X Fool & leibnicht

Ragazzi: al fine di non tediare più i partecipanti di questo forum con argomentazioni tecniche (sono un consulente tecnico e per tretacinque anni ho aiutato le industrie italiane a risparmiare energia, tramite il contenimento dei consumi energetici, anche tramite il recupero di calore dei fumi di scarico, non di sigari).

Posso garantire, a chi non lo sà, che la materia è pelosetta e andrebbe approfondita con calma, e questo non mi sembra il sito adatto; come mi sembra inutile soffermarci ancora su chi sia più intelligente e non su cosa sia l'intelligenza.

A tal proposito ho fatto un riepilogo, mi sembra, sull'ultimo post inviato proprio a leibnicht, sulla sommatoria dei patrimoni che sono in noi ecc.

Se siete d'accordo possiamo incominciare ad approfondire questo tema, o qualsiasi altro che proporrete.

In ogni modo, mi compiaccio per la cultura generale che avete sfoderato anche in un campo molto ostico: e non ditemi che siete tutti colleghi che non ci credo.

Un saluto con simpatica da Giancarlo.

a proposito di anguille, sto ancora aspettando una risposta al mio topic, palesemente rivolto a te (ma ovviamente non solo).

vedo che non ci siamo proprio..

superficialità ecco tutto..

bene, iniziamo da capo: con quale presunzione osi chiamare il comportamento animale ISTINTO?!? immagina che uno scienziato gigante che ti veda piccolo come una formica ti osservi durante la tua giornata, e che ti veda svolgere le tue normali attività: parlare, lavorare, guidare, ecc.. insomma un pò come quando noi osserviamo le formiche che traportano pezzi di cibo o che scavano tane. ora immagina che questo gigante non possa sentirti ne comunicare con te, secondo te non direbbe che le tue azioni sono ISTINTIVE!!??

è logico che le formiche non fanno una vita come la nostra, (insomma non facciamoci i cartoni animati) ma chi ti dice che esse in qualche modo non ragionino? chi ti dice che esse non comunicano tra di loro?! insomma è logico che questo modo di ragionare sarà tutta un altra cosa che il nostro, e che quindi non puoi fargli il test del qi per sapere se sono intelligenti o meno, e (dovrebbe essere logico ) che non puoi interpretarne bene neanche i comportamenti, perchè se sei un gigante e vedi degli omini apparentemente tutti uguali che si movono dall'alto in modo perlopiù regolare, non puoi arrivare alla conclusione che essi stanno seguendo uno STANDARD ISTINTUALE!! questo sarebbe ritenersi superiore! noi non sappiamo niente di come funzionano le cose nel mondo animale, e loro non sanno come funzionano nel nostro, ma non per questo sono meno intelligenti.

ps. hai detto che il tuo gatto è stupido, su quali basi? gli hai fatto un test psicologico? o forse quando gioca con la palla o cose simili ti sembra goffo? bada che lui potrebbe pensare la stessa cosa di te quando ti vede mentre cerchi di prendere un topo, o se provassi a buttarti da 3 metri senza farti niente... ogni specie ha le sue caratteristiche!


scusami se sembro aggressivo, ma è il mio modo di pormi, interpretalo in tono scherzoso..

ma SERIAMENTE!

Ciao a tutti...
sono stata un pò assente in questi giorni... poi oggi ho avuto l'opportunità di entrare nel forum e ho visto che vi siete sbizzarriti!
Ho letto con molto interesse tutti i vostri interventi, ma adesso voglio provare a rispondere a Rocco.

La cultura non è l'intelligenza ed è vero che molte persone credono di poter sbandierare la propria cultura per apparire più intelligenti di altre, ma quando viene usata per tale scopo si riduce ad un tentativo di dimostrazione di una maggiore intelligenza nei confronti di chi è meno colto, quando in realtà rappresenta un modo d nascondersi dietro alla conoscenza per la paura di affrontare un confronto che alla fine cosa potrebbe rivelare? Che forse chi è più colto si dimostra meno intelligente di chi non lo è? Potrebbe infatti essere così come anche il contrario.
Quindi essere più colti non significa essere più intelligenti.

Allora Rocco te chiedi se potremmo fare a meno di gran parte della nostra cultura. Io credo di no.
La cultura serve per ampliare le nostre conoscenze e se sfruttata con intelligenza, quindi non solo fine a se stessa, potrebbe rivelarsi anche come un mezzo per incrementare l'intelligenza stessa, dato che ci fornisce una maggior apertura mentale.
Comunque ci devo riflettere ancora un pò.
Tu che ne pensi?

Ciao

Innanzitutto ben rivista dopo le ferie e grazie per l'attenzione che poni ad alcuni miei interrogativi , peraltro leggermente e volutamente al peperoncino ......

Mi è piaciuta la tua rispota equilibrtata in questo caso : forse è un pò eccessivo pensare di fare a meno della cultura , e sicuramente se ne deve fare un uso un pò diverso da quello "generico " ed attuale.

Inoltre credo che sia doveroso osservare le altre culture ed approfondirle , onde non rimanere troppo confinati nella propria.

Ad esempio sono rimasto molto colpito da un articolo recente in cui si parlava delle donne di una regione cinese , nello Yunan , che da sempre sono delle "leader" del loro villaggio ed addirittura si accoppiano con più maschi ..( l'opposto di alcuni arabi......)

Forse l'osservare le culture altrui ci porta a riflettere molto , specie sul valore "relativo " a mio avviso della cultura stessa alla quale si appartiene ...non trovi ?

A presto !


Rocco


Ps Ebbene sì...lo confesso , forse me ne andrò in pensione in Yunan......

X epicurus.

A proposito di anguille.

Come avrai notato dai miei post, indirizzati anche a te, normalmente rispondo quasi immediatamente, tempo permettendo; quando non lo faccio due sono le ipotesi: o non sò rispondere con argomenti adeguati o, altrimenti, non ho ricevuto delle risposte che mi permettessero di rispondere.

Nel tuo caso è la seconda ipotesi, infatti: non mi sembra che tù abbia risposto ai miei quesiti e quindi non sono nella condizione di poter ribadire.

Infatti, giustificare i massacri perpetrati da Bush per interessi economici (non è stupido affermi), non mi sembra una risposta, e tantomeno intelligente.

Oppure, affermare che in Palestina (da cinquantacinque anni), accadono quelle stragi perché ognuna delle due parti deve curare i propri interessi, quanto meno mi sembra disinformazione.

In ogni modo, come avrai notato, stiamo andando tutti fuori tema, poiché la domanda iniziale era: Che cosa è l'intelligenza? E non: chi è più intelligente?

Se guardi i miei ultimi post io, in tal senso, ho ribadito la mia opinione ed ho invitato tutti a fare altrentanto.....Vediamo se riusciamo a raggiungere un traguardo, anche se piccolo, empirico, o altro, purché si trovi un accordo su cosa sia l'intelligenza.

Un saluto da Giancarlo.

X Iris e Rocco.

A proposito di complimenti.

Heii !! Ragazzi: se ignorate quanto sta accadendo nel forum, non confrontandovi con gli altri, che hanno portato la discussione a livelli un tantino superiori di quelli vostri, facendovi, inoltre, i complimenti a vicenda, la questione potrebbe diventare un tantino patetica.

Avrei potuto tacere e infischiarmene, come normalmente si fà.
Ma siccome ambedue, già avete fatto degli interventi che, personalmente, ho apprezzato, allora sento la mancanza del vostro contributo alla discussione, e mi è venuto in mente che forse vi siete distratti un pochino, a causa delle vacanze effettuate: succede.

Anche perché la discussione, non è proprio di quelle leggere, e reinserirsi dopo una lunga pausa diventa più ostico che mai.

Con stima e simpatia Giancarlo.

quello che giancarlo volu farti capire è che questa nostra caratteristica che tu definisci "intelligenza" ci a portato a cose molto stupide, ti sembra intelligente farsi esplodere in un pulmann pieno di gente? forse è un pò più rispettabile di mandare dei giovani ragazzi americani a morire e ad uccidere mentre ce ne si stà comodi a portare a pisciare un cagnolino bianco in un prato verdissimo, o a sgranocchiare crackers in una casetta bianca, ma di certo non è intelligente.

quello che noi chiamiamo ecosistema non sarebbe mai arrivato a tutto ciò, ora quello che dobbiamo chiederci è: se è solo un caso che queste forme di vita sono sopravvissute per miliardi di anni senza mai andare in crisi e noi dopo soli 6mila anni di "intelligenza" già siamo arrivati all'autodistruzione (anche i serial killer sarebbero un caso interessante su cui riflettere, infondo sono prodotti della società moderna..)...

riflettete gente...

Purtroppo niente ferie per me... ma un'infinità d'impegni!

Caro Giancarlo... quasi mi mancavano le tue critiche
Voglio dirti una cosa però... se altre persone intraprendono una discussione parallela alla tua, non significa nè essere patetici, nè essere rimasti indietro... se ti manca il nostro contributo... don't worry... lo avrai! Per prima cosa mi premeva rispondere a Rocco, ma ciò non significa che considero inutile e insignificante l'argomento di cui stai parlando, dovrai avere solo un pò di pazienza, perché il tempo che ho a disposizione non è molto.

Ciao

Confucio scriveva: "occorre per prima cosa raddrizzare il senso delle parole, se vogliamo discutere".
Il che significa dare a ciascun termine il significato che esso ha nel linguaggio, anche quando esso è privo di un referente ostensivo.
Nel caso specifico, noi stiamo adoperando due termini (istinto ed intelligenza) che non sono approdati al linguaggio umano da quando si è posta l'attuale questione sul nostro forum.
Esistevano già da prima.
Ed il modo con cui le scienze e la filosofia li hanno da sempre trattati potrà anche essere revocato in dubbio e discusso, ma, nondimeno, quando li utilizziamo non possiamo non tenerne conto.
D'accordo, è possibile ritenersi molto più perspicaci e colti di generazioni e generazioni di uomini che, dal mio punto di vista, per dirla alla Eliot "non possiamo nemmeno sperare di emulare", ma, perlomeno, confrontiamoci col senso che hanno dato ai concetti su cui discorrevano e discorrono.
Bergson sarà pure un "superficiale", bontà tua, ma quantomeno ha usato i concetti del linguaggio in un modo coerente con l'immagine scientifica del mondo che la sua epoca possedeva (e, nelle fattispecie, rigorosamente attuale).
Quanto al merito, se credi che ne valga la pena, possiamo spostare il discorso sul perchè la biologia, l'etologia e la psicologia tengono distinte le accezioni dei termini "intelligenza" ed "istinto".