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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 03-06-2002, 11.44.22   #11
uto
Ospite
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 4
E SE?

Vera saggezza non significa non commettere errori, ma non rinunciare mai a smettere di imparare.

IL MALE NON ESISTE
LA NOSTRA INTELLIGENZA E IL NOSTRO MENTALE RIMANENDO ATTACCATI AL MONDO MATERIALE E TEMPORALE, GIUDICANO CHE UNA DATA SITUAZIONE O UN FATTO PARTICOLARE SIANO CATTIVI.
TUTTAVIA IL MONDO FISICO, DOBBIAMO IMPARARE A CAPIRE, E' SOLO UNA PROIEZIONE E UNA CREAZIONE DEL MONDO SPIRITUALE, CHE E' L'UNICO CHE REALMENTE CONTA: IL NOSTRO VERO AMBITO.



La piu' grande scoperta di unagenerazione è che gli esseri umani possono modificare la loro vita, cambiando il loro atteggiamento mentale. A. EINSTEIN
uto is offline  
Vecchio 03-06-2002, 12.25.40   #12
Hiram777
Ospite
 
Data registrazione: 24-04-2002
Messaggi: 10
* Pie'oh'pah

Intendevo dire che, se la manifestazione fisica del mondo spirituale si é esplicata in maniera binaria (bene-male,positivo-negativo,sole-luna ecc.), l'origine (il vertice del triangolo) non può che avere in se la sintesi di questi opposti, quindi Dio é bene e male contemporaneamente e, nello stesso tempo, trascende la dualità di queste forze.
E' plausibile ?
Hiram777 is offline  
Vecchio 03-06-2002, 13.33.11   #13
Morfeo
 
Messaggi: n/a
Hiram errare è umano... perseverare no!


Ma cosa importa? Cosa ottieni anche quando ti dicono sì Dio è il bene e il male? O se ti dicono il contrario?

Cosa te ne fai? Cambi vita? Ti senti meglio? Il mondo smette di essere piano di pavidi e profittatori?

Non credo proprio sai...

L'energia creativa che abbiamo dentro, credo sia utile usarla per l'automiglioramento, e 'fanculo le domande futile e mesturbevoli!

Quelle avranno risposta da solo, come effetto collaterale del nostro migliramento interiore...

Un po' come chi pratica Kung Fu che si ritrova con un gran fisico, il fisico non è il fine, ma solo un effetto collaterale...

Lo so che è difficile da digerire in tempi di "supermercato del tutto" quando con una pillola o un apparecchietto i tipini fighi vogliono gli addominali scolpiti...


E' lo stesso per le domande "alte", che alte paiono, ma in realtà sono solo seghe, non danno frutti...
 
Vecchio 04-06-2002, 15.42.39   #14
kayten
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-05-2002
Messaggi: 57
bella domanda!!!!!

Dunque vediamo il "male":
potrebbe derivare dal primo litigio agli albori della storia, ossia quando 2 esseri non hanno avuto la stessa idea ma ogn' uno sponsorizzava la propria, per affermare la propria ragione sono state inventate le botte. da qui nacque la vendetta poiche' colui che le aveva prese secche voleva per forza restituirle.
altro male "lui ha di piu' di me!!!" quindi? cerchiamo di portarglielo via!! e da qui nacque il furto! poi....."lui e' piu bello di me" ed allora si inizio' a tramare dietro alle spalle del povero bello e da qui nacque il colpire alle spalle e la vigliaccheria.
ma tutto cio' doveva essere sotto l' egida di un' entita' superiore
in tal modo da poter giustificare le azioni carogna.
come esiste la luce ed il buio, il caldo ed il freddo, l'0 asciutto ed il bagnato, cosi' esiste il male ed il bene, occorre saper giustamente dosare gli ingredienti,ad esempio se io voglio salvare una persona assalita da un delinquente, per poterla salvare devo essere piu' cattivo del delinquente,questo caso sta a significare che tutto il male non e' poi cosi' negativo ma all' occorenza e' basilare, e' inutile a mio avviso andare a perdersi
in assurde ricerche, sta a noi sfruttare la parte migliore di noi stessi e come dissi in un post precedente, se il prossimo quando ti incontra sorride e' perche' e' contento di te.quindi...vivi i tuoi giorni il meglio possibile conscio del fatto che e' inutile fare del male al tuo prossimo quando sai benissimo che all' altro mondo non potrai mai portarti dietro nulla!.
ADR
kayten is offline  
Vecchio 05-06-2002, 00.52.29   #15
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Post 1 / 2
Per i possessori della Luce (non per Hiram 777) e i possessori del Verbo

E SE?
Vera saggezza non significa non commettere errori, ma non rinunciare mai a smettere di imparare.
IL MALE NON ESISTE. LA NOSTRA INTELLIGENZA E IL NOSTRO MENTALE RIMANENDO ATTACCATI AL MONDO MATERIALE E TEMPORALE, GIUDICANO CHE UNA DATA SITUAZIONE O UN FATTO PARTICOLARE SIANO CATTIVI.
TUTTAVIA IL MONDO FISICO, DOBBIAMO IMPARARE A CAPIRE, E' SOLO UNA PROIEZIONE E UNA CREAZIONE DEL MONDO SPIRITUALE, CHE E' L'UNICO CHE REALMENTE CONTA: IL NOSTRO VERO AMBITO.

Smetto, solo per un attimo, il mio abituale abito bianco e poso la corona che normalmente attornia il mio capo di saggio per munirmi delle pistole che non son solito portare e concedermi, così bardato, uno sfogo (uno dei pochi, caz.zo mi sarà pure concesso qualche volta) stimolato dall’intervento che ho trascritto:
E’ evidente che sto diventando proprio saggio. Oggi ho imparato che i disastri naturali (terremoti, alluvioni, maremoti, eruzioni vulcaniche, malattie) non sono male in quanto rappresentano “…SOLO UNA PROIEZIONE E UNA CREAZIONE DEL MONDO SPIRITUALE, CHE E' L'UNICO CHE REALMENTE CONTA …”.
E’ evidente che tutte le morti di cui si vagheggia, siano, appunto, un dilettevole astratto vagheggiare su fatti che non accadono o, se accadono, non provocano dolore, miseria, patimento, disperazione, lacrime, sofferenza, pietà perché sempre emanazione della nostra sfera spirituale.
caz.zo di un caz.zo, stracaz.zo che male!!!!
ANDATE A DIRLO A CHI DI QUESTO SUPPOSTO O PRESUNTO MALE SOFFRE… DITELO ALL'ANIMA DI CHI MUORE PER FAME (LETTERALMENTE), DEI BAMBINI CON IL VENTRE GONFIO (ho appreso da chi in quei posti ci è stato veramente, che se vuoi comunicare con quella gentaglia… per carità, anche sporca – che ribrezzo – con la loro anima, devi prima aver saziato il corpo – la preghiera solo dopo il panino col salame), DELLE MADRI CHE PERDONO UN FIGLIO, DEI SOPRAVISSUTI DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO (non necessariamente tedeschi)… TUTTO UNA PROIEZIONE DEL NOSTRO SPIRITO… PENSATE UN PO’ QUANTO SONO STUPIDI QUELLI CHE NEL MONDO COMBATTONO PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI CHI SOFFRE (EMERGENCY); CHE COGLIO.NI, NOI LO POSSIAMO DIRE FORTE, NON HANNO ANCORA COMPRESO CHE E’ TUTTO UNA PROIEZIONE DEL NOSTRO SPIRITO. POVERO GHANDI, POVERO MARTIN LUTER KING, POVERA MADRE TERESA, GINO STRADA CHE CI FAI IN QUEI LUOGHI DESOLATI E PUZZOLENTI? NOI ABBIAMO LA LUCE, NOI TI SAPREMO INSTRADARE, NOI T’INFONDEREMO DEL NUOVO (almeno per me) VERBO “…Il male non esiste, esiste non conoscenza che genera ignoranza, quindi distacco dalla realtà infelicità e nelle forme più acute si agisce nella più totale ignoranza...”
SE DOVESSI CREDERE A QUESTE COSE, ABBIATE PAZIENZA, FAREI DI TUTTO PER DIVENTARE UN ACCANITO, FETIDO E GODERECCIO MATERIALISTA EGOISTA (POSTO CHE NON LO SIA GIA’) – COGLIO.NE LO SONO GIA’… LO SPIRITO? MA MEGLIO CREDERE ALLA NATURA E ALLE FAVOLE PIUTTOSTO CHE RASSEGNARMI A QUESTI PENSIERI…
Put.tana la miseria, è vero, spesso, il male che ci portiamo dentro è solo frutto dei nostri pensieri… ma intanto, anche se così fosse in assoluto (e non è così), quando si soffre, si soffre e si sta male… si vive dentro un tunnel e non si riesce a veder la luce… provate a parlare della vostra spiritualità a qualcuno che vive dentro un tunnel senza sbocco… il giorno dopo, forse, dovreste accompagnarlo per l’ultimo viaggio… la vita è sicuramente molto, ma molto più complessa e contorta di tutte le nostre (mie soprattutto – ogni tanto ho comunque qualche piccolo sprazzo di lucidità – dipende forse dalle canne – scherzo - o dall’incazzatura) elucubrazioni (stavo per scrivere seghe mentali… mi son fermato in tempo). Io mi reputo fortunato; non vivo dentro ad un tunnel, ma caz.zo provo, cerco, tento di capire (evitando di giudicare, se posso) come potrebbe recepire un simile messaggio chi la LUCE che vedete voi non riesce proprio a vederla… Qualcuno ha mai letto o percepito la sofferenza di un candidato al suicidio? Caz.zo fattelo! Chi tenta il suicidio è una persona che chiede, con acute e strazianti silenziose urla, una mano, un aiuto per veder la LUCE… spesso il nostro aristocratico, intellettuale atteggiamento uccide la penombra di speranza che comunque esiste. Forse siamo troppo portati alla speculazione difficile (caz.zo chi parla – proprio io? – da che pulpito), bisognerebbe essere ignoranti, grettamente ignoranti per comprendere e sentire le urla silenziose… ma, domani è un altro giorno… mi risveglierò più coglio.ne di oggi… lasciamo perdere…
Ho paura che questo sia un atteggiamento assolutamente (è raro che io mi esprima in termini così assoluti) aristocratico nei confronti dell’esistenza (soprattutto quella degli altri), un atteggiamento che a me non può che star stretto perché, inevitabilmente, potrebbe indurre a presumere, anche inconsciamente, una qualche superiorità rispetto agli altri. Io sono fermamente convinto, anche perché purtroppo sperimentato, che la sofferenza, il dolore, il male esistano… eccome se esistono… son certo che lo comprendereste, all'occorrenza, anche voi ILLUMINATI dalla LUCE.
FINE DELLO SFOGO
La più grande scoperta di una generazione è che gli esseri umani possono modificare la loro vita, cambiando il loro atteggiamento mentale. A. EINSTEIN
Non so, non conosco questo SLOGAN… amerei pensare che Einstein si riferisse alla capacità degli uomini di determinare il proprio futuro attraverso il governo degli accadimenti… della storia… non della spiritualità – forse
visechi is offline  
Vecchio 05-06-2002, 00.54.36   #16
visechi
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Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Post 2/2
Per Hiram 777 e per chi ancora ha voglia di leggere
Riprendo, con un certo maldipancia, la corona e l’abito bianco da saggio che un amico del forum, benignamente, mi ha voluto attribuire (mi sento un pò preso per il c.u.l.o. – chissà perché?) e ritorno a cazzeggiare (caz.zo mi diverte!) con Hiram 777.
“… Il tuo risentimento é perfettamente giustificato e non può che rendermi lieto. Ovviamente non é del tuo stato di sofferenza che godo ma del fatto che, volenti o nolenti, quando si fanno delle "rilfessioni" su un argomento del genere, si finisce inevitabilmente nel metafisico e vengono a galla le più profonde ed insospettabili filosofie di vita. Ho trovato molto interessante la tua...
Purtroppo per te, per quanto riguarda Marsilio Ficino ti mancano le chiavi di lettura per comprendere la sua concezione di magia naturale, quindi non mi stupisco del fatto che tu ti sia limitato ad un’interpretazione letterale. Non giudicare il regalo dalla carta in cui é avvolto...”
Il mio risentimento? Hei! Stavo solo scherzando… mi sono divertito…
Per quanto riguarda Marsilio Ficino, sappi, mi reputo un privilegiato, lo conosco solo marginalmente. Hai sicuramente ragione tu! Io “vivo” lo gnosticismo come lo potrebbe vivere un curioso attratto dalle manifestazioni dell’uomo e del suo pensiero. Mi attrae l’arte (figurativa, musicale, letteraria etc…), so di essere un perfetto ignorante e di non possedere alcuna sensibilità artistica. Ti confesso, provo una certa malcelata invidia per ogni chiara (stavo per dire LUCENTE… ho evitato) manifestazione artistica; però, malgrado la mia ignoranza, guardando un quadro, che ovviamente non so giudicare dal lato artistico, mi chiedo (quasi sempre)… Ma che caz.zo avrà voluto dire il suo autore? Perché ha percepito in questo modo ciò che ha rappresentato? Quali sono state le molle che l’hanno spinto a fare questo? La musica… non lo nego, ci sono pezzi di jazz, classica, rock, brani di cantautori italiani che mi fanno venire la pelle d’oca… io li ascolto e, caz.zo (quante zeta – dovete sapere che in dialetto sassarese caz.zo è quasi una virgola, come Che per gli argentini - Che Guevara era argentino), mi chiedo come avrà potuto mai concepire una cosa del genere? Prima quel brano non esisteva; lui, l’autore l’ha creato; ha preso un foglio di carta bianco è ha scritto le parole, ci ha aggiunto la musica (o viceversa… non so), partendo da un sentimento, una percezione… ecco, io, ignorante, voglio almeno arrivare a capire, rivivere dentro di me (fosse mai possibile), il momento creativo; quello in cui nasce l’opera d’arte… lo struggimento del cuore o la gioia dell’anima, trasmutata (ti piace questo termine, dì la verità, ti riporta ai patri lidi) in arte… poche parole, sinteticamente (caz.zo che invidia), lasciar intendere senza dire, lasciar intuire un “INFINITO” (ci ricasco – mi attrae).
Tu, invece, a differenza di me, Marsilio Ficino te lo cucini a colazione, a pranzo e a cena (magari ci scopi pure)… tu, per appartenenza, lo devi conoscere; io, per curiosità, lo voglio comprendere.

caz.zo di un caz.zo, stracaz.zo (sono ancora girato di palle).
Passiamo ora ad un’altra novità: Hai trovato molto interessante la mia filosofia di vita? Ciò presuppone che tu ne abbia individuato almeno una; per trovarla interessante dovresti perlomeno averla compresa; caz.zo, fammi un favore, spiegamela… ne ho proprio una gran necessità… riusciresti a spazzar via qualche nube dal mio cervello. Filosofia di vita? Io? Io godo e vivo nella confusione, nel casino cerebrale… ho accumulato troppe tossine che sto riuscendo a vomitare in questo benedetto forum… Io amo la confusione mentale (i miei paradisi artificiali)… per favore non dire eresie… nel mio cervello non sopravvivono neanche le idee che, appunto, scappano e invadono le assemblee sindacali che quel fottuto del Berluska ci costringe a tenere in questo dannatissimo periodo, pervadono stò povero forum… sono idee che vivono di vita propria… che nessuno è così masochista da alimentare con una lettura che non sia quasi infastidita (caz.zo, d’altra parte come faresti a dargli torto). Io ho solo pochi, pochissimi punti fermi… sono lì come fari, inamovibili ed indistruttibili (oramai):
L’esempio di mio padre… misero stipendiato statale, morto ormai da otto anni… la sua onestà, che ora, con colpevole ritardo, ho compreso… non era stupidità o stoltezza (il solito fesso, vedi gli altri che furbi), ma solo onestà allo stato puro, mi piace immaginare e pensare che la sua onestà (vera) fosse (qui ti voglio ancora una volta riportare a casa tua, fra i beati lidi) la quintessenza (quinta essenza… ci spiegheresti tu) dell’integrità. Caz.zo, ho, purtroppo, dovuto attendere che morisse per capirlo… ma lui ora lo sa.
L’altro punto fermo (e ho veramente finito): sai qualche anno fa ho acquistato un saggio di Erich Fromm; Avere o Essere, il titolo… tutti l’hanno letto, tutti, probabilmente, sono rimasti colpiti da questo libro… io no, ne rimasi quasi folgorato (caz.zo, abbi pazienza, ero giovane e molto ingenuo – forse lo sono ancora… ingenuo). Sappi che da quel piccolo libro, da quelle 30.000 parole e forse più, messe lì quasi per caso, una dietro l’altra fino a formare i periodi che si susseguivano l’uno all'altro per costituire i paragrafi che, sommati, hanno composto le pagine; una sull’altra, a loro volta, hanno formato i capitoli e da lì l'intero; qualcosa che non esisteva, che qualcuno, un piccolo noiosissimo uomo che non era lì per pensare me, ha creato… da lì, da quella carta credo d’aver tratto un grande insegnamento… IO VOGLIO ESSERE E NON APPARIRE… io mi presento per quello che realmente sono (almeno tento)… sono pigro e quindi non ho nessuna voglia di crearmi immagini che non mi rappresentano (neanche il mio Nick è una maschera – rappresenta, per pigrizia, i sette tredicesimi del mio nome e cognome – che fantasia); è meno faticoso essere quel che si è… non mi curo di risultare simpatico (ci riesci così bene diranno tutti - me ne fotterei in ogni caso - caz.zo spero di non diventare il bersaglio di nessuno); non ho alcun interesse ad essere il migliore e non mi curerei troppo del fatto di essere il peggiore (a pensarci bene un pò potrebbe dispiacermi - spero comunque di non esserlo). Sono molto attratto e spesso posseduto dall’avere; vivo questo mio personalissimo travaglio quotidiano che, piaccia o no, alle volte provoca dolore (non esageriamo però), io vivo con una certa serenità; non posso lamentarmi, ho una vita che mi piace.

Filosofia di vita???
Caz.zo di un caz.zo, stracaz.zo, ho riguardato ciò che ho scritto fino ad ora… accidenti è un po’ troppo lungo… ho ancora il meglio: “L’origine del male” – Tesi, Antitesi e Sintesi –
E’ troppo lungo; non voglio rinunciare a nulla (neanche allo sfogo iniziale) – Tesi, Antitesi e Sintesi te/ve lo copiaincollerò un altro giorno.

Ora ti/vi saluto
visechi is offline  
Vecchio 05-06-2002, 02.37.58   #17
PierPaolo
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Data registrazione: 29-05-2002
Messaggi: 11
In particolare per Visechi:

C'è quello che siamo e c'è quello che pensiamo di essere, c'è quello che diciamo di essere e c'è quello che gli altri vedono che siamo.
Ti invito a ridurre le distanze tra ognuna di queste dimensioni.

Per quanto riguarda il tuo sfogo voglio comunicarti come l'ho osservato: hai presente un bruco incazzato? Incazzato perché si sente morire e sente il dolore della sua apparente degenerazione, perché non vuole cambiare e soprattutto perché non crede che esista altro, oltre a quello che vede, beh, hai presente quel bruco? Hai presente la figura meschina che fa ai nostri occhi che pure sono compassionevoli, che capiscono il suo punto di vista ma che non possono condividerlo, perché dietro ai nostri occhi il nostro cervello sa che tra pochi minuti, poche ore, quel bruco sarà una farfalla e sappiamo che il suo processo di trasformazione porta ad una forma di vita più "evoluta"; soprattutto, sappiamo che quel processo è neccessario alla vita in senso più ampio.
Ecco. Più o meno, il tuo sfogo mi è apparso così. Per questo ti rispetto, ho compassione (cioè condivido il tuo sentire, capisco la tua sofferenza), ma non posso condividere il tuo punto di vista.

A proposito poi, del fatto che queste idee sul distacco dal mondo materiale siano lontane dal vivere pulsante e sofferente, ribadisco il concetto di compassione (che se non accompagna ogni manifestazione umana la rende sterile e molesta) e di consapevolezza. Avere consapevolezza significa dare nuovi, e più veri, significati ai fatti.
Albert Einstein parlando di "atteggiamento mentale" voleva proprio descrivere questo: la vita è uno stato mentale, il bruco ha il suo stato mentale (e per fortuna non si fa le seghe mentali che si farebbe un uomo al suo posto quindi non soffre come farebbe un uomo al suo posto, prendilo come metafora) e l'uomo che osserva ne ha un altro, così come l'uomo che ha consapevolezza ne ha un altro ancora; la vita per ognuno di noi è diversa proprio in relazione alla diversità di stato mentale che abbiamo.

Hai poco da incazzarti sul fatto che ci sono milioni di bambini che muoiono di fame, serve solo a mantere questo stato di cose, incazzarsi e non prendere coscienza che ogni nostro pensiero violento, ignorante, non unitario, contribuisce al persistere di queste cose. Se capisci che quei bambini non sono diversi da te, se realizzi che sono separati da te come possono essere separati dalla tua testa i tuoi piedi, allora non ti arrabbi perché i tuoi piedi sono nella cacca, ma allunghi le mani ti aggrappi a qualcosa e ti tiri fuori. Se invece continui a dire poveri piedi, poveri piedi! E soffri per loro, non li aiuti e non capisci di essere nella cacca quanto e forse più di loro, piccola testa pensante (cerca di capire che mi riferisco alla metafora e non esprimo nessun parere su di te che sei certo una persona meravigliosa... insomma non voglio offenderti, credimi, ma offrirti un'immaggine forte dell'ottusità di questa mente razionale che domina la nostra vita impedendoci di viverla veramente).
Accenno solo il fatto che quei bambini di fame muoiono ma se iniziassimo a liberarci dall'ottuso pensiero della morte come della fine di qualcosa capiremmo che, come il caro vecchio Albert ci insegna: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma."
Solo la nostra ignoranza di una dimensione oltre la vita apparente ci fa temere quel fenomeno evolutivo che si chiama erroneamente morte.
Certo, hai ragione, c'è la sofferenza, i miei piedi soffrono, le mie mani soffrono, il mio cuore soffre, la mia testa soffre... la mia consapevolezza mi dice che tutta questa sofferenza è frutto dell'ignoranza, della mia ignoranza, della tua/mia ignoranza, della vostra/mia ignoranza, della nostra/mia/tua ignoranza... siamo uno, siamo Dio. Prendiamone coscienza e tutta la sofferenza del mondo non servirà più a niente e finirà come dietro a un sipario.

Spero che oltre a Visechi altri abbiano avuto la pazienza e l'interesse di leggermi fino in fondo senza pentirsene.
Buona vita a voi/me
Pier Paolo

Ultima modifica di PierPaolo : 05-06-2002 alle ore 02.42.13.
PierPaolo is offline  
Vecchio 05-06-2002, 12.17.43   #18
Catharsis
 
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Ancora a parlare di male e di bene?
"non c'è torto o ragione,è un naturale processo di eliminazione"
come direbbe il mio gruppo preferito....
oppure...
"non c'è bene o male,è un naturale processo di volontà di potenza!" come direbbe il mio filosofo preferito....
Che senso ha parlare ancora di male o di bene,di morale?Bisogna semplicemente accettare il mondo per quello che è:espressione di volonta di potenza.

I bambini del terzo mondo muoiono di fame?Chissà perchè...forse perchè noi li sfruttiamo ormai da secoli?E con la vostra così detta compassione(ovvero l'opposto negativo della volontà di potenza)cosa volete concludere?Credete veramente che in questo mondo possa esserci benessere per tutti?A me non sembra...mors tua vita mea..la torta è troppo piccola....Tutto ciò è giusto o è sbagliato?Chi può dirlo?Ha senso dirlo?Bush vorrebbe dominare il mondo...Bin Laden vorrebbe dominare il mondo....chi ha ragione?Nessuno ha ragione!Tutti hanno ragione!Esiste una ragione?L'unica ragione che conosco è quella di chi vince.
 
Vecchio 05-06-2002, 12.30.58   #19
PierPaolo
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Data registrazione: 29-05-2002
Messaggi: 11
Catharsis ha detto: "L'unica ragione che conosco è quella di chi vince."

Cadi anche tu nella trappola? Ammesso che tu sia un esempio di sapienza e consapevolezza (ammesso quindi che il fatto che l'unica ragione che conosci sia l'unica che esiste), chi è cosa vince?
Quale giudizio, quale giudice esprime chi vince? Il bruco o la farfalla, l'essere umano ottuso o l'essere umano consapevole?
Vince il violento che vive nel suo mondo di violenza o il mite che continua a vivere nel suo mondo d'amore (ovviamente continua a vivere anche se il violento crede di averlo ucciso). Vince forse chi combatte contro parti di se, se mi taglio le gambe contro chi ho vinto?
Ti invito (amabilmente) a vedere il mondo attraverso guppi e filosofi nuovi, meglio ancora se attraverso i tuoi stessi occhi, magari scopri qualcosa di "nuovo".
A presto.
PierPaolo is offline  
Vecchio 05-06-2002, 12.56.51   #20
Catharsis
 
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Vince chi è Stato e Dio di se stesso, chi diventa il proprio unico giudice,chi non lascia ad altri il compito di dare giudizi morali alle sue azioni,diventando padrone delle sue idee e della sua vita. Sei tu che sei caduto nella trappola della morale! Chi vince o chi perde non lo stabilisce qualcun'altro al di fuori di noi,ma noi stessi!
 

 



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