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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 05-05-2003, 13.28.13   #1
Kninos
Ospite abituale
 
Data registrazione: 25-04-2003
Messaggi: 117
L'ascesi filosofica

In "L'ascesi filosofica" (Feltrinelli, 1995) Roberta De Monticelli afferma:
Almenchè non si incontra un maestro l'esser filosofi significa abbandonare i bisogni di conoscenza personali e occuparsi non più della propria persona ma "dell'enigma dell'essere persona". Allora ci scopriamo filosofi - o piuttosto, direbbe Husserl - apprendisti filosofi. Da quel momento - scrive De Monticelli - la sospensione delle nostre routines abituali non è più una pausa critica di una vita: diventa il passaggio a un'altra forma di vita. Non è necessario che il comportamento esterno si modifichi, è l'atteggiamento interiore che è modificato "perché non tende più alla conoscenza dell'individuale; è divenuto contemplativo e l'individuale non gli serve più che come base per la visione d'essenza". Se la vocazione non è una mistificazione, da quel momento in poi sarà cominciato il viaggio che coinciderà, ineluttabilmente, con il cambiamento interiore e con una diversa felicità della weltanschauung ( trad.: opinione che si ha del mondo, della vita).
Kninos is offline  
Vecchio 05-05-2003, 22.33.22   #2
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
In linea teorica,è un discorso interessante (come spesso capita alla De Monticelli).
Ma,a mio parere,di fatto irrealizzabile.
Una conoscenza che prescinda in maniera così programmatica,e così drastica,dal proprio vissuto individuale (fino ad operarne una sorta di consapevole "rimozione"),su quali basi,se non puramente astratte,può fondarsi?
Ciò che siamo è il risultato della nostra esperienza individuale.Che determina anche il nostro pensiero,il quale non è solo logos,ma anche pathos.
Dunque,solo muovendo dalla nostra esperienza individuale (per quanto limitata,ma comunque "reale") possiamo vagamente sperare di approssimarci di qualche millimetro alla comprensione dell'Altro.
Ad un'Alterità intesa nella sua essenza "particolare" e "concreta",prima che universale e astratta,come vorrebbe una certa filosofia asettica,e mossa nel suo procedere dal sottinteso rifiuto a "sporcarsi le mani" con la mobile e contraddittoria varietà della Vita.
irene is offline  
Vecchio 06-05-2003, 00.08.06   #3
Kninos
Ospite abituale
 
Data registrazione: 25-04-2003
Messaggi: 117
L'ascesi filosofica

Una risposta negativa alle affermazioni della De Monticelli potrebbe essere proprio lo studio della vita di un filosofo, per esempio Bertrand Russell.
Kninos is offline  

 



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