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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-02-2008, 13.21.58   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
L'impero della sciocchezza

Gl' intellerttuali stanno osservando un inquietante declino dell’intelligenza se riferito agli usi e costumi del nostro tempo.
Secondo Citati è vano contrastare gli sciocchi perché come maggioranza vinceranno sempre.


Inflessibile è Andreoli nel capitolo “L’uomo della stupidità” del suo ultimo saggio.
Gli stupidi “peste del secolo” aggregati regnano perché da “travestiti della mente” sembrano ai più intelligenti e scacciano i pensanti e i creativi per selezione naturale essendo l’intelligenza una possibilità biologica e non una necessità. L’educazione uccide i bambini dotati giudicati folli.
Sono stupidi anche gli strumenti come la TV rassicurante in cui identificarsi. Tuttavia c’è un conforto: idiozia equivale a felicità.
Questa volta non aggiungerei nulla ma propongo alcuni passi da “L’uomo senza qualità” di R.. Musil sorprendenti per attualità e spero di suscitare alcuni pareri su questa rapida involuzione socioculturale.


(…) ci si sbracciava per gente dappoco e non si faceva attenzione a uomini di valore; succedeva che degli stupidi fossero considerati capi, e dei grandi ingegni nient’altro che originali…

(…) infatti se di dentro la stupidità non somigliasse straordinariamente all’intelligenza, se di fuori non si potesse scambiare per progresso, genio, speranza, perfezionamento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe. O almeno sarebbe molto facile combatterla. Purtroppo invece essa ha qualcosa di singolarmente simpatico e naturale…può indossare tutti i vestiti della verità.
La verità invece ha un abito solo e una sola strada, ed è sempre in svantaggio.

Noi abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno…bisogna muoversi e mangiar bistecche…la spaventosa aridità di cuore, la sete di denaro, la freddezza e la violenza, che contraddistinguono il nostro tempo
arsenio is offline  
Vecchio 18-02-2008, 21.47.41   #2
-Ivan-
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
Riferimento: L'impero della sciocchezza

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Gl' intellerttuali stanno osservando un inquietante declino dell’intelligenza se riferito agli usi e costumi del nostro tempo.
Secondo Citati è vano contrastare gli sciocchi perché come maggioranza vinceranno sempre.

Il mondo per me non è diviso in intellettuali e sciocchi, non trovo giusta questa catalogazione. Le persone sono entità complesse, vanno prima capite, poi si può dedurre da dove arriva la stupidità del tempo in cui viviamo.


Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
L’educazione uccide i bambini dotati giudicati folli.

E' una bellissima frase, sono pienamente d'accordo. Penso però che le cose stiano molto migliorando, anzi ne sono convinto, ora ci sarebbe da migliorare la società, i bambini non vengono più maltrattati come una volta, la loro distruttività non viene dall'essere stati educati con violenza, ma dalla società.
Questo fa ben sperare, se avessimo una buona società ora avremmo delle buone persone.

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Tuttavia c’è un conforto: idiozia equivale a felicità.

Decisamente in disaccordo, se per stupidi si intende la massa di persone che segue il gregge, che corre dietro all'immagine, che si ciba di stimoli piatti, sono la faccia della sofferenza, della depressione.
La ragione se per ragionevole si intende ciò che fa bene all'uomo è felicità, l'intelligenza solo una capacità di sostegno alla ragione, secondaria direi per raggiungere la felicità.
-Ivan- is offline  
Vecchio 23-02-2008, 18.21.33   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: L'impero della sciocchezza

hai ragione, drammaticamente ragione.

Oggi i livelli raggiunti sono da primato epocale.

Come faremo a venirne fuori? non lo so.

Questi livelli, credo, siano stati raggiunti grazie allo sfacelo spirituale che le religioni degli ultimi millenni hanno portato.

Un individuo che coltiva la propria spiritualità non si ferma all'apparenza, alla forma dell'involucro ma cerca di comprendere cosa ci sia dentro.

Non che gli sciocchi debbano essere condannati e giudicati, vanno amati allo stesso modo del genio e dell'artista ma solo non bisogna seguirli ed osannarli.
Degni di rispetto come tutti ma non metterli su di un piedistallo.

Se lasciamo che la gramigna irrobustista le radici allora anche i fiori più belli e delicati periranno. Sono già periti, ma spero che qualche seme sia rimasto e trovi il terreno fertile, privo di infestanti per germogliare.
Mary is offline  
Vecchio 24-02-2008, 11.41.37   #4
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: L'impero della sciocchezza

Per quanto io ne sappia non esiste finora un metodo obiettivo sufficiente che ci permetta di definire l'intelligenza. I test I.Q. in uso non comprendono i tantissimi elementi dell'intelligenza umana.
Per dare un esempio: i test, essendo influenzati dalla cultura occidentale sono stati trovati inadeguati a nuovi immigrati dal Jemen o dall'Etiopia. Questo non vuol dire che siano sciocchi, ma che la loro intelligenza e' di tipo diverso.
Chi puo' giudicare chi sia intelligente e chi sciocco? Cio' che qualcuno considera stupido un'altro puo' giudicare sotto altri punti di vista.
E riferendoci agli usi e costumi del nostro tempo non tutti saremo d'accordo nel dar loro un valore positivo o negativo.
Ma sembra essere un nostro bisogno di etichettare qualita' e comportamenti umani in base di negativo e positivo.
Secondo me non esiste qualcosa di negativo che non comprenda in se elementi positivi, e il contrario.
Saluti.
hava is offline  
Vecchio 25-02-2008, 10.10.50   #5
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
Riferimento: L'impero della sciocchezza

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
hai ragione, drammaticamente ragione.

Oggi i livelli raggiunti sono da primato epocale.

Come faremo a venirne fuori? non lo so.

Questi livelli, credo, siano stati raggiunti grazie allo sfacelo spirituale che le religioni degli ultimi millenni hanno portato.

Un individuo che coltiva la propria spiritualità non si ferma all'apparenza, alla forma dell'involucro ma cerca di comprendere cosa ci sia dentro.

Non che gli sciocchi debbano essere condannati e giudicati, vanno amati allo stesso modo del genio e dell'artista ma solo non bisogna seguirli ed osannarli.
Degni di rispetto come tutti ma non metterli su di un piedistallo.

Se lasciamo che la gramigna irrobustista le radici allora anche i fiori più belli e delicati periranno. Sono già periti, ma spero che qualche seme sia rimasto e trovi il terreno fertile, privo di infestanti per germogliare.

Gentile mary la stupidità è altamente contagiosa: momenti di stupidità colpiscono anche chi si ritiene “acuto”, perspicace, capace di demistificarla. Nulla adi grave,basta sorridere di noi stessi senza prenderci troppo sul serio, nella nostra più interiore e sincera consapevolezza. Come non amare gli stupidi? E' l'insipidezza che ci fa meglio apprezzare il sale della vita

Come benvenuto in uno dei miei 3d ti propongo alcuni aforismi su questa indomabile suggestione umana. Sperando di farti sorridere .Le persone stupide che si celano da astuti oggi sono particolarmente apprezzate: anche qui potrebbe c' entrare una mimesi identificativa. Gli aforismi Sono d'autore, raccolti da W. Muhs in “Gli aforismi del cinico”)



La stupidità si può imparare

gli stupidi impressionano sempre, non fosse altro che per il loro numero.

Il più intelligente cede. Su questa triste verità. Si basa il dominio mondiale della stupidità.

Non è peccato essere stupidi, ma i peccati maggiori vengono commessi da gente stupida.

Molti fingono di essere stupidi per nascondere che lo sono davvero.

Non basta non aver delle idee; bisogna anche essere incapaci di esprimerle.

Di molte persone si può affermare quanto vale per certi dipinti, cioè che la parte più preziosa è la cornice.

Quando non si capisce si prende un'aria solenne

La stupidità è a vita e senza speranza.

La mia fede imperturbabile nella stupidità dell'animale uomo non mi ha mai ingannato e spesso mi è stato molto utile.

Non credo al progresso ma piuttosto alla perseveranza della stupidità umana.





X hava
grazie pe l'osservazione,ma il topic non c'entra molto con il QI che ho criticato in recente 3d. Non definirei "stupido" chi ha un Qi 100, nella nostra accezione del termine.

arsenio is offline  
Vecchio 25-02-2008, 14.16.24   #6
Simaptico
Ospite
 
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 38
Riferimento: L'impero della sciocchezza

Non sono d'accordo con la petizione di principio del rifiuto della dualismo fuzzy intelligente/stupido: proprio perchè è fuzzy non è un vizio logico.
Non esiste un criterio assoluto per definire se un individuo appartiene all'insieme degli intelligenti o no... ma è un insieme fuzzy, quindi dov'è il problema?
Poi penso che l'intelligenza sia una proprietà meno aleatoria di come la si voglia far sembrare, è connessa con la capacità/velocità di godelizzare i sistemi formali e analizzarli con i meta-linguaggi.
La difficoltà nella misurazione dell'intelligenza non è dovuta a una non osservabilità dell'intelligenza, ma alla enorme varietà di sistemi formali a cui, nella vita quotidiana, questa viene applicata: bisognerebbe fare un test per ogni tipo di sistema formale.
La stupidità è la conseguenza di errori di interpretazione, quindi, godelizzazioni fallaci.
Gli stupidi poi per istinto cercano di persuadere gli altri di aver ragione, quindi cercano di far adottare agli altri le godelizzazioni sbagliate che loro operano.
Non credo che il motivo per cui la stupidità è più diffusa dell'intelligenza vada individuato nel piano delle pulsioni psicologiche (la stupidità attira perchè affascinante, o cose così), ma a un livello più basso.
La stupidità implica meno godelizzazione (meno sforzo mentale di costruirsi modelli coerenti di rappresentazione della realtà), quindi meno sforzo fisico.
Avere più intelligenza (meno entropia informazionale), ha un prezzo: maggiore sforzo fisico.
Quando non si è sviluppata una resistenza allo sforzo fisico, difficilmente si è disposti a farlo.
L'ironia, per gli stupidi, è una strategia difensiva da sistemi di pensiero troppo faticosi.
L'ironia, per gli intelligenti, ha invece il ruolo di "prendere ossigeno" dopo l'impegno intellettuale.
L'ironia degli intelligenti è intellettualmente più onesta di quella degli stupidi, perchè non è usata per plagiare se e gli altri al fine di implementare antivirus mentali contro l'intelligenza (un esempio: il libro sulle seghe mentali di Giulio Cesare Giacobbe).
Però è anche vero che i mezzi di comunicazione di massa come i mass media, non si dimostrano affatto interessati a spargere i semi dell'intelligenza.
Io osservo il triste spettacolo allestito dagli stupidi e quando cerco di adattarmi, di farmelo piacere, è quasi sempre un compromesso con me stesso per non avere la spiacevole sensazione di essere presuntuoso.
Simaptico is offline  
Vecchio 27-02-2008, 10.44.41   #7
arsenio
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Riferimento: L'impero della sciocchezza

Citazione:
Originalmente inviato da Simaptico
Non sono d'accordo con la petizione di principio del rifiuto della dualismo fuzzy intelligente/stupido: proprio perchè è fuzzy non è un vizio logico.
Non esiste un criterio assoluto per definire se un individuo appartiene all'insieme degli intelligenti o no... ma è un insieme fuzzy, quindi dov'è il problema?
Poi penso che l'intelligenza sia una proprietà meno aleatoria di come la si voglia far sembrare, è connessa con la capacità/velocità di godelizzare i sistemi formali e analizzarli con i meta-linguaggi.
.

Caro simaptico,l'argomento di logica del linguaggio mi piace, e ti ringrazio fin d'ora.

L'”intensione” del concetto “intelligenza” richiede l'”estensione” quale riferimento concreto: “individui intelligenti” per costruire un enunciato su cui lavorare.
I logici ancora si riferiscono a indicazioni classiche, come “si può parlare sensatamente di una cosa solo se si dispone della sua definizione”; “non esistono fatti e stati di cose senza che esista un linguaggio e pensiero che li rappresentino. I fatti dipendono dal linguaggio.: ciò che siamo in grado di dire delimita e organizza il nostro pensiero.

Per argomentare nel campo delle scienze umane (psicologia, filosofia, ecc.) io troverei più adatta la logica informale . Infatti il mondo dei valori, dei problemi morali, sociali, politici, è inverificabile scientificamente. In genere ci si limita al “probabile”, “verosimile”, “ragionevole”, in variabile interazione tra parlante,discorso, ascoltatore..Per collaborare, evitando dove possibile, l'irrazionale, il dogma, il giudizio arrogante. Si tratta quindi di scoprire fallacie logiche da credenze e sensazioni private; di verificare gli enunciati in successione, tra le premesse e la conclusione per costruire un ragionamento non strettamente dimostrativo; si esamino contraddizioni, ambiguità, oscurità, incompletezze, eccessive semplificazioni, casi limite che non coprono la complessità di altri esempi e alternative; le attribuzioni improprie e le travisate causalità, le false analogie e i fraintendimenti. Ad esempio si può usare un termine intendendone un altro: involontariamente o volutamente per “imbrogliare”.
Ad esempio oggi si usano sillogismi dalle incerte premesse, ne espresse né implicite, come i luoghi comuni, campati in aria dei talk show.

“Intelligenza”?

Si riferisce a definizioni generali; a definizioni specifiche; a definizioni operative? Il QI non misura il pensiero divergente e quei sette od otto tipi d' intelligenza oggi rivalutati e di pari dignità.

“Stupido”? = Basso QI; poco astuto? I saggisti vedono la “stupidità” come caratteristica di chi vede il mondo in superficie, che fa le cose senza pensare troppo, che improvvisa, che non è profondo, meditativo, introspettivo, ecc. Noi postmoderni saremmo forse tutti “stupidi”? Icona dell'astuzia è Ulisse. Einstein aveva un pensiero lento, spaziale, visualizzante, produttivo. Quale punteggio avrebbe ottenuto nei test di prontezza per accedere alle facoltà universitarie?

La perspicuità e chiarezza di una scienza richiede una visione globale dell'apparato concettuale essenziale alla disciplina in oggetto,sulla peculiarità e nei rapporti interni. Entropia e psicologia, ad esempio, che rapporto e in quale senso potrebbero avere? Quello assunto dalla psicoanalisi freudiana non sarebbe trasferibile , a meno che non si consideri la “stupidità” una psicopatologia.

L'entropia ( dal2°principio della termodinamica). Tale concetto è entrato nel lessico di quasi tutte le scienze. Ad esempio ne è una base riconosciuta nella Teoria dell' informazione: ogni linguaggio non si limita a usare il numero di bit indispensabile alla comprensione, ma carica ogni messaggio di un eccesso di informazione, che proprio nel tentativo di favorire la comprensione finisce col far smarrire una parte del messaggio, con il risultato di disfunzionalità comunicative. Il massimo disordine è l'entropia

Informazione – entropia - ridondanza va bene

Intelligenza - entropia stupidità ??

L'”ironia” sarebbe l'arte di comunicare con astuzia e non saperi se tale sottigliezza ( altrimenti non è ironia) sia possibile in uno “stupido “ come affermi. Lo decideremo quando avremo definito cosa intendiamo per “stupidità”.
Tra l'altro è sdrammatizzare la realtà per mezzo dell'humour e della battuta. E' la tecnica di gestire con avvedutezza i rapporti umani senza sprecare energie inutile in circostanze sbagliate, ottimizzando l'efficacia della comunicazione. E' affrontare la vita senza “lasciarsi vivere” e senza essere impulsivi.

Quale rapporto c'è tra intelligenza/ stupidità/ informazione/ ironia/ entropia? Intelligenza non è “informazione”, né Stupidità è non-informazione o ridondanza.

La risposta può derivare da una nostra cooperazione , ma senza aspettarsi la precisione di un definizione scientifica. Perchè la nostra disciplina di riferimento è la psicologia. ( se non vuoi cambiare ; filosofia?); nemmeno è psicometria, che pure essa non è scienza nel senso popperiano di possibile “falsificabilità”
La psicologia fa parte delle scienze idiopatiche, cioè riguarda i problemi, quale scienza dello spirito, nella loro specificità e singolarità, connessi alla “comprensione” . Mentre la “spiegazione” è nomotetica, segue leggi generali, universali. Sono le scienze “della natura”

Date le mie premesse, potremmo procedere per verificare se cooperando possiamo meglio sviluppare e risolver questo problema.

ps. Anche a me piace Godel. Avevo riportato dal Sole 24 Ore, l'articolo : “Si può fare a meno della filosfia? di un noto filosofo (Massarenti, mi sembra), commentandolo personalmente. Una ragazza mi disse: Non ti posso rispondere se mi poni tale domanda, perchè questa è una tipica questione indecidibile per il teorema di Godel. Infatti se ti rispondo: “se ne può fare a meno, mi contraddico perchè rinunciare alla filosofia è già una forma di filosofia. Errore logico in cui cadde anche il grand Leopardi e Pascal. ( più o meno: “la miglio filosofia è non filosofare”, ma non filosofare è già una “filosofia”.)

Aveva ragione, ma cosa direbbe Godel se desse un'occhiata ai post di Riflessioni?

arsenio is offline  

 



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