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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 01-06-2006, 17.18.42   #21
Fragola
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Secondo me, la cattiva gestione della scuola non è causale.

Ho scritto causale ma volevo scrivere casuale. Un'inversione di lettere che cambia anche il senso. Scusate.
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Vecchio 01-06-2006, 19.16.16   #22
Patri15
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Maturità o Oscurantismo?

Una società civile, matura va al passo con la scuola.

E Fragola ancora una volta ha ragione dicendo che non sembra sia casuale una classe insegnante così poco preparata come abbiamo qui in Italia.

Estremamente pericoloso per molti governanti un popolo colto, evoluto. E tra i governanti, metto in primo piano il papa e la grande forza della Chiesa cattolica.

In mezzo a tanti insegnanti laici, precari, non di ruolo, in questi anni sono stati assunti migliaia di insegnanti di religione

E questo è solo un lato del poliedrico problema educativo.

Quest'anno poi si sono dimenticati della Maturità ...
A mia figlia per es. che proprio quest'anno ha gli esami, hanno già detto che le prove scritte di architettura dureranno terzo del tempo previsto.
Sarà un caso?

L'argomento è molto vasto e dovrebbe interessare tutti, perchè purtroppo, intontiti dal potere mediatico, dal calcio (sport nazionale) non abbiamo neanche in famiglia il tempo o il desiderio del dialogo, senza considerare che siamo tra i popoli europei dove i libri sono tenuti troppo poco in conto.
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Vecchio 01-06-2006, 20.12.51   #23
edali
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Piano ragazzi!!! sono arrivata a leggere soltanto la prima pagina e mezzo di questo thread e sono di corsa perché impegnata con gli esami di stato - riforma Berlinguer – Nel settembre di 1999 è stata cambiata la denominazione del suddetto esame. Certo, in quel periodo, i commissari erano sia interni che esterni. La Moratti aveva continuato su questa strada eliminando i commissari esterni, una mossa fatta per favorire non tanto le “tasche dello stato” quanto le tasche dei ricchi – pagando anche i commissari interni delle scuole private con i soldi pubblici.
Ci sono troppi spunti in questo thread per poter scrivere “la mia” con tutta la tranquillità.
Iniziando con la scuola oggi. Premetto che conosco soltanto le scuole superiori di secondo ordine: industriali e professionali. Può darsi che da un certo punto di vista, sono diverse dai licei scientifici e/o classici.
Quello che mi amareggia di più è il metodo di insegnamento (quasi lo stesso di un secolo fa) e la poca attenzione dei ragazzi. Secondo me in questo momento c’è bisogno di concentrarsi su come venire incontro alle nuove generazioni, parlo dal punto di vista di un insegnante. Questo fenomeno non si verifica soltanto in Italia. Penso che neanche in Cina durerà il vecchio metodo più di tanto. Se fino a poco tempo fa, i giovani studiavano (un fatto che poi non è tanto naturale) per timore dei genitori, della scuola ecc., perché in questo modo si garantiva loro un certo futuro, ecc…, oggi no lo fanno più oppure soltanto una piccola minoranza. Ma può darsi che mi sto allontanando dal tema proposto.
Sulle scuole private ho le mie perplessità. Non parlo dei collegi delle suore ed altre scuole che vengono frequentate dai più ricchi, come un blasone. Parlo di quelle scuole private (troppe) atte a pagare stipendi da fame agli insegnanti e a promuovere tutti i giovani paganti che sono stati espulsi dalle scuole pubbliche oppure non sono stato in grado di conseguirle. Anche qua c’è un gran traffico di punteggi, di poche competenze ecc.
Per adesso concludo dicendo in tutta la sincerità che il diploma di una scuola superiore equivale a mal appena ad un diploma di scuola media di qualche tempo fa. Le università 3 + 2 (quelle tecniche) sono state fatte seguendo un modello americano dove nei primi 3 anni si diventava dei tecnici altamente qualificati. Ma è acqua passata. Visto che sono le università quelle che impartiscono il sapere e lo fanno con i vecchi metodi teorici (con laboratori magari meno dotati) non si ottengono i risultati auspicati, anzi.
E quale sarebbero gli sbocchi lavorativi di questi giovani? Se poi è cambiata la mentalità della società: meno lavoro più guadagno.
Perché mancano le figure lavorative: elettricista, idraulico, operaio edile, ecc? Tutti al mare! Le scuole alberghiere sono affollatissime. (questo era soltanto un piccolo esempio)
La colpa non è solo di qualcuno. È tutta nostra (mi ci metto pure io, sia come insegnante che genitore, e vorrei fare qualcosa e non ci riesco)

In tutta la sincerità
edali
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Vecchio 01-06-2006, 20.28.16   #24
edali
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Messaggio originale inviato da Fragola
La qualità dell'insegnamento, ovviamente. Che passa attraverso la rivalutazione degli insegnanti come categoria.
I nostri insegnanti approdano all'insegnamento quasi sempre per ripiego. Molto spesso non amano il loro lavoro. E soprattutto, nessuno ha insegnato loro ad insegnare. Gli esami di abilitazione all'insegnamento sono esami nozionistici, non esami pedagogici. Gli insegnanti non fanno formazione. Sono pagati male ed essere insegnante non è considerato un incarico importante o prestigioso. Se invece fosse il contrario? Se si diventasse insegnanti per amore dell'insegnamento? Se per diventare insegnanti si dovesse fare una formazione specifica? Se gli insegnanti fossero pagati bene e gratificati per l'importanza del loro ruolo? Se fossero, come altre categorie, obbligati alla formazione continua? E non solo sui programmi, ma proprio sull'insegnamento? Avremmo insegnanti che amano il loro lavoro e che trasmettterebbero ai ragazzi la passione per la conoscienza. Ma tu prova a pensarci, non è che le materie che ti piacevano quando andavi a scuola erano quelle in cui ti era capitata la fortuna di avere un bravo insegnante? L'amore è contagioso. Tu metti lì insegnanti che amano la loro materia e che amano l'insegnamento e avrai studenti brillanti, appassionati e che svilupperanno in modo naturale la passione per la conoscienza.

Ma sarebbero anche persone che sanno pensare. Difficili da manipolare. Secondo me, la cattiva gestione della scuola non è causale. Non è trascuratezza. E' una scelta.



Letto in ritardo, ma quoto tutto. Hai ragione Fragola. Direi soltanto che molte volte non è tanto importante fare corsi pedagogici perché l'amore per la materia e per gli studenti può bastare, si impara anche strada facendo, anche senza essere aiutato dalla scuola o dai colleghi (purtroppo) ovvero si ha in un certo modo "nel sangue". La formazione continua (eh a chi lo dici :() dovrebbe essere per l'onestà con se stessi...
La formazione, lo stato non te la offre purtroppo (io me la cavo da sola, sia da autodidatta che a pagamento dal mio stipendio di precario, pagata fino al 30 giugno; riesco a racimolare un po' di soldi e a stare di notte e a fare altri viaggi solo per continui aggiornamenti). Uffa. Non voglio inveire troppo sull'atteggiamento di certi colleghi. Meglio che mi fermiate (sono già abbastanza giù di corda )

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Vecchio 01-06-2006, 20.41.39   #25
Fragola
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Letto in ritardo, ma quoto tutto. Hai ragione Fragola. Direi soltanto che molte volte non è tanto importante fare corsi pedagogici perché l'amore per la materia e per gli studenti può bastare, si impara anche strada facendo, anche senza essere aiutato dalla scuola o dai colleghi (purtroppo) ovvero si ha in un certo modo "nel sangue". La formazione continua (eh a chi lo dici :() dovrebbe essere per l'onestà con se stessi...
La formazione, lo stato non te la offre purtroppo (io me la cavo da sola, sia da autodidatta che a pagamento dal mio stipendio di precario, pagata fino al 30 giugno; riesco a racimolare un po' di soldi e a stare di notte e a fare altri viaggi solo per continui aggiornamenti). Uffa. Non voglio inveire troppo sull'atteggiamento di certi colleghi. Meglio che mi fermiate (sono già abbastanza giù di corda )


Certo, un insegnante che insegna per passione impara sul campo, e prima di imparare compensa con l'entusiasmo e l'impegno. Ma ti rendi conto che trovare un insegnante così è solo questione di fortuna? Ce ne sono, non lo nego, ma purtroppo non sono la maggioranza. E un insegnante inacidito e frustrato, che vorrebbe fare tutt'altro piuttosto che passare il suo tempo con una trentina di adolescenti o di bambini rompiscatole (perchè sono difficili da trattare i bambini e gli adolescenti!!!!) basta a rovinare in un alunno l'amore per lo studio a volte definitivamente.

... continua invece. Niente meglio di un insegnante più dare l'idea di come sia e di come dovrebbe invece essere la scuola.
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Vecchio 01-06-2006, 21.08.33   #26
justinian
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Credo ,ma soprattutto voglio credere, che le rifome siano state fatto non per avere gente più ignorante ma semplicemente per far avere un altro tipo di scuola (che poi cmq è peggio è un altro discorso).

La riforma universitara di Berlinguer(che se non sbaglio è il cugino del più famoso Berlinguer) fu fatta per permettere a più persone di laurearsi e di laurearsi in tempo.

Teoricamente questo sarebbe stato un ottimo obiettivo.Il problema però è semplicemente che chi non voleve studiare non studia lo stesso mentre chi lo vuole fare non può più imparare come prima.

Berlinguer ha voluto copiare il sistema americano basato sui quiz.Il punto però è che con i quiz non impari molto perchè tendi ad imparare a memoria e inoltre non puoi fare dei collegamenti, dei salti mentali che alla fine ti permettono di padroneggiare bene la materia.

Un altro errore sono il numero eccesivo di esami.Hanno sdoppiato i vari esami per renderli più facili da iparare.Anche qui però a fronte di buone intenzioni hanno creato solo danni.Gli esami infatti sono si più brevi e pù facili ma essendo molti di più non si possono studiare bene e per questo tutto torna ad uno studio mnemonico e quindi inutile.

Purtroppo come ho già detto in italia ci piace molto copiare(del resto aanche il sistema vecchio che avevamo era una copia di quello tedesco).Solamente però la prossiama volta sarebbe meglio che copiassero un sistema che funziona e non uno dove notoriamente produce per il 90% dei casi solo gente non particolarmente preparata (per usare un eufemismo).

ciao
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Vecchio 01-06-2006, 21.36.16   #27
cannella
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Sarebbe giusto se per una volta almeno chi fa dichiarazioni si mettesse la classica mano sulla coscienza.

A partire dalla possibilità di scrivere su un forum, probabilmente in orario di ufficio, invece di lavorare.

E piantiamola per favore di tirare in ballo la Chiesa e il governo passato.

L'istituzione scolastica è da decenni che fa acqua da tutte le parti, e invece di giudicare la riforma Moratti partirei dal famoso 6 politico che di fatto ha formato tanti insegnanti e professionisti italiani che oggi operano a diversi livelli in questo Stato.

Certo, la maggior parte degli insegnanti demotivati e ignoranti sono proprio quelli usciti in quegli anni, e sono quelli che hanno avuto i favoritismi politici della classe dell'eskimo.

Di fronte a tanti pregiudizi e "dagli al cane" non riesco che a lasciarmi cadere le braccia.

Perchè io personalmente ho fatto tanto volontariato, e non ho mai avuto un giorno di ferie pagato, e parlo degli anni '90, e perdiana l'ultimo governo non esisteva.

E ancora oggi ricevo cartoline da ragazzi a cui ho insegnato e so che alcuni hanno trovato la loro strada grazie a poche cose, a una passione trasmessa, a un talento riconosciuto; oggi sono entrata in una classe e alcuni hanno applaudito- temevano che la lezione di disegno non ci sarebbe stata- ... è solo disegno, e storia dell'arte.. è solo saper usare le mani e collegarle al cervello, al senso spaziale; è solo saper riconoscere la Bellezza e il patrimonio di chi ci ha preceduto e chissà magari rispettarlo; è solo sapere che qualcuno ha messo l'anima nei secoli precedenti in quello che faceva, e forse grazie all'esempio scatterà una scintilla, magari riguardante argomenti totalmente diversi.

Per quanto riguarda la scuola privata, non esistono solo istituti di derivazione cattolica (con garbo Van Lag , ma mi sembra che tu veda il clero ovunque e comunque); esistono ad esempio scuole validissime come le Steiner (fortunato chi abita in un Comune dove si trova una scuola steineriana) e alcune il cui metodo per fortuna è stato riconosciuto dallo Stato, per citarne uno il metodo Feuerstein.

Anche il metodo Montessori, seppure di matrice cattolica, è più che valido e grazie anche a Maria Montessori è da decenni che nella scuola non si praticano più ceffoni come metodo educativo; purtroppo l'ambiente a misura di bambino (invece che viceversa) rimane spesso un'utopia.

Sempre in riferimento alla scuola privata, bisogna ricordare che oltre ai metodi diversi spesso offre opzioni che la scuola pubblica NON HA MAI OFFERTO: mi riferisco al dopo scuola, all'aiuto nei compiti, ai soggiorni estivi, al convitto, alla motivazione degli insegnanti e a una supervisione degli stessi, cosa non trascurabile se ammettiamo realisticamente che per quanto riguarda la cosa pubblica tutto è spesso lasciato al caso, ovvero all'onestà e alla motivazione personali.

E a dover beneficiare di queste opzioni sono spesso genitori che non hanno la possibilità di seguire i figli per motivi di lavoro o per l'assenza dei nonni.

Frequentai il collegio per questi motivi, un collegio severo, di suore: non sono cattolica, ma fu una bellissima esperienza: a volte basta superare i pregiudizi per scoprire un'umanità unica.

E' possibile accedere alle scuole private tramite bonus e aiuti regionali, la "diversità" è più che garantita, spesso più qui che altrove: nelle scuole statali di periferia è difficile che una contessa e un immigrato siano compagni di banco.
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Vecchio 01-06-2006, 22.50.59   #28
edali
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Sempre in riferimento alla scuola privata, bisogna ricordare che oltre ai metodi diversi spesso offre opzioni che la scuola pubblica NON HA MAI OFFERTO: mi riferisco al dopo scuola, all'aiuto nei compiti, ai soggiorni estivi, al convitto, alla motivazione degli insegnanti e a una supervisione degli stessi, cosa non trascurabile se ammettiamo realisticamente che per quanto riguarda la cosa pubblica tutto è spesso lasciato al caso, ovvero all'onestà e alla motivazione personali.

Cannella cara, delle attività pomeridiane si svolgono anche nelle scuole pubbliche.

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E' possibile accedere alle scuole private tramite bonus e aiuti regionali, la "diversità" è più che garantita, spesso più qui che altrove: nelle scuole statali di periferia è difficile che una contessa e un immigrato siano compagni di banco.

Non so proprio cosa dire ad un'affermazione di questo genere. Non credo che un immigrato si sogni di avere come compagna di banco una contessa, non vedo l'utilità se non del arrivismo e di un modo (secondo me) sbagliato di considerare i valori della vita.

In una scuola di periferia o professionale il polso della vita "reale" si sente di più. E' assai più difficile lavorare in condizioni di emergenza, usare l'immaginazione e tutto se stessi per venire a capo a situazioni insolite, che lavorare in un ambiente quasi asettico.
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Vecchio 01-06-2006, 23.00.17   #29
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Sarebbe giusto se per una volta almeno chi fa dichiarazioni si mettesse la classica mano sulla coscienza.

......parte cancellata perché ti sento un po' aggitata....

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E piantiamola per favore di tirare in ballo la Chiesa e il governo passato.


Ci sono coscienze e coscienze. (risposta a prima parte)

Non vedo niente di bello e buono nel governo passato, e della chiesa non ne parlo proprio.

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Vecchio 02-06-2006, 00.13.01   #30
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E piantiamola per favore di tirare in ballo la Chiesa e il governo passato.

Discutendo della riforma moratti, la cosa mi pare inevitabile. Se non ti interessa discuterne nessuno ti obbliga a farlo. Ma visto che è solo sindaco e non santa, penso che del suo operato sia ancora lecito discutere.

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L'istituzione scolastica è da decenni che fa acqua da tutte le parti, e invece di giudicare la riforma Moratti partirei dal famoso 6 politico che di fatto ha formato tanti insegnanti e professionisti italiani che oggi operano a diversi livelli in questo Stato.

Certo, la maggior parte degli insegnanti demotivati e ignoranti sono proprio quelli usciti in quegli anni, e sono quelli che hanno avuto i favoritismi politici della classe dell'eskimo..

Veramente ho dichiarato che dico queste cose da quando avevo 17 anni, e visto che ne ho 44...
Il 6 politico però, non era certo una istituzione di legge! E di insegnanti demotivati io ne ho avuti tantissimi, e visto ho iniziato la scuola nel '68, dubito molto che i miei insegnanti si fossero formati negli anni '60, '70.

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Di fronte a tanti pregiudizi e "dagli al cane" non riesco che a lasciarmi cadere le braccia.

Pregiudizi? Ho a che fare con l'ambiente scolastico come alunna e come genitora da così tanti anni che direi che la mia è esperienza, non un pregiudizio!

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Perchè io personalmente ho fatto tanto volontariato, e non ho mai avuto un giorno di ferie pagato, e parlo degli anni '90, e perdiana l'ultimo governo non esisteva.

E ancora oggi ricevo cartoline da ragazzi a cui ho insegnato e so che alcuni hanno trovato la loro strada grazie a poche cose, a una passione trasmessa, a un talento riconosciuto; oggi sono entrata in una classe e alcuni hanno applaudito- temevano che la lezione di disegno non ci sarebbe stata- ... è solo disegno, e storia dell'arte.. è solo saper usare le mani e collegarle al cervello, al senso spaziale; è solo saper riconoscere la Bellezza e il patrimonio di chi ci ha preceduto e chissà magari rispettarlo; è solo sapere che qualcuno ha messo l'anima nei secoli precedenti in quello che faceva, e forse grazie all'esempio scatterà una scintilla, magari riguardante argomenti totalmente diversi..

Nessuno mette in dubbio il fatto che esistano dei buoni insegnanti! Ma è solo per merito loro se lo sono, non certo per merito della loro formazione! Se poi parliamo di insegnanto "volotari", ovviamente non stiamo parlando dell'istituzione scolastica, dove non esistono insegnanti volontari.

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Per quanto riguarda la scuola privata, non esistono solo istituti di derivazione cattolica (con garbo Van Lag , ma mi sembra che tu veda il clero ovunque e comunque); esistono ad esempio scuole validissime come le Steiner (fortunato chi abita in un Comune dove si trova una scuola steineriana) e alcune il cui metodo per fortuna è stato riconosciuto dallo Stato, per citarne uno il metodo Feuerstein.

Anche il metodo Montessori, seppure di matrice cattolica, è più che valido e grazie anche a Maria Montessori è da decenni che nella scuola non si praticano più ceffoni come metodo educativo; purtroppo l'ambiente a misura di bambino (invece che viceversa) rimane spesso un'utopia

I miei dubbi sulla scola privata, come ho scritto, non riguardano i contenuti. Comunque le scuole che seguono il metodo motessori non sono scuole private. Vedi come esempio "la rinnovata" di milano che è statale.

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Sempre in riferimento alla scuola privata, bisogna ricordare che oltre ai metodi diversi spesso offre opzioni che la scuola pubblica NON HA MAI OFFERTO: mi riferisco al dopo scuola, all'aiuto nei compiti, ai soggiorni estivi, al convitto, alla motivazione degli insegnanti e a una supervisione degli stessi, cosa non trascurabile se ammettiamo realisticamente che per quanto riguarda la cosa pubblica tutto è spesso lasciato al caso, ovvero all'onestà e alla motivazione personali.

E a dover beneficiare di queste opzioni sono spesso genitori che non hanno la possibilità di seguire i figli per motivi di lavoro o per l'assenza dei nonni.

Prescuola e doposcuola sono sempre esistiti nella scuola pubblica! C'erano anche quando facevo le elementari io negli anni '60.
Quindi concordo con te, "Sarebbe giusto se per una volta almeno chi fa dichiarazioni si mettesse la classica mano sulla coscienza." o che quantomeno raccogliesse delle informazioni.



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