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Vecchio 16-03-2006, 12.43.11   #1
ancient
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Perché gli alleati ora abbandonano il premier

Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'esito del fatidico dibattito Berlusconi Prodi, non avrebbe che da leggere i commenti di Fini e Casini.

In poche frasi le due punte residue (e smarrite) della coalizione hanno criticato il leader meglio di quanto non riesca all'opposizione. Ed è una critica definitiva, assomiglia a una forma di delegittimazione nei confronti del presidente del Consiglio. Che viene colpito proprio nei princìpi a lui più cari e sui quali ha impostato la campagna elettorale. Nel confronto televisivo «ha dato l'impressione di credere che tutto vada bene. Ha dato l'impressione di voler essere promosso con il massimo dei voti e lode » (Fini); « è stato un dibattito del passato e sul passato» (Casini).

In altre parole, i due maggiori alleati di Berlusconi ritengono che, nel confronto con Prodi, il premier abbia sbagliato tono e argomenti. Del resto, non sarebbe un episodio isolato. Quei colori edulcorati e confortevoli con cui Berlusconi ama dipingere l'Italia, quasi fosse il paese di Bengodi, è una costante della sua propaganda. E si capisce perché: in tal modo il presidente del Consiglio assolve se stesso e il suo governo da qualsiasi accusa. Si assegna da solo un bel dieci e lode, come osserva Fini.
Ma così facendo ottiene l'effetto di spargere irritazione nell'opinione pubblica e certo non conquista le simpatie degli indecisi. Cioè di quella fascia di elettorato che dovrebbe costituire l'obiettivo dei dibattiti televisivi e che invece viene sospinta lontano.

Tanto più che il tono generale con cui Berlusconi sostiene il confronto, come nota con qualche ragione il presidente della Camera, non riesce mai a suggerire un sogno, una visione, una speranza per il domani. Sembra che gli italiani non esistano, con i loro problemi e le loro inquietudini. Si discute con la testa rivolta all'indietro. Sempre per la stessa ragione: perché s'insegue l'autocompiacimento.

O forse, sembrano dire i due alleati, il motivo è che Berlusconi non è più in sintonia con il Paese. E perciò non riesce più a guardare avanti, ma si accanisce a costruire un monumento a se stesso, utile a ricordare i dodici anni in cui è stato protagonista della politica italiana.

Ora, non è strano che Fini e Casini pensino in questi termini. Strano è che abbiano sentito il bisogno di dire quello che pensano a poco più di tre settimane dal voto. Può esserci solo una spiegazione; anzi, ce ne sono due.

La prima è che entrambi danno per persa la partita. Quindi vogliono evitare che Berlusconi renda ancora più grave la disfatta con i suoi errori tattici. Una campagna elettorale sbagliata in questo momento può determinare conseguenze irreparabili. Soprattutto può rendere molto più complicata l'opera di rinascita e di ricostruzione della destra italiana.
L'entità della vittoria o della sconfitta, il 9 aprile, non è ininfluente per nessuna delle due coalizioni. Quindi ognuno bada per sé e l'insofferenza verso Berlusconi e le sue scelte solitarie tracima dagli argini.

La seconda spiegazione, connessa alla prima, parla di un Berlusconi sempre più attento alle sorti di Forza Italia, a costo di divorare passo dopo passo l'elettorato di An e dell'Udc. È una situazione insopportabile per i due partiti. Veniva tollerata a malapena fintanto che esisteva una prospettiva di rimonta. Ma adesso il declino berlusconiano travolge la coalizione e impone a Fini e Casini di proteggere il proprio territorio.

Non è un buon momento per la Casa delle libertà. La campagna è a una svolta e la coesione sta venendo meno. Come se non bastasse, l'ex ministro Calderoli ne ha detta un'altra delle sue, clamorosa: l'attuale legge elettorale, da lui stesso confezionata, è « una porcata » . Un'altra prova che l'alleanza della destra è in pezzi.

[ http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=ar... bero&chId=30 ]
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Vecchio 16-03-2006, 14.23.36   #2
svirgola
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Re: Perché gli alleati ora abbandonano il premier

Citazione:
Messaggio originale inviato da ancient
Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'esito del fatidico dibattito Berlusconi Prodi, non avrebbe che da leggere i commenti di Fini e Casini.

In poche frasi le due punte residue (e smarrite) della coalizione hanno criticato il leader meglio di quanto non riesca all'opposizione. Ed è una critica definitiva, assomiglia a una forma di delegittimazione nei confronti del presidente del Consiglio. Che viene colpito proprio nei princìpi a lui più cari e sui quali ha impostato la campagna elettorale. Nel confronto televisivo «ha dato l'impressione di credere che tutto vada bene. Ha dato l'impressione di voler essere promosso con il massimo dei voti e lode » (Fini); « è stato un dibattito del passato e sul passato» (Casini).

In altre parole, i due maggiori alleati di Berlusconi ritengono che, nel confronto con Prodi, il premier abbia sbagliato tono e argomenti. Del resto, non sarebbe un episodio isolato. Quei colori edulcorati e confortevoli con cui Berlusconi ama dipingere l'Italia, quasi fosse il paese di Bengodi, è una costante della sua propaganda. E si capisce perché: in tal modo il presidente del Consiglio assolve se stesso e il suo governo da qualsiasi accusa. Si assegna da solo un bel dieci e lode, come osserva Fini.
Ma così facendo ottiene l'effetto di spargere irritazione nell'opinione pubblica e certo non conquista le simpatie degli indecisi. Cioè di quella fascia di elettorato che dovrebbe costituire l'obiettivo dei dibattiti televisivi e che invece viene sospinta lontano.

Tanto più che il tono generale con cui Berlusconi sostiene il confronto, come nota con qualche ragione il presidente della Camera, non riesce mai a suggerire un sogno, una visione, una speranza per il domani. Sembra che gli italiani non esistano, con i loro problemi e le loro inquietudini. Si discute con la testa rivolta all'indietro. Sempre per la stessa ragione: perché s'insegue l'autocompiacimento.

O forse, sembrano dire i due alleati, il motivo è che Berlusconi non è più in sintonia con il Paese. E perciò non riesce più a guardare avanti, ma si accanisce a costruire un monumento a se stesso, utile a ricordare i dodici anni in cui è stato protagonista della politica italiana.

Ora, non è strano che Fini e Casini pensino in questi termini. Strano è che abbiano sentito il bisogno di dire quello che pensano a poco più di tre settimane dal voto. Può esserci solo una spiegazione; anzi, ce ne sono due.

La prima è che entrambi danno per persa la partita. Quindi vogliono evitare che Berlusconi renda ancora più grave la disfatta con i suoi errori tattici. Una campagna elettorale sbagliata in questo momento può determinare conseguenze irreparabili. Soprattutto può rendere molto più complicata l'opera di rinascita e di ricostruzione della destra italiana.
L'entità della vittoria o della sconfitta, il 9 aprile, non è ininfluente per nessuna delle due coalizioni. Quindi ognuno bada per sé e l'insofferenza verso Berlusconi e le sue scelte solitarie tracima dagli argini.

La seconda spiegazione, connessa alla prima, parla di un Berlusconi sempre più attento alle sorti di Forza Italia, a costo di divorare passo dopo passo l'elettorato di An e dell'Udc. È una situazione insopportabile per i due partiti. Veniva tollerata a malapena fintanto che esisteva una prospettiva di rimonta. Ma adesso il declino berlusconiano travolge la coalizione e impone a Fini e Casini di proteggere il proprio territorio.

Non è un buon momento per la Casa delle libertà. La campagna è a una svolta e la coesione sta venendo meno. Come se non bastasse, l'ex ministro Calderoli ne ha detta un'altra delle sue, clamorosa: l'attuale legge elettorale, da lui stesso confezionata, è « una porcata » . Un'altra prova che l'alleanza della destra è in pezzi.

[ http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=ar... bero&chId=30 ]
Proveró a risponderti , innanzi tutto a piú riprese il Premier ha detto che non tutto si é potuto fare ed é perché una coalizione ti obbliga e rispettare la unanimitá delle scelte , nella casa delle libertá i leader sono tre e dobbiamo dare onore al vanto di disquisire l'uno dagli altri , é una competizione anche se all'interno , e l'attacco se viene dall'interno é piú osservato e valutato. Berlusconi si soffermó piú sul passato , semplicemente perché era ed é piú attaccato proprio sul passato e a nessuno fa piacere sentirsi continuamente rinfacciato di aver fallito , di essere un fallimento , quando hai sgobbato , rinnovato , e raddrizzato le pieghe di una rettitudine che erano a zig zag , oggi l'Italia ha i piedi fermi e del domani , una volta per tutte dopo aver confermato il buon lavoro del passato , del futuro se ne puó parlare in sintesi , come é stato fatto con i secondi contati per come é stato imposto da chi come Prodi non aveva nulla da dire , ma non cosí Berlusconi sempre stoppato dal contaminuti. Abbiamo bisogno di ottimismo , é quello che vá dicendo il Premier , il pessimismo é l'arma dei suoi avversari , siano Prodi , Fini o Cassini. La storia riconoscerá i meriti del Berlusca , come quelli del Craxi , é una ignobile caratteristica degli italiani con le camicie rosse , ancora troppi , una metastasi per fortuna bloccata ma ancora cosí radicata da condizionare l'Italia. Come diavolo si fá a parlare di futuro se non si ripara il passato? solo chi sá fare di queste riparazioni sá con cognizione di causa come affrontare il futuro , ed il Berlusconi bene fá , sino alla monotonia , a ripetere quello che ha fatto , la testardaggine del non voler capire e credere alla fine cederá!. Fini e Casini? , facciano le loro arringhe , per il momento restano i secondi della classe , poi piú avanti se ne riparlerá , ma benissimo fanno a portare voti alla casa delle libertá . La partita non é persa , la maggioranza silenziosa ancora deve decidere , ne riparleremo dopo il 10 di Aprile. Ciao a tutti.
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Vecchio 16-03-2006, 14.34.25   #3
ancient
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Re: Re: Perché gli alleati ora abbandonano il premier

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Messaggio originale inviato da svirgola
La storia riconoscerá i meriti del Berlusca , come quelli del Craxi...

francamente non rieco a capire in quale Paese tu viva, caro/a Svirgola.
Forse hai tratto vantaggi personali dal governo Berlusconi, non lo so, non conosco il tuo reddito o le fonti di esso.
Quello che vedo intorno a me è invece un peggioramento generale delle condizioni di vita, una sempre maggiore precarietà, e un malcontento diffuso.
Spiegami con esempi concreti, perché davvero non ci arrivo.
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Vecchio 16-03-2006, 15.20.53   #4
svirgola
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Ancient , semplicemente stiamo lasciando il fondo , che il disastrato paese che la maggioranza incontró , e che i peggiori anni degli ultimi 60anni pare siano passati , lentamente stiamo emergendo , il nostro paese non va confrontato con le economie di Germania o Francia , esse godevano e godono tutt'ora di riserve economiche ben diverse dalle nostre e le loro produzioni non risento , ne dell'abbandono vigliacco di moltissimi industriali , ne della concorrenza sleale della Cina & soci asiatici. Considera i fronti che il governo in carica ha dovuto affrontare , risanare e rinnovare , e programmare , nonstante i tentativi di affossamento con "crak" tipo Ciro , Argentina , Parmalat , etc...migliaia hanno perso tutto dei loro risparmi . Infine é mia opinione che poteva sicuramente andare peggio , abbiamo un "condottiero" fiero , deciso , orgoglioso , abituato al meglio , esigente , perfezionista , creatore di migliaia di posti di lavoro , lucido , dalla loquacità sciolta e precisa , sciorinatore di dati come un compiuter , abituato al controllo di se , degli altri e di ció che gli interessa , e dunque lasciamo che continui ad interessarsi dell'Italia e di noi. Prova ad accollare una delle qualitá elencate al bradipo Prodi , impossibile , e allora che ci vedete in lui o nei suoi gorilla guardaspelle??. Ciao.
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Vecchio 16-03-2006, 15.29.57   #5
ancient
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Messaggio originale inviato da svirgola
Ancient , semplicemente stiamo lasciando il fondo , che il disastrato paese che la maggioranza incontró

no, guarda, io i dati autentici sono andati a leggermeli e ti assicuro che questa è una balla colossale.

Stai continuando a parlare in astratto, ripetendo i panegirici di Berlusconi. Evidentemente sei un privilegiato, cui sono risparmiate le difficoltà di tanti nella vita quotidiana.

Ti consiglio di dare un'occhiata agli oltre 3000 commenti di poveri cristi in questo post di Beppe Grillo, per darti un'idea di quali siano le reali condizioni di lavoro nel nostro Paese:

http://www.beppegrillo.it/2006/02/gl....html#comments
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Vecchio 16-03-2006, 15.55.11   #6
svirgola
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Messaggio originale inviato da ancient
no, guarda, io i dati autentici sono andati a leggermeli e ti assicuro che questa è una balla colossale.

Stai continuando a parlare in astratto, ripetendo i panegirici di Berlusconi. Evidentemente sei un privilegiato, cui sono risparmiate le difficoltà di tanti nella vita quotidiana.

Ti consiglio di dare un'occhiata agli oltre 3000 commenti di poveri cristi in questo post di Beppe Grillo, per darti un'idea di quali siano le reali condizioni di lavoro nel nostro Paese:

http://www.beppegrillo.it/2006/02/gl....html#comments
I dati riferiti sono avallati dalla corte dei conti e dall'istat e da qualche altra istituzione , Beppe Grillo? , scusa Ancient , a me quando lo ricordo mi fá ridere , só di questa sua vocazione alla politica , mi ricorda la Oxa con l'India , patologie e inquietudini di bizzosi artisti , anche Rasputin a suo modo influiva sulla Russia , in Italia sono molti come lui ( Rasputin ) che ci provano. I dati del Premier sono documentati e sempre citati per la loro origine , non dimenticarlo. Ciao. Devo assentarmi se risponderai continueremo piú tardi.
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Vecchio 16-03-2006, 16.08.21   #7
Fragola
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Re: Re: Re: Perché gli alleati ora abbandonano il premier

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Messaggio originale inviato da ancient
francamente non rieco a capire in quale Paese tu viva, caro/a Svirgola.
Forse hai tratto vantaggi personali dal governo Berlusconi, non lo so, non conosco il tuo reddito o le fonti di esso.
Quello che vedo intorno a me è invece un peggioramento generale delle condizioni di vita, una sempre maggiore precarietà, e un malcontento diffuso.
Spiegami con esempi concreti, perché davvero non ci arrivo.

Beh, dai, se guardi bene ha ragione: la storia riconoscerà i mediti di Berlusconui come quelli di Craxi! Con une elenco di avvisi di garanzia e rinvii a giudizio da far impallidire i fantasmi!

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Vecchio 16-03-2006, 16.23.07   #8
VanLag
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Prova ad accollare una delle qualitá elencate al bradipo Prodi , impossibile , e allora che ci vedete in lui o nei suoi gorilla guardaspelle??.
Ero un po’ che giravo attorno al 3d perché non capivo se eri serio o se eri ironico….. Ma credo tu sia serio…… allora rispondo…..

Il bradipo, come tu lo chiami, non confonde un paese con un’azienda, non confonde la democrazia col “diritto divino dei monarchi” e neppure confonde le leggi per la gestione della cosa pubblica, con le leggi morali sul bene e sul male.
Inoltre, seppur critico con l’operato del governo, non insulta, non denigra e non avvilisce gli avversari politici. A questo proposito vorrei fare notare che si dice che la sinistra sia denigratoria verso il governo ma la differenza è che la sinistra critica l’operato del governo, in quanto è certamente chi prende le decisioni, (chi governa), che può essere soggetto alla critica o all’approvazione della gente, mentre il premier offende le idee delle persone, quando non le persone stesse e questo scusatemi se è poco.

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Vecchio 16-03-2006, 16.42.14   #9
Mr. Bean
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Sintetizzando: sta tornando la dc e i centristi di ambo gli schieramenti lo dimostrano. Finiranno, prima o poi col ricongiungersi, ma lo faranno solo quando la matematica darà loro ragione, ovvero quando ricongiungendosi, diventeranno il partito di maggioranza relativa.
Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco! Anche alle ultime elezioni politiche, tra le persone che conosco io, erano tutti orientati verso il centrosinistra. Poi abbiamo visto chi ha vinto. Ci voleva? Secondo me sì, era necessario che si provasse l'ebbrezza di Berlusconi in politica. Sicuramente i magna-magna della prima Repubblica se la staranno ridendo sotto i baffi....Io sarei più cauto e aspetterei a gridar vittoria! Questo atteggiamento di Fini e Casini potrebbe cambiare qualcosa all'interno della CDL, dal punto di vista dei numeri. Però se Berlusconi perde x voti e gli altri due partiti ne guadagnano altrettanti a testa?
Ora gli italiani sono di fronte ad un dilemma: farsi governare e spennare da questo governo per altri 5 anni, o correre il rischio di un governo di centrosinistra, la cui durata è un'incognità? Questo è anche il mio dilemma.... non lo so per voi, ma per me lo è! Quindi, non sono poi così sicuro che Berlusconi sia abbandonato o possa esserlo dai suoi alleati. Forse la Lega potrebbe ma gli altri due non credo....
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Vecchio 16-03-2006, 16.47.05   #10
VanLag
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Ora gli italiani sono di fronte ad un dilemma: farsi governare e spennare da questo governo per altri 5 anni, o correre il rischio di un governo di centrosinistra, la cui durata è un'incognità?

Cosa significa: - la cui durata è un'incognita? -
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