Riferimento:
L'ateo esiste,è colui che sa tenere i piedi per terra senza perdersi in voli mistici...o quanto meno sa distinguere le fantasie dalla realtà...

E poi nei gulag mi sa che ci finiremo noi atei di questo passo...

, ciao vero l'ateo è la persona che descrivi, ma... ma voglio farti notare che nessuna persona può essere atea proprio per definizione, infatti le capacità sensoriali di qualsiasi uomo non gli permettono di distinguere il falso dal vero ( per quanto posso saperne tutto potrebbe essere illusione e io non me ne accorgerei nemmeno, solo nel ragionamento si può trovare la verità ).
senti cosa diceva l'uomo che che molti consideravano e consideraro se non il più sapiente uno tra i più (socrate): "io so di non sapere".
e non c'è scampo, l'unica cosa data di sapere all'uomo è quella che ( spero solo nella condizione terrestre ) non può sapere nulla.
ciao

ma sento di ribadirlo
una volta di più:
per me non esistono
credenti & atei
ma solo
persone che volano libere
nei cieli infiniti dell'esistenza
&
persone che ritengono conveniente
vivere inginocchiandosi
davanti all'idolo di turno

eh-eh...
per me il massimo del ridicolo
è stato quando il prete
ci raccontava la parabola
dell'Idolo d'Oro
mentre ovunque volgessi lo sguardo
in quella chiesa sbrilluccicante
non c'erano che idoli da adorare
(pazzesco!!!)
ma forse
nell'aula grande del vaticano
di certe cose non si parla...

<<<w.>>>

"con quale scienza si tengono sotto ossevazione i credenti rotaflex"?


Ma è semplice! Basta mantenere la distinzione irriducibile tra Spirito e Materia, stabilire un'unità di misura e comprarsi due buone lenti ...C casomai non bastassero tenta con il microspcopio a scansione ..... Cheeeseeee!
Noooooooooo???!!!!!

E se non bastasse neanche il microscopio a scansione?
Semplice...Si usa l'accelleratore di particelle e quattro rudimenti di meccanica quantistica...E se non bastasse manco quella?
Si tenta con qualche teoria del tachione scampato al busone...
E se si si resta comunque...ehhmm marone?

NOn c'è problema. L'importante
E' SEMPRE SAPERE [TRA L'ATEO E IL CREDENTE"] CHI HA VERAMENTE RAGIONE.

Ohibò!

La distinzione troppo netta tra credenti e atei mi sembra una forzatura, come se non ci fossero altre possibilità tra le due cose. Per esempio non credere in Dio non significa automaticamente credere nella scienza, o nel materialismo. Personalmente sono alla ricerca continua di quella che potrebbe essere la verità e superare il "dubbio", ovvero credere ciecamente in qualcosa, non è cosa facile e la fede non è un articolo acquistabile al supermercato. Al tempo stesso nutro spesso una certa sfiducia nella scienza umana, soprattutto nell'uso che l'uomo ne fa. Ascoltando gli altri mi rendo conto di quanto possano essere diversificati i punti di vista, anche tra i credenti stessi, per questo mi da fastidio una distinzione troppo netta, che può essere fonte di maggiore distanza tra le persone e rendere più difficile la comunicazione.

E soprattutto, non credo alla distinzione tra buoni e cattivi, tra vittime e carnefici. Non credo proprio che (almeno qui in occidente, altrove non lo so) credenti o atei stiano studiando il modo di riaprire i gulag... se continuiamo a tirarci addosso questi gulag la discussione non va da nessuna parte.

Sentiti:

(...) Per esempio non credere in Dio non significa automaticamente credere nella scienza, o nel materialismo(...)


No? Ohibò! Ne sei sicuro? Sicuro, Sicuro, Sicurrooo?
C'è qualcosa che sfugge eh Portland? ...Pare poco! SIC!

Non esiste la certezza, ma come la scienza vuol far notare, la probabilità!
Allora mi spiegherò meglio...
L'ateo è colui che sceglie l'ipotesi più realistica...il religioso quella più fantasiosa...tanto qualsiasi strada si scielga la meta è sempre quella..

ma se si usa il microscopio è proprio lì che percepiamo il Signore Dio nostro Rotaflex.
la scienza umana, medicina o fisica a parte, non ha fatto chissà quali passi da gigante rispetto a ciò che sapevano gli antichi per spiegare la verità sulla reale natura e principio della natura umana;
un solo uomo ci ha rivelato chi siamo, chi ci ha creato e il perchè lo ha fatto;
Portland hai detto di essere alla ricerca di qualcosa a cui credere ciecamente, ma è quello che fanno tutti coloro che dicono di aver trovato intanto qualcosa che gli da pace e serenità, senza che si abbia a capire cos'è realmente questa verità, e perciò il vuoto rimane;
percepire ogni cosa, tranne il fatto che è stata la Verità che ci è venuta incontro; ecco che così, senza affanni o vane ricerche, il quadro è chiaro e cristallino; dubbi della supponenza e presunzione a parte.

...Mmmhhhhhmm......che meravigliosa definizione del credente!

Guarda carissimo:

ti bastava fermarti qui e...
ZAC!

PERFETTO!

eCCO IL CREDENTE!

Daniela

Ma di quale realtà stai parlando? Ma hai vissuto almeno un pochino per renderti per lo meno un po' conto di qunte infinite realtà esistono? Filtra le cose attraverso il dolore, attraverso la logica emotiva e poi potrai ridefinire la realtà. O preferisci far tacere il rombo che c'è in te facendo parlare solo la voce della ragione? Vuoi che parliamo di realtà? Realtà di strada, realtà di disperazione, dove qualsiasi postulato scientifico ed equazione matematica vengono inesorabilmente smentiti? Vuoi che ti racconti di persone dotate di intelligenza e capacità logiche straordinarie capaci di distruggere ciò che più amano senza comprenderne il perchè? Realtà è la parola più astratta che abbia mai pronunciato la mia bocca. Nicola