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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 14-03-2006, 13.15.28   #1
odissea
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Data registrazione: 30-08-2005
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disubbidire è terapeutico

il rispetto verso i nostri genitori è sacrosanto; essi ci vogliono bene, hanno più esperienza di noi, ci educano al vivere secondo una certa moralità e ordine sociale. ci tramandano dei valori che è bene rispettare e ascoltare.

Ma è sano seguire sempre ciò che i genitori vogliono per noi, è sano "ubbidire"? Secondo me, per essere felici, bisogna trasgredire ciò che i nostri genitori ci insegnano e desiderano per noi. Non sempre è un bene l'ubbidienza.....non sempre è "terapeutico", anzi spesso la causa di molte nevrosi e malesseri sta in questo meccanismo di soddisfazione delle aspirazioni che i nostri genitori hanno nei nostri confronti.

Ad un certo momento della nostra vita tutti dobbiamo infrangere questo "gioco di specchi", dove i figli sono impegnati a rimandare ai genitori un'immagine di se stessi che non è reale, quella di figli modello.

Nessuno di noi è un figlio modello; nessuno lo deve essere, se vuole la raggiungere la felicità.

Bisogna disubbidire e rompere questa simbiosi. Affermare la propria indipendenza.
E' doloroso sia per figli che per genitori ma è una fase necessaria, poi si intraprenderà un cammino più vero di reciproca conoscenza.
senza questo difficile passo nascono molti, molti problemi.

disubbidire è terapeutico. anche se si fanno cazzate. o no?


odissea is offline  
Vecchio 14-03-2006, 18.56.56   #2
dana
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Data registrazione: 18-10-2003
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Messaggio originale inviato da odissea
Ma è sano seguire sempre ciò che i genitori vogliono per noi, è sano "ubbidire"?

Il problema non è tanto ubbidire o disubbidire, quanto fare delle scelte proprie e assumersene tutta la responsabilità. Così si cresce, anche sbagliando.

Ubbidire o seguire una strada già tracciata dai genitori (ovviamente per comodità) prima o poi presenta il conto, in termini di malesseri e scontentezze.

Credo che per i genitori la parte più difficile sia rendersi conto che i figli sono altro da sè, possono seguire strade diverse, modelli di vita diversi. Accettare le loro scelte è la difficoltà dei genitori, assumersi la responsabilità delle proprie scelte è la difficoltà dei figli.
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Vecchio 14-03-2006, 19.36.15   #3
hava
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Sta ai genitori di liberare i figli dagli obblighi di "ubbedienza", e facilitarne l'indipendenza. Al momento che i genitori comprendono che la felicita' dei figli esige il rispetto per la loro indipendenza non e' piu' il caso di parlare di disubbedienza.
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Vecchio 15-03-2006, 01.01.19   #4
Braveheart
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Più che disobbedire, penso che sia terapeutico staccarsi e diventare autonomi rispetto ai genitori. E quindi "disobbedire" a loro quando vogliono gestire la nostra vita anche a 30 anni!
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Vecchio 15-03-2006, 14.43.44   #5
Sirtaki
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Messaggi: 203
Citazione:
Sta ai genitori di liberare i figli dagli obblighi di "ubbedienza", e facilitarne l'indipendenza


sono d'accordo.

tutti siamo stati bambini, ma una volta adulti, e in questo caso genitori, ci si "dimentica" di quell'epoca.

ecco perchè è un compito molto difficile mettersi allo stesso livello dei figli ed imparare a riconoscerne le esigenze, i desideri, gli stimoli.
mi viene da pensare al bellissimo concetto di maieutica ...

tengo a precisare che non bisogna disobbedire a priori o per principio, ma saper affermare ed esprimere se stessi.
i genitori dovrebbero aiutare a sviluppare queste capacità perchè saranno poi le basi per il suo futuro.
Sirtaki is offline  
Vecchio 15-03-2006, 15.24.52   #6
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Molte volte sono le tendenze possessive ed il bisogno di dominare che impediscono a molti genitori di rinunciare ad uno stato di dipendenza da parte dei figli.
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Vecchio 15-03-2006, 17.34.29   #7
bomber
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Messaggi: 4,154
Re: disubbidire è terapeutico

Citazione:
Messaggio originale inviato da odissea
il rispetto verso i nostri genitori è sacrosanto; essi ci vogliono bene, hanno più esperienza di noi, ci educano al vivere secondo una certa moralità e ordine sociale. ci tramandano dei valori che è bene rispettare e ascoltare.

Ma è sano seguire sempre ciò che i genitori vogliono per noi, è sano "ubbidire"? Secondo me, per essere felici, bisogna trasgredire ciò che i nostri genitori ci insegnano e desiderano per noi. Non sempre è un bene l'ubbidienza.....non sempre è "terapeutico", anzi spesso la causa di molte nevrosi e malesseri sta in questo meccanismo di soddisfazione delle aspirazioni che i nostri genitori hanno nei nostri confronti.

Ad un certo momento della nostra vita tutti dobbiamo infrangere questo "gioco di specchi", dove i figli sono impegnati a rimandare ai genitori un'immagine di se stessi che non è reale, quella di figli modello.

Nessuno di noi è un figlio modello; nessuno lo deve essere, se vuole la raggiungere la felicità.

Bisogna disubbidire e rompere questa simbiosi. Affermare la propria indipendenza.
E' doloroso sia per figli che per genitori ma è una fase necessaria, poi si intraprenderà un cammino più vero di reciproca conoscenza.
senza questo difficile passo nascono molti, molti problemi.

disubbidire è terapeutico. anche se si fanno cazzate. o no?








Come in tutte le cose penso che ci sia un limite nel quale obbedire sempre è sbagliato ma anche non ubbidire mai penso che sia sbagliato allo stesso modo e anche poco eucativo e sicuramente una cosa certamente non adeguata allo svp della persona ...
insomma bisogna cercare un compromesso fra le due cose ,....
non bisogna ubbidire sempe ma cercare di capire quando il fatto di andare contro possa essere una cosa adeguata e importante ...
indubbiamente se si pensa ad un ragazzo che fa sempre quello che vuole spesso andrà a combinare dei casini, d'altra parte chi ubidisce cecamente probabilmente non avrà modo di sviluppare la sua indipendenza....
insomma bisogna dosare le cose e cercare di intraprendere la strada che personalmente si ritiene la più giusta ...
ovviamente magari cercare un confronto sarebbe una cosa saggia piuttosto che disubbidire senza prima avere un parere.....
bomber is offline  
Vecchio 16-03-2006, 09.53.32   #8
odissea
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Messaggio originale inviato da hava
Sta ai genitori di liberare i figli dagli obblighi di "ubbedienza", e facilitarne l'indipendenza. Al momento che i genitori comprendono che la felicita' dei figli esige il rispetto per la loro indipendenza non e' piu' il caso di parlare di disubbedienza.

sono d'accordo.....sarebbe la cosa migliore.
i genitori che si comportano così comunque sono piuttosto rari, specie quelli di una certa generazione, che magari ora hanno dai 55 in su.

spesso i genitori sono legati a valori religiosi e morali per cui un figlio che trasgredisce i loro insegnamenti non solo disobbedisce a loro, ma commette un peccato di fronte a Dio o di fronte alla società. Il retroterra culturale e religioso di molti genitori rende veramente difficile la possibilità di fare verso i figli quel passo in più, che consenta loro una indipendenza e libertà maggiore.

Con tutto il rispetto per questo bagaglio culturale e religioso, non dico di trasgredire per il gusto di farlo, perchè i genitori stanno male davvero quando succede; però rompere certi schemi, anche con dolore o atti eclatanti, può essere necessario per la propria salute.
odissea is offline  
Vecchio 16-03-2006, 10.05.45   #9
odissea
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Messaggio originale inviato da Braveheart
Più che disobbedire, penso che sia terapeutico staccarsi e diventare autonomi rispetto ai genitori. E quindi "disobbedire" a loro quando vogliono gestire la nostra vita anche a 30 anni!

certo la disobbedienza è finalizzata a un sano distacco e autonomia.....se poi si diventa pancabbestia qualcosa non ha funzionato e tanto sani non si è!

questo distacco secondo me deve cominciare e avvenire prima dei 30 anni....magari in maniera graduale.

Non si diventa autonomi dai genitori da un giorno all'altro, ci sono tanti piccoli atti e tanti piccoli battibecchi che consentono il distacco; sono passaggi che bisogna affrontare, disubbidienze da fare necessarie al nostro percorso personale; tornare un'ora più tardi la sera, fumare un paio di sigarette, marinare la scuola una mattinata di sole.....secondo me sono piccole trasgressioni terapeutiche: ci fanno senitre più vivi, più liberi, più noi.
poi sono cose molto soggettive, mi rendo conto; però fin da bambini viviamo in un mondo pieno di scadenze e di regole (scuola, compiti, orari, autobus, traffico.....) che qualche piccola trasgressione, al di là del rapporto coi nostri genitori, è proprio sana!

ps: per non occupare troppo spazio non quoto il messaggio di bomber, comunque sono completamente d'accordo con lui
odissea is offline  
Vecchio 16-03-2006, 11.44.55   #10
Bunny
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vorrei porre un quesito a tutti coloro che stanno discorrendo qui, a parer mio molto intelligentemente. tuttavia...
penso che al giorno d`oggi sia molto difficile disubbidire ai genitori...perche`? perche` essi non pongono o non sono in grado di porre dei limiti.
i genitori moderni fanno fare tutto ai figli(forse a parte buttarsi da un ponte) me e` veramente raro gli neghino qualcosa(se nelle possibilita` economiche). spesso poi se ne fregano e allungano la paghetta invece di stare del TEMPO con i figli. e da qui generazione di viziati, modiaoli, superficiali...insicuri e infelici.
cosa ne pensate? ok ok non ditemi che non son tutti cosi`, e` vero. ma 90% si`. in quel caso? quando un figlio non ha neppure la possibilita` di "disubbidire" quindi diventare autonomo, come si fa?
Bunny is offline  

 



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