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Vecchio 10-04-2008, 09.08.59   #1081
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
per le meditazioni notture, le faccio rimanendo supino al letto, con gli occhi chiusi, e senza particolari posture. Anche perché alzarmi alle tre di notte, creerei delle complicazioni, in casa.
Però questo non significa che la corretta procedura posturale non possa assumere grandissima importanza per chi segue quel percorso. Non so dare una spiegazione. Ne posso tentare una. Ha in qualche modo a che fare con la "rettificazione" che si acquisisce dopo aver attinto all'illuminazione. L'entrata nell'Esperienza produce, fra l'altro, una ieraticità nel comportamenti e nella gestualità: si fa solo l'essenziale. I movimenti sono misurati, i comportamenti temperati. Le geometrie del corpo nella sua gestualità sono perfette.
Questo avviene con la massima naturalezza, senza affettazione o senza alcuno sforzo.
anch'io personalizzo molto..e prediligo la posizione supina,anche per una certa "praticità familiare" e ormai conosco solo quella "posizione del morto"
Non so se ho attinto all'illuminazione però concordo con tmusa a proposito di una certa consapevolezza,che almeno per me è nel corpo..,
ce he riconosce le posture errate,così come l'istinto naturale a correggerne l'innaturalità.Così il corpo diventa più sensibile,più attento alle tensioni muscolari (c'è ad esempio in atto, per ora, un tentativo di ripristinare una posizione più corretta al mio collo,tramite uno sgranchirsi ed un roteare del medesimo..).
Son d'accordo con Yam,che in questi casi,l'hatha yoga può essere molto salutare.
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Vecchio 10-04-2008, 09.10.31   #1082
Mirror
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Originalmente inviato da robbybass
Ciao Mirror.

Forse uso termini impropri,(colpa),ma mi riesce difficile tradurre in parole certe
emozioni. E' vero la consapevolezza non giudica. Ma cosa è la consapevolezza per te? Se mi dici che non valuta in anticipo, mi fai intendere che non conosci la natura della consapevolezza.
Se è così allora il tuo ragionamento è condivisibile e logico.
Ciao

Per non ripetere... condivido sostanzialmente, anche per esperienza diretta, questa descrizione di Raphael, tratta da Vidya e già postata da Atisha.
Forse non l'hai ancora letta.

https://www.riflessioni.it/forum/spir...pevolezza.html

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Vecchio 10-04-2008, 12.31.36   #1083
atisha
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Originalmente inviato da robbybass
Per Atisha: Ciao, se leggi cosa ha scritto di recente Tmusa ti accorgi che lui
ha confuso il flash spontaneo dell'illuminazione temporanea con lo stato di
illuminazione permanente a cui si riferisce il Buddha. Ho solo cercato di farglielo notare.



sì, può essere..
ma anche non essere.. il Divino in noi si esprime in mille modi e mille situazioni..
il beneficio del dubbio va sempre dato...
atisha is offline  
Vecchio 10-04-2008, 14.31.21   #1084
robbybass
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Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Per non ripetere... condivido sostanzialmente, anche per esperienza diretta, questa descrizione di Raphael, tratta da Vidya e già postata da Atisha.
Forse non l'hai ancora letta.

https://www.riflessioni.it/forum/spir...pevolezza.html


E' chiarissimo il discorso postato, come appare chiarissimo che la
consapevolezza è una conquista graduale di ogniuno.
Più ti conosci, più sei in generale consapevole.
Abbiamo due livelli di consapevolezza diversi.Non deve essere un problema.

Ciao.
robbybass is offline  
Vecchio 10-04-2008, 14.45.48   #1085
Flow
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Originalmente inviato da tmusa
Cio che è importante è essere in grado di passare dall'altra parte con naturalezza e senza sforzo e rimanerci il più a lungo possibile, incomincio a credere che sia possibile anche per sempre, tutti i metodi sono solo strumentali, non bisogna attribuirne un'importanza più grande di quella che hanno. I maestri zen usavano i metodi più stravaganti, tanto per non dimenticarcelo.

Dall'altra parte ci sei gia', e da sempre ci sei.. mentre il di qua' e' creato dalla speranza.. la speranza di fare esperienza di quello che sei e' chiamata meditazione.
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Vecchio 10-04-2008, 14.58.03   #1086
Mirror
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Citazione:
Originalmente inviato da robbybass
E' chiarissimo il discorso postato, come appare chiarissimo che la
consapevolezza è una conquista graduale di ogniuno.
Più ti conosci, più sei in generale consapevole.
Abbiamo due livelli di consapevolezza diversi.Non deve essere un problema.

Ciao.

Non capisco cosa intendi con: "abbiamo due livelli di consapevolezza diversi."
Me lo potresti spiegare, per favore e se ti va?

Vuoi dire che lo specchio della Consapevolezza ha due diversi modi di riflettere oggetti?

Per me, la Consapevolezza c'è o non c'è. Quando c'è è Una.
I livelli non appartengono alla consapevolezza ma alla mente, come ho già detto in precedenza, rispondendoti riguardo al senso di colpa.
E proprio perchè c'è quella consapevolezza intangibile, non c'è alcun problema nel riscontrare i riflessi diversi delle nostre parole.

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Vecchio 10-04-2008, 16.57.46   #1087
tmusa
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Citazione:
Originalmente inviato da Flow
Dall'altra parte ci sei gia', e da sempre ci sei.. mentre il di qua' e' creato dalla speranza.. la speranza di fare esperienza di quello che sei e' chiamata meditazione.

Bellissime queste parole. Ora commentandole aggiungerei che la "consapevolezza" dell'esserci è quello che in genere ci manca. E torna la parola consapevolezza che noto sta animando il forum. Non la uso tanto, anche se ne apprezzo le definizioni che vengono date, dicevo non la uso tanto perché la parola "consapevolezza" si presta a delle ambiguità, essendo utilizzata anche nel descrivere i processi di cognizione ordinaria, ovvero relativistica. Per esempio ognuno è consapevole del proprio ruolo e della propria funzione, ed è consapevole di ciò che si deve o non deve fare rispetto a quei ruoli. Siamo dunque all'interno della logica relativistica. Ma la "Consapevolezza" di cui si parla è altra cosa, lo so bene; ecco perché, a scanso di equivoci, preferisco usare il termine di "Illuminazione" che ha un significato più univoco e trascina fuori dagli angusti limiti della logica duale.
Inoltre, i maestri usano dirci che fra i tanti aspetti con i quali si manifesta l'Illuminazione ce ne uno che definiscono come "chiara visione", in altri testi viene descritto poeticamente come "l'entrata nel darmadatu"; in sostanza si tratta della percezione del mondo sotto il fulgore di una luce particolare. Il mondo si veste di una splendida livrea. E' un'esperienza, abbastanza comune anche questa, difficilmente inquadrabile nell'espressione generale di "Consapevolezza". Ma, evidentemente, sto solo facendo una questione terminologica, assolutamente di nessun valore, così tanto per chiarirci sui termini che usiamo.
Da ultimo, vorrei dare un contributo su una questione da indagare. l'Illuminazione o comunque la vogliamo chiamare, non si presenta secondo un aspetto diciamo così "standardizzato", ma può essere più o meno intensa, più o meno profonda, più o meno penetrante. Dante direbbe "la luce di colui che tutto move, per l'universo penetra e risplende, in una parte più e meno altrove.
Dobbiamo fare i conti con questa multidimensionalità dell'esperienza altrimenti finiamo con non comprendere o non considerarne degli aspetti che riteniamo non conformi. In altre parole potremmo scambiare per piombo quello che è solo un oro meno lucidato.
Per concludere, l'esperienza è una ma ci sono dei gradi di perfezione.
tmusa is offline  
Vecchio 10-04-2008, 17.18.05   #1088
Flow
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Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Per me, la Consapevolezza c'è o non c'è. Quando c'è è Una.
I livelli non appartengono alla consapevolezza ma alla mente

La consapevolezza e' condizionata da qualcosa per esserci ?
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Vecchio 10-04-2008, 17.40.20   #1089
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Non capisco cosa intendi con: "abbiamo due livelli di consapevolezza diversi."
Me lo potresti spiegare, per favore e se ti va?

Vuoi dire che lo specchio della Consapevolezza ha due diversi modi di riflettere oggetti?

Per me, la Consapevolezza c'è o non c'è. Quando c'è è Una.

Ho capito, tuttavia ti stai contraddicendo.
C'e' sempre, essendo inseparabile dallo Stato Naturale.
Credo che Robbybass non abbia la minima idea di cio' di cui si sta parlando...., lo ha ormai dimostrato ampiamente....tuttavia non e' affatto separato dal Suo Stato Naturale, anche se non lo sa.

Citazione:
I livelli non appartengono alla consapevolezza ma alla mente, come ho già detto in precedenza, rispondendoti riguardo al senso di colpa.

Appunto.
Yam is offline  
Vecchio 10-04-2008, 17.57.04   #1090
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Citazione:
Originalmente inviato da Flow
La consapevolezza e' condizionata da qualcosa per esserci ?

No, perchè è il sostrato di tutto. C'è prima che sorga il pensiero, ogni cosa.
Come lo specchio è lì, indipendentemente da ciò che vi si riflette.

Essa è anche l'arte di osservare impersonalmente ciò che si riflette su di essa, rimanendo testimoni imparziali,
distaccati eppure coscienti, presenti.

Coscienza e Consapevolezza io li intendo come sinonimi.
Sono la sorgente luminosa di ogni cosa e lo sfondo immutabile ed eterno sul quale si proietta la mente.

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