Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 20-05-2004, 11.48.18   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
è possibile interpretare la Comunicazione N. V. ?

Le componenti verbali e non verbali della comunicazione sono da considerare interconnesse e la codifica e decodifica della CNV sono un’importante abilità sociale per relazionarsi, posseduta particolarmente da chi s’interessa agli altri; disponibile, sensibile, non dogmatico. Non necessariamente è posseduta da psichiatri e psicologi e le donne sono superiori nel riconoscere soprattutto le espressioni facciali per fattori educativi. In parte può essere appresa, ad es. esercitandosi nel rapportare certi indizi alle caratteristiche delle persone. E’ significativa anche la mimica di un secondo; certi atteggiamenti ed emozioni sono difficilmente simulabili o dissimulabili. In qualche situazione si può metacomunicare verbalmente “a riflesso” anche sul non –verbale.

La CNV ci permette di classificare gli altri secondo una personale teoria della personalità o della “prima impressione”, spesso derivata da precedenti esperienze di rapporto.
Anche considerando due persone interagenti il comportamento reciproco è mediato dall’esperienza soggettiva (l’impressione”) che ciascuno ha dell’altro e non dalla persona “reale” che può rimanere una congettura.

Qualunque comunicazione è un fatto sociale dove hanno rilevanza consuetudini culturali comuni.
Ad es. – da sperimentazione – una ragazza , dopo che sulla sua maglia anonima era stata applicata una nota griffe, veniva percepita perfino più…intelligente.

Con ogni forma di comunicazione il mittente rende il ricevente consapevole di qualcosa ( es. una maglia griffata con lo scopo di autopresentazione) che così è coinvolto nella scelta di un significato attribuibile. Non è mai certo che l’intenzione corrisponda all’effetto.
Non sono da associare in modo meccanico un manifestarsi segnico con fatti o eventi psicologici dell’emittente o con le operazioni mentali dell’interprete.
La nostra vita è un continuo processo ermeneutico e se è vero che si tende a vedere solo ciò che si vuole o si può; se si estrapola ciò che fa comodo, si dovrebbe essere consapevoli delle proprie conoscenze e della problematicità nell’applicarle , pur senza correre il rischio di chiudersi in un eccessivo scetticismo.
Se il decifrare comportamenti altrui o anche i nostri stessi contenuti di coscienza non ci appare immediatamente accessibile, dovremmo contestualizzarlo nei significati possibili per un’ermeneutica critica e meditata.
Comunque nel campo delle “scienze dello spirito” ci si riferisce più ad una ragionevole verosimiglianza che a un’indiscussa verità.

L’oggettività – ideale delle scienze positive – è credere che le proprietà dell’osservatore non entrino nelle descrizioni delle sue osservazioni.
Proprietà, nel nostro caso, quali i modelli educativi impartitici, le esperienze vissute, l’intelligenza, la flessibilità, l’autoconoscenza, ecc. che entrano in gioco nel costruire i nostri soggettivi schemi mentali.
arsenio is offline  
Vecchio 21-05-2004, 10.25.09   #2
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: è possibile interpretare la Comunicazione N. V. ?

Citazione:
Messaggio originale inviato da arsenio
Le componenti verbali e non verbali della comunicazione sono da considerare interconnesse e la codifica e decodifica della CNV sono un’importante abilità sociale per relazionarsi, posseduta particolarmente da chi s’interessa agli altri; disponibile, sensibile, non dogmatico. Non necessariamente è posseduta da psichiatri e psicologi e le donne sono superiori nel riconoscere soprattutto le espressioni facciali per fattori educativi. In parte può essere appresa, ad es. esercitandosi nel rapportare certi indizi alle caratteristiche delle persone. E’ significativa anche la mimica di un secondo; certi atteggiamenti ed emozioni sono difficilmente simulabili o dissimulabili. In qualche situazione si può metacomunicare verbalmente “a riflesso” anche sul non –verbale.

La CNV ci permette di classificare gli altri secondo una personale teoria della personalità o della “prima impressione”, spesso derivata da precedenti esperienze di rapporto.
Anche considerando due persone interagenti il comportamento reciproco è mediato dall’esperienza soggettiva (l’impressione”) che ciascuno ha dell’altro e non dalla persona “reale” che può rimanere una congettura.

Qualunque comunicazione è un fatto sociale dove hanno rilevanza consuetudini culturali comuni.
Ad es. – da sperimentazione – una ragazza , dopo che sulla sua maglia anonima era stata applicata una nota griffe, veniva percepita perfino più…intelligente.

Con ogni forma di comunicazione il mittente rende il ricevente consapevole di qualcosa ( es. una maglia griffata con lo scopo di autopresentazione) che così è coinvolto nella scelta di un significato attribuibile. Non è mai certo che l’intenzione corrisponda all’effetto.
Non sono da associare in modo meccanico un manifestarsi segnico con fatti o eventi psicologici dell’emittente o con le operazioni mentali dell’interprete.
La nostra vita è un continuo processo ermeneutico e se è vero che si tende a vedere solo ciò che si vuole o si può; se si estrapola ciò che fa comodo, si dovrebbe essere consapevoli delle proprie conoscenze e della problematicità nell’applicarle , pur senza correre il rischio di chiudersi in un eccessivo scetticismo.
Se il decifrare comportamenti altrui o anche i nostri stessi contenuti di coscienza non ci appare immediatamente accessibile, dovremmo contestualizzarlo nei significati possibili per un’ermeneutica critica e meditata.
Comunque nel campo delle “scienze dello spirito” ci si riferisce più ad una ragionevole verosimiglianza che a un’indiscussa verità.

L’oggettività – ideale delle scienze positive – è credere che le proprietà dell’osservatore non entrino nelle descrizioni delle sue osservazioni.
Proprietà, nel nostro caso, quali i modelli educativi impartitici, le esperienze vissute, l’intelligenza, la flessibilità, l’autoconoscenza, ecc. che entrano in gioco nel costruire i nostri soggettivi schemi mentali.


la Cv non è assulutmaente da sottovalutare spesso se una persona si comporta in un certo modo vuol dire che ce un motivo .
o meglio se sei in una classe di superiori di qualsiasi scuola vedi che i ragazzi sono vestiti in un certo modo di norma non ci si da peso a questo o meglio quello che può voler dire il tipo di abbigliamento ovviamente potrebbe essere chiaro per una persona mentre per un altra potrebbe neppure farci caso , se pero con una certa pratica e con pazienza ti metti ad osservare le persone anche solo nel abbiglimaento ci sono tante informazioni
puoi vedere cosi il ragazzo che si è messo nel primo banco vestito con camicia e pantaloni e con occhiali quel ragazzo li è difianco ad un altro il quale è vestito molto simile a lui questo spesso senza sapere altro vuol dire che i ragazzi sono amici e che sono li per impegnari e probabilmente saranno bravi a scuola mentre osservi un ragazzo in utlima fila vestito un po cosi con atteggiamento infomrale puo pensare che quello si impegnera molto meno o cmq solo se trovera un buon ricontro nella materia e che frequenta sicuramente delle persone diverse dai suoi due compagni in prima fila, ovviamente questo e solo un esempio e neppure troppo concreto anche perche sono solo delle indicazioni generali che devono essere solo informazioni e non percorsi guida per giudicare poi in quel modo la persona ma solo delle informazioni preliminari attendibili solo se verificate in un contesto adeguato .perche alla fine potrebbe essere cosi ma anche che il ragazzo in ultima fila si senta tanto sicuro di se e delle sue capcaita che non ha bisogno di usare un certo abbigliamento per trovare approvazione nel prof mentre i due in prima fila si vestoni in maniera più formale perche sanno che gli insegnanti apprezzerano di piu quel modo di presentarsi fin dall'inizio
bomber is offline  
Vecchio 21-05-2004, 10.28.46   #3
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Rimane

Rimane il fatto che la CnV rimane importantissima per avere delle informazioni supplemntari che altrimenti non si potrebbero ottenre mai ...
bomber is offline  
Vecchio 21-05-2004, 21.57.26   #4
dana
Ospite abituale
 
L'avatar di dana
 
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
Secondo me la comunicazione non verbale è importantissima, forse comunica ancor più delle parole.
Essendo una comunicazione, quindi uno scambio, l'osservatore non è imparziale, nè del tutto oggettivo, decodifica i messaggi non verbali in base a se stesso, al proprio vissuto, e ne trasmette altri, involontariamente.
Si può così arrivare a una risposta verbale a un messaggio non verbale, oppure paradossalmente a un dialogo verbale smentito dal dialogo non verbale: la falsità delle parole contro la sincerità del linguaggio del corpo, che è un po' meno controllabile.

dana is offline  
Vecchio 22-05-2004, 00.15.00   #5
nicola185
al di là della Porta
 
L'avatar di nicola185
 
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Ascoltare ed ascoltarsi in silenzio, nelle relazioni con altri, aiuta molto a comprendere la cnv. Almeno nel mio caso. Provate a sperimentare quando una persona vi comunica della tensione, a tacere e ad ascoltarla. Non è semplice. Porto un esempio. Sul posto di lavoro capita che vi sono degli attriti tra colleghi. Spesso viene da me uno per sfogare la sua rabbia con l'altro. Mi rendo conto che a volte cado nell'errore di sottovalutare lo sfogo e quindi o sdrammatizzo, o dò ragione a chi si sfoga con me pur di liberarmene. Questo perchè quello sfogo, quella tensione fanno emergere le mie tensioni e quindi cerco di difendermi attraverso l'uso di parole inutili. Ma quando trovo la forza di tacere, di leggere dentro di me attraverso gli occhi dell'altro, succede spesso chi mi sta di fronte entra in empatia, calano le parole fino a cessare e parlano gli sguardi. Se non si riconosce il proprio vissuto interiormente è difficile, per quanto preparati, trovare un modo per leggere la cnv. Io, (forse sono un pò presuntuoso nell'affermarlo) ho una discreta capacità nel leggere la cnv. Ma per farlo ho dovuto leggere dentro di me. E non è semplice. Quando un essere uamno si guarda dentro, (parlo sulla base del mio vissuto) trova tutto. Dagli aspetti più mostruosi a quelli più paradisaci. Ma anche quelli mostruosi sono umani. Accettarli, riconoscerli li umanizza e li rende non distruttivi. Vederli solo negli altri, cercare di sopprimerli attraverso la soppressione degli altri (la guerra ne è un esempio) ucciderli gli dà solo che linfa vitale. Ho un po' divagato ma ci tengo a sottolineare questi punti perchè li sento MIEI. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 22-05-2004, 01.37.07   #6
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Citazione:
Messaggio originale inviato da nicola185
Ascoltare ed ascoltarsi in silenzio, nelle relazioni con altri, aiuta molto a comprendere la cnv. Almeno nel mio caso. Provate a sperimentare quando una persona vi comunica della tensione, a tacere e ad ascoltarla. Non è semplice. Porto un esempio. Sul posto di lavoro capita che vi sono degli attriti tra colleghi. Spesso viene da me uno per sfogare la sua rabbia con l'altro. Mi rendo conto che a volte cado nell'errore di sottovalutare lo sfogo e quindi o sdrammatizzo, o dò ragione a chi si sfoga con me pur di liberarmene. Questo perchè quello sfogo, quella tensione fanno emergere le mie tensioni e quindi cerco di difendermi attraverso l'uso di parole inutili. Ma quando trovo la forza di tacere, di leggere dentro di me attraverso gli occhi dell'altro, succede spesso chi mi sta di fronte entra in empatia, calano le parole fino a cessare e parlano gli sguardi. Se non si riconosce il proprio vissuto interiormente è difficile, per quanto preparati, trovare un modo per leggere la cnv. Io, (forse sono un pò presuntuoso nell'affermarlo) ho una discreta capacità nel leggere la cnv. Ma per farlo ho dovuto leggere dentro di me. E non è semplice. Quando un essere uamno si guarda dentro, (parlo sulla base del mio vissuto) trova tutto. Dagli aspetti più mostruosi a quelli più paradisaci. Ma anche quelli mostruosi sono umani. Accettarli, riconoscerli li umanizza e li rende non distruttivi. Vederli solo negli altri, cercare di sopprimerli attraverso la soppressione degli altri (la guerra ne è un esempio) ucciderli gli dà solo che linfa vitale. Ho un po' divagato ma ci tengo a sottolineare questi punti perchè li sento MIEI. Nicola





un solo commento l'errore classico nella lettura della CNV e che spesso chi la traduce con quello che sono le proprie esperienze o i proprio vissuti ...
e capita anche che i preconcetti e le emozioni guidino nella codifica ....
bomber is offline  
Vecchio 22-05-2004, 01.52.21   #7
nicola185
al di là della Porta
 
L'avatar di nicola185
 
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Citazione:
Messaggio originale inviato da bomber
un solo commento l'errore classico nella lettura della CNV e che spesso chi la traduce con quello che sono le proprie esperienze o i proprio vissuti ...
e capita anche che i preconcetti e le emozioni guidino nella codifica ....

Si è vero quello che dici Bomber e infatti ho detto che parlavo sulla base dei miei vissuti. Ma che a volte cado nell'errore di pensare che la mia interpretazione sia valida anche per altri, questo succede. Comunque nei miei limiti (che sono tanti) ci provo
nicola185 is offline  
Vecchio 22-05-2004, 11.44.55   #8
dana
Ospite abituale
 
L'avatar di dana
 
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
Citazione:
Messaggio originale inviato da bomber
un solo commento l'errore classico nella lettura della CNV e che spesso chi la traduce con quello che sono le proprie esperienze o i proprio vissuti ...
e capita anche che i preconcetti e le emozioni guidino nella codifica ....

e' vero, ed è inevitabile, conviene prenderne atto.
Non siamo delle macchine, per fortuna.
e comunque, anche se la realtà dell'altro è diversa dalla nostra, le emozioni e i sentimenti possono essere simili, e quindi più facilmente riconoscibili.

ciao
dana is offline  
Vecchio 22-05-2004, 12.35.06   #9
nicola185
al di là della Porta
 
L'avatar di nicola185
 
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Citazione:
Messaggio originale inviato da dana
e' vero, ed è inevitabile, conviene prenderne atto.
Non siamo delle macchine, per fortuna.
e comunque, anche se la realtà dell'altro è diversa dalla nostra, le emozioni e i sentimenti possono essere simili, e quindi più facilmente riconoscibili.

ciao

Mi diceva un amico, un fratello, un uomo, che oggi non c'è più: il linguaggio dei sentimenti è universale. e più passa il tempo e più me ne rendo conto. Grazie Roll
nicola185 is offline  
Vecchio 22-05-2004, 12.40.39   #10
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Citazione:
Messaggio originale inviato da nicola185
Si è vero quello che dici Bomber e infatti ho detto che parlavo sulla base dei miei vissuti. Ma che a volte cado nell'errore di pensare che la mia interpretazione sia valida anche per altri, questo succede. Comunque nei miei limiti (che sono tanti) ci provo



beh si diciamoc he alla fine gia cercare di capire è un buon inizio per avere una comunicazione molto più efficacie -....
non per nulla e stato dimostrato che le persone che riscuotono successo nel gruppo sono anche piu capaci nel interpretare gli stati d'animo delle persone ....


questo se anche non e un dono naturale si può acquistare con pratica ed esercizio..
vedo che spesso parlare con le persone aiuta molto ad imparare nuove modalita e più alternative per uno stesso segno
lodevole cmq chi si impegna
bomber is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it