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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 01-08-2005, 10.11.34   #1
epicurus
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Data registrazione: 18-05-2004
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Email e pregiudizi

Articolo di Le Scienze:

29.07.2005
Pregiudizi via e-mail
I messaggi scritti renderebbero difficile superare gli stereotipi


La posta elettronica è sempre stata considerata un mezzo di comunicazione "cieco" e "democratico", che non fa distinzioni di razza, sesso e altri stereotipi. Ma poiché una e-mail è priva di informazioni sociali come quelle fornite dal tono della voce, alcuni ricercatori hanno ipotizzato che possa in realtà aiutare le persone a mantenere saldi i propri pregiudizi. Se qualcuno ha una scarsa opinione di un collega, per esempio, uno scambio di e-mail fra i due potrebbe difficilmente modificare questo giudizio.
Per mettere alla prova questa teoria, lo psicologo Nicholas Epley dell'Università di Chicago e colleghi hanno effettuato un esperimento dividendo 60 studenti del college in coppie. A ciascun partecipante è stato consegnato un falso profilo biografico dell'altro, comprese informazioni sulla sua intelligenza e una fotografia che raffigurava una persona ben vestita oppure trasandata. I partecipanti hanno poi intervistato i loro compagni via e-mail oppure via telefono, ponendo sei domande prefissate. Le risposte fornite erano identiche nei due casi.
I risultati, pubblicati sulla rivista "Journal of Experimental Social Psychology", mostrano che il contatto diretto con l’interlocutore presenta in effetti dei vantaggi. A prescindere dalle informazioni iniziali sulla persona che stavano intervistando, gli studenti che comunicavano al telefono tendevano infatti a ritenere il compagno intelligente quanto se stessi dopo che la conversazione era terminata. Via e-mail, invece, gli studenti mantenevano la propria prima impressione, continuando a pensare che l'altra persona fosse più stupida se questo era quello che diceva il profilo biografico.
"L'e-mail va bene per comunicare un contenuto puro, ma non per fornire informazioni di natura sociale o psicologica", afferma Epley, il cui gruppo ha ottenuto risultati simili anche quando - al posto dell'intelligenza – ha preso in esame aspetti della personalità come la timidezza o l'estroversione.

Link dell'articolo: http://www.lescienze.it/index.php3?id=11044
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Vecchio 01-08-2005, 11.28.10   #2
Lord Kellian
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Credo che l'esperimento prenda in considerazione un lasso di tempo troppo breve. Non avendo quei tipici referenti umani dell'oralità, la scrittura - in generale - è più fredda. Al telefono si ha subito l'impressione di parlare con un altro essere umano, come noi. Quindi si giudica che sia intelligente come noi. Su internet, o comunque attraverso messaggi scritti, la dimensione emotiva risulta alterata. Si tende a idealizzare. E' più difficile cambiare opinione nel giro di poche frasi scambiate. Le parole rimangono fredde e distanti, attraverso il mezzo elettronico o cartaceo.

Ma, secondo me, basta solo qualche frase in più per cambiare idea. E il giudizio sarà basato più sulle opinioni espresse direttamente dall'interlocutore, che dalle impressioni ricevute dal suo atteggiamento.

Inoltre l'esperimento si basa su delle risposte di persone "normali". Cioè il pregiudizio creato ad arte definiva l'interlocutore anche come timido o estroverso. Sul mezzo elettronico queste caratteristiche sono veramente difficili da intuire. A viva voce, tutto il contrario. Ma i soggetti cambiavano idea una volta sentite le persone "normali". Se al telefono avessero sentito una persona veramente timida, l'avrebbero riconosciuta subito. Invece su internet vale il contrario. Perciò, in questo caso, non trattato dall'esperimento, il loro pregiudizio sarebbe stato eliminato dal fattore e-mail e non viceversa.

Insomma ogni mezzo di comunicazione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Fra pafrentesi, secondo Havelock, McLuhan e Ong la scritura stessa, soprattutto nella sua versione alfabetica, è stata lo strumento principe attraverso cui l'umanità ha imparato ad astrarre. I popoli ad oralità primaria ("primitivi") hanno poca propensione al pensiero analitico, sono più immersi nella vita pratica e hanno un vocabolario limitato a circa 5000 parole.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 02-08-2005, 01.25.42   #3
Fragola
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Messaggio originale inviato da Lord Kellian
. Le parole rimangono fredde e distanti, attraverso il mezzo elettronico o cartaceo.


No, in una corrispondenza epistolare vecchia maniera (carta e penna), le parole non sono così fredde. Vui perchè, scrivendo più lentamente, si pensa di più a cosa si scrive e a come lo si scrive, vuoi perchè il corpo non è assente. La grafia comunica! E tanto!

Chiaro che se l'interlocutore è uno che con le parole ci sa fare davvero, allora anche la corrispondenza elettronica può non essere fredda. Ma per la maggior parte delle persone lo è.

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Vecchio 02-08-2005, 10.49.43   #4
mark rutland
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quanto alla presunta immediatezza e mancanza di freddezza delle lettere tradizionali ho dei dubbi;non sempre le lettere cartacee sono state scritte e sono scritte di getto, non sempre non c'è una elaborazione alla fonte , una pianificazione di intenti e di adozione di toni o parole precise per cui anche con il mezzo cartaceo credo valgano ampiamente le osservazioni operate in merito alle email.



Ultima modifica di mark rutland : 02-08-2005 alle ore 10.53.27.
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Vecchio 02-08-2005, 19.11.08   #5
Vaniglia
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]Messaggio originale inviato da mark rutland
quanto alla presunta immediatezza e mancanza di freddezza delle lettere tradizionali ho dei dubbi;non sempre le lettere cartacee sono state scritte e sono scritte di getto, non sempre non c'è una elaborazione alla fonte , una pianificazione di intenti e di adozione di toni o parole precise per cui anche con il mezzo cartaceo credo valgano ampiamente le osservazioni operate in merito alle email.

penso che mark rutland abbia detto una cosa giusta...non credo che tra una e mail e una lettera ci possa essere differenza...credo che sia l'una che l'altra possano essere scritte con spontaneita' e immediatezza...come con una una certa ricercatezza nello stile..piu' studiate...



Vaniglia
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Vecchio 02-08-2005, 23.24.53   #6
Fragola
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Messaggio originale inviato da mark rutland
quanto alla presunta immediatezza e mancanza di freddezza delle lettere tradizionali ho dei dubbi;non sempre le lettere cartacee sono state scritte e sono scritte di getto, non sempre non c'è una elaborazione alla fonte , una pianificazione di intenti e di adozione di toni o parole precise per cui anche con il mezzo cartaceo credo valgano ampiamente le osservazioni operate in merito alle email.

E chi ha parlato di immediatezza, scrittura di getto o pianificazione di intenti? Io parlo di presenza del corpo, di fisicità. Hai mai provato la differenza che c'è tra portare tra le pagine di un libro e riguardare di tanto in tanto una lettera o una email stampata? In una lettera scritta a mano c'è un po' della fisicità di una persona, nelle stesse identiche parole (ma identiche!) scritte a computer, no. E poi c'è la scrittura. Ma sai quante cose comunica la scrittura? Hai mai osservato quanto cambia la tua a seconda del tuo stato d'animo?

Fragola is offline  
Vecchio 03-08-2005, 06.35.35   #7
mark rutland
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...una mediazione a priori dei contenti spiana la variazione della 'geometria' della grafia cmq....
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Vecchio 04-08-2005, 12.22.45   #8
La_viandante
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Re: Email e pregiudizi

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Messaggio originale inviato da epicurus
Articolo di Le Scienze:

29.07.2005
Pregiudizi via e-mail
I messaggi scritti renderebbero difficile superare gli stereotipi


La posta elettronica è sempre stata considerata un mezzo di comunicazione "cieco" e "democratico", che non fa distinzioni di razza, sesso e altri stereotipi. Ma poiché una e-mail è priva di informazioni sociali come quelle fornite dal tono della voce, alcuni ricercatori hanno ipotizzato che possa in realtà aiutare le persone a mantenere saldi i propri pregiudizi. Se qualcuno ha una scarsa opinione di un collega, per esempio, uno scambio di e-mail fra i due potrebbe difficilmente modificare questo giudizio.
Per mettere alla prova questa teoria, lo psicologo Nicholas Epley dell'Università di Chicago e colleghi hanno effettuato un esperimento dividendo 60 studenti del college in coppie. A ciascun partecipante è stato consegnato un falso profilo biografico dell'altro, comprese informazioni sulla sua intelligenza e una fotografia che raffigurava una persona ben vestita oppure trasandata. I partecipanti hanno poi intervistato i loro compagni via e-mail oppure via telefono, ponendo sei domande prefissate. Le risposte fornite erano identiche nei due casi.
I risultati, pubblicati sulla rivista "Journal of Experimental Social Psychology", mostrano che il contatto diretto con l’interlocutore presenta in effetti dei vantaggi. A prescindere dalle informazioni iniziali sulla persona che stavano intervistando, gli studenti che comunicavano al telefono tendevano infatti a ritenere il compagno intelligente quanto se stessi dopo che la conversazione era terminata. Via e-mail, invece, gli studenti mantenevano la propria prima impressione, continuando a pensare che l'altra persona fosse più stupida se questo era quello che diceva il profilo biografico.
"L'e-mail va bene per comunicare un contenuto puro, ma non per fornire informazioni di natura sociale o psicologica", afferma Epley, il cui gruppo ha ottenuto risultati simili anche quando - al posto dell'intelligenza – ha preso in esame aspetti della personalità come la timidezza o l'estroversione.

Link dell'articolo: http://www.lescienze.it/index.php3?id=11044

credo che per avere una magiore attendibilita' questo studio avrebbe dovuto essere confrontato con altri campioni non virtuali
tempo fa lessi d una equipe di psicologi che riuni' un gruppo di alunni di stesso quoziente intellettivo e li inseri' in una classe fornendo informazioni sbagliate ai docenti
disse infatti che una parte di questi ragazzi aveva un quoziente superiore a quello dell'altra parte
a fine anno i ragazzi presentati come piu' intelligenti presero effettivamente voti piu' alti
qui c'erano tutte le informazioni visive uditive e soprattuto un anno intero di frequentazione quotidiana per potersi rendere conto delle reali qualita' dei ragazzi eppure il pregiudizio e' perdurato fino alla fine, quindi non direi si tratti solo di mancanza di informazioni reali oltre a quelle virtuali, ... mi sarebbe piaciuto che avessero confrontato i dati e le percentuali in entrambi i casi
La_viandante is offline  
Vecchio 04-08-2005, 16.17.33   #9
edali
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A me sorgono due interrogativi:
- chi è che stabilisce il profilo di una persona? (anche se fosse uno psicologo o un’equipe di psicologi con tanto di test attitudinali, su q.i ecc)
- chi è che si lascia manovrare dal giudizio altrui?

In entrambi i casi penso che si voleva sottolineare la predisposizione da parte di quasi tutti a lasciarsi condizionare dai luoghi comuni o la “paura” di avere un parere personale anche se diverso da quello degli addetti al lavoro.

Il caso presentato dalla viandante, in fin dei conti, è la dimostrazione che anche quando il contatto è fisico, non cambia poi tanto per togliersi di dosso i pregiudizi.

E poi il più piccolo sbaglio viene ingigantito eheheh! “avevano ragione i saggi!”

edali is offline  
Vecchio 04-08-2005, 23.00.27   #10
tammy
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pro e contro di una e-mail

Già… belle le lettere scritte a penna, rimangono per me le migliori.
La scelta della carta, delle parole, gli appellativi: egr.sig. mia cara, gent.ima, ecc.. e le formule di chiusura: aspetto tue notizie, rimango in attesta di un Vs. cortese e sollecito riscontro, per ogni giorno una lettera, e sulle buste? “corri postino! Corri in fretta! Che il mio amore non aspetta!

L’e-mail costringe all’immediatezza del messaggio ed a una scelta di vocaboli “immediati – diretti – e poco formali” non posso più dire aspetto tue notizie nel più breve tempo possibile…. Arrivano dopo due secondi!!!
A parte la velocità (e su questo batte ancora oggi le Poste Italiane) è anche il basso costo, possiamo allegare documenti o elaborati, immagini e quant’altro si possa fare in breve tempo.

Diciamoci che “un tempo” si scriveva molto, poi si telefonava molto, oggi si inviano e-mail MOLTE…. Cambiano i tempi cambiamo noi e la forma di comunicazione, personalmente stressante, troppi clic per leggere un documento collegato ad altri documenti…. Ti portano via una giornata con l’impressione di non aver concluso nulla di concreto….

buona notte
tammy is offline  

 



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