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Vecchio 09-09-2004, 16.58.10   #1
freedom
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Capisco che parlare di se stessi,

di cose intime in pubblico possa essere difficile, tuttavia credo che i tempi siano maturi per cominciare ad incarnare tutti gli argomenti di riflessione dibattuti in questo Forum negli ultimi mesi.

Voglio dire: non è che siano tutte evasioni dalla realtà? Non è che siamo tutti delusi, amareggiati, frustrati dalle nostre vite che non ci vengono come desidereremmo?

Sarebbe interessante fare una controprova: se ognuno potesse vivere la vita come meglio crede e, con ogni probabilità, essere dunque realizzato, non è che le riflessioni spirituali finirebbero nel dimenticatoio?

Cordialmente
freedom is offline  
Vecchio 09-09-2004, 18.20.29   #2
nevealsole
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Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Credo di no,
mi sono fatta una domanda simile alla tua nei giorni scorsi e così ho proposto un sondaggio (DA ZERO A DIECI)... certo per il momento hanno risposto in pochi ma la mia impressione è che in realtà ognuno di noi alla fine sia piuttosto contento della propria esistenza, anzi... solo che spesso nella scrittura si sfoga la parte più triste di noi, quella che magari non proponiamo agli amici o ai familiari per non star sempre a tediare la gente con i nostri malumori...
E poi la felicità non si racconta mai troppo volentieri... per paura che scappi )

Saluti
Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 09-09-2004, 21.35.46   #3
freedom
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Ciao neve, grazie per la risposta.

Ho letto il tuo sondaggio. Sai......le persone, me e te compresi, di fronte ad una domanda come la tua rispondono quasi tutte così. Anche noi due, stante le situazioni date, sono convinto che siamo soddisfatti di quello che abbiamo "combinato".

Quello che dico inoltre non si riferisce principalmente agli utenti del Forum bensì ai ricercatori in particolare. Cos'è tutto questo cercare o, almeno, cosa può essere?

E allora mi pongo il problema se questa vera e propria ansia non derivi da una, perdonami la crudezza, raffinata fuga dalla realtà?

Infine non comprendo perchè dici che si sfoga la parte più triste di noi. Nel mio caso si riflette esattamente quello che sono. Un pò più in libertà, certo, questo sì. E sono convinto che anche per te, per gli altri sia così.

Ciao
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Vecchio 09-09-2004, 22.27.10   #4
dana
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Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom
Sarebbe interessante fare una controprova: se ognuno potesse vivere la vita come meglio crede e, con ogni probabilità, essere dunque realizzato, non è che le riflessioni spirituali finirebbero nel dimenticatoio?

Credo di sì, se ognuno fosse completamente "realizzato", non sentirebbe la necessità di porsi domande e riflessioni spirituali.
Il punto è che una persona può raggiungere alcuni obiettivi, ma nel momento stesso in cui realizza un sogno, poi si porrà un nuovo obiettivo.
E' come se fossimo sempre alla ricerca, la scala è lunga, e dopo un gradino c'è n'è un altro, e poi un altro ancora.
Penso che nessuno sia completamente realizzato e appagato al 100%, c'è sempre qualcosa di incompiuto, nessuno può dire di avere raggiunto pienamente la verità, o la conoscenza, o di avere realizzato tutti i desideri.
Poi ci sono i momenti di crisi, prima o poi arrivano anche per la persona più realizzata della terra.
Quindi ben venga la riflessione, la ricerca, il rimettersi in discussione: sono sempre momenti di crescita.

dana is offline  
Vecchio 10-09-2004, 00.43.43   #5
Mirror
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Data registrazione: 23-11-2003
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Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom

Sarebbe interessante fare una controprova: se ognuno potesse vivere la vita come meglio crede e, con ogni probabilità, essere dunque realizzato, non è che le riflessioni spirituali finirebbero nel dimenticatoio?

Questa sì che è utopia, ancora pù campata in aria delle cosiddette
"riflessioni spirituali", le quali anche non scherzano in tema di aria fritta mentale.
Un "realizzato" è uno che vive in piena accettazione del Ciò che è, sè stesso compreso, qui ed ora.
Ci sono persone, anche in condizioni difficili, per noi inaccettabili, persone sconosciute, in qualsiasi parte della terra, che lo fanno.

Accettazione e non rassegnazione, attento, la differenza è "spirituale", e non va letta in chiave passività. Va meditata.

La risposta "politica" anche se potrebbe migliorare, auspicabilmente molte condizioni negative, a mio avviso, non è la
risposta essenziale ai bisogni profondi dell'esperienza umana.
L'ho lasciata alle spalle e ne sono contento.
Mirror is offline  
Vecchio 10-09-2004, 03.26.19   #6
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom

Sarebbe interessante fare una controprova: se ognuno potesse vivere la vita come meglio crede e,
Cordialmente

Perche? Non lo stiamo gia facendo? Tu puoi Freedom...
neman1 is offline  
Vecchio 10-09-2004, 09.28.27   #7
Giulma
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Messaggi: 558
Re: Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da dana
Credo di sì, se ognuno fosse completamente "realizzato", non sentirebbe la necessità di porsi domande e riflessioni spirituali.







E come fai a saperlo?!

E se invece, la ricerca continuasse, ...




Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 10-09-2004, 09.30.09   #8
freedom
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Messaggi: 1,503
Re: Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mirror
Questa sì che è utopia, ancora pù campata in aria delle cosiddette
"riflessioni spirituali", le quali anche non scherzano in tema di aria fritta mentale.
Un "realizzato" è uno che vive in piena accettazione del Ciò che è, sè stesso compreso, qui ed ora.

No io intendevo "realizzato" nella sua accezione "materiale" non spirituale. Cioè uno che, sostanzialmente, è pienamente soddisfatto della sua salute, vita professionale, amorosa, etc. O comunque uno che vive con entusiasmo tutti i giorni.
freedom is offline  
Vecchio 10-09-2004, 09.42.17   #9
Mirror
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Messaggi: 1,733
Re: Re: Re: Capisco che parlare di se stessi,

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom
No io intendevo "realizzato" nella sua accezione "materiale" non spirituale. Cioè uno che, sostanzialmente, è pienamente soddisfatto della sua salute, vita professionale, amorosa, etc. O comunque uno che vive con entusiasmo tutti i giorni.


Beh! se inteso in quel modo, sicuramente, una persona realizzata socialmente, umanamente ed affettivamente non si fa tante menate " spirituali".
Però la vera ricerca spirituale va incontro al domande ancora più profonde dell'uomo che la realizzazione mondana può solo
in parte coprire.
La sofferenza, la malattia, la morte ecc...sono realtà che una realizzazione esteriore non può vincere.
Con queste dimensioni si dovrà sempre fare i conti.
Chi lo ha capito comincia un viaggio all' interno di sè, aldilà di tutto il benessere materiale che può avere o meno.
Mirror is offline  
Vecchio 10-09-2004, 10.49.54   #10
Wallace
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-09-2004
Messaggi: 54
Caio a tutti,

ho appena visto questo forum...vi posto una risposta che ho appena scritto in un altro furum...guarda caso molto vicina a questo tema:

---------------------
Giulma:
Certo, ma questo non significa che uno non si possa chiedere in modo chiaro e preciso perché ci sono tutte queste differenze fin dalla nascita negli esseri, perché Dio permetterebbe ciò! Visto che io queste domande me le sono sempre fatte, fin da quando ero piccolo, e non potevo proprio accettare risposte del tipo “Mistero”, oppure, “E’ il volere di Dio”, ecc…, ecc… Si, certo, è il volere di Dio, ma io lo voglio capire. Poi, L’ho capito! Ma sapessi quanto ho cercato, però, …
--------------------------
anch'io me le sono spesso poste...ma quando me le pongo "non vivo" sono insoddisfatto di qualcosa, quando vivo e mi sento realizzato non me le pongo, non ne ho bisogno...

io per essere realizzato "materialmente" intendo l'avere una vita piena, circondato da persone che ti vogliono bene e a cui tu vuoi bene, vivere avendo la possibilità di sentire emozioni e non essere corazzato dietro un'armatura di teorie e parole, poter guardare con limpidezza negli occhi di un altro e sentirsi vivi, pieni di gioia, essere ogni giorno colmi di energia e non schiavi della pigrizia...

ciao,
wallace
Wallace is offline  

 



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