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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 24-03-2007, 09.16.24   #1
Yam
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Tabula Rasa

Dovete verificare ogni parola, ogni frase che leggete, per vedere se hanno qualche relazione col vostro modo di funzionare. Dovete verificare quello che dico, ma non siete in condizione di accettarlo. Sfortunatamente è così che stanno le cose, che vi piaccia o no.

Scrivendo quello che dico, si può fare più male che bene. Vedete, io mi trovo in una posizione davvero difficile: non posso aiutarvi; qualunque cosa dica vi porta fuori strada.

Voi non siete in condizione di accettare o di rifiutare quello che dico. Se lo accettate è perché corrisponde alle vostre supposizioni, alle vostre immaginazioni. Chi accetta o rifiuta è il vostro ego. Se sparisce, voi non ci siete più! E non c'è più il problema di accettare o di rifiutare qualcosa.

Qualsiasi cosa ascoltiate, la interpretate a modo vostro. Non potete farne a meno. In realtà non siete in grado di ascoltare qualcuno; interpretare quello che ascoltate fa parte del vostro condizionamento.

Vorrei che fosse ben chiara una cosa: voi non potete capire quello che dico. A voi può sembrare che io mi esprima in maniera contraddittoria: una mia affermazione può negare quello che ho detto un momento fa ed essere negata da quello che dirò tra poco. Così a voi non rimane nulla a cui aggrapparvi, a cui affidarvi. E siccome non vi lascio alcun punto di riferimento, non avete bisogno di capire quello che dico. Rendetevi conto che non sapete assolutamente di che cosa parlo.
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Vecchio 24-03-2007, 18.52.12   #2
Yam
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La coscienza deve sgorgare, per così dire: deve purgarsi da ogni traccia di santità e di non-santità, da tutto quanto. Anche ciò che voi considerate "sacrosanto" è una contaminazione in quella coscienza. Non avviene attraverso una volontà da parte vostra; quando le barriere vengono distrutte, non attraverso uno sforzo da parte vostra, né per mezzo della vostra volontà, allora le chiuse si aprono e tutto scaturisce. In quel processo di fuoriuscita, avvengono le visioni. Non si tratta di visioni fuori o dentro di voi; improvvisamente voi stessi, l'intera vostra coscienza, prende la forma di persone che sono entrate in questo stato; non grandi uomini, non i capi dell'umanità, ma soltanto quelle persone alle quali è avvenuta questa cosa.
Una volta, si è trattato di un uomo di colore (non proprio nero) e in quel periodo potevo dire alla gente come appariva. Poi una donna coi capelli che le ricadevano sul petto nudo. Mi fu detto che c'erano due sante in India, Akkamahadevi e Lalleshvari, che stavano nude. Improvvisamente mi trovai i seni, i capelli lunghi, persino gli organi sessuali diventarono femminili.
Però resta ancora una divisione - voi, e la forma della coscienza che assumete, ad esempio, la forma di Buddha, o di Gesù Cristo, o dio sa cosa. Ma questa divisione non può durare a lungo; svanisce e qualcos'altro interviene. Probabilmente questo è accaduto a centinaia di persone. Fa parte della storia: tantissimi rishi, alcuni occidentali, monaci, moltissime donne. Vedete, tutta questa gente che ne ha fatto esperienza prima di voi è parte della vostra stessa coscienza. Io utilizzo l'espressione "thè saints go marching out" [i santi vengono fuori] parafrasando l'inno cristiano intitolato When thè saints go marching in. Scaturiscono dalla nostra coscienza perché non possono restarci più, perché rappresentano delle impurità, delle contaminazioni. [...]
Questa emersione di tutto il buono e il cattivo deve avvenire, altrimenti la vostra coscienza rimarrà sempre contaminata. In quel periodo mi avveniva continuamente (centinaia e centinaia di esseri che fuoriuscivano), mentre adesso ci si trova in quello stato di coscienza primordiale, primevo. Una volta diventati puri, allora più niente può toccarvi, niente può più contaminarvi. Tutto il passato è lì, ma non può più influenzare le vostre azioni.

Ultima modifica di Yam : 24-03-2007 alle ore 19.29.40.
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Vecchio 24-03-2007, 19.21.13   #3
atisha
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grazie yam...

chissà perchè ora certe parole lette, sono certa, riecheggino in noi in modo diverso da quelle magari lette precedentemente..

come spesso accade quando un individuo lascia il corpo, quando avviene una separazione, nasce una concentrazione diversa.. nasce una preziosità..
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Vecchio 25-03-2007, 12.20.28   #4
Mirror
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Nonostante ciò che diceva sulla nostra incapacità di capirlo, mi permetto di dire, secondo la mia esperienza e sensibilità, che U.G. Krishnamurti ha conseguito la completa realizzazione della non-dualità, pur non ricercandola attraverso le vie religiose tradizionali.
Egli ha trovato questa dimensione in un modo autonomo e originale, liberandosi da ogni dottrina religiosa, convenzionale o meno.
E' stato un vero e proprio liberato in vita (Jivanmukta), colui che è 'morto a se stesso' , che ha fatto tabula rasa di ogni identificazione, ritrovando il suo stato naturale.
Un fiore raro.

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Vecchio 25-03-2007, 13.55.41   #5
fallible
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Buon giorno!

una mia affermazione può negare quello che ho detto un momento fa ed essere negata da quello che dirò tra poco. Così a voi non rimane nulla a cui aggrapparvi, a cui affidarvi. E siccome non vi lascio alcun punto di riferimento, non avete bisogno di capire quello che dico.

i suoi discorsi, i suoi dialoghi,
erano roba per persone che erano pronte a non più raccontarsela, per ricercatori maturi.

La coscienza deve sgorgare, per così dire: deve purgarsi da ogni traccia di santità e di non-santità, da tutto quanto. Anche ciò che voi considerate "sacrosanto" è una contaminazione in quella coscienza

Che la Chiara luce Lo irradi nel suo attraversamento claudio

ps non conosco i suoi scritti , mi "bastano" i suoi occhi
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Vecchio 25-03-2007, 15.31.33   #6
atisha
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Originalmente inviato da Mirror
Nonostante ciò che diceva sulla nostra incapacità di capirlo, mi permetto di dire, secondo la mia esperienza e sensibilità, che U.G. Krishnamurti ha conseguito la completa realizzazione della non-dualità, pur non ricercandola attraverso le vie religiose tradizionali.
Egli ha trovato questa dimensione in un modo autonomo e originale, liberandosi da ogni dottrina religiosa, convenzionale o meno.
E' stato un vero e proprio liberato in vita (Jivanmukta), colui che è 'morto a se stesso' , che ha fatto tabula rasa di ogni identificazione, ritrovando il suo stato naturale.
Un fiore raro.

mi permetto di fare un appunto... e cioè che UG ha percorso (come tutti noi chi in un modo chi nell'altro) le varie identificazioni nei vari sistemi filosofici e dottrinali, prima di poter cogliere la propria esperienza non duale, questo per dire che per portare tutto a tabula rasa è anche necessario riuscire ad edificare e spaziare in metodi e concetti.. altrimenti non vedo possibile alcun accadere per come si rivela il nostro stato attuale di coscienza
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Vecchio 26-03-2007, 12.14.23   #7
VanLag
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Questa emersione di tutto il buono e il cattivo deve avvenire, altrimenti la vostra coscienza rimarrà sempre contaminata.Allora vedete voi siete riportati in uno stato di coscienza primordiale, primevo. Una volta diventati puri, allora più niente può toccarvi, niente può più contaminarvi. Tutto il passato è lì, ma non può più influenzare le vostre azioni.
l’originale è lievemente diverso: But this flushing out of everything good and bad, holy and unholy, sacred and profane has got to happen, otherwise your consciousness is still contaminated, still impure. Then, you see, you are put back into that primeval, primordial state of consciousness. Once it has become pure, of and by itself, then nothing can touch it, nothing can contaminate that any more. All the past up to that point is there, but it cannot influence your actions any more.

Comunque quello stato "primevo" di coscienza, mondato da tutte le contaminazioni, in accordo con l’insegnamento sapienzale, è la nostra vera anima…. Ci credo, lo so, lo intuisco, lo vedo, ne cerco l’accesso. Per arrivare, (o tornare) a quello stato molte strade sono state indicate.

U.G. diceva che è la ricerca stessa che ci allontana da quello stato. Altri (Ramana - Nisargadatta), hanno insegnato l’indagine su se stessi come mezzo per arrivare.

Le affermazioni non sono discordi…. Ramana diceva anche: - siete come colui che, trovandosi al ramanashram, va in giro a chiedere la strada per il ramanashram – (in altre parole la ricerca stessa previene che realizzate di essere già al ramanashram, (nel vostro stato naturale)).

Pur tuttavia per realizzare che siamo già ciò che cerchiamo di essere, lui come Nisargadatta, raccomandavano l’indagine su se stessi…. Come dire guarda e vedi da te che sei già a casa.

Anche Douglas Harding, poco conosciuto in Italia, ma abbastanza famoso in altre nazioni, proponeva un modo molto originale e potente per scoprire la nostra vera natura, per realizzare che siamo già quella coscienza vuota è primeva che tutto contiene…… per fare tabula rasa....

VanLag is offline  
Vecchio 28-03-2007, 02.28.49   #8
krjisoul
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Originalmente inviato da VanLag
Comunque quello stato "primevo" di coscienza, mondato da tutte le contaminazioni, in accordo con l’insegnamento sapienzale, è la nostra vera anima…. Ci credo, lo so, lo intuisco, lo vedo, ne cerco l’accesso. Per arrivare, (o tornare) a quello stato molte strade sono state indicate.

U.G. diceva che è la ricerca stessa che ci allontana da quello stato. Altri (Ramana - Nisargadatta), hanno insegnato l’indagine su se stessi come mezzo per arrivare.

Le affermazioni non sono discordi…. Ramana diceva anche: - siete come colui che, trovandosi al ramanashram, va in giro a chiedere la strada per il ramanashram

Pur tuttavia per realizzare che siamo già ciò che cerchiamo di essere, lui come Nisargadatta, raccomandavano l’indagine su se stessi…. Come dire guarda e vedi da te che sei già a casa.

..... siamo già quella coscienza vuota è primeva che tutto contiene…… per fare tabula rasa....



Ciao a Tutti,

Anche io sono giunta a questa conclusione, molto spesso è il volere stesso dell’ego che ci spinge a voler essere qualcosa di diverso o qualcosa di più, da ciò che siamo, nel bene e nel male.
Anche J. Krishanmurti diceva lo stesso, tutta questa lotta, questa sofferenza, quando basterebbe – se si riuscisse ….- fermare la mente, e siamo già là.

Questo penso sia anche il fare tabula rasa, se la mente è ferma, è priva di giudizio, è oltre il bene e il male, nell'eterno presente e nulla la può più contaminare, questo è lo stato di ‘purezza’ , quindi non più ciò che piace o non piace a seconda del nostro arbitrario giudizio, ma ciò che E’.
Quindi non è un voler essere di più o meglio di ciò che siamo, ma voler essere e amare tutto ciò che siamo, dentro e fuori di noi....uniti al Tutto.

Penso che molti che forse non si pongono nemmeno il problema si trovino già in questo stato senza sapere di esserlo, e magari altrettanti fanno mille sforzi per arrivarci, o peggio pensano di esserci arrivati, e magari si trovano ad anni luce....


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Vecchio 28-03-2007, 11.05.14   #9
VanLag
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Originalmente inviato da krjisoul
Anche io sono giunta a questa conclusione, molto spesso è il volere stesso dell’ego che ci spinge a voler essere qualcosa di diverso o qualcosa di più, da ciò che siamo, nel bene e nel male.
Quella coscienza non contaminata è un infinito e vasto oceano nel quale, in un silenzio siderale, si sente rimbombare l’eco dell’universo.

La verità è paradossale. Noi siamo già al ramanashram ma stiamo sognando di esserci persi e di dover trovare la strada per arrivarci. Non ciò che siamo deve cambiare, ma l’idea che dobbiamo diventare qualche cosa di più e di meglio di ciò che siamo, deve andarsene ed allora rientreremo sofficemente in noi stessi.

Stralcio da: - L'Unico Dialogo pubblico di U.G. dopo quella che lui chiama "Calamità" -

Questo stato di non conoscenza non è un mio stato particolare, (Io lo chiamo lo stato naturale del nostro essere). Questo stato è tanto vostro quanto mio. Non è lo stato dell'uomo che ha realizzato Dio, ne lo stato dell'uomo auto realizzato, neanche è lo stato del santo. Esso è lo stato naturale di ciascuno di noi, ma siccome voi state cercando qualche altra cosa, state inseguendo qualche stato di liberazione, mutazione, o realizzazione, (non so che parola usare), voi siete persi.

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Vecchio 28-03-2007, 11.15.03   #10
Yam
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Ciao a Tutti,

Anche io sono giunta a questa conclusione, molto spesso è il volere stesso dell’ego che ci spinge a voler essere qualcosa di diverso o qualcosa di più, da ciò che siamo, nel bene e nel male.
Anche J. Krishanmurti diceva lo stesso, tutta questa lotta, questa sofferenza, quando basterebbe – se si riuscisse ….- fermare la mente, e siamo già là.

Questo penso sia anche il fare tabula rasa, se la mente è ferma, è priva di giudizio, è oltre il bene e il male, nell'eterno presente e nulla la può più contaminare, questo è lo stato di ‘purezza’ , quindi non più ciò che piace o non piace a seconda del nostro arbitrario giudizio, ma ciò che E’.
Quindi non è un voler essere di più o meglio di ciò che siamo, ma voler essere e amare tutto ciò che siamo, dentro e fuori di noi....uniti al Tutto.

Penso che molti che forse non si pongono nemmeno il problema si trovino già in questo stato senza sapere di esserlo, e magari altrettanti fanno mille sforzi per arrivarci, o peggio pensano di esserci arrivati, e magari si trovano ad anni luce....



No Krjisoul, non puoi fermare la mente perche' colui che vuole fermare la mente e' sempre il pensiero, l'ego, ti avrebbe risposto U.G. .
U.G. era un Maestro Sahajsta (Sahaja e' lo Stato Naturale) o nell'Ati Yoga un Maestro del Trekchod che aveva iniziato la purificazione spontanea del Togel con quelle visioni....purificazione giunta solo fino ad un certo punto. Come faccio a dire questo?
Perche' conosco i vari livelli delle visioni del Togel e anche le varie trasformazioni fisiche che accadono (simili a malattie).
Non esistono testi in italiano che parlino del Togel, se non degli aspetti considerati meno segreti. (Uno e' "Il libro tibetano dei Sei Lumi" - Ubaldini editore, se a qualcuno venisse voglia di leggerlo consiglio di saltare la traduzione del testo e passare alla seconda sezione dove c'e' traduzione e commento) .
Esistono pero' gli affreschi del Lukhang, il tempio segreto del V Dalai Lama, dove la calamita' di U.G. e anche le visioni sono rappresentate pittoricamente.
Potete vedere questi affreschi qui:
select collection
Lhasa Lukhang
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Edit: per quel che riguarda Jiddu Krishnamurti, invece, che aveva un'altra funzione rispetto a U.G. il quale ha rincarato la dose, consiglio di nuovo la lettura di "Vita e Morte di Jiddu Krishnamurti" di Mary Lutyens, dove sono testimoniate le dolorose trasformazioni di Jiddu Krishnamurti e i suoi incontri con altre dimensioni.

Sul Lukhang: Dalai Lamas Secret Temple . Dello stesso autore, Jan Baker, e' uscito di recente in italiano per Corbaccio "Dietro le cascate" (stupendo).
Occhio ad amazon.com perche' sto avendo seri problemi con la carta di credito (addebitano importi mai spesi).

Ultima modifica di Yam : 28-03-2007 alle ore 17.13.51.
Yam is offline  

 



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