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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-02-2005, 09.19.36   #1
neman1
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Senso d'umorismo

Premetto e' un idea che avevo in mente da molto tempo solo che non sapendo tutt'ora impostare una domanda decente, cio' che sto per scrivere puo' sembrare un poco confusionario, senza una direzione da prendere, precisa. L'idea per un tema interessante mi era venuta per alcuni accorgimenti sulle divergenze dei sensi d'umorismo, i quali, per come ho visto si possono classificare in base ai gusti e cultura. Specialmente mi colpiscono le classificazioni per nazioni dove si dice l'umorismo inglese tendente al nero, quello americano demenziale, il francese leggerino, l'italiano chiassoso etc. Beh effettivamente, prendendo in considerazione i prodotti cinematografici ( le Sit com per es.) trovo abbastanza riscontri e conoscendo anche tutti questi popoli per vissuto delle volte ci penso. Voi cosa ne pensate? Non leggandosi neccessariamente alle classificazioni per nazioni, magari indagare sulle radici culturali individuali o le relativita' d'interpretazione dovuta allo stato d'animo del momento. Oppure, domanda: l'assurdo e' uguale per tutti? Esiste un senso d'umorismo uniforme? Si puo'strumentalizzare la simpatia? La risata, quanto dipende dalla capacita' di capire? Barzelette ed altre tecniche dell'arte di far ridere? Di nuovo: il senso d'umorismo come valore, criterio di scelta per cominciare un rapporto? Etc, etc. Ciao


Ps. Posto in psicologia ma starebbe bene un po' ovunque il tema dell'umorismo. Adesso a voi, grazie!!!
neman1 is offline  
Vecchio 16-02-2005, 11.02.03   #2
La_viandante
stella danzante
 
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Talking ke bello questo thread!!!!

dunque, la domanda nn e' ke l'abbia capita, pero' mi sembra ke mankino molte classificazioni dell'umorismo

ossia, c sono vari modi per far ridere

sarcasmo (quasi mai fa ridere, dipende dalla situazione)
es... (secondo me) d sarcasmo, quando tt va male tutti pensano al peggio e la situazione e' gia' d per se' molto amara, riuscire a trovare qlksa d assolutamente peggiore per riderci

(mi viene in mente luttazzi, era (ops lo e' ancora, solo fuori dalla tv) un genio del sarcasmo, anke giobbe covatta)

battuta sarcastica, la popolazione africana ha un tasso d disoccupazione pari al 90% e la mortalita' infantile e' del 95 %

sarcasmo= negli anni si prevede una riduzione della disoccupazione pari al 5 % della popolazione

sarcasmo orribile nn fa ridere e' triste (anke se qlkno potrebbe aprezzarlo in una situazione diversa, ossia quando la tensione e' ai massimi livelli e una cosa talmente assurda scioglie la tensione in una risata..... )

ironia = dire il contrario d come realmente sono le cose
es. meno male ke t sto simpatica nem!!!!

poi c'e' il sentimento del contrario come lo kiamava pirandello a proposito della vekkia signora parata come un pappagallo
cioe' ke a vedere una signora molto anziana imbellettata truccata d tt punto, vien da ridere per la discordanza del trucco giovanile con l'eta'
ma a rifletterci un attimo magari quella signora lo fa per trattenere il marito ke magari guarda le ragazze e nn lei, sikke' questa sensazione triste crea il contrasto

poi c'e' la comicita' involontaria, ossia quando qlkno assume un aria assolutamente seria imponente autoritaria, ma nn e' supportata dalle sue parole o dall'atteggiamento, o dalle espressioni, e' il caso d ki ad esempio sale sul gradino x le foto perke' e' basso, questo e' involontariamente ridicolo
pero' suscita il ridicolo su una persona ke per qlk motivo c da antipatia, se a quella persona in qlk modo c teniamo nn ridiamo piu'

bisogna provare una qlsiasi antipatia per ridere anke sulle battute particolarmente taglienti, anke le offese certe volte fanno ridere, ma se rivolte a qlkno ke nn e' benvisto, o al contrario (almeno secondo me) ad una persona ke c ispira una immensa simpatia, e ke riteniamo l'offesa nn la riguardi nemmeno lontanamente solo per la battuta in se' (questo e' il prendere in giro xo')
uffa c sono miliardi d classificazioni mi sa'
ma.... qual era la domanda?
La_viandante is offline  
Vecchio 16-02-2005, 19.06.23   #3
Mr. Bean
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la viandante... più chiara di così non si può! Una storiella del genere come la classificheresti? Vale anche per tutti gli altri...

PARCHEGGI

I parcheggi riservati ad invalidi civili sono spesso occupati da veicoli che non espongono lo speciale contrassegno. Nonostante ciò ben poco possono fare gli aventi diritto. Infatti, ad occupare i parcheggi in questione vi sono:
a) le Forze dell'Ordine, perché hanno compiti importanti ed urgenti da svolgere.
b) le ambulanze delle varie Croci (rossa, verde, bianca, azzurra, ciclamino....ecc...ecc...
c) la signorina con la minigonna, le calze a rete ed i tacchi a spillo, perché come si fa a dirle di no?
d) il dirigente di azienda perché il suo tempo è denaro....
e) il culturista perché con i muscoli che si ritrova meglio non inimicarselo
f) l'ometto dai baffoni perché potrebbe andare a finire a coltellate
g) la signora di mezza età perché deve andare a fare la spesa, poi deve portare a scuola i figli, tornare a casa a cucinare e fare i mestieri.....però riesce a chiaccherare un paio d'ore con le amiche!
h) il politico perché deve servire la Patria.
i) l’operaio perché ha fretta ed il suo è un datore di lavoro severissimo.
Probabilmente ho saltato qualcuno. Mi dispiace e mi scuso della dimenticanza.
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Vecchio 17-02-2005, 18.27.10   #4
tammy
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Talking

Presentarsi ad un appuntamento con un bel sorriso è una buona cosa; scioglie la tensione e l’ansia. Una persona che sorride è senz’altro una persona in accordo con sè stessa Un viso gioioso ha lo stesso effetto di un bel viso, mi fa pensare ad una persona intelligente e sensibile più di quanto possa ammettere per una persona che si presenta con un viso triste o brutto.
Penso che nell’arte del far ridere e del saper ridere via sia tanta capacità ancora di giocare: vedi i bambini che ridono per un niente; dove “niente”è diventato, in noi adulti, sinonimo di stupido. E’ anche vero che guardandoci in giro non è che ci sia poi così tanto da ridere, ma è pur vero che una sana risata può solo che far bene alla propria e all’altrui salute (il riso a quanto pare è contagioso) quindi, per ridere e far ridere è necessario imparare a guardare le cose che ci accadono da altre angolazioni, non solo da quella pessimistica o vittimistica, ironizzare un pò, sapersi prendere in giro con ironia, riscoprire la voglia di giocare che sicuramente abbiamo, ma che in alcuni è talmente miope da rischiare la cecità. I comici hanno voglia di giocare con loro stessi e con il pubblico ed ecco che ridiamo alle battute se condividiamo il tema trattato, se lo “vediamo” nella nostra testa esattamente come ce lo propina l’autore in versione comica; altrimenti non ridiamo non perchè siamo “tardi” ma perchè l’argomento non ci è famigliare, quante volte è capitato che al racconto di una barzelletta qualcuno non ridesse, non riusciva a coglierne il senso ed ancora oggi si chiede “perchè faceva ridere?”.
Una mia amica, non troppo alta, gioca in una squadra di basket amatoriale e poco tempo fa ci comunicò che era stata nominata capitano della squadra. La prima immagine che ho avuto di Lei, all’interno della squadra, è stata di una piccoletta che s’intrufolava come una zanzara tra le gambe delle giocatrici e mi è venuto da sorridere e Lei, scherzosamente, mi ha assicurato che per evitare di farsi schiacciare o scambiare per la palla avrebbe indossato un elmetto con sopra una lampada ad intermittenza.......,
Accattivarsi l’amicizia di qualcuno sfruttando la propria indole simpatica credo che sia proprio l’approccio migliore contro atteggiamenti di arroganza e superbia, quindi non ci trovo niente di male.

Sì è un bell’argomento, ma.... anch’io non so quale fosse la domanda........
tammy is offline  
Vecchio 17-02-2005, 18.53.56   #5
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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si parlava di umorismo, no?
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Vecchio 17-02-2005, 19.09.36   #6
edali
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Citazione:
Messaggio originale inviato da tammy

Sì è un bell’argomento, ma.... anch’io non so quale fosse la domanda........



Però, io vedo molte risposte anche senza una domanda precisa


Sulla terapia della risata:
“Perche’ la Terapia della Risata ?
Perché ridere è una cosa seria!!!….Saper ridere, pensiero positivo, auto-ironia, sono risorse sempre più importanti che ci aiutano a vivere e ad affrontare una realtà sempre più complessa e difficile.
Perché tirar fuori il lato brioso della vita può essere una mossa molto azzeccata che ci permette di trovare nuove vie di uscita, soluzioni nuove a problemi vecchi.
Perché il riso è uno starnuto mentale in grado di liberare la mente e di creare unità tra mente e corpo, che è poi la chiave della nostra salute (S.Freud).
Perché oggi si ride sempre meno, l’educazione alla gioia manca ed abbiamo perso la dimensione della festa.
Perché umorismo, pensiero positivo ed auto-ironia sono un ottimo modo per far riaffiorare un ambiente interno fatto di vitalità, entusiasmo, un modo fresco di vivere la vita, una capacità di stupirsi delle cose, innescando cosi’ un circolo virtuoso che ci allontana dalle secche della depressione.
Perché chi nella vita non sa ridere spesso fa piangere.
Perché il riso e’ la distanza piu’ breve tra le persone.
Perche’ “non esiste teoria del riso che non sia una filosofia completa, e cosi’ non c’e’ filosofia completa che non sia una teoria del riso; ogni verita’ e’ falsa se non e’ accompagnata da una risata.” (F.Nietzsche)
Perche’ la saggezza dice di essere stata fianco a fianco con Dio durante la creazione: “E io fui le allegrie giorno per giorno, ridendo a lui davanti in ogni punto. Ridendo nel mondo sulla terra (Libro dei Proverbi 8, 30-31)”.
La fabbrica fondamentale del creato si e’ accompagnata con una saggezza sorridente. (Erri De Luca, Nocciolo d’oliva)”


edali is offline  
Vecchio 17-02-2005, 20.56.12   #7
VanLag
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Al di là della considerazione di neman1 sulla classificazioni dell’umorismo in base alla nazioni, credo che l’umorismo, il senso di ironia, l’auto-ironia siano qualità belle. Edali e Tammy ne ha elencato vaste e varie ragioni. Io chiamo questa tendenza “leggerezza” che solitamente ha una accezione negativa ma che ho visto spesso usare come termine per dire, capacità di vedere la luce oltre il tunnel, riuscendo a non pesare sugli altri.

Beh volevo fare un post con un pizzico di umore ma non sono riuscito….. ma devo perseguire il mio scopo per cui posto….. egualmente….

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Vecchio 18-02-2005, 00.59.36   #8
neman1
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Oh, ho fatto bene allora rimandare a rispondere ai primi post. Intanto, grazie mile a tutti per le risposte alla domanda mancata che in pratica, ho pensato raccogliere delle informazioni, confrontarle e lasciarle passare per un imbuto da sole. La mia curiosità era legata si, inizialmente alle classificazioni per nazioni, ma l'ho menzionata solo per legarla poi al discorso di un possibile gusto "stampato" in serie, perché sarebbe la prova di poter strumentalizzare, apprendere ed uniformare l'arte del far ridere. Non sò, dall'altra parte...probabilmente volevo centrare anche il punto che non avevo considerato e quale ha fatto bene a ricordarmi Tammy, ovvero: il contaggio della risata e la voglia di giocare.
Una volta, anni indietro fui beccato di ridere, trascinato dopo una serie di battute, su una, di cui non conoscevo il significato della parola clù, alla quale si scoppiava a ridere. Mi hanno segato: "E tu che cavolo ridi? Nemmeno l'hai capita questa." Infatti, era vero...e quindi sono rimasto scioccato. Allora ho cominciato a farci caso a come e a che cosa ride la gente (me compreso) ed esce fuori che più delle volte si ride per automatismo inconsapevole. Veniamo preparati con dei commandi che ci indicano: Attenzione!!! Ora si ride. Vedi le barzellette che cominciano con Pierino etc, oppure un altro predisporsi alla risata sarebberò già le figure dei comici o addirittura interi programmi televisivi: "Rido perch'é un comico" mentre la stessa battuta fatta da una persona non categorizzato comico ma sempre simpatico non rende. Da che cosa dipende tutto ciò? Proprio lì che vedo possibilità di educare al: questo é il tempo per ridere, e questo no. Sapete che si possono trasmettere e manipolare valori ben precisi cosi. Infatti, anche gli umorismi sembra che seguano la linea dell'attualità (leggi: mode).
Ma ciò che vorrei sapere ora un pò da tutti é la risposta alla domanda che porrò a Mr. Bean qui sotto. E' riferita all importanza di capire le battute, oltre al contaggio di energie sprigionatesi ridendo.


Citazione:
Una storiella del genere come la classificheresti? Vale anche per tutti gli altri...

La tua, da cui anche la tua storiella, é una capacità di ironizzare ammirevole...davvero Ti ho letto anche in altri thread e devo dire che sei coerente ancora con il post di presentazione. L'ironia purtroppo non cambia le realtà da 'aleggerire', però che sia di grande supporto nel farsi scudo o (perche no?) ottenere delle cose, questo si. A questo punto ti voglio chiedere: come reagiresti se una persona NON nelle tue condizioni, a cui non riguarda il bisogno personalmente riderebbe sulla tua battuta? Cosa ti svelerebbe di sé? Ciao

Citazione:
ironia = dire il contrario d come realmente sono le cose
es. meno male ke t sto simpatica nem!!!!

Hehe V...la seconda volta in due giorni che mi dici 'sta cosa invece comincia a preoccuparmi. Guarda che ci sono sempre, eh!!!
Ho visto l'ironia da sempre come: ridere delle proprie disgrazie e difetti, e il sarcasmo: ridere delle disgrazie e difetti altrui. In pratica, per me esistono solo l'autoironia e il sarcasmo. Ciò che chiamano ironia, non é altro che l'estro-versione dell'autoironia, che, quando si tratta di problemi altrui serve per distrarli dalle loro beghe contaggiandoli con il buon umore. Ma mai mi permetterei di forzare il problema di qualcuno per prendersela con ridere. La simpatia é sacra per me...e se non nasce spontanea ma solo per educazione o utilità (es: rido perché fa bene) non é simpatia, ecco. Solo così ha il vero potere benefico.

Citazione:
Perché il riso e’ la distanza piu’ breve tra le persone.
Perche’ “non esiste teoria del riso che non sia una filosofia completa, e cosi’ non c’e’ filosofia completa che non sia una teoria del riso; ogni verita’ e’ falsa se non e’ accompagnata da una risata.” (F.Nietzsche)


Edali, io credo che la scarsa capacità di ridere e le tante battute percepite: di pessimo gusto, derivano dall'eccessivo legarsi alla visione reale delle cose che induce alla serietà. Penso che le persone simpatiche e comiche abbiano un buon rapporto con la parte irrazionale del cervello, in parole povere: sono fantasiose.



Citazione:
Beh volevo fare un post con un pizzico di umore ma non sono riuscito….. ma devo perseguire il mio scopo per cui posto….. egualmente….

Van Lag, qui prendo come tema la risata e la comicità, ma personalmente ritengo più elevata la capacità di far sorridere, e quello tu ci riesci benissimo.


Saluto a tutti
neman1 is offline  
Vecchio 18-02-2005, 06.58.43   #9
Mr. Bean
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La tua, da cui anche la tua storiella, é una capacità di ironizzare ammirevole...davvero Ti ho letto anche in altri thread e devo dire che sei coerente ancora con il post di presentazione. L'ironia purtroppo non cambia le realtà da 'aleggerire', però che sia di grande supporto nel farsi scudo o (perche no?) ottenere delle cose, questo si. A questo punto ti voglio chiedere: come reagiresti se una persona NON nelle tue condizioni, a cui non riguarda il bisogno personalmente riderebbe sulla tua battuta? Cosa ti svelerebbe di sé? Ciao

Grazie Neman!.... rispondo alla tua domanda... riderei ancor di più! Tuttavia sarei felicissimo se questa storiella riuscisse ad insegnare un po' di educazione sul fatto dei parcheggi di cui molti purtroppo in Italia abusano ancora oggi. Io ho voluto esagerare ma in certe zone (per ex:Monza-tribunale) è abbastanza realistica la mia storia....
Mr. Bean is offline  
Vecchio 18-02-2005, 13.15.27   #10
rodi
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...
Tuttavia sarei felicissimo se questa storiella riuscisse ad insegnare un po' di educazione sul fatto dei parcheggi di cui molti purtroppo in Italia abusano ancora oggi. Io ho voluto esagerare ma in certe zone (per ex:Monza-tribunale) è abbastanza realistica la mia storia....

e non sai quanto sia realistica a Roma...a prescindere dalla zona...
rodi is offline  

 



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