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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 24-04-2007, 18.26.49   #1
mathemathikos
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Messaggi: 43
esperienza spirituale nel cristianesimo

Praticando meditazione zen e interessandomi di buddismo zen, pur restanto cristiano (non me lo impongo per tradizione, ma sento dentro di me di agire così) sono arrivato ad una considerazione che voglio condividere con voi; può la mancanza di persone con un'esperienza spirituale rappresentare un "problema" per il cristianesimo? Il corpo pastorale di qualunque confessione cristiana, per essere ordinato sacerdote, deve studiare, ma lo studio non lo cambia spiritualmente. Per me questo è un ostacolo. QUando leggo o ascolto qualche maestro orientale rimango affascinato dalla profondità delle sue parole, del modo in cui le dice...il clero cristiano (sia esso cattolico, protestante, ortodosso) lo vedo riflessivo, dottrinale, teorico, fisolofico, ma non spirituale. Sicuramente ci saranno sacerdoti con un'esperienza spirituale (nella mia vita ho appurato che molti frati giovani francescani hanno un cammino spirituale) ma ciò rappresenta una minoranza del clero, e sicuramente il clero non è tenuto ad avere un'esperienza spirituale, cosa che invece accade con i buddisti (e sicuramente con altre religioni orientali). Grazie di avermi letto (ed eventualmente risposto)
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Vecchio 24-04-2007, 19.03.01   #2
turaz
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Messaggi: 3,250
Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

vero.
sono prevalentemente psichici ma ciò è dato a mio avviso dall'impostazione stessa alla "base"
si studia invece di "vivere" sulla propria pelle
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Vecchio 24-04-2007, 21.06.30   #3
Yam
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Henry Le Saux

Thomas Merton

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Vecchio 24-04-2007, 23.52.16   #4
Brucus
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Citazione:
Originalmente inviato da mathemathikos
...ma lo studio non lo cambia spiritualmente.

Lo studio è qualcosa che si apprende dall'esterno. La spiritualità nasce da dentro e non ha nulla a che vedere con le religioni. La spiritualità poi è la risposta che diamo a un Richiamo molto più profondo che nessuno può cercare, perchè si presenta solo quando le nostre condizioni interiori ed esteriori lo permettono, e questo momento nessuno può stabilirlo ne conoscerlo. Se cerca di farlo, si creerà soltanto illusioni spirituali che altro non saranno se non costruzioni psichiche. Quindi ciò che tu chiami esperienze spirituali le può avere chiunque, il prete cattolico, il monaco buddista, l'ateo, il contadino mentre ara la terra, il soldato che sta per sganciare una bomba su degli innocenti o l'innocente che sta per essere massacrato. Però come ti dicevo, devono verificarsi determinate condizioni, concomitanze o circostanze che non conosciamo e non scegliamo. Non giudicare dalle parole più o meno sagge che puoi ascoltare o leggere. Quelle parole possono essere dette da chiunque. Chi è accorso a quel Richiamo non deve insegnare più nulla, ne dire nulla, il suo 'agire' va oltre le parole, perchè quell'agire non è più 'suo'.

Ciao
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Vecchio 25-04-2007, 08.30.44   #5
paperapersa
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Citazione:
Originalmente inviato da mathemathikos
Praticando meditazione zen e interessandomi di buddismo zen, pur restanto cristiano (non me lo impongo per tradizione, ma sento dentro di me di agire così) sono arrivato ad una considerazione che voglio condividere con voi; può la mancanza di persone con un'esperienza spirituale rappresentare un "problema" per il cristianesimo? Il corpo pastorale di qualunque confessione cristiana, per essere ordinato sacerdote, deve studiare, ma lo studio non lo cambia spiritualmente. Per me questo è un ostacolo. QUando leggo o ascolto qualche maestro orientale rimango affascinato dalla profondità delle sue parole, del modo in cui le dice...il clero cristiano (sia esso cattolico, protestante, ortodosso) lo vedo riflessivo, dottrinale, teorico, fisolofico, ma non spirituale. Sicuramente ci saranno sacerdoti con un'esperienza spirituale (nella mia vita ho appurato che molti frati giovani francescani hanno un cammino spirituale) ma ciò rappresenta una minoranza del clero, e sicuramente il clero non è tenuto ad avere un'esperienza spirituale, cosa che invece accade con i buddisti (e sicuramente con altre religioni orientali). Grazie di avermi letto (ed eventualmente risposto)

Da qualche parte nel Vangelo Gesù Cristo dice ai Grandi Sacerdoti:
Guai a Voi che conoscete ed avete in mano le chiavi del Regno
ed impedite agli altri di accedervi!! Non so se siano le esatte parole
ma il concetto è quello!
paperapersa is offline  
Vecchio 25-04-2007, 08.42.26   #6
Yam
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Quale che sia il modo in cui gli uomini Mi adorano, in ogni modo Io li abbraccio nel Mio amore: è comunque il Mio sentiero quello che essi percorrono(Bhagavadgîtâ IV, 11).
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Vecchio 26-04-2007, 17.26.20   #7
ricercadelnulla
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Premesso che mi ritrovo molto in ciò che ha risposto Brucus, vorrei comunque dire che l'esperienza spirituale, anche se non poprio nell'accezione di Brucus, è comunque presente nella tradizione cristiana, anche se lo è stata molto di più in passato che oggi. La mistica cristiana, più o meno accettata dalla Chiesa come istituzione, contempla personalità del calibro di Eckhart, Taulero, Silesio... Personaggi che conciliavano un'erudizione fenomenale con un'esperienza spirituale di tutto rispetto. Ma ci sono state anche tante figure di santi e sante che pur non avendo la loro erudizione sono giunti alle stesse esperienze spirituali... Angela da Foligno non sapeva nemmeno leggere eppure chi è stata più mistica di lei? L'esperienza dello Spitiro non dipende dalla maggiore o minore erudizione. Poi, che i buddisti abbiano "ufficializzato" la "via mistica" e i cristiano l'abbiano invece marginalizzata e ridotta a "fenomeni miracolosi" è un'altra questione...
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Vecchio 26-04-2007, 20.50.32   #8
kat
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Messaggi: 25
Lightbulb Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Può la mancanza di Cristiani rappresentare il cristianesimo?
Io mi domando se i cristiani leggono frequentemente quello che dovrebbe essere il principio ispiratore per tutti gli stessi e cioè il Nuovo Testamento, dove si parla di spiritualità ma in modo diverso dalle religioni e filosofie orientali.
Per quel poco che sono riuscito a capire, non essendo assolutamente un esperto, Gesù ha parlato principalmente a persone molto umili ed anzi sembrerebbe che fossero i prediletti ed avessero più probabilità di capire il “messaggio” ; uomini non indottrinati anziché studiosi delle sacre scritture, spesso riprendeva gli studiosi del tempo facendo notare loro che non riuscivano ad estrapolare l’essenza della parola di Dio dalle sacre scritture; pare che il messaggio di Cristo sia diretto al cuore e cioè alla parte cosi detta irrazionale che ha la capacità di sentire al di là della logica apparente.
Diverse sono le allusioni a questo nel Nuovo Testamento con riferimento ad esempio all’innocenza dei bambini o al vero discepolo di Gesù (Luca 14-25).
Parabole come “Il gran comandamento”( Matteo 22-34 primo e secondo comandamento) a mio parere racchiudono l’essenza della pratica del cristianesimo fatta di azioni quali il perdono, l’amore, la carità e il non attaccamento alle cose materiali, questo è il punto di partenza della pratica spirituale che dovrebbe essere conseguenza del rispetto della legge di Dio. (Domanda:ha somiglianza con la pratica zen?) Questa pratica provoca, a mio giudizio, l’apprendimento contestuale di una apertura spirituale enorme (ed infatti quasi introvabile se non in uomini d’eccezione, santi, missionari o persone che dedicano la vita al prossimo) che si differenzia , sempre secondo la mia opinione, dalla meditazione i quali effetti non sono così evidenti. Per questo motivo, avendo letto (e mai studiato ne applicato, non mi si fraintenda ) alcune pubblicazioni divulgative sullo zen, anch’io ho fatto considerazioni simili ed anzi sono soddisfatto di apprendere che persone che ne sanno evidentemente più di me si pongano simili domande.
Ringrazio mathemathikos per l’argomento proposto e grazie per averlo condiviso con noi, saluti…………….kat
kat is offline  
Vecchio 03-05-2007, 07.15.59   #9
paperapersa
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

io credo che l'esperienza mistica ha un solo scopo: percepire l'UNITA' di ogni
essere .
Compreso profondamente questo, una volta che lo si interiorizza profondamente, non c'è che da "amare il tutto come sè stessi".
Ora se tale "amore per l'altro" è già nell'umile, nel semplice e nel
bambino senza schemi, e diventa pertanto connaturato alla vita, credo
che non ci sia bisogno di percorrere altre vie o sentieri spirituali se non la vita stessa.
paperapersa is offline  
Vecchio 03-05-2007, 09.07.40   #10
Yam
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Riferimento: esperienza spirituale nel cristianesimo

Citazione:
Originalmente inviato da kat
Può la mancanza di Cristiani rappresentare il cristianesimo?
Io mi domando se i cristiani leggono frequentemente quello che dovrebbe essere il principio ispiratore per tutti gli stessi e cioè il Nuovo Testamento, dove si parla di spiritualità ma in modo diverso dalle religioni e filosofie orientali.

Ah si,e tu cosa sai delle filosofie orientali? Per quel che mi riguarda la filosofia cattolica ha molti punti di contatto con le filosofie orientali.
L'esperienza mistica in ogni caso e' universale e oltre la filosofia e la teologia di qualsiasi religione.
Pilastro del Buddismo Mahayana e' Karuna, la compassione, che scatuirisce spontaneamente dalla mente silenziosa.

Citazione:
Per quel poco che sono riuscito a capire, non essendo assolutamente un esperto, Gesù ha parlato principalmente a persone molto umili ed anzi sembrerebbe che fossero i prediletti ed avessero più probabilità di capire il “messaggio” ; uomini non indottrinati anziché studiosi delle sacre scritture, spesso riprendeva gli studiosi del tempo facendo notare loro che non riuscivano ad estrapolare l’essenza della parola di Dio dalle sacre scritture; pare che il messaggio di Cristo sia diretto al cuore e cioè alla parte cosi detta irrazionale che ha la capacità di sentire al di là della logica apparente.

Questo lo ha fatto qualsisasi vero mistico ad oriente come ad occidente.

Citazione:
Diverse sono le allusioni a questo nel Nuovo Testamento con riferimento ad esempio all’innocenza dei bambini o al vero discepolo di Gesù (Luca 14-25).
Parabole come “Il gran comandamento”( Matteo 22-34 primo e secondo comandamento) a mio parere racchiudono l’essenza della pratica del cristianesimo fatta di azioni quali il perdono, l’amore, la carità e il non attaccamento alle cose materiali, questo è il punto di partenza della pratica spirituale che dovrebbe essere conseguenza del rispetto della legge di Dio. (Domanda:ha somiglianza con la pratica zen?)

La motivazione del risveglio (Bodhicitta) e' cio' che ispira la pratica del neofita ed e' legata al voto del Bodhisattva. Si tratta di sviluppare una mente naturalmente rivolta verso gli altri, cioe' non si pratica per se stessi ma per il bene di tutti gli esseri. Il voto sostanzialmente e' rinunciare per sempre a causare sofferenza a se stessi e agli altri.
Lo Zen e' Mahayana. Pilastro dello Zen sono le Sei perfezioni (Paramita) che sono caratteristiche spontanee del nostro vero Se', che altro non e' che il Cristo Interiore.



La prima paramita e' Dana Paramita, generosita'. La seconda e' Shila Paramita, ossia perfezione Etica, la terza e' Ksanti Paramita, ossia perfezione della pazienza, la quarta e' Virya paramita, perfezione del vigore, la quinta e' Dyana paramita, perfezione della concentrazione e la sesta e' Prajnaparamita la perfezione della perfetta sapienza e saggezza trascendente.

Citazione:
Questa pratica provoca, a mio giudizio, l’apprendimento contestuale di una apertura spirituale enorme (ed infatti quasi introvabile se non in uomini d’eccezione, santi, missionari o persone che dedicano la vita al prossimo) che si differenzia , sempre secondo la mia opinione, dalla meditazione i quali effetti non sono così evidenti. Per questo motivo, avendo letto (e mai studiato ne applicato, non mi si fraintenda ) alcune pubblicazioni divulgative sullo zen, anch’io ho fatto considerazioni simili ed anzi sono soddisfatto di apprendere che persone che ne sanno evidentemente più di me si pongano simili domande.

Su questo in parte sono daccordo, ma il problema e' da ricercare nell'uomo. Di per se il Buddismo ha molto da dare agli esseri umani e ai Cristiani in particolare. Il Cristiano tende ad essere ideologico perche' ha perso il contatto con il silenzio profondo della sua anima e su questo lo Zen ha molto da dare.

Ultima modifica di Yam : 03-05-2007 alle ore 10.01.12.
Yam is offline  

 



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