Il concetto di perdoneo, così come viene "disquisito" e interpretato, trattato e vissuto, è un concetto mentale, e quindi, non ha alcun valore. Chi crede di perdonare è come se si credesse Dio in quel momento, inventandosi che ha un potere che non ha (perchè è solo illusorio e non esiste), e ciòè il potere di perdonare. L'essere non perdona niente, ma quello che deve imparare, è non odiare o vendicarsi nei confronti dell'altro che magari gli ha fatto qualcosa che non gli piaceva. Ma la dofferenza è enorme. Vuoi che ne parliamo meglio?

Ciao.

sinceramente non credo che il perdonare sia legato al fatto di sentirsi un dio...
secondo me è solo non serbare rancore...inutile...
cerco di spiegarmi...

una persona
compie un gesto scorretto nei miei confronti...
ne prendo atto, magari provo anche rabbia o dolore a seconda del gesto...
rivaluto la persona ed il suo ruolo nella mia vita sulla base dell'evento che non mi aspettavo da lei e prendo le mie precauzioni affinchè l'evento non si verifichi di nuovo...
o allontanandola o mettendola nella condizione di non nuocermi...

il gesto che ha compiuto è un suo gesto e non un mio gesto...
il problema è più suo che mio...
la mia scelta è di voltare la pagina non continuando a rimanere ferma in quell punto...

il perdono o il superamento di una situazione negativa in cui abbiamo subito non implica che noi siamo obbligati a far perdurare quella situazione...
neanche il cristianesimo chiede questo...è tutto dire!

Ma infatti, quello che esponi, e che anche secondo me è ciò che andrebbe fatto, non ha niente a che vedere con un concetto mentale come il "perdono", e come la gente lo intende. Purtroppo, la gente crede di poter perdonare, intendendo questo quasi come un potere. Diventa un discorso sulla "parola", se continuiamo, ma la differenza fondamentale è nel vissuto che ognuno ha di una certa cosa. Per quanto mi riguarda, io non perdono nessuno, perchè c'è Dio che perdona, MA, mettendomi in una situazione mentale di "non rabbia" e "non odio" ho molta probabilità di sentire in me "il perdono" di Dio.

Non so se adesso è un pò più chiaro, come la intendendo.

Ciao.

il tuo punto di vista mi era abbastanza chiaro e la mia era una risposta per come dire 'riepilogativa', non riferita direttamente al tuo intervento...
e ti dò ragione sul fatto che dici

'...Ma infatti, quello che esponi, e che anche secondo me è ciò che andrebbe fatto, non ha niente a che vedere con un concetto mentale come il "perdono", e come la gente lo intende.
Purtroppo, la gente crede di poter perdonare, intendendo questo quasi come un potere...'



però il fatto che molta gente INTENDA una cosa
non rende questa cosa vera
se si arriva ad intendere il perdono come un potere per me si può parlare di boria, di ipocrisia, di presunzione...
ma non di perdono

Di "Io", che si inventa che "perdona".

Certo.

Ciao.

sinceramente non lo ritengo qualcosa di così complesso da non poter essere insito anche nell'essere umano, senza che diventi boria o ipocrisia o presunzione...
non riesco a smettere di avere fiducia nelle potenzialità di ogni umano...
è il mio difetto!

L'essere umano vive della mente, e perdona con la mente. E questo va capito, altrimenti non si va avanti.

Le potenzialità dell'essere umano sono "enormi", il problema è "accedervi".

Ciao.

ma non sono precluse a priori...

L'essere si "preclude" da solo.

(Scusa se ti cito nuovamente.. !)

Dio Santo..!!! E ben Venga il tuo difetto..!!!
Inventerò una nuova 'preghiera'

'Padre-Madre-Fratello-Sorella-Essenza-Nostra'
Dacci oggi il suo difetto quotidiano..!!!
Per i Secoli dei Secoli..!!
Amen!!


No.. No!Non scherzo mica..!!






Gyta