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Vecchio 16-07-2002, 18.28.13   #1
alessandro
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Data registrazione: 02-04-2002
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planet x2

Riporto di seguito qualche info sul decimo pianeta scusandomi per la pedanteria, ma l'argomento mi sembrava meritevole.

I Sumeri sapevano che il sistema solare è "più affollato" di quello che si sa: "Nibiru è un grande fratello dall'orbita molto eccentrica con periodo di rivoluzione molto lungo". Presto si dovranno ridisegnare le carte astronomiche ... un esempio di miopia della scienza?


Nel corso del 1972, esaminando la traiettoria della cometa di Halley, J.Brady (del Lawrence Livermore Laboratory - California) scoprì che anche l'orbita di questa cometa, come quelle di Urano e Nettuno, era "perturbata". I suoi calcoli lo condussero ad ipotizzare l'esistenza di un pianeta "X" alla distanza di 64 UA(· ) dal Sole (Plutone ne dista 39), con periodo orbitale di 1800 anni terrestri. Brady, come tutti gli astronomi che si stavano occupando del pianeta "X", presumeva che tale corpo celeste orbitasse intorno al Sole nello stesso modo degli altri pianeti; ne quantificò pertanto la distanza dalla nostra stella in misura della metà del suo asse orbitale maggiore. Questo in accordo con la seconda legge di Keplero ("Le aree descritte dal raggio vettore sono proporzionali ai tempi impiegati a descriverle"); vale a dire che un pianeta si sposta tanto più lentamente quanto più è lontano dal proprio sole. Nel nostro sistema, ad es., si passa dal velocissimo Mercurio (che impiega poco meno di tre mesi a compiere la propria rivoluzione intorno al Sole) al lentissimo Plutone (oltre 247 anni).

Ma, secondo le testimonianze dei Sumeri, Nibiru orbita come una cometa attorno al Sole, essendo quest'ultimo uno dei fuochi della propria ellissi estremamente allungata, così che la distanza dal Sole corrisponde all'intero asse maggiore e non alla sua metà. E' curioso il fatto che l'orbita del pianeta "X" calcolata da Brady (1800 a.) sia esattamente la metà dell'orbita di 3600 a. che i Sumeri attribuivano a Nibiru. Ricordiamo che (secondo le tesi di Z.Sitchin, esposte in "Genesis Rivisited", 1990) la traiettoria dell'orbita di Nibiru, in questo periodo, starebbe facendo ritorno verso il perigeo: questo potrebbe giustificare la strana coincidenza...?

Ma Brady giunse ad ulteriori conclusioni, in sintonia con le tradizioni sumeriche: il pianeta "X" sarebbe dotato, come Plutone, di un'orbita retrograda, con il piano fortemente inclinato rispetto all'eclittica.

All'inizio gli astronomi si interrogarono se il responsabile delle perturbazioni nell'orbita di Urano e Nettuno potesse essere Plutone, giacché la considerevole eccentricità della sua orbita gli consente di penetrare periodicamente all'interno dell'orbita di Nettuno (una situazione di questo tipo è iniziata nel '79 e si è conclusa nel '99). Questi dubbi svanirono nel giugno del 1978, allorché W.Christie (dell'Osservatorio Navale di Washington, un organismo della Marina Americana sotto il diretto controllo della NASA) scoprì che Plutone, oltre a possedere un satellite (Caronte), era molto più piccolo di quanto si pensasse (meno di 2/3 della Luna) e quindi dotato di una massa non in grado di esercitare rilevanti influenze gravitazionali.

L'elaborazione di tutti questi dati rafforzarono l'indicazione che un'unica " forza estranea" - il "pianeta dell'attraversamento" dei Sumeri - avesse inclinato Urano, spostato e inclinato Plutone ed impresso un'orbita retrograda anche a Tritone (un satellite di Nettuno).

Incuriositi da queste scoperte, due colleghi di W.Christie all'Osservatorio Navale (R.S.Harrington e T.C.Van Flaandern) condussero una lunga serie di simulazioni al computer, raggiungendo la conclusione che tutte quelle anomalie orbitali fossero state determinate da un "intruso", cioè da un pianeta (grande da due a cinque volte la Terra) con piano orbitale inclinato ed un semiasse di "meno di 100 UA".

Nel 1981 i dati raccolti durante le missioni del Pioneer 10, del Pioneer 11 e dei due Voyager dimostrarono l'esattezza di tali intuizioni: doveva esistere un corpo celeste, grande almeno il doppio della Terra, in orbita solare ad una distanza di almeno 2.4 miliardi di km oltre Plutone e con periodo orbitale di almeno 1000 anni. Il "Detroit News" del 16 gennaio 1981 pubblicò la notizia in prima pagina, insieme alla raffigurazione sumera del sistema solare, così come appare sul famoso sigillo cilindrico, conservato nel Museo di Berlino, col n.° VA/243.

A questo punto una svolta decisiva nelle ricerche fu impressa dal "Progetto IRAS" (Infrared Astronomical Satellite), vale a dire l'esplorazione agli infrarossi del sistema solare, mediante il lancio in orbita terrestre a 900 km di altezza di un telescopio (60 cm di apertura, 62 rivelatori infrarossi su quattro bande spettrali, fra 8,5 e 119 mm / l), sensibile al calore racchiuso nell'interno di corpi substellari.

Era il 25 gennaio 1983, quando dalla base di Vanderberg in California partì il vettore americano Delta 3910 con a bordo 500 kg di carico utile, frutto della cooperazione USA-Inghilterra-Olanda. Per ridurre al massimo l'emissione di irraggiamento parassita, proprio della strumentazione, tutto l'insieme venne posto in un criòstato contenente elio liquido superfluido a -271°C: era indispensabile, infatti, il raffreddamento del telescopio e dei rivelatori alla temperatura più bassa possibile.

Essendo l'He liquido molto volatile, è lentamente evaporato, determinando l'inattivazione dell'IRAS il 21 novembre 1983, protraendo la missione di oltre un mese e mezzo sulla data prevista. Nei circa dieci mesi di attività, il satellite eliosìncrono scattò ed inviò al centro di controllo 600.000 immagini, dalla cui elaborazione emerse l'individuazione di 250.000 sorgenti celesti di tipo infrarosso (il 99% delle quali in precedenza sconosciute), stelle e sistemi planetari in formazione (età < 1 milione di anni), cinque nuove comete, quattro nuovi asteroidi e un misterioso oggetto in movimento, simile ad una cometa.

Tutto questo, ora, rende giustizia a R. Reynolds (del Centro Ricerche Ames), che il 30 gennaio 1983 rilasciò una dichiarazione al "New York Times" del tipo: "Gli astronomi sono così sicuri del decimo pianeta che pensano rimanga soltanto da dargli un nome". Predizione, questa, fatta propria da Z. Sitchin nella lettera inviata il giorno appresso alla "Planetary Society", nella quale si suggeriva addirittura l'appellativo: lo stesso attribuito, a suo tempo, dai Sumeri (Nibiru) o dai Babilonesi (Marduk).

La qual cosa, ai giorni nostri, si è ripetuta da parte di J. Murray (della UK's Open University), il quale, insieme con il collega J.Matese (University of Louisiana), ha dato l'annuncio nell'ottobre '99 che "…una forza misteriosa, generata da un grande oggetto invisibile, rallenta il viaggio delle sonde terrestri in uscita dal sistema solare; la stessa che, probabilmente, è responsabile della deviazione delle orbite cometarie…".

Ma torniamo al 1983. Verso la fine di quell'anno, in assenza di comunicati ufficiali, un'indiscrezione riuscì a trapelare, nel corso di un'intervista concessa dai principali scienziati del progetto IRAS alla rubrica scientifica del "Washington Post". La notizia fu ripresa da diversi quotidiani statunitensi, che la titolarono: "Oggetto gigante confonde gli astronomi", "Corpo misterioso trovato nello spazio", "Ai limiti del sistema solare un misterioso oggetto gigante", "Un corpo celeste pone agli astronomi un enigma cosmico". Messo alle strette, G. Neugebauer, Direttore dell'IRAS, dichiarò: "Posso solo dire che non sappiamo di cosa si tratti". Successivamente anche la NASA uscì con un rapporto ufficiale: "Il corpo misterioso rilevato dall'IRAS disterebbe "solo" 80 miliardi di km dal Sole e potrebbe trovarsi in fase di avvicinamento alla Terra. E' stato captato due volte dal telescopio ad infrarossi (a distanza di sei mesi) e i dati raccolti mostrano che in questo periodo, pur brevissimo per i tempi astronomici, si è spostato di poco nella sua traiettoria. Ciò evidenzia che non si tratta d'una cometa, poiché una cometa non può avere una dimensione di 5x la Terra ed, in ogni caso, si sarebbe spostata maggiormente. E' possibile, quindi, che si tratti del decimo pianeta o pianeta "X", che gli astronomi hanno, finora, cercato invano".

Se il pianeta "X" esiste, non siamo più "gli unici" in questo sistema solare.

Perché, se esiste e corrisponde a Nibiru, allora i Sumeri dicevano la verità anche quando parlavano degli Anunnaki (corrispondenti ai Nefilim biblici), cioè di "…coloro che dal Cielo caddero sulla Terra…".
alessandro is offline  
Vecchio 16-07-2002, 21.25.39   #2
RAISTLIN
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Bhe che dire....senza dubbio un resoconto molto dettagliato sulla vicenda...però vorrei smorzare un minimo gli entusiasmi sulla tua ultima affermazione, li fatto che possa o meno esistere il decimo pianeta, o pianeta X, Nibiru o Marduk che dir si voglia, non è di per se indice del fatto che potremmo o meno avere dei coinquilini nel sistema solare, con questo non voglio dire che sia impossibile; soprattutto tenendo presente il fatto che li abbiamo avuti, o almeno così dicono le voci riguardanti la sonda lanciata su marte alla quale si attribuisce il ritovamento di alcuni reperti fossili di micro organismi e si ipotizza che sulla luna giacciata di Giove (non ricordo mai quale sia.....acc....che smemorato) anzi, sotto la superfice di ghiaccio ci siano oceani forse popolati da forme di vita primordiali, quindi, ripeto, non sto dicendo che sia impossibile, dico solo che non è indicativo, anche perchè ti sei basato su una leggenda sumera, e come ben saprai in ogni leggenda c'è una parte di realtà ed una di fantasia.......
Forse la parte reale è Nibiru e la fantasia sono gli esseri piovuti dal cielo, o forse no, chi lo sa.............
Quello che voglio dire è di non dare per scontato il fatto di trovare sul decimo pianeta degli esseri angelici, potremmo trovarvi anche degli esseri "demoniaci" o al loro stadio evolitivo primigeno, potremmo trovare anche un corpo celeste completamente deserto ed inospitale senza alcuna forma di vita; sempre ammesso che dopo la sua eventuale scoperta si decida di raggiungerlo e soprattutto che se ne abbiano i mezzi........
Ma concludendo ciò che succederà non ci è possibile sapere almeno per il momento........
Un caloroso saluto tendente al blu dello spettro luminoso.......hehehehehe
RAISTLIN is offline  
Vecchio 17-07-2002, 07.40.27   #3
alessandro
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La Genesi che Sitchin propone nelle sue cronache terrestri,( 5 volumi tutti editi in Italiano per i tipi della pm) ha il merito di sollevare una domanda "come si poteva essere a conoscenza di "in maniera storicamente più documentata dei tanto acclamati Bauval, Gilbert, Hanckock, che si abbandonano più facilmente alla speculazione. Nel decimo pianeta ci sono implicazioni che vanno al di là della presenza di vita, e sono legate al tentativo di spiegarci la storia di determinati fenomeni, dove francamente di angelo o demonio non mi importa molto.
ciao
alessandro
alessandro is offline  
Vecchio 17-07-2002, 10.13.31   #4
kri
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per RAISTLIN

leggenda è tutto ciò che non è dimostrabile ... storicamente ... ma ti chiedo di leggere solo uno dei libri di Z.S. e cioè "la Genesi", e poi se vuoi possiamo confrontarci. Ti premetto prima che tu legga (se vuoi) che l'autore non oppone nessuna opinione personale ma traduce i testi sumeri e li confronta con altri testi.

Buona lettura!!!




kri is offline  
Vecchio 17-07-2002, 10.20.27   #5
kri
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x Alessandro

conosco bene i testi di Sitchin ... mi ci sono avvicinata più per curiosità che per passione ... ma più leggevo e più tutto mi sembrava avesse senso ...


kri is offline  
Vecchio 17-07-2002, 14.02.15   #6
RAISTLIN
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Bhe kir nemmeno io o proposto una mia versione personale, ho solo vagliato diverse possibilita in conseguenza al fatto che alessandro ha affermato che trovando il decimo pianeta avremmo anche trovato gli esseri provenienti dal cielo......
E ho detto anche che non è certo che gli esseri provenienti dal cielo esistano veramente........ma non ho detto nemmeno che sicuramente non esistono....
Quello che stavo dicendo era che dando per scontato di trovare chissà cosa si può rimanere delusi......
Magari succederà che incontreremo davvero gli esseri che vengono dal cielo o magari si coprirà addirittura che il decimo pianeta non esiste e si darà una nuova spiegazione alle perturbazioni orbitali di Urano e Nettuno come del resto è successo per Plutone al quale è stata attribuita la natura di cometa per spiegarela sua orbita retrograda e la sua traiettoria così eccentricae lo stesso è stato fatto per la luna di Nettuno: Tritone, che vista, la loro inclinazione ri spetto al piano di rotazione del sole, forte ma non esasperata, si pensa provengano dalla fascia di Kuiper, che assieme alla nube di Hort costituiscono i magazzini di comete ed asteroidi del sistema solare i cui equilibri vengono periodicamente influenzati dall'avvicinarsi del corpo celeste chiamato Nemesis.
Ma queste sono teorie, ben inteso, su avvenimenti accaduti miliardi di anni fa, perciò possono essere anche sbagliate......
chissà, forse un giorno si conosceranno le risposte giuste.........
fino ad allora si possono fare solo supposizioni........
Ah kir per quel che riguarda le leggende......non è solo per me che sono i fatti non comprovati storicamente....lo sono per definizione.
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Vecchio 17-07-2002, 14.55.21   #7
kri
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scusami, ma ho l'impressione di esserti sembrata aggressiva....

concordo perfettamente con tutte le tue parole ... io volevo solo invitarti a leggere il libro ... perchè lo trovo interessantissimo!

kri is offline  
Vecchio 17-07-2002, 20.03.32   #8
RAISTLIN
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No kir non mi sei sembrata aggressiva è solo che puntualizzavo a scanso di equivociquando ne avrò l'occasione e il tempo leggerò il libro che mi haqi consigliato.........
RAISTLIN is offline  
Vecchio 18-07-2002, 09.00.37   #9
kri
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X RAISTLIN


bacio!!
kri is offline  
Vecchio 21-07-2002, 23.43.01   #10
RAISTLIN
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X kir




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