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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-08-2006, 19.44.41   #1
Gianluca Mattioli
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-08-2006
Messaggi: 52
Sigmund Freud oltre il suo mito........

Con questo titolo nella rubrica di "Scienza e filosofia" del Sole 24 Ore A. Pagnini ha fatto presente che ricorre l'anniversario di 150 anni dalla nascita di Freud: "A tenerlo vivo, secondo Woody Allen, sarebbe l'industria dei divani. Ma Freud resta un grande pensatore del Novecento, anche se ormai sono emerse tutte le pecche scientfiiche della sua teoria. Da noi si è fatto poco per commemorarla e per ricordare ciò che di vero ne è rimasto". Ovviamente ritengo Freud un grande pensatore del '900, come colui che ha aperto uno scenario scientifico importante ma ritengo che il suo modlelo sia stato migliorato da M. Klein e da W. Bion. Oggi insistere sull'attualità del pensiero di Freud sarebbe anacronistico e fuorviante, sarebbe come voler volare con un dirigibile. L'originalità di Freud, a mio parere, è stata nell'aver intuito l'importanza della teoria dualistica che egli ha descritto inizialmente come processo primario e secondario, per quanto riguarda il resto è tutto da mettere nell'archivio dei tentativi clinici mal riusciti (teoria sul sogno, esistenza dell'inconscio, rimozione, istinto di morte e teoria degli affetti...) in effetti a Freud piaceva molto falsificare i dati e fare cassa.....e la figlia Anna di guai "terapeutici" ne ha combinati tanti (basti pensare alla terapia condotta con Maryln Monroe). Pagnini poi affronta il nocciolo della questio e scrive "In Italia si è sempre perseguita una linea di lettura della psicoanalisi lato sensu ermeneutica, fino a considerare la scienza, o anche una critica epistemiologica, come inadeguate a fornire modelli e criteri di stima per teorie e ipotesi freudiane." Sin qui Pagnini su Sole 24 Ore, da parte mai posso aggiungereche il panorama psicoanalitico è desolante, formato per lo più da parrocchiette arrocate a schemi rigidi di controllo di un potere che oggi diventa sempre oggetto di scambio con l'industria farmaceutica che confonde i sintomi con la malattie e che pretende di curare tutto con l'abuso degli antidepressivi.....il dibattito scientifico nell'ambito psicoanalitico non c'è mai stato e si persiste solo nella gestione del mero potere, in Italia come dopo Freud c'è solo il valore della cassa e tutto fa pensare che ci fosse anche prima....Ma nonostante ciò Freud rimane un grande pensatore, un personaggio che ha creato e credo che un dibattito sul forum lo meriti al di là degli interessi di parrocchie.....
Gianluca Mattioli is offline  
Vecchio 25-08-2006, 09.31.12   #2
arsenio
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Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
come riscoprire Freud?

Riscoprire la psicoanalisi significa chiedersi ancora quale sia la sua specificità torica e terapeutica. Scienza epistemologica oppure sapere e pratica dagli effetti non quantificabili? Il problema rimane sempre l'inconscio e le psicopatologie non empirico-sperimentabili allo stesso modo delle scienze esatte e dalla psicologia scientifica. Freud stesso avvertì il dilemma della sua teoria situata tra le scienze della natura che mirano a rinvenire leggi universali e quelle dello spirito che la limitano all'arte interpretativa. Oggi si tende a considerarla solo qualitativa secondo l'individualità dell'analista e del soggetto analizzando non oggettivabile.

I suoi detrattori citano Popper : la psicoanalisi è una teoria onnicomprensiva non sottoponibile alla verifica scientifica perchè può sostenere una coerenza teorica ma anche il suo contrario (non falsificabilità).
In ogni caso se va rivalutata è soprattutto come tecnica ermeneutica tralasciandone le dispute per una scientificità difficilmente convalidabile, ed evitando nel setting terapeutico i riduttivismi dell'Edipo.
Come dice Rorty perfino il discorso scientifico non può proporre verità ma tutto è da interpretare. Sono da approfondire concetti basilari come “inconscio”, “rimozione”, “repressione”, ecc. Anche alla luce delle neuroscienze con la visualizzazione delle aree neuronali e della plasticità dei circuiti cerebrali suscettibili agli effetti della parola. Ormai per consenso unanime gli psicofarmaci vanno integrati con una parimenti efficace elaborazione del Sé. Inoltre si ricordi che oggi non contano
tanto le teorie di riferimento quanto l'idoneità dell'analista o terapeuta ed il rapporto relazionale-affettivo che riesce instaurare con il paziente. Alte ricerche di tipo cognitivo sono possibili specie sui processi della memoria e dell'attenzione per rivedere il rapporto tra conscio e inconscio e per confrontare esperienze cliniche e sperimentazioni.
Infine son due i modelli postfreudiani oggi degni di ricerca: l'evolutista-ambientale che si riferisce alle relazioni pre-edipiche del bambino con la madre, riconosciute fondamentali, e quello altrettanto importante strutturalista lacaniano per cui tutto sarebbe filtrato dalle leggi del linguaggio che strutturano pure l'inconscio da decifrare.

Ammiro Freud anche come prosatore e quale demistificatore sociale sempre scomodo. Crea resistenze ammettere la causalità condizionante dell'inconscio, la coscienza “falsa” e non indubitabile come supponeva Cartesio.
Invito a rileggere almeno “Psicopatologia della vita quotidiana”. Parole manifestate e verità pensate, autoinganni e reali desideri non coincidono mai. Le interpretazioni dei sintomi tra coscienza e pulsioni o desideri rimossi sono verosimili così come nella pratica analitica risultano ineguagliate le implicazioni autoesplorative e culturali. Con tale opera intendeva passare dalle nevrosi alle elaborazioni delle memoria nella vita normale su cui ognuno può testimoniare.
arsenio is offline  
Vecchio 25-08-2006, 16.46.22   #3
Gianluca Mattioli
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-08-2006
Messaggi: 52
Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

Freud ha avuto una fortunata intuizione con la psicoanalisi, al momento giusto e con l'aiuto di uan certa notorietà dovuta all'uso clinico della cocaina ha saputo far coniugare quel poco che si sapeva sul cervello con le esigenze umane delle persone. Ritengo, lo ribadisco, che il contributo essenziale di Fredu sia stato nell'aver predisposto un metodo che tenesse conto del codice binario biologico, per es. Jung non la pensava come lui. Il resto dei contributi si sono rivelate paccottiglia, ma solo perchè la tecnologia ha offerto nuovi strumenti di indagine e conoscenza. Non possiamo dimenticare l'evoluzione del pensiero freudiano e cioè il contributo della Klein con la posizione schizoparanoide e depressiva (del codice binario)e di W. Bion. Ma l'aspetto deleterio è stato offertro da chi si è proclamato "il sacerdote di Freud" (ovvero le Società di Psicoanalisi alla Musati, alla Fornari, alla Perrotti, ecc...: per soli motivi di opportunismo e di potere...alla Riolo...) e ancora emrge il per mero interesse di potere lo dico perchè oltre alle note diatribe interne di potere si è sempre impedito un dibattito per far crescere e far evolvere la psicoanalisi in sintesi si è fatto di tutto per farla rimanere solo e sempre di Freud e basta. Cosa c'è di scientifico in tutto ciò?? Molto poco...c'è solo la voglia di fare cassa e l'alleanza fra psicoanalisi e abuso psicofarmacologico è a dire poco disarmante. Per esempio i sacerdoti della psicoanalisi si sono sempre rifiutati (come d'altra parte anche gli psichiatri, ma per loro è più comprensibile perchè operano in campo istituzionale del SSNN) ad un confronto epistemiologico sul significato di "sintomo" e "malattia" e per ovvii motivi: per favorire l'abuso farmacologico sopratutto con i famosi "ricostituenti" (anni '60-'70) e recentemente con le sostanze eccitanti e inebrianti come gli antidepressivi che sono poi la voce di maggiore entrata dell'industria del disagio che superano anche il fare la cassa di tutti i placebo (omeopatia, fiori di Bac, anticefalalgici, ecc.). Non si è celebrato l'annibversario dei 150 anni dalla nascita di Freud in Italia per dei motivi di opportunismo, ovviamente, non si vuole in realtà la crescita culturale delle persone.....ecco cosa ne penso....e trovo il tutto avvilente...
Gianluca Mattioli is offline  
Vecchio 26-08-2006, 08.54.21   #4
fuoriditesta
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

volevo dire la mia...ma non ne vale la pena; Questo 3d si commenta da sè.

Cito solo una frase tratta dalla "rivista di psicoanalisi" che è'organo ufficiale della Società Psicoanalica Italiana, che quest'anno ha dedicato uan serie di numeri a Freud:


"Per molti analisti la ricerca psicoanalitica odierna sembra continuare a richiedere il passaggio obbligato e non banale attraverso l'opera freudiana. In questa prospettiva essa non è stata e non può per ora essere affatto relegata a un passato ormai superato. Si mostra al contrario ancora vitale e fortemente inclusa nel discorso psicoanalitico del presente. (...) L'opera di Freud continua insomma a essere inclusa nel campo della riflessione odierna, senza richiedere di essere smantellata, rottamata o relegata in soffitta".


niente male x della "paccottiglia" !
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Vecchio 26-08-2006, 11.13.44   #5
hava
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

Le teorie freudiane che secondo me teorie non sono perche' non provate scientificamente, hanno ugualmente un'importanza che le rende tuttora attuali. Credo che il loro valore stia nel fatto di avere influenzato oltre alla medicina, psicologia, educazione, e scienze informatiche e sociali, anche la mentalita' popolare. I principi psicoanalitici sono ormai una parte del nostro modo di concepire le cose, di comunicare e di giudicare noi stessi. Termini freudiani sono a portata di tutti.
Io vedo Freud come geniale rivoluzionario che ha cambiato molto nel nostro mondo.
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Vecchio 26-08-2006, 15.19.24   #6
agex
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

In realtà lo scopo del Mattioli, è evidente, sta proprio nel valutare la teoria freudiana nelle sue parti più attuali e più attente alle dimensioni integrate.
Portare un articolo della Società Psicoanalitica per un'apologia personale di Freud mi sembra appena...ehm...partitico; di dibattito culturale nemmeno l'ombra...solo braccia sparse ovunque per terra....
Mentre ringraziamo arsenio per l'interessante visiuale odierna sull'evoluzione della psicoanalisi.
La psicoanalisi si trincera in postulati errati.
La sua evoluzione esiste ed ha un nome preciso: psicodinamica.
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Vecchio 27-08-2006, 15.13.34   #7
fuoriditesta
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

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Portare un articolo della Società Psicoanalitica per un'apologia personale di Freud mi sembra appena...ehm...partitico; di dibattito culturale nemmeno l'ombra...solo braccia sparse ovunque per terra....

appunto x fare dibattito culturale e dare spunti di riflessione mi sembrava utile riportare il parere di un esperto psicoanalista pubblicato su una rivista ufficiale, invece che un mio parere personale!!!!
Di personale non c'era proprio niente

forse sono stato frainteso...è ke definire "paccottiglia" il pensiero freudiano mi sembrava un tantino ingiusto nei confronti di Freud e risultato di "affetti" personali nei confronti di Freud da parte di Mattioli (a proposito di transfert)...allora ho citato quel testo



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La psicoanalisi si trincera in postulati errati.
La sua evoluzione esiste ed ha un nome preciso: psicodinamica.

Se posso esprimere un'opinione...allora secondo questa affermazione, la dinamica, in quanto evoluzione della psicoanalisi, sarebbe tutta da riscrivere
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Vecchio 27-08-2006, 18.00.08   #8
agex
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

"forse sono stato frainteso...è ke definire "paccottiglia" il pensiero freudiano mi sembrava un tantino ingiusto nei confronti di Freud e risultato di "affetti" personali nei confronti di Freud da parte di Mattioli (a proposito di transfert)...allora ho citato quel testo"

Mattioli si definisce un allievo di Bion, insomma tutto il suo pensiero parte dal progetto freudiano del 1895; il termine paccottiglia faceva riferimento a un sistema teorico che nella prassi clinica è stato rivisto. Non c'era intenzione di critica gratuita ma di critica quale espressione di studi decennali; anche se riconosco che il termine usato è un po' infelice. D'altronde lo è pure la tua scelta di omettere il 90 per cento del dibattito proposto da Mattioli per concentrarti solo su un termine; in termini gestaltici questo ha un significato struttruale, e in termini lingustici si tratta di una scelta metonimica che assume valore solo nel tuo contesto emotivo, dunque se c'è qiualcuno che comunica nel personale qui sei propio tu, fattene una ragione, e non lo dico con toni polemici.


"Se posso esprimere un'opinione...allora secondo questa affermazione, la dinamica, in quanto evoluzione della psicoanalisi, sarebbe tutta da riscrivere"


La tua modalità comunicativa è sconcertante poiché tautologica, debordante di asserzioni paradossali.
Vuoi esprimere timidamente un'opinione e poi fai reggere la consecutio da "secondo questa affermazione" anziché secondo "le mie ipotesi su questa affermazione". La differenza è sottile e sofisticata, ma semplice da individuare.
Evoluzione non significa adattamento della clinica alla metateoria psicoanalitica, ma adattamento di quest'ultima (inclusi tagli ed omissioni, nonché viraggi radicali come nel caso degli studi del cervello limbico) alla prassi clinica. Evoluzione come arricchimento in senso junghiano, cioé amplificazione di contenuti teorici che possano essere dotati di falsificabilità. Psicodinamica come processo irreversibile, finalmente.
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Vecchio 29-08-2006, 19.00.22   #9
ivalfalfa
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Post Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

gli antidepressivi che sono poi la voce di maggiore entrata dell'industria del disagio che superano anche il fare la cassa di tutti i placebo (omeopatia, fiori di Bac, anticefalalgici, ecc.).

Bene bene bene....un altro saputello che denigra l omeopatia e le terapie naturali senza averle nemmeno provate e avere letto nulla a riguardo di hahnemann e di Kent...almeno suppongo.....e poi definirli placebo quando tutti ifarmaci sono in parte dei placebo.....in particolare gli psicofarmaci.....e so quello che dico per esperienza personale, credetemi!
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Vecchio 30-08-2006, 09.27.23   #10
fuoriditesta
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Riferimento: Sigmund Freud oltre il suo mito........

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Bene bene bene....un altro saputello che denigra l omeopatia e le terapie naturali senza averle nemmeno provate e avere letto nulla a riguardo di hahnemann e di Kent...almeno suppongo.....e poi definirli placebo quando tutti ifarmaci sono in parte dei placebo.....in particolare gli psicofarmaci.....e so quello che dico per esperienza personale, credetemi!

ciao! A parte che non trovo da dove hai tratto il testo quotato...ma a parte questo, sono d'accordo sul placebo:
L'effetto placebo dimostra come, nel processo di guarigione (o meglio, di cambiamento) non conta tanto il famaco quanto la capacità e la volontà isita nella persona di guarure
fuoriditesta is offline  

 



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