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Vecchio 07-12-2007, 22.56.09   #11
senzanome
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Originalmente inviato da marco gallione

Ma le signorine che non hanno scritto, e tutte quelle altre che circolano per la strada la fuori, non è che magari fanno dei pensieri che esse stesse non considerano troppo eleganti, e allora preferiscono tenerseli per se quei pensieri?

Saluti.

secondo me quelle signorine che non hanno scritto e che circolano per la strada lo hanno trovato il loro uomo ideale, quello con la disponibilità economica.
quelle che invece scrivono qui e confessano i loro ideali sono sole, o single, o zitelle che dir si voglia.
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Vecchio 08-12-2007, 10.55.23   #12
nevealsole
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Originalmente inviato da senzanome
secondo me quelle signorine che non hanno scritto e che circolano per la strada lo hanno trovato il loro uomo ideale, quello con la disponibilità economica.
quelle che invece scrivono qui e confessano i loro ideali sono sole, o single, o zitelle che dir si voglia.

forse, ma ancora credono all'esistenza dell'ideale... ormai abbandonato da chi ha scelto il solo portafoglio.

Eterno dilemma sul se sia più eroico seguire l'ideale o cercare di metterlo in pratica nel mondo, in modo imperfetto.
nevealsole is offline  
Vecchio 08-12-2007, 11.02.44   #13
donella
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Originalmente inviato da marco gallione
Le amiche mie, di varia fatta e di varia estrazione socio-anagrafico-culturale, mi hanno spesso rappresentato il tema dell'affidabilità economico-professionale come un tema vero.

Infatti è talmente vero... che non viene premesso solo perchè dato per ovvio. Credo sia il tema che qualunque donna vorrebbe veder realizzato, oltre che per il proprio uomo, anche per sè stessa, per i propri fratelli, figli, amici, e così via....
Non volermene, ma davvero vedo il CONTRARIO della stravaganza in questa petizione (che sono proprio certa accomuni tutte le nostre bisnonne, nonne, madri, sorelle, amiche, conoscenti, sconosciute). In ogni caso : mai conosciuta NESSUNA (compresa me) che l'abbia cercato disoccupato-sottoccupato-o-nullafacente-per scelta-filosofica.

Che queste siano le "garanzie" cercate come prodotto finale dell'attività del proprio uomo (e non soltanto del suo), dunque, è forse solo troppo "naturale" perchè sia sentita la necessità di sottolinearlo.

La tua domanda, però, sembrava voler e poter essere più completa e più interessante: non orientata all'individuazione delle ovvie "garanzie", quanto piuttosto alle vie ritenute preferibili per attuarle.

Domanda per nulla oziosa e molto interessante, soprattutto considerando il fatto che "il lavoro"... finisce per essere quell'attività che - per darti le cercate "garanzie" - non solo assorbe l'80% del tuo tempo e delle tue energie (in veglia e anche in sonno), ma soprattutto finisce INEVITABILMENTE per conformarti ad uno "stile" sia esteriore che interiore (non dico sia "giusto", semplicemente osservo come vero.... che nessun manager PUO' vivere come vivrebbe un artista.... e VICEVERSA).

E, in questo senso, chiedersi "quale lavoro potrebbe fare il mio uomo perfetto"... significa inequivocabilmente.... chiedersi molto di più circa il suo "modo di essere" rispetto al semplice chiedersi "quali garanzie finali vorrei mi fossero date dal mio uomo perfetto" (con nota a piè di pagina: "chi se ne frega di come come le porta a casa").

Ragion per cui, e riletta alla luce di quanto sopra, posso beatamente convenire - in parte e sotto condizione - su questa tua conclusione:

Citazione:
Alle donne, del lavoro che fa il loro uomo (perfetto) non gliene frega un gran che, leggiamo qui sopra.
Basta che sia tranquillo, lui.

Da leggersi, a questo punto, come sinceramente nobile espressione di donne alle quali interessa , di un uomo, il Rapporto che con lui possono vivere e godere..... molto più di quanto non interessi a quante (perfettamente e copiosamente esistenti, ti dò atto) stilano un ipotetico giudizio di agognabile perfezione... mirando dritte alle "garanzie finali chi se ne frega a quale prezzo conseguite".

Nota quasi intimistica a solo scopo dimostrativo : il mio ex marito avrebbe fatto la felicità delle tue amiche.
Non ha fatto la mia.
Dentro una vita da spot pubblicitario per prodotti d'elite, causa sua professione, causa suo modo di viverla, causa reciproca incommensurabile stima tra noi due, causa dialogo intensissimo e continuo ma ... monotematico (pensa che dopo dieci anni... ho buttato un televisore che forse aveva funzionato per cinque ore).... io mi sentivo solo.... il suo Consulente Globale... e (questo è proprio triste)... per convincermi che la mia vita fosse appagante.... potevo soltanto giocare ad immaginarla.... vista DA FUORI (con gli occhi di amici, parenti, conoscenti, spettatori occasionali) !!!!!!!!!!!!!!
Se interessa aprire un portafoglio con molte Carte Oro, è il top.
Se agogni condivisione esistenziale profonda.... è un massacro.

donella is offline  
Vecchio 08-12-2007, 20.52.04   #14
marco gallione
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Citazione:
Originalmente inviato da donella
Infatti è talmente vero... che non viene premesso solo perchè dato per ovvio. Credo sia il tema che qualunque donna vorrebbe veder realizzato, oltre che per il proprio uomo, anche per sè stessa, per i propri fratelli, figli, amici, e così via....
Non volermene, ma davvero vedo il CONTRARIO della stravaganza in questa petizione (che sono proprio certa accomuni tutte le nostre bisnonne, nonne, madri, sorelle, amiche, conoscenti, sconosciute). In ogni caso : mai conosciuta NESSUNA (compresa me) che l'abbia cercato disoccupato-sottoccupato-o-nullafacente-per scelta-filosofica.

Che queste siano le "garanzie" cercate come prodotto finale dell'attività del proprio uomo (e non soltanto del suo), dunque, è forse solo troppo "naturale" perchè sia sentita la necessità di sottolinearlo.

La tua domanda, però, sembrava voler e poter essere più completa e più interessante: non orientata all'individuazione delle ovvie "garanzie", quanto piuttosto alle vie ritenute preferibili per attuarle.

Domanda per nulla oziosa e molto interessante, soprattutto considerando il fatto che "il lavoro"... finisce per essere quell'attività che - per darti le cercate "garanzie" - non solo assorbe l'80% del tuo tempo e delle tue energie (in veglia e anche in sonno), ma soprattutto finisce INEVITABILMENTE per conformarti ad uno "stile" sia esteriore che interiore (non dico sia "giusto", semplicemente osservo come vero.... che nessun manager PUO' vivere come vivrebbe un artista.... e VICEVERSA).

E, in questo senso, chiedersi "quale lavoro potrebbe fare il mio uomo perfetto"... significa inequivocabilmente.... chiedersi molto di più circa il suo "modo di essere" rispetto al semplice chiedersi "quali garanzie finali vorrei mi fossero date dal mio uomo perfetto" (con nota a piè di pagina: "chi se ne frega di come come le porta a casa").

Ragion per cui, e riletta alla luce di quanto sopra, posso beatamente convenire - in parte e sotto condizione - su questa tua conclusione:



Da leggersi, a questo punto, come sinceramente nobile espressione di donne alle quali interessa , di un uomo, il Rapporto che con lui possono vivere e godere..... molto più di quanto non interessi a quante (perfettamente e copiosamente esistenti, ti dò atto) stilano un ipotetico giudizio di agognabile perfezione... mirando dritte alle "garanzie finali chi se ne frega a quale prezzo conseguite".

Nota quasi intimistica a solo scopo dimostrativo : il mio ex marito avrebbe fatto la felicità delle tue amiche.
Non ha fatto la mia.
Dentro una vita da spot pubblicitario per prodotti d'elite, causa sua professione, causa suo modo di viverla, causa reciproca incommensurabile stima tra noi due, causa dialogo intensissimo e continuo ma ... monotematico (pensa che dopo dieci anni... ho buttato un televisore che forse aveva funzionato per cinque ore).... io mi sentivo solo.... il suo Consulente Globale... e (questo è proprio triste)... per convincermi che la mia vita fosse appagante.... potevo soltanto giocare ad immaginarla.... vista DA FUORI (con gli occhi di amici, parenti, conoscenti, spettatori occasionali) !!!!!!!!!!!!!!
Se interessa aprire un portafoglio con molte Carte Oro, è il top.
Se agogni condivisione esistenziale profonda.... è un massacro.



Quindi, il tema dela solidità economica, era sottointeso .
Per quello che non era venuto fuori prima. Perchè era ovvio .
marco gallione is offline  
Vecchio 08-12-2007, 23.35.04   #15
aile
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Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Io frequento molte donne, non necessariamente tutte in senso biblico.
Però diciamo che mi trovo bene con loro.

Le amiche mie, di varia fatta e di varia estrazione socio-anagrafico-culturale, mi hanno spesso rappresentato il tema dell'affidabilità economico-professionale come un tema vero.

Non amano, le amiche mie, affiancarsi a dei poveracci, quand'anche siano rassicurate dal fatto questi si sentono realizzati, son sereni, e non si portano il lavoro a casa.

Preferiscono, se possibile, e soprattutto quando si parla di ideali, ipotizzare un ideale di uomo che - oltre alla tranquillità di non portarsi il lavoro a casa e tutte quelle belle mele lì - faccia anche un lavoro da cui discenda sicurezza, autorevolezza, e magari anche una qualche disponibilità economica (scusate... se è poco elegante; diciamo che mi è scappata la penna..).

Probabilmente questa idea che mi sono fatta è parziale.
Oppure può darsi solo che le amiche mie siano semplicemente stravaganti.

Alle donne, del lavoro che fa il loro uomo (perfetto) non gliene frega un gran che, leggiamo qui sopra.
Basta che sia tranquillo, lui.

Io sono certo che i post che precedono sono sinceri.
Chi ha scritto qui sopra penserà davvero quello che ha scritto. Ed ha avuto la serenità e la franchezza di scriverlo. Diamo dunque loro tutto il beneficio dell'inventario del mondo. L'inventario mondiale. Ci mancherebbe.

Ma le signorine che non hanno scritto, e tutte quelle altre che circolano per la strada la fuori, non è che magari fanno dei pensieri che esse stesse non considerano troppo eleganti, e allora preferiscono tenerseli per se quei pensieri?

Saluti.


Naturalmente!Io non voglio passare la mia vita a fianco a un nullafacente.
Non voglio stare con uno che non si prende le sue responsabilità.Ma questo vale anche per i miei amici ,e per tutte le persone che mi stanno intorno.
Allora ri-rispondo:

Il mio uomo deve avere la testa sulle spalle,deve desiderare ,come me,un lavoro stabile,
deve essere pronto a sacrificarsi pur di avere una vita dignitosa,
deve saper parlare l'italiano (o se non fosse italiano,dovrebbe essere disposto come me ad imparare una lingua con cui possiamo comunicare ),deve saper leggere e scrivere,far di conto,con una educazione "di base"..
sapete com'è..uno che rutta al ristorante preferirei di no..
E mi piacerebbe anche uno che,come me,volesse ogni tanto divertirsi con hobby leggeri (cinema,discoteca)
e ogni tanto qualcosa di più impegnativo (letture,teatro,musei).
Se dovesse avere tutte queste caratteristiche (oltre a quella di avere con me un'ottima intesa sessuale)
sarebbe il mio uomo ideale.Al di là dello specifico mestiere che svolge.

Come me ,però,non deve essere schiavo della rincorsa del successo o del denaro.Io voglio vivere,non accumulare roba!
Ma vorrei anche formare una famiglia,quindi uno che sta tutto il giorno a grattarsi non lo voglio...

Comunque per la cronaca..
si ,sono zitella..ehmm ...single!

aile is offline  
Vecchio 31-01-2008, 18.50.41   #16
AntOne
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)

Ragionate per estremi, sembra.
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Vecchio 01-02-2008, 14.02.48   #17
layla
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Quando amo una persona, il lavoro che fa non è determinante per me. Semmai credo sia importante che il partner trovi soddisfazione personale dalla sua occupazione, qualunque sia. Una persona soddisfatta lavorativamente dà il suo meglio anche in coppia.
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Vecchio 01-02-2008, 18.30.06   #18
AntOne
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)

Ah be' meno male. Il meglio ovviamente deve venire da entrambi .
Cmq anche per me anche se secondo me pur magari facendo un lavoro da commessa o barista etc.(che poi possono pure piacere) non escluderei a priori che sia una donna fantasiosa, emancipata, creativa(magari suona, scrive o disegna nel tempo libero, non so) non penso neanche tu.
AntOne is offline  
Vecchio 03-02-2008, 12.20.03   #19
bomber
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Essendo incapace di produrre un pensiero autonomo, provo a scopiazzare dalla brava nevealsole la quale si domandava, nientemeno: "Come tu mi vuoi (ovvero quale mestiere fa la donna perfetta?)".

Ribalto il quesito: quale mestiere fa l'uomo perfetto?

Visto che spesso, anche qui sul Forum, vien fuori il tema del superamento di una certa figura tradizionale maschile, potrebbe essere interessante vedere, in concreto, cosa vien fuori rispetto ad una cartina di tornasole semplice semplice come questa.

Insomma, piace ancora il bancario?
L'attuario si vende ancora bene?
E' vero che il marito travestito è po' in crisi come ideale maschile, oggi?

Grazie.

Bhe il lavoro perfetto è sicuramente quello che permette di avere una grossa quantità di denaro e allo stesso tempo tanto tempo libero per passarlo con moglie e figli.
Si il problema rimane sempre quello, nonostante l'emancipazione la donna instintivamente cerca l'uomo che la possa proteggere, e da quello trova il suo compicimento, per cui i simboli della protezione sono caratteriali, come un carattere forte, un fisico prestante, e il denaro.
Ovviamente non è generalizzato questo discorso a tutte le donne, ma a una buona parte si ...
bomber is offline  
Vecchio 04-02-2008, 20.31.26   #20
Antigone
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)

Marcogallione

dal mio punto di vista, non è tanto importante che tipo di lavoro un uomo faccia. Che però, ad una certa età anagrafica ne abbia uno, che lo faccia sentire contento anche se non è proprio quello cui aspirava, che gli procuri di che vivere materialmente in modo decoroso, che non lo angusti, nonostante le avversità che qualunque mestiere reca in se, questo mi pare il minimo sindacale.
Non per il fatto in se, ma perché una persona, sia essa donna o uomo, ma qui parliamo di maschile, che non sia stata in grado, nel cammino della sua vita, di raggiungere questo risultato, non può assolutamente interessarmi per tutte le sottese strutture psicologiche che ciò porta, mancanza di determinazione, di coraggio, di confronto con le proprie capacità e con i propri limiti, capacità di ri-mettersi in gioco/discussione, di passione per ciò che si desidera fare e di realismo nell'affrontare, uno alla volta, quei gradini, che con tenacia e volontà, vanno scalati per raggiungere un lavoro che, non essendo solo un fare per produrre soldi e status, diventi parte della propria identità.
Parlo da quarantenne e dunque mi riferisco ad uomini adulti.
Antigone is offline  

 



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