Ciao Cruna, avevo letto con attenzionel'intervento di Samuele, ma con quelle mie domande ho sottinteso il fatto che non si può accettare quella frase nella realtà moderana in quanto il Cristo non è più in questa. Da quella rfase, se non intesa come una grande metafora, risulterebbe che dal momento che Cristo è morto la storia dell'uomo è destinata a non compiersi...
Ho capito il suo concetto, ma volevo conferma a riguardo della metafora, di difficile interpretazione e non fondamentale.....avrei preferito ometterla.
Poi non riesco a capire perchè lega la sua visione, che potrebbe essere da apprezzare, impersonificandola, ad un pezzo di legno con attaccata una scultora di colui che era il Cristo.....credo che si possa fare a meno di legarlo a questo e essere allo stesso tempo
in linea con il suo pensiero.
Quello che intendo dire è che se si può evitare qualcosa, e allo stesso tempo lasciare intatta la sua essenza (e in questo caso è così, perchè il crocifiso è superfluo e non cambia il valore interno dello stesso, in qualsiasi sua interpretazione e in ognuno di noi), perchè non farlo; in caso contrario, la cosa "non evitata" potrebbe diventare causa di inutili discussioni, in quanto non accettando di farne a meno a priori, o si apre un dialogo interminabile e quindi inutile, cercando di imporre tale segno a chi non lo riconosce, o lo si impone senza accettare un ipotetico dialogo, o si da la possibilità all'altro di ignorare quel simbolo e utilizzarne un altro.
La soluzione dovrebbe essere data dalla comunicazione, che non è accettazione dell'altro da entrambe le parti lasciando le cose di uno in una e le cose dell'altro in un'altra.........questo non è avvicinarsi, ma dividersi nella stessa comunità; la comunicazione che massimizza la sua costruttività è la comprensione dell'altro e l'impegno di entrambe le parti a trovare una soluzione il più possibile priva di imposizioni, quindi una soluzione che avvicina e non divide.
Sperco di aver espresso bene il mio pensiero.
Ciao.

Marco, mi è difficile risponderti ora perchè le tue deduzioni (da cui, poi, formuli le domande) non sono esatte, quello che tu riporti non è il pensiero di Samuele, perciò anche le domande sembrano essere 'fuori tema'. Spero di avere più tempo la prossima volta.
Ciao.

Non vale davvero la pena che io ti risponda qui. Nel forum "spiritualità" c'è una bella discussione che si intitola "il cuore autentico dell'Islam" dove potrai trovare le opinioni in merito. Mie e di altri.

Annoto solamente, spiegherò se sarà richiesto, che la tua analisi storica e politica fa acqua da tutte le parti.

ciao

non direi proprio
...13 secoli prima di lui
c'era già chi scriveva lodi
all'amore eterno e puro,al rispetto
alla fratellanza tra gli uomini
ed alla verità del bene
sì
un faraone che da Amenhotep IV
mutò il suo nome in Akhenaton
e che 2000 anni prima di Maometto
abbracciò l'idea di un Dio Unico
e
ben 3000 anni prima di Darwin
intuì il senso dell'unità
che attraversa tutti gli esseri viventi
fatti
con la materia delle stelle

wahankh .

Verrò senz'altro, caro amico, a visitare la sezione di "Spiritualità", da me fino ad ora mai praticata, e leggerò volentieri la discussione al riguardo del tema da te citato.
In questa sede vorrei solo contenere la stima eccessiva con la quale hai recepito il mio intervento, non meritevole di essere considerato addirittura un' "analisi politica a storica".
Quest'ultimo genere di trattazione richiede, come sai, un ben più ampio respiro ed argomentazioni dialetticamente più articolate.
Tuttavia, che essa facesse acqua, è in sintonia con il modo "occidentale" di presentarsi di un'opinare spicciolo e sintetico: in ultima analisi, l'acqua è pur sempre il principio vivificatore e, per Talete, addirittura l'elemento primo.
Meglio del fuoco che, conseguendo ad un'analisi almeno altrettanto spicciola ed affrettata, ma in accordo con il costume islamico, mandò in fiamme tutta la cultura antica, depositata presso la biblioteca di Alessandria.
Mio caro Fragola, ti risponderò senz'altro in quella sede, e farò in modo di usare la realtà dei fatti come un lampione, cioè per rischiarare le ipotesi e le teorie e non, al modo degli ubriachi, per appoggiarmici.

Non si può certo dire che manchi di senso dell'umorismo!

Forse dovresti documentarti un poco di più sulla cultura islamica. Io l'ho fatto.
Preferisco sempre parlare solo di cose che conosco almeno un po'.
La "realtà dei fatti", mio caro, è una cosa tutta da dimostrare. E' facile manipolare i fatti tanto quanto le interpretazioni degli stessi e mostrare solo una parte dei fatti è uno dei modi più utilizzati (e più subdoli) per distorcere le informazioni e pilotare le opinioni.

Comunque sono femmina. Fragola come nick maschile mi suonerebbe male.

Allora ci conto, ti aspetto sull'altro forum.

ciao