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Vecchio 31-10-2007, 10.26.17   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
come valutare un pensiero discorsivo (3)

Ancora qualche cenno sugl' insegnamenti della dialettica, retorica, logica informale, ecc. Attualizzati dalle discipline neoretoriche.


Astenersi dal proporre un determinato argomento in un contesto inadatto. Per esempio difendere il valore supremo dell'uomo non avrebbe senso né efficacia in un consesso di religiosi per i quali il valore supremo è rappresentato da Dio.

Apertura di una discussione:

si ricordino i principi di cooperazione e di “carità interpretativa”, per cui si cercano di comprendere le espressioni della parte avversa nel modo più accurato e pertinente.
E' necessario esplicitare le premesse in modo chiaro e preciso. Le critiche andranno rivolte alle tesi in se stesse, e non a chi le espone.
Una parte può difendere la propria tesi solo portando un'argomentazione pertinente, con validità logica dimostrabile, a partire dal percorso consequenziale che inizia dalle premesse stesse. Gli argomenti fallaci possono essere conseguente a errori inconsapevoli oppure consapevoli, o rivolti all'altrui influenzabile sfera emotiva. Para-argomenti sono quelli dell'imbonitore politico, giudiziario, pubblicitario. Verificate se il significato di un singolo termine viene forzato, travisato, assunto con significato improprio. Se alla base c'è un'etica argomentativa; se le formulazioni sono corrette,compiute e sufficientemente ampie; se si riducono più alternative possibili a due soltanto; se la conclusione è esaustiva o irrilevante; se sono presenti generalizzazioni indebite; se si fraintende volutamente sviando su un soggetto diverso e più “debole”, o a propria misura. Non stupitevi se, allo scopo di disconfermare l'interlocutore ad ogni costo, a volte si nega perfino una palese evidenza del contrario; si minimizza la complessità delle cause; s'invertono cause ed effetti, ecc.

I para-argomenti sono logicamente e razionalmente irrilevanti. fanno leva su qualche aspetto della sfera irrazionale ed emotiva. Verificate se affermano veramente qualcosa di diverso da quanto è già contenuto nelle premesse,e se ci sono petizioni di principio. Per esempio: “poichè non mento, dico la verità”. Leggete con attenzione i seguenti due periodi: “si sa che Dio esiste, perchè la Bibbia afferma che esiste. Ciò che la Bibbia afferma è vero. Perchè è la parola di Dio, e Dio non mente mai”. E quest'altro. “Il principio di uniformità della natura vale perchè le leggi di natura regolano da sempre e per sempre in modo uniforme l'accadere dei fenomeni naturali.” Vi ricordano lo stile argomentativo di qualcuno?

A volte si ricorre ad effetti e forzature psicologiche senza argomentazioni razionali. . Tali categorie sono troppo numerose , e per ora tralascio d'indicarle.
Cosa è ineludibile per iniziare un dibattito? Riformulare gli enunciati, riducendo anche quelli che gettano fumo dilungandosi in oscurità, sovente scambiate per complessità d' idee (sono quest'ultime le più impegnative!). Deve risultarne l'idea essenziale espressa. Verificate se sono date per valide e scontate premesse in realtà mai dimostrate; se le conclusioni sono solo probabili; soprattutto se è ammissibile e possibile una soluzione, oppure si parla tanto per parlare. Tenete inoltre conto di quali sono le motivazioni più o meno recondite dell'interlocutore, i suoi affetti e pregiudizi, la sua usuale scorretta strategia argomentativa. Si tratta solo di una volontà persuasoria o si appoggia a un ragionamento con fondamenti razionali? Individuate i luoghi comuni, usate le “cinque W”: Chi? Che cosa? Dove? Con quali mezzi? Perchè? In che modo? Quando? Si danno risposte o non-risposte?
Scoprite se si ricercano solo consensi o se si collabora, sia pure con chi porta idee contrastanti con le proprie, per avvicinarsi ad una verità, verosimiglianza, maggior probabilità, ecc.

Non scambiate lucciole per lanterne. Un discorso all'apparenza brillante, geniale e suggestivo, è forse il più fallace e concettualmente vulnerabile. Può far presa solo sulla sprovvedutezza di certi interlocutori.
La prossima volta proporrò qualche esempio pratico. Sottoporremo ad un'analisi testuale alcune argomentazioni e post del presente forum. Comprese alcune frasi che si autosqualificano da sé.
arsenio is offline  

 



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