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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-01-2006, 21.29.52   #11
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
La diversita' in questo caso e' l'ignoranza della donna che vi ha visto in piscina e ha commentato cosi'...frequentavo un circolo dove ho conosciuto un ragazzo costretto sulla carrozzella, spesso sono uscita con lui, senza nessun genere di imbarazzo, anzi, ammirandolo per la sua testa, la sua sensibilita' e la sua naturalezza...la mia migliore amica, che vive in un altra citta', soffre da anni di sclerosi, quindi potete immaginare come si destreggi tra bastoni, carrozzella o altro...e' una donna che ritengo al di sopra delle altre per il suo modo di vivere...ha molto da dare e da insegnare agli altri



Vaniglia

P.S.quando mio figlio mi ha chiesto cosa aveva questo mio amico, gli ho spiegato la situazione...e non mi creavo problemi a portarlo fuori con noi

Ultima modifica di Vaniglia : 02-01-2006 alle ore 21.34.40.
Vaniglia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 23.39.02   #12
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Re: la diversità

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Quanto ci disturba la diversità, sotto tutti i puntiu di vista chiaramente (disabilità, colore della pelle, ecc....)? E' solamente un discorso di identificazione con un gruppo, un clan, una tribù, per cui chi non ne fa parte è per noi qualcuno da evitare? O che altro?

E' una minaccia lanciata contro il nostro senso di sicurezza basato sull'uniformità. Quoto Ricerca completamente.
Una realtà diversa, difficile da vivere per tanti aspetti, ma ugualmente vera, quindi possibile e davanti a noi. Così, sfacciatamente.
Insomma, anche tu Mr Bean! Ma ti sembra! Avresti dovuto essere più gentile con la signora invece di ignorarla. Farle un bello sgambetto sul bordo scivoloso della piscina e dopo con i bastoni eravate in tre. Così le alleviavi il disagio della diversità
Anche il sentimento di umiliazione che provano le persone leggermente più sensibili di quella signora di fronte a quel "fastidio" di cui parla Romolo, è comunque un sentimento che molti non vogliono sentire. Lo rifuggono.
Tutti quanti noi credo abbiamo esperienza di questo. "Diversi" compresi, verso altri tipi di "diversità".
La diversità è scandalo.
lobelia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 23.59.35   #13
cannella
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Citazione:
Messaggio originale inviato da Essere
Ciao Mr. Bean
A me non disturba nessun tipo di diversità perchè io non guardo l'aspetto esteriore .

quoto Essere, la penso come lei.
cannella is offline  
Vecchio 03-01-2006, 09.12.22   #14
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
ovviamente, io intendo la diversità a 360 gradi, considerando tutte le componenti sociali. Ho portato il mio esempio perché è quello che mi viene più facile. Potrei citare anche il fatto di essere nato in Brianza da genitori veneti. Anche questo pò essere un fattore discriminante. La famiglia, il clan, il gruppo, insommna tutto ciò in cui ci identifichiamo può escludere qualcuno. La domanda è: perché? Come nasce e si sviluppa questo meccanismo che esclude chi non consideriamo simile a noi? E' solo bisogno di identificarsi col gruppo? O cos'altro?
Mr. Bean is offline  
Vecchio 03-01-2006, 16.39.17   #15
odissea
torna catalessi...
 
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
. La domanda è: perché? Come nasce e si sviluppa questo meccanismo che esclude chi non consideriamo simile a noi? E' solo bisogno di identificarsi col gruppo? O cos'altro? [/b]

quello di identificarsi col gruppo dominante non è un bisogno da poco: è un istinto atavico che mira alla sopravvivenza, è uno dei più forti e radicati nell'uomo....per cui è uno dei più difficili controllare.
Credo che l'ansia che istintivamente tutti (e non ditemi che c'è qualcuno di voi che è esente) proviamo nel confrontarci col diverso, fa parte di un patrimonio genetico presico: ciò che non conosciamo ci spaventa, l'istinto di conservazione ci dice di proteggerci da chi, o da cosa è sconosciuto.

Il pregiudizio, come è noto a qualche filosofo, è qualcosa di cui non possiamo fare a meno: prima di conoscere qualcosa o qualcuno ci facciamo sempre un'idea, idea che è necessaria come punto di partenza per instaurare una vera conoscenza poi (si lo so, non mi esprimo come una filosofa, ma il senso spero sia chiaro).

A parer mio ci sono le persone forti che si mettono in gioco, vogliono conoscere, desiderano incontrare "l'altro da sè" ;
ci sono poi quelli che si trincerano dietro le loro barriere fatte di tante parole fuori, e altrettanta paura dentro, che in gioco non si metteranno mai. Si perderanno un sacco di belle cose e faranno del male a molti....e quel che fa rabbia è che forse vivranno più a lungo e più prosperi dei primi ma.....pazienza!





Ultima modifica di odissea : 03-01-2006 alle ore 16.40.40.
odissea is offline  
Vecchio 03-01-2006, 17.26.10   #16
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Citazione:
Messaggio originale inviato da Essere
Sapete cosa stò osservando ! che in questo forum non esiste la diversità e tutti rispettiamo le idee altrui senza competizioni , siamo tutti uguali , mi piace stare quà

sono felice per te Essere, e queste tue sensazioni fanno bene a me pure.
hava is offline  
Vecchio 03-01-2006, 17.38.05   #17
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Siamo noi a decidere chi e' diverso, ed i motivi possono essere tanti : la paura di sentirsi diversi noi pure ed il desiderio di erigere barriere difensive, ma anche un bisogno di sfogare aggressivita' contro il diverso, spesso considerato vittima legittima.
Ho sperimentata la diversita' in tanti modi : come bambina ebrea nei tempi del fascismo, come malata contagiosa, ed ora pure come anziana. Le reazioni si sono espresse in modo diverso nelle diverse situazioni, ma di comune hanno avuta una repulsione spesso aggressiva.
hava is offline  
Vecchio 03-01-2006, 17.50.34   #18
odissea
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
[quote]Messaggio originale inviato da hava
[Bma anche un bisogno di sfogare aggressivita' contro il diverso, spesso considerato vittima legittima.



me lo chiedevo anche io.

Prima ci riflettevo sopra ma ho preferito non toccare l'argomento ritenedo che questo aspetto sia da attribuire ad una minoranza di persone violente e crudeli.
ma sarà poi così, o l'aggressività che viene messa talvolta negli atti discriminatori appartiene invece a gran parte di noi?

il diverso come vittima legittima.

Quante volte la storia ci ha dimostrato che questo "meccanismo" mentale e/o sociale può divampare come un incendio rabbioso?
Perchè succede questo?
Forse il bisogno di riconoscersi appartenenti ad un gruppo sociale omogeneo fa nascere la necessità di attribuire a qualcuno l'etichetta di diverso: diverso DA. Come se la diversità rendesse più reale e compatto il gruppo di appartenenza.
odissea is offline  
Vecchio 03-01-2006, 18.02.52   #19
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Una diversita' mi mette a disagio...non la differenza di status sociale, non la differenza di cultura, perche' mi piace discutere con chiunque, ma mi sento diversa o sento diverso l'altro quando il dialogo e' inesistente, la superficialita', il non saper affrontare una qualsiasi argomentazione, l'ignoranza pura...intesa come disinteresse verso la comunicazione



Vaniglia

Ultima modifica di Vaniglia : 03-01-2006 alle ore 18.04.43.
Vaniglia is offline  
Vecchio 03-01-2006, 18.39.46   #20
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
[quote]Messaggio originale inviato da odissea
[b]
Citazione:
Messaggio originale inviato da hava

il diverso come vittima legittima.


Mi hai fatto venire in mente quella pseudo freddura che circola sotto tante forme, ma sempre uguale, del tipo: "non sono io che sono razzista, è lui che è terrone"

Quanto si impara dai detti popolari...
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