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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 06-02-2004, 12.50.39   #1
maxemil
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-01-2004
Messaggi: 96
Infantilismo

Leggendo e rileggendo le parole di "tutti noi", nei vari argomenti del forum, arrivo sempre più a convincermi (cosa che già ritenevo ma non credevo di trovare in questo sito in modo così marcato) che la quasi totalità degli interventi metta in evidenza una cosa: "il pantano del nostro infantilismo in cui siamo immersi e confinati, è un ostacolo pressochè insormontabile"!
La mia impressione è che (Riflessioni. it) invece di essere un punto di incontro per dimostrare la nostra capacità di "ragionare", al dunque riesce a dare soltanto un'altra dimostrazione della nostra incapacità di farlo.
Sempre secondo la mia opinione, il nostro infantilismo è così scaltro e forte da mettere ogni cosa al suo servizio; compresa la cultura.
Si può assistere a dibattiti di ogni genere dove, non di rado, si sfoggia il personale "sapere" come un vestito nuovo per suscitare ammirazione e consenso.
Non si ricerca il confronto ma l'attenzione, non ci mettiamo in forse ma cerchiamo conferme alle nostre convinzioni, non vogliamo il dubbio ma la considerazione, non vogliamo quella verità che la mente ci può suggerire ma semplicemente...l'affetto degli altri.
Se le parole di chi ci diceva: "Nessuna schiavitù è peggiore di quella che non si conosce", si riferivano alla nostra impossibilità di uscire dal guscio del nostro mondo infantile quale prospettiva ci aspetta?
Di nuovo mi torna il mente la storia della rana che portava uno scorpione sulla schiena per aiutarlo ad attraversare il fiume.
Ad un tratto sentì un dolore lancinante e capì che lo scorpione l'aveva punta. Sbigottita domandò: "Perchè l'hai fatto? Così moriremo tutti e due!" e lo scorpione mortificato rispose: "Che ci posso fare? E' nella mia natura".
Siamo dunque condannati a fare la stessa fine?
Se tutti ci troviamo in balia del nostro "istinto" che ci porta a chiuderci nel nostro mondo infantile, quante probabilità abbiamo di uscirne e tentare di avere delle prospettive migliori?
Dovremmo tutti imparare un linguaggio nuovo, che ci possa permettere di ammettere i nostri errori invece di addossarne sempre la responsabilità agli altri.
Ne sarem(m)o capaci?
La speranza è destinata sempre a tramutarsi in illusione?
Ci hanno insegnato che: "Il peso più grande da portare sulle nostre spalle è proprio quello della propria testa!"...e a me sembra addirittura impossibile.
Cosa ne pensate?
Quanti di noi sono disposti ad ammettere di essere schiavi del proprio istintivo infantilismo?
Quanti di noi sono pronti per chiedersi: "Dove ho sbagliato?", piuttosto che fare le capriole intellettuali per farsi dire: "Come sei bravo!"?
Ogni commento è ben accetto.

Saluti, saluti. Maxemil
maxemil is offline  
Vecchio 06-02-2004, 13.10.10   #2
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
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velocissimo...

Vedi, ci sono delle cose di cui tutti noi siamo così convinti che non ci va tanto di metterle in discussione, cose che se vediamo contraddette ci fanno anche un po' arrabbiare.
Altre su cui invece ci mettiamo in discussione con più facilità.
Succede a tutti, a me e forse anche a te.
Non è infantile, è semplicemente umano.
Qui tendenzialmente viene voglia di scrivere e di dire la propria quando si hanno delle certezze .... anche provvisore ...
Come manifestare qui i propri dubbi e il proprio mettersi in discussione? Quello è interiore.

ciao
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Vecchio 06-02-2004, 13.28.04   #3
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103

Non si ricerca il confronto ma l'attenzione, non ci mettiamo in forse ma cerchiamo conferme alle nostre convinzioni, non vogliamo il dubbio ma la considerazione, non vogliamo quella verità che la mente ci può suggerire ma semplicemente...l'affetto degli altri.


Abbi pazienza ma chi è che va in ogni discussione e dice:"Ho scritto anche nella discussione x y z,
Chi è che è che va nelle discussioni e senza leggere quello che gli altri scrivono spiattella 4 pagine di proprie convinzioni.
Chi è che scrive:"Se vorrete la mia opinione...."
Potrei dire "Chi è senza pec...." ma so che questo è sbagliato perchè dimostrerebbe matematicamente che non ragiono con la mia testa.

Ti auguro una Buona Giornata


P.S. Fa a meno di rispondere come quando ti fa comodo
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Vecchio 06-02-2004, 13.50.59   #4
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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a Maxemil

Solo due parole... il confronto nasce da posizioni che si posson definire... "presunte certezze". Si discute, ci si arrabbia (magari), si condividono opinioni. Questo è dialogo.
Ragazzo..un po' di positività nella vita, madonna santa par di leggere un condannato al rogo. Mamma che tristezza...


Ultima modifica di deirdre : 06-02-2004 alle ore 13.53.00.
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Vecchio 06-02-2004, 13.58.24   #5
Fragola
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Messaggi: 2,913
Ancora velocissimamente aggiungo una cosa...
"non vogliamo quella verità che la mente ci può suggerire ma l'affetto degli altri..."
perchè non dovremmo volere l'affetto degli altri?
Il desiderio di essere amati è forse il più grande tra i desideri umani.

C'è una cosa che mi piace di questo scritto. Il fatto che dici "noi". Di soltio in questo genere di interventi c'è scritto "voi".
Spero che sia sincero, che tu sia disposto a mettere in discussione te stesso come chiedi agli atri di fare.
E di questo ti ringrazio

ciao
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Vecchio 06-02-2004, 16.14.50   #6
maxemil
Ospite abituale
 
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a proposito

x Girasole.

"Benedetto figliuolo", a differenza di quello che "a te farebbe comodo credere" io non sono un saggio e non potrò mai esserlo.
Ciò non toglie però che mi è sempre risultato molto utile provare a far tesoro delle parole che ci hanno lasciato quanti hanno vissuto prima di noi.
Come sempre, ad esempio trovo indicativa la frase: "Se la tua verità non è al servizio di tutti, allora...stai mentendo."
Inoltre qualcuno affermava che "La verità è una tazza di veleno", mentre io sono d'accordo con chi diceva che: "...è una medicina indispensabile, anche se molto...amara".
Il problema è cercare di capire: "se siamo malati, quale potrebbe essere quella medicina, se abbiamo voglia di prenderla e in quali dosi".
Naturalmente ognuno di noi ha possibilità di scelta per tutte e tre le condizioni.
Quando però mi accorgo che le nostre politiche, le nostre religioni, le nostre economie e tutto ciò che concerne la convivenza con la vita che ci circonda si basano ancora sull'istintivo "Mors tua vita mea", non trovo costruttivo fare come tanti che preferiscono cantare:" finchè la barca va...", ma trovo più utile "metterci" in guardia dal pericolo di lasciarci governare dai nostri istinti; perchè continuando così potremmo rischiare (altra eco del passato) che:" Ce ne dovremo pentire così amaramente da non esserci più nessuno per poterlo fare!".
Quando tutto ciò dovesse accadere... io, te, le nostre anime, le nostre filosofie "che si spandono nell'universo" e quant'altro andrebbero tranquillamente...a farsi friggere.
"Pur non riuscendo ad essere utili, sarebbe un bel passo avanti se almeno non fossimo deleteri." (Altra testimonianza)
Se io ad esempio, avessi bisogno di dimostrare quanto sono bravo e di misurarmi con me stesso, potrei andare a scalare la cima di una montagna senza mettere in pericolo la vita degli altri, piuttosto che andare a 200 all'ora nel traffico cittadino rischiando di portare alla tomba chi quest'esigenza non ce l'ha. (E' passato soltanto un anno da quando il figlio di un mio amico è rimasto sull'asfalto colpito da uno di questi...proiettili umani)
Richiamare la ragione sui nostri comportamenti istintivi ed infantili non è soltanto consigliabile...è essenziale!
Perchè non riusciamo a capirlo?
E' vero allora che:"nessuno è più sordo di chi non vuol sentire?", che "l'ignoranza può essere temporanea, mentre la stupidità è per sempre."?
Quanto poi al fatto che spesso richiamo l'attenzione ad altri interventi che ho fatto, se in questo trovi il bisogno di autocelebrazione e non sono coerente con quello che scrivo qui, fammi sapere in quale passo l'hai letto e sarò ben felice di prenderne atto.
In riferimento al "se vorrete la mia opinione", mi sembra soltanto un doveroso rispetto per chi vuole "pippeggiare" o flirtare ed il mio intervento potrebbe risultare "antipatico".
(L'adulazione ci procura gli amici, la verità...i nemici).
Spero che ti accorgerai che le pagine che "spiattello" non sono altro che gli insegnamenti ho creduto di recepire da chi reputo più saggio di noi. (A me eventualmente va il merito o il demerito di averli raccolti. La scelta è personale.)
Se dunque un"palloncino" vuole librarsi in aria e "giravolteggiare" per dimostrare la sua bravura è liberissimo di farlo; facendo però attenzione a... non cadere sulla testa degli altri.
Se invece i tuoi interventi vogliono soltanto essere un'esortazione
a giocare a "rimpiattino"o al "mio giocattolo è più bello del tuo", ti prego di astenerti perchè quei giochi oramai non mi divertono più.
(Semmai potrebbe interessarmi una partita a scacchi, perchè non si finisce mai di imparare.)

x Deirdre tra sogno ed estasi.

Beata te! Io sogno poco e male, e l'estasi non è l'ultimo tra i miei desideri.
Quanto poi alla tristezza che ti trasmetto...me ne dispiace.
Purtroppo quando parlo di cose che riguardano l'avvenire dei nostri figli lo faccio in modo serio.
Quando avremo in argomento "spiritosità" sarò il primo a frequentarlo e ti accorgerai di quanto mi piace scherzare.
(Sono stato antipatico?)

xFragola

Non confondere. E'scontato che tutti vogliamo l'affetto degli altri, ma se questa necessità ci porta a nascondere la verità...il prezzo da pagare non sarà troppo alto?

Saluti,saluti. Maxemil
maxemil is offline  
Vecchio 06-02-2004, 16.42.00   #7
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Messaggi: 1,772
Max per favore, ho anche io un figlio (ipercinetico, per giunta!) ma non per questo mi devo distruggere l'esistenza pensando a quali mali affliggeranno il futuro, in questo modo non vivrei più.
Non sei antipatico, sei solo molto negativo e se te lo dico io che tendenzialmente sono una persona autodistruttiva e tetra... bhe, vedi tu.
L'argomento non accennava a figli, tanto meno al futuro degli stessi. Se non erro stavi parlando d'infantilità nelle reazioni agli inputs esterni, mi pare dissimile dal discorso che ora proponi... no?
Sai, ho solo fatto due + due... in spiritualità sostieni che l'uomo vale zero, che se moltiplichi uno zero per un secondo numero..rimane zero. Poi, quest'uscita. Ti crogioli nelle perplessità ed affanni che circondano tutti, ripeto, tutti.. non solo la tua esistenza. Io penso che pur vivendo in un mondo schifoso si possa osservare il tutto con un sorriso..se tu preferisci fare in modo diverso... la decisione, è puramente tua.. ma non mettere di mezzo figli ecc. che in questo contesto non hanno nulla a che vedere.

Riguardo la mia frase "tra sogno ed estasi" bhe, io mi piaccio cosi, sognatrice, estasiata da tutto ciò che suscita attrazione. Questo è quanto..
saluti.

Ultima modifica di deirdre : 06-02-2004 alle ore 16.44.36.
deirdre is offline  
Vecchio 06-02-2004, 17.34.29   #8
Uno
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Più che "mi farebbe comodo credere"... mi farebbe più comodo.. che tu fossi veramente un saggio, ma non mi va di giudicare questo.
Comunque io non gioco mai, o perlomeno gioco facendo il serio, e faccio il serio giocando, voglio credere che tu non sia a conoscenza di certe dinamiche che si stanno diffondendo anche in internet, in tal caso saresti pienamente scusato ma ti avviso (non è una minaccia, uomo avvisato....) io per un pò trattengo gli effetti boomerang, ma quando sono stufo di consumare le mie energie per non far male a chi non si pone tanti problemi, semplicemente lascio che le leggi universali facciano il loro corso.
Per il gioco degli scacchi anche se è da un pò che non ci gioco forse potrei sorprenderti
Per tutto il resto capisco benissimo le tue angosce sullo schifo della vita sociale, ma datti pace, ti piacciono le frasi e i detti? Anche a me, prova a pensare cosa intedevano veramente quando dicevano "Dannati", tieni presente se vuoi fidarti che l'inferno è la terra.
Non è così che potrai risolvere i problemi, la pace devi trovarla dentro.

Ti auguro un buon resto di giornata
Uno is offline  
Vecchio 06-02-2004, 18.20.11   #9
Fragola
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Re: a proposito

Citazione:
Messaggio originale inviato da maxemil
"xFragola

Non confondere. E'scontato che tutti vogliamo l'affetto degli altri, ma se questa necessità ci porta a nascondere la verità...il prezzo da pagare non sarà troppo alto?

Saluti,saluti. Maxemil

Maxemil, certo. Spesso si pagano prezzi alti. Ma ... quale verità?
Il problema sembra proprio essere che ognuno di noi ha la sua verità. Ti ho visto scrivere molte cose che secondo me non corrispondono alla verità. Certamente tu hai visto me scriverle. Eppure, probabilmente, sia tu che io crediamo, almeno in certi casi, di vedere chiaramente.
Hai detto una cosa giustissima, il dubbio è necessario.
Il problema mi pare confrontarsi sul dubbio.
Sui dubbi di solito mi confronto con me stessa, con gli amici, con le persone con cui posso parlare direttamente.
Qui veramente non saprei come.
Secondo te, come?

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 06-02-2004, 20.52.43   #10
Vi@nne
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Ciao Maxemil, per me non essere infantili vuol dire affrontare tutti i giorni la vita, la giornata lavorativa, i colleghi nervosi, il pubblico che ha furia, essere gentile e disponibile con gli altri. Prendere i mezzi pubblici e andare a piedi se c'è lo sciopero, fare la spesa e vedere come è dura con uno stipendio solo, pagare le mie bollette, non accendere il riscaldamento perchè non me lo posso permettere, comprare qualche libro con grande sacrificio, ascoltare la mia amica il cui figlio è rimasto danneggiato sei anni fa in un grave incidente, incontrare l'altra amica il cui figlio è morto sette anni fa, ascoltare quando mi dice...dentro ho il deserto...eppure si alza la mattina, va al lavoro e sorride al pubblico. La sera torno a casa, mi chiamano gli amici, sennò li chiamo io, sto sola nella mia casa, le sicurezze le cerco dentro di me.
E se entro in un forum e mi "scappa" l'infantilismo...che cavolo...ben venga!
Non rileggo, scusate se ho fatto sbagli.
Vi@nne is offline  

 



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