande moschea di Parigi, ha condannato quelle vignette come “un errore e una diffamazione: il Profeta non ha fondato una religione terrorista, ma al contrario una religione di pace. Noi teniamo a questa immagine e non accettiamo che sia deformata”. Ecco, irridere, deformare, deturpare l’immagine che un nostro simile ha del suo credo religioso significa far regnare la barbarie e non la civiltà nei rapporti sociali: quale progresso sul cammino della convivenza civile e delle conquiste dell’umanità possono mai rappresentare vignette come quelle pubblicate in questi giorni? Sì, a volte vi è chi in occidente pare riempirsi la bocca con la parola “libertà”, utilizzandola per dar sfogo ai propri istinti più dissacratori e, in ultima analisi, al malcelato desiderio di sentirsi superiore disprezzando gli altri.

Enzo Bianchi
***************

Condivido, e voi?
Campanellino is offline  
Vecchio 06-02-2006, 00.10.39   #18
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
non c'entra Pietro Micca

[quote]Messaggio originale inviato da Campanellino
[b]Libertà e rispetto
La Stampa, 3 febbraio 2006
Riesce difficile capire cosa si proponessero quanti hanno disegnato e pubblicato vignette irriguardose verso l’islam e i sentimenti religiosi di milioni di uomini e donne in tutto il mondo: far sorridere? Ma come si può sorridere nel ferire un proprio simile in quanto ha di più caro? Esportare la libertà di stampa? Ma è come pretendere di esportare la democrazia con le bombe.
Enzo Bianchi
***************

Chi fa satira colpisce i costumi, ma non offende le persone: la satira "castigat ridendo mores". Chi invece ha pubblicato le vignette incriminate ha offerto un pretesto concordato per far esplodere la violenza. Il problema è di visibilità e di potere politico
non di religione, di democrazia e di cultura.
Anche questa è un'opinione.
romolo is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it