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Vecchio 17-12-2003, 11.52.52   #11
mauropitta
Ospite abituale
 
L'avatar di mauropitta
 
Data registrazione: 31-07-2002
Messaggi: 64
E' un passaggio obbligato....

Citazione:
Messaggio originale inviato da Ygramul
Rispetto a te, Mauro, io invece mi sono trovata ad attraversare l'opposto di quello a cui sono approdata ora. Ho cercato a tutti i costi di seguire "le regole", in modo il più coerente e "perfetto" possibile. Ho rischiato di restarne irrimediabilmente schiacciata, ma ero comunque incapace (è un limite? Penso di si) di scendere a compromessi con le cosiddette regole. Il cammino che mi ha portato alle conclusioni (peraltro tutt'altro che definitive) che ho esposto nel tema del 3ad è stato costellato da grandi fatiche e sofferenze interiori. Ma devo dire che poi mi si è aperto come uno squarcio improvviso, che mi ha dato una gioia immensa. E credo che ne valesse davvero la pena! [/b]

Immagino che chiunque arrivi a tentare un nuovo percorso differente, debba necessariamente, aver prima provato altro, per cui non mi stupisco quando mi dici di essere precedentemente passata attraverso un processo di integrazione totale, quasi estremizzata, prima di riuscire a "filtrare e rifiutare" lentamente le regole che inizialmente ti davano tante certezze.
Sposare una corrente di pensiero dominante è spesso più facile che vivere decidendo di volta in volta, anche se, per valorizzare la tua sottomissione, alcuni sistemi di potere, tendono a cercare di farti credere che seguire il loro credo sia più difficile, secondo l?equivalenza difficoltà=merito, ma ora sai che non è così.
Riuscire ad osservare gli avvenimenti senza automaticamente attribuirgli la valenza sufferita dai media e dominante del sistema si potere imperante, senza peraltro sconfinare nel libertinaggio o nell'anarchia, è cosa estremamente difficile, ma anche immensamente appagante, pur facendo di te un "escluso".
Che dire? Ognuno dei due sistemi ha i pro e i contro e alla fine credo che la cosa migliore sia di seguire la propria predisposizione caratteriale nell'approccio con la vita.
Ciao.
mauropitta is offline  
Vecchio 17-12-2003, 13.40.33   #12
leibnicht
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
Ma in filosofia...

è sempre stata posta, con precisione, la distinzione tra "morale" e "costume".
Ora, l'insieme delle regole che, scritte o meno, prescritte o neutralmente descritte, raccoglie i comportamenti sociali in una sorta di griglia cui far combaciare o meno quelli del soggetto: quello è il costume.
La morale è un'altra cosa, assai più complessa e alta, e rappresenta da sempre un momento essenziale della ricerca filosofica.
Il fatto che, poi, quest'ultima sia stata, da quel grande "maestro del sospetto" che fu Nietzsche, "relativizzata" ai rapporti di potere vigenti all'interno di una "cultura", beh... esso non è che uno dei tanti orientamenti, pur radicale, verso cui tale ricerca si è indirizzata.
"La virtù - diceva Kant - è premio a se stessa", per virtù intendendo il vivere non già lecitamente, ma moralmente.
Si è poi spesso tentato di far discendere il diritto dalla morale, quasi per deduzione, in forme più o meno aderenti al modello stoico del giusnaturalismo.
Prima di parlare di a- o im- moralità, occorre intendersi su cosa si intenda proporre a se stessi in termini non di comportamento, spicciolo e quotidiano, oppure di maggior respiro, ma a quale massima si voglia ispirarne il senso.
leibnicht is offline  
Vecchio 18-12-2003, 13.56.46   #13
Dunadan
Ospite abituale
 
L'avatar di Dunadan
 
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
non ho letto i tuoi messaggi in giro per il forum...POTEVI FARCI UN RIASSUNTO !!!!

VEDIAMO SE HO CAPITO COSA HAI DETTO NELL'ULTIMO MESSAGGIO:
-Le regole morali che l'uomo si è imposto nessuno può dire se siano giuste con certezza, quindi è meglio seguire le uniche leggi che siamo certi che per natura siano giuste, le regole dell'istinto e quindi la ricerca dei piaceri di cui volta per volta abbiamo bisogno.

Da un certo punto di vista sono d'accordo con te, però dovresti leggerti il Filebo di Platone. Platone (facendolo dire a Socrate) dice che nella vita bisogna godere anche dei piaceri, però nei limiti. Il limite è il principio che determina l'illimitato, cioè tutto il reale, conferendogli ordine e misura. Misura e proporzione sono i caratteri costitutivi della bellezza, della virtù, della verità.
Le parole d'ordine per l'uomo che tende al BENE sono : bellezza, proporzione, verità.

Ci vuole per forza una morale per vivere, e tu stesso la applichi usando un tono ragionevole qui con noi, senza morale l'uomo è perso, non ha regole. VIvere secondo il solo istinto? sarebbe bello, ma per farlo dovresti andare a vivere nella foresta, invece se stai qua, e hai un patto con questo Stato, devi stare alla legge morale comune, altrimenti non è che ti succeda nulla di male, al massimo ti prendono per pazzo o per un disgraziato.
Io ti dico...sii in parte edonista se ti va, ma ti sarà impossibile esserlo totalmente.
Dunadan is offline  

 



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