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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 29-06-2006, 04.11.24   #1
acquario69
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trasformazione sociale italiana..verso la schiavitu!

tratto da beppegrillo.it

Ora che abbiamo indebitato l’Italia con uno dei più imponenti debiti pubblici del mondo, dobbiamo indebitare gli italiani. La via del debito individuale, famigliare, aziendale è la vera sfida degli italiani verso il loro futuro. Più si indebitano, più rischiano di diventare pezzenti. Siamo il Paese di “Carpe Diem”, di “Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza”, della Divina Provvidenza e degli imprenditori che vantano in pubblico la solidità del loro debito. Ma il problema è che gli italiani sono già indebitati e l’unica possibilità che gli resta è di indebitarsi ancora di più. Debito su debito.
Oggi c’è il doppioquinto, una geniale proposta che supera i limiti della cessione del quinto dello stipendio per attivare un prestito. Suona anche bene, è puro marketing. Doppioquinto. Bello.
E poi c’è il finanziamento del finanziamento. Se non hai più soldi per pagare le rate del prestito, sei rifinanziato, anche per una cifra superiore. Se hai un cappio al collo, te ne offrono un altro, un po’ più stretto. Il futuro sarà la cessione del triplo organo, renetesticolopolmone (comunque te ne rimane sempre uno) per saldare in via definitiva il debito. O lo strozzino di quartiere, che se proprio va male, si potrà pagare in natura con mogli e sorelle. Ma vuoi mettere la soddisfazione di una vacanza esotica o della macchina nuova? Non c’è confronto.
Il debito è una promessa e ogni promessa è debito. I cartelloni e le pubblicità sono pieni di promesse delle banche e delle finanziarie, ma l’istigazione alla povertà non dovrebbe essere un reato? Lucrare sull’indebitamento delle famiglie per futili motivi non è pubblicità ingannevole? Il superfluo diventa necessario, il risparmio diventa debito, le banche si ingrassano, ma il tenore di vita è salvo
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Vecchio 02-07-2006, 10.33.55   #2
Mary
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Ho il privilegio e la fortuna di avere due stipendi in casa, due figli all'università ed una casa comprata molti anni fa con grandi sacrifici.

Ma dall'evento dell'euro ogni anno mi ritrovo a rinnovare il prestito aumentando le rate di volta in volta. Risparmio sui vestiti, compro qualcosina dai cinesi, almeno per me. Niente scarpe nuove da quattro anni, risparmio sugli alimentari fin dove è possibile senza farlo vedere troppo perché risparmiare oltre un certo limite sul mangiare equivale ad accettare di essere poveri poveri.

Ma poveri lo siamo diventati. Se avessi un altro figlio non potrei permettermi di farlo studiare. E per fortuna i miei ragazzi sono senza grilli per la testa e risparmiano anche loro magari senza farmelo pesare.

E mentre la gente intorno a me non sa più come fare sento ai vari tg Tizio e Caio che negli euro ci fanno il bagno. Che le banche sono covo di ladri (un tempo la banca era un luogo serio e sicuro), che la politica ruba ai poveri per donare ai ricchi.

Le leggi sono in funzione del furto e del profitto di chi i soldi gli escono dalle orecchie.

Mando in ebollizione il mio cervello per capire se esiste un modo per noi, bassa plebe, di sconfiggere i tanti Golia che si contendono la nostra pelle.

Forse il primo modo è cominciare a ragionare, pensare, riflettere.

E poi credo che il vero sistema efficace che possa essere utilizzato è l'ASSOCIAZIONE la gente con gli stessi problemi dovrebbe riunire le proprie forze e combattere anche se ad armi impari. Ricordiamoci sempre che Davide sconfisse Golia con una fionda.

I giganti possono essere sconfitti da altri giganti ma più facilmente da un sassolino che lo faccia inciampare.

I giganti sono come un cancro troppo sviluppato che succhia linfa vitale a tutto l'organismo (la società) che lavora e produce.

Chi guadagna cifre enormi senza lavorare lo ritengo un parassita della società. Non sono orrendi parassiti coloro che hanno rubato i soldi a migliaia di risparmiatori?

La società deve cambiare ma può farlo solo con a consapevolezza e conoscenza della maggior parte dei cittadini.

Ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 02-07-2006, 13.59.27   #3
acquario69
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Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
Mando in ebollizione il mio cervello per capire se esiste un modo per noi, bassa plebe, di sconfiggere i tanti Golia che si contendono la nostra pelle.

..si potrebbe per cominciare,sentirsi liberi dalle cose superflue,vedere molta meno televisione,prendere la macchina solo per necessita,guardare meno alle apparenze e a chi ci vuole far credere che gli asini volano..se continua cosi ci si arriva per forza maggiore e' solo una questione di tempo,pero bisognera vedere come ci si arrivi,se ancora vivi o agonizzanti
acquario69 is offline  
Vecchio 02-07-2006, 23.29.34   #4
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Io credo che se abbiamo votato questi rappresentatni al governo è vero che dobbiamo sostenerli, ma è ancor più vero che dobbiamo star bene attenti affinché mantengano le loro promesse.

I soldi per far funzionare le cose vanno presi dove ce ne sono troppi perché sono stati rubati e questi troppi vengono usati per sprecare e non per reinvestire e ridistribuire ricchezza.

Se queste promesse non sono mantenute, e se si chiede ai poveri di diventare ancora più poveri, se si svilisce il valore del lavoro anziché promuovere la sua resa, dobbiamo farci sentire; anche se chi ci mandava in piazza è oggi seduto su una comoda poltrona. Facendo questo però si devono aver le idee chiare che la protesta non intende rimettere al potere chi è appena stato licenziato per aver lavorato male, in modo disonesto e averci ridotto in questo modo.

Monica 3 is offline  
Vecchio 03-07-2006, 00.11.08   #5
DarkTy
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Data registrazione: 31-10-2005
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Oi...

Oi... io la vedo ancora piu biua la cosa....
Mi dispiace che anche voi siate in difficoltà economica, bisogna essere positivi e pensare ottimisticamente... coraggio!

Cmq bisogna avere già l'ingenio di prevedere certe cose inevitabili , e altre che non sono calcolabili ma pur sempre prevedibili.

Io mi chiedo , come fanno le persone terremotate ancora a vivere nell'illusione della promessa di una casa , come fanno gli emarginati a trovare un tetto per loro , e tante altre cose.

Quello che mi preoccupa di piu' pero' è cosa succederebbe se si verificasse una catastrofe ambientale in Italia , come ci riprenderemo e quanto siamo provveduti ? E come ci rialzeremo? Secondo alcuni calcoli lo stromboli dovrebbe pure svegliarsi e , tutti sanno cosa succederebbe al suo risveglio... parametri e calcoli che bisogna prevedere come altri eventi possibili e non fare a finta di non valutare e lasciare che accadano quando accadano come per lo tzunami e il catrina. Ci vuole piu' organizzazione e prevalutazione per potersi meglio orientare e gestire in caso di bisogno e necessita'.

A volte si impegna molto denaro per cose che poi andranno perdute , e mi auguro che veramente ci sia la volonta di impegnare coscienziosamente tutte le risorse di questo paese per il bene comune e per la crescita di uno stato rinnovato nell'animo e nel corpo e con il vero intento di assicurare prosperità e moralità a quello che vuole tornare ad essere un Popolo Forte e Leale e tornando ad issare il proprio Vessillo con orgoglio e fierezza.

Ciao.
DarkTy is offline  
Vecchio 03-07-2006, 00.27.54   #6
odos
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Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
Non riesco ad immaginarmi un capitalismo senza parassiti e infamate. Mi sa che possiamo ben poco fin quando continuerà ad esistere la fede nella mano invisibile che sistema tutto. La prima cosa è rendere noto prima la malafede e poi la fallacia di questa credenza.
odos is offline  
Vecchio 03-07-2006, 08.32.54   #7
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Angry Avanti miei Prodi...

da:
http://www.panorama.it/economia/capi...-A020001036880


Più tasse (quasi) per tutti



di Renzo Rosati
28/6/2006






Massimo D'Alema, Giuliano Amato e Tommaso Padoa Schioppa
Il premier dice di voler cancellare il secondo modulo della riforma Tremonti che privilegia «i ricchi». In realtà gli sgravi, in vigore da due anni, favoriscono i redditi dichiarati dai 35 mila euro in su, e incidono di più su quelli oltre 100 mila euro. Si può poi dichiarare ricco chi percepisce 100 mila euro, ed è onesto vistro che li dichiara al fisco?



Romano Prodi ha iniziato a dire che cosa concretamente intende fare per i conti pubblici. E nel menù, assieme a molti propositi lodevoli, come la guerra all’evasione e all’elusione dell’Iva, figura l’aumento delle imposte dirette. Si tratta in particolare del secondo modulo della riforma Tremonti, che stando al premier privilegia «i ricchi».

NON SONO EVASORI
In realtà gli sgravi, in vigore da due anni, favoriscono i redditi dichiarati dai 35 mila euro in su, e incidono percentualmente di più su quelli oltre 100 mila euro. Ma si può poi dichiarare ricco un contribuente che dichiara al fisco 100 mila euro d’imponibile?
Intanto non si tratta certo di un evasore fiscale: quelli dichiarano pochi spiccioli, oppure nulla. Sicuramente siamo nell’ambito del ceto medio, o medio-alto: funzionari, professionisti, dirigenti, commercianti e piccoli imprenditori onesti. Vanno puniti per questo? È a queste categorie che è giusto inasprire le tasse per, magari, ridurre il cuneo fiscale alle imprese?

PARAGONE CON LA GERMANIA
Ricordiamo che prima dello sgravio concesso dal centrodestra l’aliquota marginale su tali redditi era del 45%. È stata portata al 43: siamo ancora a livelli di pressione superiori rispetto alla media equivalente europea. Per fare un paragone, in Germania il governo di Angela Merkel ha riportato al 45% l’imposizione sui redditi oltre i 250 mila euro.

EVASIONE ED ELUSIONE
Il premier invoca criteri di equità. O meglio di redistribuzione: togliere qualcosa a chi ha di più per dare a chi ha di meno. Insieme il premier denuncia, giustamente, l’insostenibilità dell’evasione e dell’elusione delle tasse, dirette e indirette. È evidente che, lette insieme, queste due affermazioni danno un risultato leggermente diverso dal proposito di partenza: togliere a chi denuncia onestamente al fisco tutto il suo reddito per dare, in gran parte, a chi evade.

ACCUSA: SINISTRA NEMICA DEL MERITO E DELLA RICCHEZZA
Non solo. Da anni la sinistra è stata accusata a torto o ragione di essere nemica del merito e, perché no, anche della ricchezza. Attenzione: non stiamo parlando di ricchezza da latifondo o da rendita cosiddetta parassitaria, ma di introiti da lavoro. Prodi vuol davvero debuttare inasprendo le tasse sul ceto medio? E davvero i benefici andrebbero ai meno abbienti e ai precari?
Certo, potrebbe essere una soluzione. Ma a condizione che l’Unione, prima, si impegni seriamente in una guerra agli sprechi nell’amministrazione pubblica, all’evasione sistematica delle tasse, all’elusione dell’Iva e dell’Irpef che il viceministro Vincenzo Visco ha mostrato di conoscere.
Altrimenti si finirà con la solita redistribuzione dettata dalle ragioni della politica o dai rapporti di buon vicinato con i sindacati. E nulla sarà stato fatto contro i furbi, il lavoro nero e gli sfruttatori.
cannella is offline  
Vecchio 03-07-2006, 17.10.27   #8
Mary
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Messaggi: 2,624
Re: Avanti miei Prodi...

[quote]Messaggio originale inviato da cannella
[b]da:
[url]NON SONO EVASORI
.....In realtà gli sgravi, in vigore da due anni, favoriscono i redditi dichiarati dai 35 mila euro in su, e incidono percentualmente di più su quelli oltre 100 mila euro. Ma si può poi dichiarare ricco un contribuente che dichiara al fisco 100 mila euro d’imponibile?
Intanto non si tratta certo di un evasore fiscale: quelli dichiarano pochi spiccioli, oppure nulla. Sicuramente siamo nell’ambito del ceto medio, o medio-alto: funzionari, professionisti, dirigenti, commercianti e piccoli imprenditori onesti. Vanno puniti per questo? È a queste categorie che è giusto inasprire le tasse per, magari, ridurre il cuneo fiscale alle imprese?


Sono dell'idea che la soluzione non stia tanto nelle percentuali, cose ovviamente anche importanti, ma nella loro pratica attuazione.
Quando vado da un medico specialista raramente mi consegna la fattura. I liberi professionisti sono considerati anche liberi evasori fiscali, ovviamente con le dovute eccezioni.

E quei tali che hanno macchine lussuose e ville al mare e in montagna e poi dichiarano al fisco 10.000 euro ed il resto va tutto in perdita se proprio non possono fare a meno di dichiararlo? Non offendono me che pago fino all'ultimo centesimo e ho solo la casa in cui abito?

L'onesto imprenditore che paga onestamente le tasse non viene poi umiliato e offeso vilmente da una legge che condona con grande magnianimità l'incallito evasore?!

L'onestà viene continuamente offesa e denigrata agli occhi della legge e nella realtà dei fatti.

Non parliamo poi di quelli che si arrichiscono sulle spalle dei risparmiatori, giocano sporco in borsa, usurai, malavitosi anche loro dovrebbero rendere conto degli introiti non lavorati con il sudore della fronte.

In questa società chi lavora onestamente e con fatica difficilmente (oserei dire impossibilmente ) si arricchisce.

Avrà la sinistra il coraggio e la libertà di mettere nero su bianco un po' più di giustizia?

Ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 03-07-2006, 19.00.33   #9
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Re: Re: Avanti miei Prodi...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mary
[



Avrà la sinistra il coraggio e la libertà di mettere nero su bianco un po' più di giustizia?

Ciao
mary [/b]



Dobbiamo stargli rigorosamente dietro.

Monica 3 is offline  
Vecchio 03-07-2006, 23.26.44   #10
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
CAPACITA'

Mi spiace rispondere che né la sinistra, né alcun partito italiano potrà mettere giustizia, perché.........

.....gli Italiani non ne sono capaci. Troppo teorici, troppo approssimativi, troppo intriganti, troppo sfaticati, troppo incoerenti, troppo ipocritI, etc.

TROPPO IRREALISTI

L' Emigrato

IL PROBLEMA E’ SOCIALE …..
(quello politico ne é la conseguenza)



Cerco di condensare il problema sociale, come é visto da un emigrato. E mi chiedo: “se ne accorgeranno gli Italiani, che preferiscono concentrarsi sui Guelfi (dstr) e Ghibellini (snst) ?”

La scelte della società italiana, degli ultimi 20 anni (le più evidenti). Nel Paese ove la tradizione della flessibilità totale, dell’ adattamento facile, non é equilibrata dal necessario rigore, da chiari interessi nazionali, dal lavoro efficiente; ove non esiste più la riflessione attenta (anche per le troppe emergenze) né l’ onestà nella vita sociale (ci puo’ essere l’ onestà, in un Paese ove la giustizia é vicina al bloccaggio ?), il ruzzolone verso il terzo mondo é scontato. Ma anche rapido, visto che l’ assenza di riflessione non permette di definire le contromisure necessarie ed urgenti, visto che chi ha un ruolo nelle istituzioni ha tutta la latitudine per considerarlo un impegno o ....... uno sport......

In un Paese ove la corruzione viene diffusa nelle istituzioni o nelle imprese come un condimento necessario ad insaporire meccanismi arrugginiti (lo sono per incapacità), le evoluzioni degli ultimi 20 anni sono state rapide e negative. Eccone i contorni:

- si nota spesso una diversa mentalità, ma anche una diversa valutazione dei fatti italiani, fra emigrati e residenti. Non é un caso che gli emigrati non hanno granché votato per CdL. Possibili ragioni per cio':
a) il fatto che gli emigrati vivono spesso in strutture sociali che funzionano; b) essi sono spesso abituati a vedere, nella società in cui si trovano, i fatti e non le chiacchiere della Commedia dell' Arte Politica Italiana.
- la tradizione italiana "adattati a tutto, anche al peggio; non cercare di aggiustare nel sociale quello che non funziona, chissene.." ha fatto si che si siano accumulati nei decenni quintali di problemi;
- a causa del punto precedente, ma anche perché gli interessi nazionali non esistono più (degrado aiutando), sostituiti dagli interessi di bottega o di clans, si é persa l' abitudine, da decenni, di riflessioni lucide, obiettive, per cercare le soluzioni a problemi sociali. Si preferiscono piuttosto le lotte tra Guelfi (dstr) e Ghibellini (snst). Più interessanti.......
- si vorrebbe che fosse creata occupazione, giusto. Ma quale imprenditore inizierebbe un' attività in una società che non funziona ? nella società dell' incerto e del confuso, ove la verità e la certezza sono state seppellite, dopo l' aggressione subita ? Gli aggressori, mai combattuti, sono tanti, ma i più pericolosi sembrano: a) la cappa di menzogne, false verità, improvvisazioni, irresponsabilità, incapacità, doppio o triplo linguaggio, ipocrisia, nella vita sociale; b) lo sparito interesse per l' impegno ed il lavoro di qualità in tanti contesti che sono stati lottizzati.... c) il seppellimento dei valori di riferimento (in altri Paesi) nella vita sociale, ben rimpiazzati dagli interessi di parte. I quali sono in genere ben conosciuti, salvo che possono cambiare ad ogni giro di vento...
- il gran numero di problemi irrisolti, e i tentativi di clans e cordate di risolverli solo con un taglio privato, ma non per tutti, ha portato allo scenario attuale: una ex-società, sostituita da clans e parrocchie, sotto l' imperio dei quattro dittatori; Confusione, Rassegnazione, Irresponsabilità e Allegra Gestione.

Cio' che non si dice, sembrerebbe: una società scassata non puo' sostenere un economia vigorosa, ma gli mette il piombo sulle ali... Inoltre : una società lottizzata ammazza l' impegno e il lavoro di qualità...

La somma di tanto andare, in Europa, si chiama INEFFICIENZA. In Italia, IL SISTEMA......

Come conclusione, direi, ci sono oggi due sviluppi possibili:

- non trattare il gigantesco problema sociale e le sopravvenute incapacità sociali. In tal caso, tempo alcuni anni, faremo parte del club "America Latina"; a causa di tanti GAPs rispetto ai Paesi competitivi e funzionanti;
- fare una valutazione seria delle cause sociali, al di fuori del contesto politico e colla testimonianza degli emigrati. Per definire le misure urgenti e iniziare la catarsi e la europeizzazione della società. In cinque anni, se il processo fosse in mano a gente capace (quindi escluso i politici) e determinata, la società inizierebbe a funzionare e l' economia potrebbe ripartire.

Come punti di base, mi sembra che non ci sia altro, eccetto un fatto visibile; in una grande città come Roma, vedere tanta gente rassegnata, ignava, fa pensare ad una di queste due cose: a) la gente é cresciuta come un gregge; b) oppure alcune reti TV diffondono onde subliminali, che avrebbero lo scopo di non far pensare la gente, rendendola, appunto, simile ad un gregge. Io per fortuna, non guardo Mediaset, quindi conservo una certa capacità di pensare, almeno per quello che é possibile quando si é superati i ..anta.

La mia conclusione, pesante, ma sicura:

- gli Italiani non hanno la capacità di uscire dai loro guai; infatti non
sanno quali ne sono le cause primarie (la loro mentalità);

- le nuove abitudini fan si che gli Italiani abbiano VISIONI DISTORTE SU UNA
GRAN PARTE DEI PROBLEMI SOCIALI. NON HANNO la VISIONE LUCIDA....; si
limitano alle verità di parte, che sono cangianti a seconda del clan...

- tali condizioni sono perfette per un viaggio sicuro e rapido verso il terzo mondo.

- una via di uscita esisterebbe: consultare gli emigrati in Paesi
avanzati.....Essi conoscono sia le sviluppo economico, che le condizioni necessarie a permetterlo.

Antonio Greco angrema@wanadoo.fr
(disponibile per una presentazione delle cause del degrado)


P.S. Il nuovo governo parla di “colpo di reni”, di rilancio dell’economia. Solite illusioni di un popolo che preferisce fermarsi alle apparenze, rifiutando di approfondire la realtà effettiva...

SENZA AFFRONTARE IL PROBLEMA SOCIALE, NESSUNA SPERANZA PER UN PAESE IN VIA DI SOTTOSVILUPPO ...
antonio greco is offline  

 



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