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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 28-11-2007, 11.19.36   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
i nuovi analfabeti

Per il presente tema mi sono attenuto ad alcune indicazioni tratte da “I nuovi analfabeti – A. O. Ferraris, A. Rusticelli, in Psicologia contemporanea, numero di novembre – dicembre 2007


L'analfabetismo funzionale è in progressivo aumento nei Paesi industrializzati, e L'Italia, secondo un'indagine statistica su un campione dai 16 ai 65 anni, è in coda in quanto a capacità alfabetica. La perdita di tale competenza è riferita a chi si sta disabituando a certe abilità di base riguardanti la sfera linguistica: una raggiunta maturità nel saper leggere,scrivere, parlare,ascoltare. La società socioculturale si sbilancerà, degradandosi tali capacità indispensabili per farci meglio comprendere l'ambiente che ci circonda. S'imparano a utilizzare con sempre maggior difficoltà le informazioni necessarie per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità. Le competenze alfabetiche sono un irrinunciabile strumento cognitivo nella varie situazioni della vita di tutti i giorni. Chi legge, ormai, un quotidiano senza limitarsi ai resoconti delle pagine sportive, o altro che non impegni e affatichi troppo al mente ed il tempo a disposizione? Chi si dedica alla lettura di testi un po' complessi? Sapendo cogliere il nocciolo ,il senso voluto dall'autore, anche di un elementare editoriale? Per analfabetismo di ritorno s'intende quella regressione intellettiva che comporta il rischio di retrocedere a capacità inferiori al proprio titolo di studio, quando le attività complesse non sono più esercitate per un certo numero di tempo. Riguarda anche il laureati: “C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori” (M. de Montagne) . Si tralascia un'educazione permanente, in piena immersione nelle protratte sedute televisive o distolti dall'ozio mentale internettiano, o da altro sciupio di tempo. Trascorrere un eccessivo numero di ore davanti ai monitor, seguendo programmi o forme sottoculturali dal basso profilo, creano le condizioni favorevoli per l' illetteralismo di ritorno. Ad esempio sono tragicomiche certe parodie di dibattito colto, con la pretesa di partecipare alla cultura. In cui sovente si tenta di disconfermare l'avversario senza nemmeno possedere gli strumenti conoscitivi e critico-analitici indispensabili, come ad esempio succede in certa tivù

Tuttavia anche un un uso più intelligente e selettivo del computer e della rete, non significa che libri, scrittura meditata,esposizione orale, non abbiano più un ruolo. E' vero il contrario. Per un' autentica formazione mentale e culturale di tutti, dove saranno sempre necessari approfondimenti,concentrazione ,riflessione, discussione,confronto delle idee, purché sempre su contenuti validi. Da cui deriva anche la consapevolezza della necessità di ampliare le proprie conoscenze.
Soprattutto non si dovrebbe entrare nel circolo vizioso dell'atrofia da disuso e conseguente stagnazione intellettuale, avviandosi a idonei stili cognitivi e relazionali. L'ostacolo maggiore è la demotivazione all'impegno mentale. Oggi purtroppo l'arricchimento culturale e la riflessione, da recente sondaggio, sono all'ultimo posto di gradimento per l'impiego del tempo libero, in ogni fascia dell'età adulta. Nemmeno più si elabora il materiale mentale già posseduto,anche per un miglior contatto con le trasformazioni della realtà sociale.

La domanda è : come mai anche persone avvertite e acculturate, si lasciano irretire da ciò che un'avvedutezza critica rifiuta o bolla come prodotti di scarto? Non si sa che l'esposizione ripetuta di alcuni stimoli manipolano e condizionano opinioni e atteggiamenti, appiattiscono al basso livello dei gruppi di riferimento senza che ci si accorga?
arsenio is offline  
Vecchio 30-11-2007, 14.24.15   #2
Legio85
Ospite
 
Data registrazione: 27-11-2007
Messaggi: 10
Riferimento: i nuovi analfabeti

Non so' che dire, ti approvo completamente, sul fatto che stiamo degredendo sulle basi del nostro linguaggio( lettura, scrittura, interpretazione, riflessione)
questo credo sia colpa per maggioranza della societa' in cui viviamo quotidianamente, che ci implica a subire solo messaggi predefiniti, semplici, quindi senza una rifllessione di chi ascolta o legge o guarda, perche' un messaggio e piu' comprensivo se e' facile, quindi piu' veloce da percepire...
Metti anche che la scuola di oggi non riesce piu' ha insegnare i veri concetti di studio e dell' apprendimento, si preoccupano soltanto ad' insegnare il minimo necessario..
Metti pure che la gente comune, non abbia piu' cosi tempo o interesse a leggere un libro o approfondire una notizia, questa per mancanza di curiosita' o di voglia di sapere di piu', perche' oggi viviamo in una societa' in cui basta il superfluo e il bello...

Quindi proporrei -Tv e piu' libri o la rete e un attenta osservazione con occhio critico su tutte le cose che ci circondano...
Legio85 is offline  
Vecchio 01-12-2007, 09.48.22   #3
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
Riferimento: i nuovi analfabeti

Citazione:
Originalmente inviato da Legio85
Non so' che dire, ti approvo completamente, sul fatto che stiamo degredendo sulle basi del nostro linguaggio( lettura, scrittura, interpretazione, riflessione)
questo credo sia colpa per maggioranza della societa' in cui viviamo quotidianamente, che ci implica a subire solo messaggi predefiniti, semplici, quindi senza una rifllessione di chi ascolta o legge o guarda, perche' un messaggio e piu' comprensivo se e' facile, quindi piu' veloce da percepire...
Metti anche che la scuola di oggi non riesce piu' ha insegnare i veri concetti di studio e dell' apprendimento, si preoccupano soltanto ad' insegnare il minimo necessario..
Metti pure che la gente comune, non abbia piu' cosi tempo o interesse a leggere un libro o approfondire una notizia, questa per mancanza di curiosita' o di voglia di sapere di piu', perche' oggi viviamo in una societa' in cui basta il superfluo e il bello...

Quindi proporrei -Tv e piu' libri o la rete e un attenta osservazione con occhio critico su tutte le cose che ci circondano...

L'ipotesi è la rassicurazione che può derivare dal ritrovare sempre gli stessi personaggi, sia pure melensi, sempre gli stessi schemi narrativi, sempre le stesse idee che confermano quelle nostre . Ci turba l'idea che qualcun altro possa avere ragione. Non molti tollerano l'ambiguità: o bianco o nero. Il bambino vuole che gli si racconti sempre la stessa storia, e se ci sono varianti, si arrabbia. Rassicurano, rasserenano,rilassano, si fa gruppo nel condividerle, ecc. La cultura più che irretire, inquieta,disturba, fa pensare e affatica ... Meglio i cruciverba che Dostoevskij. In fondo, ognuno a propria misura. Anche le critiche sono facili quanto inutili. L'ideale è alternare con qualche evasione della mente, con la lievità dell'humour, con la sciocchezza intelligente, ecc.. Anche a me piace ogni tanto abbandonare le mie insostenibili pesantezze e chattare su banalità e frivolezze .

arsenio is offline  

 



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