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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 13-11-2007, 13.43.26   #1
dalmatina7
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 09-06-2006
Messaggi: 134
Aspettarsi troppo dagli altri

Breve premessa:
sono stata lasciata un pò più di un mese fa dal ragazzo con cui sono stata 2 mesi, relazione breve ma intensa, mi sono innamorata, in più eravamo conoscenti/amici da 2 anni. Sono stata molto male in questo periodo, soprattutto nelle prime 2 settimane MA sapendo come ci si sente in colpa quando si lascia qualcuno a cui vogliamo bene (quello che è successo a lui) e sapendo che anche io gli volevo bene, ho deciso di incontrarlo per fargli sapere che non lo odio, che non gli porto rancore, che gli voglio bene, che non lo giudico, che non c'è nemmeno bisogno che io lo perdoni perchè non innamorarsi non è un torto che ho subito, e dicendogli queste cose gli ho dato una lettera, che riporta gli stessi concetti, che gli ho dato dicendo "questa lettera è un regalo, è molto importante per me".

Ora, lui l'ha letta, è passata una settimana e non ho mai ricevuto un cenno di apprezzamento, un "grazie", un "anch'io ti voglio bene" e ieri mandandogli un sms gliel'ho fatto notare.
Non sono mai stata una che regala per ricevere, e nel suo caso, in 2 anni, ne ho fatti di gesti affettuosi senza ricevere cenni d'apprezzamento da parte sua, l'unica volta che me la sono presa proprio a male, è stato quando il mio cane stava morendo e lui è stato l'unico delle mie amicizie a non darmi UNA parola di conforto. Siamo tutti amanti degli animali e comunque, amici.

Stamattina mi arriva il suo messaggio rispondendo che è dispiaciuto di vedere che non sa mai come comportarsi con me, che mi attendo sempre reazioni da parte sua che puntualmente non avvengono e che forse sono io che pretendo troppo.

E' vero? Si può essere ciechi e pretendere troppo dagli altri?
Io sono stata male per lui, ok, non gliel'ho mai detto chiaramente per non spaventarlo, ma mi ha vista dimagrita e nonostante tutto affettuosa nei suoi confronti, in quell'incontro ci siamo spiegati tutto, ci siamo abbracciati, io gliel'ho detto che gli voglio bene, lui è stato là su quella panchina ad ascoltare ciò che avevo da dire senza mai pronunciare un "anch'io" o n "grazie".

Mi sento amareggiata, come si fa a non pensare che avendo diritto di essere arrabbiata invece mi sono preoccupata di lui dimostrandogli affetto e comprensione? Pretendo troppo? Forse ognuno ha il SUO modo di esprimere affetto? Chiedevo solo un cenno che esprimesse "PIACERE D'AVER RICEVUTO IL TUO REGALO".
dalmatina7 is offline  
Vecchio 13-11-2007, 14.21.32   #2
griago
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-10-2007
Messaggi: 98
Riferimento: Aspettarsi troppo dagli altri

Ascolta i suoi silenzi, le sue assenze, la sua apparente distrazione.

Non ascoltare i tuoi desideri, i tuoi "come sarebbe tutto diverso se ...".

Capirai molto di più il da farsi.
griago is offline  
Vecchio 13-11-2007, 14.40.57   #3
DaphneArgent
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Data registrazione: 31-10-2007
Messaggi: 27
Riferimento: Aspettarsi troppo dagli altri

Eh, è uno di quei casi in cui ci si rende conto che ogni persona è fatta a modo suo, e per quanto certe cose ci sembrino naturali da fare, per altri non lo è affatto.

Non conosco troppo bene i fatti per azzardare giudizi, quindi non ne darò, ma penso che alle volte per quanto ci si sforzi, ci si pieghi, ci si sacrifichi, alcune persone non sono proprio fatte per noi. Superficialmente, o per altri tipi di rapporto, potrebbero sembrare perfette, ma alla resa dei conti non c'è niente da fare, c'è quel qualcosa che le rende incompatibili per quanto ci sforziamo. E penso non ci sia nulla che possiamo fare, semplicemente accettarlo per quel che è e rivolgere l'attenzione a qualcun altro.

Probabilmente con altri tipi di persone questo ragazzo sa essere una persona d'oro, ma con te che sei fatta nel tuo modo lui reagisce a suo modo, e purtroppo sono due reazioni che non combaciano e non se ne ha niente di buono.
DaphneArgent is offline  
Vecchio 13-11-2007, 15.27.09   #4
nevealsole
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Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Riferimento: Aspettarsi troppo dagli altri

Citazione:
Originalmente inviato da dalmatina7
Breve premessa:
sono stata lasciata un pò più di un mese fa dal ragazzo con cui sono stata 2 mesi, relazione breve ma intensa, mi sono innamorata, in più eravamo conoscenti/amici da 2 anni. Sono stata molto male in questo periodo, soprattutto nelle prime 2 settimane MA sapendo come ci si sente in colpa quando si lascia qualcuno a cui vogliamo bene (quello che è successo a lui) e sapendo che anche io gli volevo bene, ho deciso di incontrarlo per fargli sapere che non lo odio, che non gli porto rancore, che gli voglio bene, che non lo giudico, che non c'è nemmeno bisogno che io lo perdoni perchè non innamorarsi non è un torto che ho subito, e dicendogli queste cose gli ho dato una lettera, che riporta gli stessi concetti, che gli ho dato dicendo "questa lettera è un regalo, è molto importante per me".

Ora, lui l'ha letta, è passata una settimana e non ho mai ricevuto un cenno di apprezzamento, un "grazie", un "anch'io ti voglio bene" e ieri mandandogli un sms gliel'ho fatto notare.
Non sono mai stata una che regala per ricevere, e nel suo caso, in 2 anni, ne ho fatti di gesti affettuosi senza ricevere cenni d'apprezzamento da parte sua, l'unica volta che me la sono presa proprio a male, è stato quando il mio cane stava morendo e lui è stato l'unico delle mie amicizie a non darmi UNA parola di conforto. Siamo tutti amanti degli animali e comunque, amici.

Stamattina mi arriva il suo messaggio rispondendo che è dispiaciuto di vedere che non sa mai come comportarsi con me, che mi attendo sempre reazioni da parte sua che puntualmente non avvengono e che forse sono io che pretendo troppo.

E' vero? Si può essere ciechi e pretendere troppo dagli altri?
Io sono stata male per lui, ok, non gliel'ho mai detto chiaramente per non spaventarlo, ma mi ha vista dimagrita e nonostante tutto affettuosa nei suoi confronti, in quell'incontro ci siamo spiegati tutto, ci siamo abbracciati, io gliel'ho detto che gli voglio bene, lui è stato là su quella panchina ad ascoltare ciò che avevo da dire senza mai pronunciare un "anch'io" o n "grazie".

Mi sento amareggiata, come si fa a non pensare che avendo diritto di essere arrabbiata invece mi sono preoccupata di lui dimostrandogli affetto e comprensione? Pretendo troppo? Forse ognuno ha il SUO modo di esprimere affetto? Chiedevo solo un cenno che esprimesse "PIACERE D'AVER RICEVUTO IL TUO REGALO".

Il tuo errore, se di errore si può parlare, è che continui ad aspettarti reazioni come le vorresti tu.
Magari è vero che gli vuoi bene e ti va bene così, magari no.
Ne ho scritte qualcuna anch'io di lettere disinteressate, disinteressate non erano mai.
Era un modo ultimo, ulteriore, sottile per suggerire "ripensaci".
Vuoi far vedere a lui che sei buona, disinteressata e matura: forse fai bene a lui ma fai male a te.
A volte, solo a volte, un bel "mavvatteneafanc...!" ci sta meglio e aiuta a voltare pagina...

nevealsole is offline  
Vecchio 13-11-2007, 15.33.59   #5
kore
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
Riferimento: Aspettarsi troppo dagli altri

Cara dalmatina, siamo nel regno dorato delle aspettative. E' vero, si nutrono delle aspettative sugli altri in continuazione. Ma è come cucirgli addosso un vestito che non è della loro misura.
Inevitabilmente le delusioni arrivano.
Fermati un attimo a considerare, come hai già fatto, il suo passato comportamento nei tuoi confronti, e allora inizierai a nutrire aspettative realistiche, perché basate sull'esperienza, e forse riuscirai a capire meglio chi ti sta di fronte.
Se lui finora si è dimostrato parco di gesti gentili e pensieri affettuosi nei tuoi confronti, vuol dire che su questo piano siete completamente opposti. Tu dai valore a cose cui lui non attribuisce senso.
Non è questione di pretendere troppo, è questione di pretendere da un'anatra che si comporti come un gatto.
I tuoi bisogni sono sacrosanti, tu non sei sbagliata, semplicemente non sei in sintonia con lui, non sei tu che devi cambiare, ma l'oggetto del tuo amore!
L'allegro mondo delle aspettative ci circonda fin dalla nascita. I genitori sono facilmente accecati da progetti che non corrispondono in niente a quelli dei figli, ad esempio. Loro non chiedono la luna al figlio dotato di talento artistico quando pretendono che si dedichi agli studi di legge, e poi si arrabbiano se il figlio impiega 20 anni a finire l'Università! E quante coppie conosci con lei perfettina, ad esempio, e lui disordinato e ritardatario, che si scannano continuamente su ogni minima cosa?
A volte, per vedere veramente l'altro, occorre sedersi e non fare e non dire niente. Occorre osservare e basta. Si fanno le scoperte più interessanti e si risparmiano tempo, fatica e ulcera perforante.
Oggi la cosa è molto difficile, noi cresciamo con l'illusione che bisogna darsi da fare, e spesso darsi da fare si traduce in pratica con "manipolare".
Per manipolare l'altro e piegarlo al nostro volere (pia illusione) ci caliamo in tre simpatici personaggi: la vittima, il persecutore e il soccorritore. Noto come triangolo di Karpmann, preferisco chiamarlo il triangolo delle bermude.
Un generatore perpetuo di rancore che si autoalimenta fino alle estreme conseguenze.

Soccorritore:
Citazione:
e sapendo che anche io gli volevo bene, ho deciso di incontrarlo per fargli sapere che non lo odio, che non gli porto rancore, che gli voglio bene, che non lo giudico, che non c'è nemmeno bisogno che io lo perdoni perchè non innamorarsi non è un torto che ho subito,

Vittima:
Citazione:
Non sono mai stata una che regala per ricevere, e nel suo caso, in 2 anni, ne ho fatti di gesti affettuosi senza ricevere cenni d'apprezzamento da parte sua, l'unica volta che me la sono presa proprio a male, è stato quando il mio cane stava morendo e lui è stato l'unico delle mie amicizie a non darmi UNA parola di conforto.

Persecutore:
Citazione:
Ora, lui l'ha letta, è passata una settimana e non ho mai ricevuto un cenno di apprezzamento, un "grazie", un "anch'io ti voglio bene" e ieri mandandogli un sms gliel'ho fatto notare
.

Ora ecco i ruoli di lui, tutto in una volta sola, vittima/persecutore:
Citazione:
è dispiaciuto di vedere che non sa mai come comportarsi con me, che mi attendo sempre reazioni da parte sua che puntualmente non avvengono e che forse sono io che pretendo troppo.

Ora, questo esempio è blando, ma si può vedere in tutta la sua potenza durante un litigio. Gli sms hanno facilitato assai il compito dell'osservatore. Se provi a litigare con qualcuno via sms il modello diventa più chiaro. Basta non rispondere e osservare come l'altro incarni alternativamente questi tre ruoli tutto da solo. Di solito, infatti, ce li scambiamo durante un litigio, ma ciascuno dei due contendenti incarna alternativamente tutti e tre i ruoli.
Tutto questo nasce da aspettative tradite: come i bambini le proviamo tutte, si piange, poi si pestano i piedi, poi ci si sente in colpa quando l'altro a sua volta piange, poi ci si sente aggrediti ingiustamente quando l'altro pesta i piedi, poi ci si sente in colpa ecc. ecc. Può durare ore, nel caso dei miei genitori è durato 40 anni.
E' difficile guardare in faccia la realtà, perché spesso significa frustrazione dei propri bisogni. Facciamo di tutto per ottenere dall'altro un soddisfacimento, e ovviamente non c'è niente di più sbagliato.
Certo, se guardassimo la realtà, potremmo trovarci faccia a faccia con un rospo e non con quel principe azzurro che ci era balenato davanti come promessa di eterna felicità.
Non basta conoscere una persona da due anni se poi non la si "vede" per ciò che realmente è.
E solo a pochi fortunati mortali questo non è mai successo. Io non ne ho ancora conosciuti, ma immagino che debbano esistere perché il mondo è grande.
kore is offline  
Vecchio 13-11-2007, 18.31.54   #6
violet
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Riferimento: Aspettarsi troppo dagli altri

Ciao Dalmatina7!
L'intenzione era quella di raccontarti di aver avuto un'esperienza moltomolto simile alla tua, cosa che, se proprio non consola, può far sentire meno assurdi.. traduco: capita!!!
Citazione:
E solo a pochi fortunati mortali questo non è mai successo. Io non ne ho ancora conosciuti, ma immagino che debbano esistere perché il mondo è grande
Poi però, mi sono ricordata di un ammonimento che ho ricevuto raccontando la mia storia ad una persona che un pò mi conosce, e che in questo caso c'aveva visto lungo.. Mi ha detto, in maniera molto diretta "Quanto non ti piace quando le cose non vanno come dici tu!vero? Quando non decidi tu le regole, quando la situazione ti sfugge di mano e capitomboli giù e non te lo aspettavi!"
..Quando ti accorgi, cioè, che non solo le tue reazioni sono giustificate e dovute e giuste e rispettabili, quando l'altra persona si prende la libertà di essere se stessa, di fare ciò che sente.. Ok, a volte l'altra persona in questione non ha la sensibilità -o il desiderio- di usare quel pizzico d'educazione in più, o quella delicatezza che, basterebbe tanto poco..
Ma -ed ecco dove volevo arrivare: stessa libertà di fare e dire quello che abbiamo bisogno di fare e dire noi! All'ennesimo messaggio 'splendido e disinteressato' che gl'ho inviato, senza ottenere risposta, un pò leccandomi le ferite un pò per fuggire la sensazione di essermi resa ridicola ho realizzato: questo era il percorso del mio sfogo e della mia delusione, non un altro, quello che sento faccio.. e piano piano..
Ma prossima volta prenderò meglio le misure -delle mie ingombranti aspettative !
violet is offline  
Vecchio 13-11-2007, 19.41.46   #7
dalmatina7
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Grazie ragazzi! Siete stupendi per come sapete analizzare e mettervi là a prendere in considerazione gli altri, dico davvero, grazie!
dalmatina7 is offline  
Vecchio 13-11-2007, 21.47.32   #8
aile
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Io ho l'impressione che nonostante tutto non hai ancora realizzato che questo ragazzo non ti ha "voluta" come tu hai voluto lui.Quindi ,quando la situazione è chiaramente impari..non puoi immaginarti le sue reazioni,non puoi metterti al suo posto e immaginare cosa avresti fatto tu,nella stessa suituazione.
La lettera che gli hai scritto è servita a te,ma a lui no.
Ti sei forse immaginata la scena opposta?
Ti sarebbe piaciuto ricevere una lettera da lui?credo di sì.Parlo con tutta questa sicurezza solo perchè parlo di me,e anch'io a volte ho ceduto all'errore di fare quello che ..mi piacerebbe ricevere.Ma in amore non va così,il nostro lui ci dà quello che ci dà,e noi dobbiamo solo capire se ci piace o no.Se non ci piace,non è perchè lui va capito,compreso,accudito,agevo lato,accompagnato nelle sue scelte...semplicemente non va!
Semplicemente lui non fa quello che desideriamo,e qui io ti dico:
e perchè mai dovrebbe farlo??
Perchè mai,se vi siete lasciati,gli hai scritto una lettera,e pretendi un grazie?
Di cosa deve ringraziarti?Della tua bontà nell'avergli detto che non ce l'hai con lui?
E' evidente che non sa come comportarsi,ed è sincero e te lo dice..

Lo so che non agisci per avere un ritorno (sei innamorata..agisci per amore,questo lo so!)
però non si può pretendere alcun atteggiamento,da parte delle persone con cui finiamo una storia.
Se la storia è finita,non c'è più bisogno di niente:
c'è bisogno solo di prenderne atto e di tenerci per noi i pensieri di affetto,i nostri pensieri di non-rancore,e diciamolo,i nostri sentimenti latenti (non sicancellano con un colpo di spugna) e lasciare che ci scivolino via piano piano,mentre ci guardiamo intorno e iniziamo un nuovo capitolo della nostra
piccola vita.Tutto lo sforzo sta nel distogliere lo sguardo da quella direzione..e ricominciare a guardare davanti a sé,senza ripensare troppo a come sarebbe andata o a come sarebbe dovuta andare.

Un abbraccio!
aile is offline  
Vecchio 14-11-2007, 15.00.52   #9
dalmatina7
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Anche tu hai ragione... devo guardare a me... grazie!
dalmatina7 is offline  

 



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