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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 14-03-2004, 21.44.41   #1
scorpione
Ospite
 
Data registrazione: 23-02-2004
Messaggi: 10
Essere...o apparire:

Essere o apparire?
scorpione is offline  
Vecchio 14-03-2004, 22.03.03   #2
Vi@nne
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
Far apparire l'essere!

Ultima modifica di Vi@nne : 14-03-2004 alle ore 22.06.33.
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Vecchio 15-03-2004, 00.07.48   #3
Marco_532
Vivi!
 
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Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
... in entrambi i casi è impossibile fare a meno di apparie ... essere "essere" appare come essere "apparire" ... ...
Marco_532 is offline  
Vecchio 15-03-2004, 01.24.56   #4
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Brevissimi istanti

Quando siamo, in senso assoluto, tutti ci vedono esoprattutto ci sentono, quando appariamo molti non si accorgono della nostra presenza. Ma essere in senso assoluto accade solo in brevissimi istanti della nostra vita. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 15-03-2004, 10.56.27   #5
Dr. Death
Ospite
 
Data registrazione: 09-05-2003
Messaggi: 20
Viviamo in un universo di in cui sensibilità, spontaneità e sincerità lasciano sempre più posto al pregiudizio, all'interesse, alla competitività. Quelli che un tempo erano valori nobilitanti per l'uomo lasciano ormai troppo spazio a nuovi (falsi) valori, e oggi concetti come quello di "ricchezza" assumono soltanto concetti materiali. Oggi ciò che conta di più è competere, senza mezze misure, in una concorrenza ai limiti, a volte, della dignità dell'individuo (pensiamo, ad esempio, a quanto accade spesso nel mondo del lavoro, agli inseguimenti delle carriere); prevale un gusto per l'estetica, dunque per l'apparire. Col passare del tempo, forse senza rendercene conto, reprimiamo sempre più quegli aliti di vita che fanno di noi qualcosa di più di semplici esseri pensanti, e anche i sentimenti perdono via via colore. Tendiamo a vestire panni che spesso non ci appartengono, il tutto per apparire agli occhi degli altri come pensiamo essi vorrebbero vederci. Apparire, dunque. E' quasi un imperativo, nella nostra società. Tutti recitiamo una parte. Siamo degli attori, alla fine...
"Essere" non ha più senso, al di fuori della nostra personalissima intimità, al di fuori di quell'universo di silenzio che ci circonda quando siamo soli e cui nessun altro può accedere. "Essere", "pienamente", realmente, può avere un senso soltanto nella solitudine. "Essere" e "solitudine": l'unico binomio realmente possibile. E non è detto che abbia senso sempre: spesso tendiamo a negare la realtà che ci circonda, a reprimere pensieri, sogni, ricordi, che ci fanno soffrire, illudendo e ingannando noi stessi molto più di quanto riusciremmo con gli altri.
E se non riusciamo ad essere spontanei, istintivi e sinceri con noi stessi, come potremmo ambire o pretendere di "essere noi stessi" con gli altri?
Anche vivere per me è una parola sempre più vuota, se dunque la vita ci impone di apparire. Per come intendo io la vita, più spesso di quanto immaginiamo "esistiamo" soltanto, e nulla più.
Dr. Death is offline  
Vecchio 15-03-2004, 23.43.16   #6
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Se non si è non si appare

La vita ci impone di apparire in quanto siamo. Se non fossimo non potremo neanche apparire. Ma apparire per quello che siamo è indubbiamente la cosa più difficile in assoluto perchè presuppone l'accettarci per quello che siamo. Essere in senso assoluto implica di fatto rendere visibile anche quella parte di noi che ci spaventa o che comunque non ci piace. Prova a pensare se dovessimo esternare tutte le sensazioni sgradevoli che ci provocano certe persone, se dovessino esternare anche solo verbalmente la nostra aggressività più bieca. Tutto ciò non piacerebbe prima di tutto a noi e di conseguenza anche agli altri. E allora decidiamo di apparire ed essere solo per gli aspetti che ci aggradano di più. In realtà non è, a mio avviso la vita che ci impone di apparire, ma siamo noi che ce lo imponiamo. Decidere di (che parola grossa) essere Se Stessi non ci rende certamente popolari ma ci assicura un posto ben definito nellla comunità nella quale viviamo senza il minimo rischio di confonderci Fra i tanti. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 16-03-2004, 18.17.55   #7
worldhate
Ospite
 
Data registrazione: 10-03-2004
Messaggi: 9
Citazione:
Messaggio originale inviato da Dr. Death
Viviamo in un universo di in cui sensibilità, spontaneità e sincerità lasciano sempre più posto al pregiudizio, all'interesse, alla competitività. Quelli che un tempo erano valori nobilitanti per l'uomo lasciano ormai troppo spazio a nuovi (falsi) valori, e oggi concetti come quello di "ricchezza" assumono soltanto concetti materiali. Oggi ciò che conta di più è competere, senza mezze misure, in una concorrenza ai limiti, a volte, della dignità dell'individuo (pensiamo, ad esempio, a quanto accade spesso nel mondo del lavoro, agli inseguimenti delle carriere); prevale un gusto per l'estetica, dunque per l'apparire. Col passare del tempo, forse senza rendercene conto, reprimiamo sempre più quegli aliti di vita che fanno di noi qualcosa di più di semplici esseri pensanti, e anche i sentimenti perdono via via colore. Tendiamo a vestire panni che spesso non ci appartengono, il tutto per apparire agli occhi degli altri come pensiamo essi vorrebbero vederci. Apparire, dunque. E' quasi un imperativo, nella nostra società. Tutti recitiamo una parte. Siamo degli attori, alla fine...
"Essere" non ha più senso, al di fuori della nostra personalissima intimità, al di fuori di quell'universo di silenzio che ci circonda quando siamo soli e cui nessun altro può accedere. "Essere", "pienamente", realmente, può avere un senso soltanto nella solitudine. "Essere" e "solitudine": l'unico binomio realmente possibile. E non è detto che abbia senso sempre: spesso tendiamo a negare la realtà che ci circonda, a reprimere pensieri, sogni, ricordi, che ci fanno soffrire, illudendo e ingannando noi stessi molto più di quanto riusciremmo con gli altri.
E se non riusciamo ad essere spontanei, istintivi e sinceri con noi stessi, come potremmo ambire o pretendere di "essere noi stessi" con gli altri?
Anche vivere per me è una parola sempre più vuota, se dunque la vita ci impone di apparire. Per come intendo io la vita, più spesso di quanto immaginiamo "esistiamo" soltanto, e nulla più.

Nulla di più vero.
worldhate is offline  
Vecchio 16-03-2004, 21.56.12   #8
dana
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Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
Apparire per quello che si è, credo sia la scelta più giusta e anche più coraggiosa e più scomoda.

E, come ha detto Nicola, così non si rischia di confonderci fra i tanti.
Ognuno di noi è unico e irripetibile. E la nostra diversità diventa una ricchezza per tutti.


dana is offline  
Vecchio 16-03-2004, 22.05.42   #9
worldhate
Ospite
 
Data registrazione: 10-03-2004
Messaggi: 9
Citazione:
Messaggio originale inviato da dana
....E la nostra diversità diventa una ricchezza per tutti.

Beh non generalizziamo hehehe
worldhate is offline  
Vecchio 16-03-2004, 22.20.09   #10
dana
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
ciao, il mondo è bello perchè è vario

se tutti cercassero solo di apparire alla fine appariremmo tutti uguali.....

dana is offline  

 



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