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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 02-10-2006, 12.56.25   #1
Weyl
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Finanziaria: una stangata e una vergogna

Per chiunque non abbia dimestichezza con la matematica, riporto i risultati dei miei calcoli, relativi semplicemente ai nuovi scaglioni e alle nuove aliquote IRPEF.
Per chiunque abbia redditi inferiori ai 15000 euro all'anno, nulla cambia.
Per chi si trovi nella fascia compresa tra 15000 e 26000, l'incremento di tasse si aggira intorno al 10% in più rispetto al regime precedente (percentuale che dovrà essere raddoppiata nel 2007, per effetto del meccanismo degli acconti).
Per chi si situi tra i 26000 e i 40000 circa, l'aumento è intorno al 15% (di nuovo da raddoppiarsi per la solita ragione).
Per chi si trovi sopra tale soglia le tasse lievitano del 20-25% a seconda del reddito (solito raddoppio nel 2007).
Con la sfacciataggine che è propria del personaggio, Prodi ha avuto la faccia tosta di affermare che "essa avvantaggia tutti gli italiani con reddito inferiore ai 40000 euro l'anno": lo stile è l'uomo, evidentemente.
E le vicende Telecom ci avevano già mostrato quale sia lo stile del professore: praticare la menzogna più sfrontata, affermandola con il consueto stile da sacrestano, nel disprezzo più palese dell'intelligenza degli italiani.

Vengono, inoltre, tassati al 20% retroattivamente i titoli di stato, con la seguente, semplice, conseguenza.
I nuovi titoli in emissione, per risultare appetibili al mercato, dovranno fornire cedole "compensative" della maggior ritenuta fiscale.
Quelli vecchi, ovviamente, non potranno modificare il valore cedolare.
Ciò provocherà la seguente conseguenza: i vecchi titoli del debito pubblico saranno svalutati dal mercato, oltre al fatto di offrire un rendimento minore.
Chiunque ne possegga, in altre parole, oltre a ricevere un rendimento inferiore, sarà costretto a non poterli vendere fino alla scadenza, se vorrà almeno recuperare il capitale investito.
Chi aveva programmato acquisti o investimenti diversi, dovrà rassegnarsi alla perdita di una parte del proprio capitale, oppure rinunciare all'acquisto o all'investimento.
Inoltre, occorrerà vedere quale sarà l'atteggiamento degli investitori internazionali, i quali potrebbero decidere di disfarsi dei vecchi titoli prima che la finanziaria divenga operativa.
Un comportamento simile innescherebbe, con ogni probabilità, una spirale al ribasso, con la conseguenza di "abbattere" il loro valore assai più di quanto non comporti il minor rendimento e la minore appetibilità degli stessi.
Chiunque ne possegga è caldamente invitato a disfarsene al più presto, indirizzando i propri risparmi verso Paesi più seri.
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Vecchio 03-10-2006, 04.22.13   #2
Weyl
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Riferimento: Finanziaria: una stangata e una vergogna

Nesuna risposta, ovviamente, da parte dei tanti "utili idioti" del potere.
Ma se le vostre deleghe sono a tal punto acritiche da tacere di fronte all'evidenza del disastro annunciato..., a che scopo esprimere un voto?

Non omnis morietur. Preparate le valigie.
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Vecchio 03-10-2006, 09.44.03   #3
cannella
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Riferimento: Finanziaria: una stangata e una vergogna

Aggiungo solo poche considerazioni probabilmente banali e ovvie, nonché evidenti.
Nel pensiero comune la grande impresa è quella a cui dare addosso: grandi capitani d'industria che sfruttano i dipendenti mentre loro, famosi e abbronzati con modelle al seguito, governano i loro capitali finanziari e umani da qualche barca di lusso.
Ma no: imprenditori sono considerati anche gli artigiani e le cosiddette PMI che di fatto mandano avanti il carrozzone.
Credo siano stati i primi in ordine di tempo ad essere stangati: me ne sono accorta quando, girando per la città, ho letto i cartelli "affittasi" e vendesi" dove fino all'anno scorso c'erano negozi e attività.
In un'Europa dove si cerca di incentivare l'iniziativa giovanile (e non solo) imprenditoriale attraverso fondi e sveltezze burocratiche, qui al contrario queste iniziative spesso e volentieri sono messe in piedi solo per autoalimentarsi, ovvero si danno finanziamenti per la burocrazia, ma poi finisce lì.
Provare ad informarsi e addentrarsi nel circolo vizioso dei prestiti a tasso agevolato e simili: non se ne esce, sono bloccati o finalizzati a iniziative particolari o pochi e nessuno sa veramente dare informazioni: paradossalmente a scoraggiare il potenziale imprenditore (che poi può essere semplicemente un riparatore di ombrellio il baracchino delle limonate) ci pensa proprio l'ufficio addetto.
A meno che non si abiti in una zona montana servita solo da mulattiere o non si persegua il fine di inserire la burocrazia nella burocrazia, è quasi una battaglia persa: in Italia di fatto ora è incentivato il lavoro nero o l'immobilità, se si ha voglia di fare o idee meglio espatriare o continuare a dormire, non si guadagna ma almeno si risparmia in medicinali per il mal di fegato che ne consegue.
cannella is offline  
Vecchio 03-10-2006, 18.16.53   #4
flyfree
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Riferimento: Finanziaria: una stangata e una vergogna

Vorrei anche condividere la tua protesta, ma francamente non si è ben capito il tuo calcolo che sarebbe troppo assurdo... potresti indicarmi qualche link per verificare quello che dici ?

Grazie in anticipo
flyfree is offline  
Vecchio 06-10-2006, 23.38.40   #5
Mary
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Riferimento: Finanziaria: una stangata e una vergogna

Vedo una sottile minima differenza fra Prodi e Berlusconi: il primo apparentemente sembra non avere il potere economico del secondo. Il resto? uguale!

Delusione e tristezza.

Quando i politici sorridono in continuazione ho la netta sensazione che mi stiano prendendo per i fondelli.

Provo un disgusto profondo nel solo ascoltarli e vederli mentre rubano le carammelle ai bambini per farne dono agli obesi.

Credo di aver raggiunto la pazzia più totale, la dissociazione mentale più profonda, sono arrivata al punto da..... preferire Berlusconi a Prodi.

Non se ne salva nessuno, quel povero Di Pietro ogni tanto fa sentire la sua voce ma tutti poi gli danno addosso a torto o a ragione poco importa.
Ma in che razza di alienati mentali siamo andati a finire?

A volte sogno una legge promulgata da un extraterrestre che vieti CATEGORICAMENTE a TUTTI i politici in carica a qualsiasi livello e ovunque presenti di ripresentarsi alle prossime votazioni, comunali, provinciali, regionali, politiche.
Tutti candidati nuovi di zecca e che abbiano un curriculum di onestà, capacità, correttezza.

Sono pazza, lo so, lo so. Ma sognare qualche volta aiuta.

Ribadisco, sono schifata, nauseata, disgustata....

ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 17-10-2006, 13.57.01   #6
Weyl
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Si salvi chi può

Citazione:
Originalmente inviato da cannella
Aggiungo solo poche considerazioni probabilmente banali e ovvie, nonché evidenti.
Nel pensiero comune la grande impresa è quella a cui dare addosso: grandi capitani d'industria che sfruttano i dipendenti mentre loro, famosi e abbronzati con modelle al seguito, governano i loro capitali finanziari e umani da qualche barca di lusso.
Ma no: imprenditori sono considerati anche gli artigiani e le cosiddette PMI che di fatto mandano avanti il carrozzone.
Credo siano stati i primi in ordine di tempo ad essere stangati: me ne sono accorta quando, girando per la città, ho letto i cartelli "affittasi" e vendesi" dove fino all'anno scorso c'erano negozi e attività.
In un'Europa dove si cerca di incentivare l'iniziativa giovanile (e non solo) imprenditoriale attraverso fondi e sveltezze burocratiche, qui al contrario queste iniziative spesso e volentieri sono messe in piedi solo per autoalimentarsi, ovvero si danno finanziamenti per la burocrazia, ma poi finisce lì.
Provare ad informarsi e addentrarsi nel circolo vizioso dei prestiti a tasso agevolato e simili: non se ne esce, sono bloccati o finalizzati a iniziative particolari o pochi e nessuno sa veramente dare informazioni: paradossalmente a scoraggiare il potenziale imprenditore (che poi può essere semplicemente un riparatore di ombrellio il baracchino delle limonate) ci pensa proprio l'ufficio addetto.
A meno che non si abiti in una zona montana servita solo da mulattiere o non si persegua il fine di inserire la burocrazia nella burocrazia, è quasi una battaglia persa: in Italia di fatto ora è incentivato il lavoro nero o l'immobilità, se si ha voglia di fare o idee meglio espatriare o continuare a dormire, non si guadagna ma almeno si risparmia in medicinali per il mal di fegato che ne consegue.

La lettura attenta delle disposizioni legislative della nuova maggioranza conduce alle seguenti conclusioni.
1) Il lavoro, in Italia, è destinato a perdere ogni appeal reddituale: non conviene più nè lavorare nè produrre reddito nel nostro Paese.
2) Esistono, tuttavia, grandi ricchezze accumulate dalle precedenti generazioni e, dalle attuali, nei decenni trascorsi.
3) Tali ricchezze sono destinate a mantenersi solide, grazie al fatto di poter essere convertite in una moneta (l'euro) del tutto sicura.
Chi può, dunque, si salvi.
Consiglio un modo, assolutamente lecito, per farlo.
A) Trasferire un capitale cospicuo in una qualunque banca avente sede in Alto Adige.
B) Programmare una breve vacanza, per tutta la famiglia, a Fortezza, o qualsiasi altra località prossima al Brennero.
C) La legge italiana consente di espatriare portando con sè un massimo di euro 10000: ciò permette, ad una famiglia media, di raggiungere Innsbruck con quarantamila euro, in contanti, per ogni singolo viaggio.
D) Le leggi austriache tutelano ancora il segreto bancario, inoltre non sono previsti, dalla legislazione vigente in Austria, prelievi fiscali sul capital gain, dividendi od interessi cedolari.

A buon intenditor...
Weyl is offline  
Vecchio 20-10-2006, 13.12.25   #7
Weyl
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Si salvi chi può (2)

Per i tre o quattro non trinariciuti, e dotati di una sana funzione mnestica, sottolineo una notizia passata inosservata sul presente forum.
E' stato abbassato il rating sui titoli di stato italiani, e si tratta delle decisione di ben due agenzie internazionali.
Tengo a far notare che si tratta di un fatto drammatico e quasi catastrofico, e che le motivazioni riportate concernono esattamente la finanziaria attualmente discussa.
Si tratta, per chi non abbia dimestichezza con la finanza internazionale, di un provvedimento "interlocutorio": ossia si tratta di "consigli" e indicazioni che queste agenzie inviano agli investitori istituzionali, tentando di "giocare in anticipo" sull'evoluzione futura degli affari pubblici del nostro Paese.
Ciò significa che il provvedimento tiene conto anche della concreta possibilità che la manovra economica del governo possa essere ancora sostanzialmente mutata prima della pubblicazione.
E' falsa l'affermazione di quello spudorato bugiardo del premier che questo fosse un evento "atteso": si tratta di una doccia fredda per chiunque abbia a cuore il futuro italiano e non abbia ancora consegnato il cervello all'ammasso della cordata prodiana.
E' falso, smaccatamente e semplicemente, che tali decisioni concernano l'operato del precedente governo: queste agenzie, ripeto, "giocano d'anticipo" sugli investimenti, non è compito nè interesse loro di dare giudizi in merito alla situazione economica in corso.
Esse decidono in base a ciò che pensano "sarà", non in base a ciò che "è".
Un Paese che ha sul groppone 1300 miliardi di euro di debito pubblico non può permettersi il lusso di scherzare o di barare sui suoi titoli di stato.
Le mie previsioni, purtroppo, stanno incominciando ad avverarsi.
Liberatevi dei titoli del debito italiano, finchè siete in tempo: guardate che prima del "caso Argentina", non c'era nessun "caso Argentina" cui fare riferimento.
Quindi non badate a chi dice che l'Italia non è in quella situazione: la finanza internazionale se ne frega delle analisi politiche e delle convenienze sociali.
Weyl is offline  
Vecchio 21-10-2006, 22.16.02   #8
Alessandro D'Angelo
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Riferimento: Finanziaria: una stangata e una vergogna

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Vedo una sottile minima differenza fra Prodi e Berlusconi: il primo apparentemente sembra non avere il potere economico del secondo. Il resto? uguale!

Delusione e tristezza.

Quando i politici sorridono in continuazione ho la netta sensazione che mi stiano prendendo per i fondelli.

Provo un disgusto profondo nel solo ascoltarli e vederli mentre rubano le carammelle ai bambini per farne dono agli obesi.

Credo di aver raggiunto la pazzia più totale, la dissociazione mentale più profonda, sono arrivata al punto da..... preferire Berlusconi a Prodi.

Non se ne salva nessuno, quel povero Di Pietro ogni tanto fa sentire la sua voce ma tutti poi gli danno addosso a torto o a ragione poco importa.
Ma in che razza di alienati mentali siamo andati a finire?

A volte sogno una legge promulgata da un extraterrestre che vieti CATEGORICAMENTE a TUTTI i politici in carica a qualsiasi livello e ovunque presenti di ripresentarsi alle prossime votazioni, comunali, provinciali, regionali, politiche.
Tutti candidati nuovi di zecca e che abbiano un curriculum di onestà, capacità, correttezza.

Sono pazza, lo so, lo so. Ma sognare qualche volta aiuta.

Ribadisco, sono schifata, nauseata, disgustata....

ciao
mary

A proposito di quanto scrivi sui due "Lider", parlando con amici di entrambe le fazioni politiche abbiamo ipotizzato che Prodi sia la "TESTA DI LEGNO di BERLUSCONI". Non è da escludere tanto è il fare per scontentare...
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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