....Ahhhh..Ma certo. Ti riferivi al secondo significato con "ego spirituale"...Ne ero certo Vedantina occidente o giù di lì...

Ed è proprio il caso di rammentare quel vecchio detto tradizionale:

"La Vita come un Arco lo Spirito come una freccia"...

E la disciplina? ...." come tensione della corda"...

Bello davvero lo Zen...
Ma poi, dopotutto, ce ne sono così tante di meraviglie nel firmamento!... e tante Vie quante sono le anime degli Uomini...
Ma di maestri veri ormai ne restano davvero pochi...

Vero è che:

Il maestro fisico, colui che ha già percorso ed è giunto a stabilità..serve eccome, dunque si potrà rimanere vincolati da effetti illusori e l'illusione di esserci "risvegliati" la può solo togliere un risvegliato che riesce a facilitarci nella conoscenza della vera Realtà.

"il vero maestro è quello interiore" (è proprio così ma con qualche premessa fondamentale)...

(...) Riallacciandomi al discorso del maestro, so che ad un certo punto una guida, un maestro, un viandante o come vorrai chiamarlo è necessario per "l'evoluzione" stessa.
[n.b. il termine "evoluzione" rende ma non è sufficientemente adeguato]

E' assolutamente necessario (assolutamente!) che appartenga a qualche tipo di religione [n.b. tra quelle rivelate o meno perchè la Via è Unica ed è questo che dobbiamo scoprire..i sentieri sono molto... stretti, ma la Vetta è sempre la stessa ..Chi non riconosce quell' Unica Vetta, non sarà mai un vero maestro, ma un ciarlatano che si arrogherà conoscenze settarie...

Cercate un "maestro" che appartenga ad una cornice religiosa riconosciuta. Ma rispettate tutti gli uomini e loro fedi ...anche se bislacche. Fuori da ciò ci sono solo gravi pericoli. Il gran capo bada dopotutto alle intenzioni privilegiando gli ultimi. E il tempo si sa non è certo dei migliori...

E non dimentichiamoci mai che la relazione con un Maestro autentico riflette in realtà quel rapporto di fiducia preliminare che si dovrebbe avere nei confronti del prossimo...Perchè quello
siete Voi... siamo Noi. ..."Questo Sei tu"...

Condivido.

Ho provato a rileggere l'intero topic.....peccato solo che non si ravvisino esperienze di vita concrete che ci indichino come conoscere se stessi e quali sono i percorsi eventuali da fare.....perchè è ovvio che tutto dipende dal fatto di cogliere se stessi .....

Per cogliere se stessi credo che ci sebba incamminare in un processo introspettivo ..........

Ma qualcuno di voi lo ha mai sperimentato ..oppure ne abbiamo fatto solo letture ?


Grazie per l'attenzione....


Rocco

io sì ed il discorso è lungo perchè l'introspezione è un lavoro che va fatto con le persone che sanno come fartelo fare, senza crearti ulteriori traumi per cui io che ho seguito un percorso di psicosintesi ti posso suggerire quello, perchè per me è stato importantissimo ma altri ti potrebbero suggerire altro.
Io posso parlarti della mia esperienza di ...guarigione psicospirituale se vuoi e quando vuoi.

Ma di maestri veri ormai ne restano davvero pochi... ..e Tu uno di questi

Ahah.. Vedantina occidentale non me lo aveva mai detto nessuno... però, mi piace la dizione, la terro da parte, sto osservando il mio Ego spirituale che si giuggiola..



E' assolutamente necessario (assolutamente!) che appartenga a qualche tipo di religione ..qui non mi troverai mai d'accordo per la mia esperienza stessa... sei troppo "di parte" sussurrando questa affermazione..anche se comprendo ciò che "emani"..perche...perchè ho avvicinato anche la Tradizione eccome..ma non sempre si giunge a Casa con un'unica Stazione di Controllo religiosa riconosciuta, rivelata o non che sia... Serve eccome, per studio, disciplina..ma spesse volte ci si perde, si arriva ad un certo punto e poi... Ma questo è stato il mio Destino...vedantino
Più strumenti si hanno..più si avanza..non è una regola universale ma una logica che ho sviluppato in cammino ed è stata vincente.
Ho modo di osservare fisicamente ciò che dico..
Bene... grazie delle approvazioni e non..immaginavo cosa volessi stimolare!
In simpatia... ti appoggio!

Caro Rocco non credo ci sia molto da aggiungere.
Che differenza fa che uno ti esponga le ragioni della suo percorso, le sue miserie nascoste, le sue debolezze, le sue sconfitte o esponga i suoi gioielli, le sue conquiste quando in fin dei conti il lavoro lo fai tu? Saresti pronto a formulare accuse di scompensamento, a formulare psicologismi buoni ad autogiustificare spesso tutta la sugna che uno si porta inconsapevolmente appresso e che magari gode quotidianamente nel coltivarsi in proprio.

Tanto se non sei sincero con te stesso o con gli altri tra coloro che eventualmente ti staranno appresso (sincerità e genuinità del Maestro in primis) te ne renderesti conto da solo.
Che si dice in fin dei conti? Se ti senti d'impegnarti, prova...
Magari funzionerà...Magari no. Ciò che vale per te non è mica detto che sia valido per tutti. E comunque anche se uno ti dicesse: ho provato "questo o quest'altro" o ho avuto quella "visione" che differenza potrebbe fare per te che non l'hai vissuta in prima persona? E ancora: perché mai uno dovrebbe confessarti cose simili con sincerità? Non funziona così. Si vive da soli e si muore soli.
Certo non è la vista o la promessa della carota che purifica l'intenzione....Cerchi per amor di verità o per il piacere in sé?
C'è molta differenza in tutto ciò nell'attitudine e nelle sue premesse:

"Se la melograna matura non è non battendola o sussurrandogli che la farai maturare prima". Nemmeno se cambierai tono della voce o bastone o persona che lo impugna"

e comunque Atisha te lo dice con convinzione e perchè no - con sincerità stando alle sue parole:

QUOTE](...) Ho modo di osservare fisicamente ciò che dico.[/quote]

Quindi "qualcosa" deve aver trovato davvero. Che mi costa non credergli? Io le credo. Sinceramente. Nessun sarcasmo.

Come minimo, quindi un orientamento autentico dovresti averlo certamente trovato... Quando addirittura non una ...maestra.

Io maestro? Che sciocchezza...Noooo...figurati .
Sono l'ultima ruota del carro ma cerco sempre.
Non sum dignus.

non è possibile ravvisare esperienze di vita...perchè a nulla ti porterebbero ORA...
Per quanto riguarda i percorsi eventuali..beh quello spetta a te scoprirlo..e se non sarai tanto intuitivo da capire da dove si inizia, ci sono belle scuole serie che avviano alla consapevolezza..alla ricerca del Sé... Cerca e se cercherai seriemente..troverai, stai tranquillo.
Non mi sento di dire altro, perchè ognuno deve affidarsi innanzitutto alla propria scintilla interiore ed alle proprie inclinazioni. Potrei parlarti della scuola Zen..o Vedantica..o Gurdjieffiana (bella e tosta...)o Ermetica o del mio Amico Osho..o altro..sto solo portando degli esempi casuali.. ma sarebbe forzare ciò che Tu dovrai trovare..a "naso"..diciamo così..

un abbraccio

Non sum dignus.

Atisha Scusa l'impertinenza...
Come mai Rocco trova le carezze e io le ...mazzate?

hehehehee.....

MI sentirei di dire di non badare troppo al naso ...
Vero è che talvolta qualche bottalo fa aquilino...
Ma più spesso ci si rovina l'olfatto.

Ciò che conta davvero resta il Cuore.


Un caro saluto a te Atisha e sempre a Deirdre che pare aver imboccato qualcosa di buono....

Cercate un "maestro" che appartenga ad una cornice religiosa riconosciuta. Ma rispettate tutti gli uomini e loro fedi ...anche se bislacche. Fuori da ciò ci sono solo gravi pericoli. Il gran capo bada dopotutto alle intenzioni privilegiando gli ultimi. E il tempo si sa non è certo dei migliori

Rileggendo attentamente... (mai avere premura..) concordo pienamente circa la "cornice religiosa riconosciuta"..

Tanto dovevo per correttezza.





ps...carezze?? mazzate??
ma se ti ho mandato un super bacio!!!