"credo rimanga difficile far stabilire quel tipo di "contatto" con il Sè solo con semplici gesti d'amore.."


E' fondamentale! Per un inizio, che non ha tempo, però!


"Stavamo parlando di Risveglio Qui e Ora..non fra vite e vite...meritevoli poi di un eventuale paradiso..detta così la leggo molto in chiave di azione cattolica..."


Paradiso? Nessun paradiso, però!


"Scusami la franchezza..comprendo perfettamente tutto, ma offrire questo piatto a "chi" si è perso nella via ..nella lunga notte dell'anima, (e sono in mooolti) mi sembra un po' banale..."


Nessuno si è "perso". E' tutta "illusione".


Ciao.


Kannon.


p.s. Lo sai perchè nessuno si è perso, in realtà?

Ascolta bene:

perchè nessuno si può perdere, dentro Dio. Perchè non c'è nessuno che ne sta "fuori". Che ne dici?

Kannon, ogni tanto dici una cosa che mi piace veramente... ed ognuna di quelle volte eviti accuratamente di dilungarti nella spiegazione... Sembra che tu lo faccia apposta!

Sono pienamente d'accordo sul fatto che nessuno di noi, in vita, possa essere effettivamente perso, é la propria consapevolezza che può essere, in un periodo più o meno lungo, "persa"... ma non necessariamente per sempre.
Vero Kannon?

Ti rispondo in una nuova discussione, visto che ti sei permesso di chiedere qualcosa, valla a vedere, allora.

p.s. prima o poi mi stuferò a scrivere, perchè queste domande stanno diventando "insistenti".



Scherzo, scherzo, chissà!!!!

Ciao.

lo sai che "tu" stai giocando alla "supercazzola" con "me"?
ti ricordi Tognazzi in "Amici Miei"

E allora "GIOCHIAMO"!

alla supercazzola, mi piace!



Ciao.

spelndide le parole di Osho...

Il dolore va compreso..è questo non significa abolito o cammuffato..negato!...è vero...la comprensione stessa del dolore può fornirci una nuova chiave ..la chiave del Cuore dell'Apertura...dell'Arresa, il saper fluire e Vivere in maniera profonda e totale...
Non siamo in effetti dolore e neanche gioia...ma solo una loro proiezione priva di coscienza...inconsapevole.

Nel tentare di descrivere e rispondere cosa è l’illuminazione..dobbiamo riportarci alla parola realtà che muta da soggetto a soggetto a seconda del grado di evoluzione..ed alla parola Verità, che racchiude il fondamento “comune” di disillusione…fino all’Unione con lo Spirito..o se vogliamo “Venerabile Natura”.

L’illuminazione è un processo (interiore) mentale, che matura più realtà fino alla trasformazione dell’individuo, disidentificato dalla costruzione della “mentalità” collettiva tramandata.

Questa “nuova” facoltà o Visione è l’Esperienza che permette innanzitutto di trasformare una nuova capacità di concepire le nostre emozioni che sempre ci controllano, separandoci dal peso stesso del possesso, desiderio istintuale o del senso di “credere e essere” qualcosa.

Questa Visione dona Libertà.

Ci renderemo presto conto che la realtà fatta di esperienze è un semplice gioco d’illusioni..e che il vero “protagonista” di questa esperienza è un Testimone invariabile e fermo.

Questa presenza immateriale, ci apre ad ancora una nuova realtà che possiamo chiamare “Spirito” o Essenza e che può essere sperimentata dal soggetto mano a mano che la corrosione di questo strato d’identificazione si dissolve.

Ciò non significa perdersi assolutamente, ma semmai “ritrovarsi”..riallacciare la relazione con quella parte sopita in noi NON originata dal pensiero, che in tutti i tempi è stata chiamata la Via dell'ILLUMINAZIONE.

Si potrebbe sintetizzar ancora con “quell’esperienza”, dove cade ogni identificazione e cessa ogni identità”..ma la stessa spiegazione spaventa la mente “pensante” ed a dimostrazione di questo, nega l'ipotesi stessa!

Questa condizione “spirituale” non è un fatto comune, però da sempre è presente in ogni cultura sia occidentale che orientale..un significato questo che per i più scettici dovrebbe avere..

L’Illuminazione è costituita da una sequenza di passaggi che conducono alla visione di una Verità Unificata e ad esaurire quel senso di “vuoto” che accompagna ogni individuo dalla nascita,

fino a consolidare un passaggio dall’esterno all’interno che corrisponde a ciò che hanno chiamato rinascita (o nascita eterna).

Tutti voi siete avviati a questo passaggio se siete qui, a ricercare il riflesso della vostra Anima.. e lo stesso è un’esperienza universale che si può condividere sempre di più, mano a mano che lo strato impalpabile delle illusioni si assottiglia fino alla scomparsa.

E’ un passaggio molto stretto alla fine, dove necessita una “decantazione” del viaggio intrapreso, spesse volte involontario, che io chiamo “Arresa”...abbandono… fino a percmettere l’ultimo salto intuitivo, dove la vecchia natura (o maniera d’essere) si capovolge fino a produrre un essere completamente nuovo, pur mantenendo lo stesso stato estetico.

Questo stato..passaggio non può essere spiegato più di tanto, però è in grado di schiarirsi...illuminarsi…

atisha

Sono completamente d'accordo in tutto (…strano…).
Vorrei solo aggiungere una osservazione.
Quando intraprendiamo il nostro processo di trasformazione, siamo una sostanza sottoposta ad un trattamento. Come il ferro che il fabbro muta in un oggetto nuovo, veniamo scaldati ad un fuoco che mette in dubbio le nostre certezze, ed il nostro fervore cresce come una incandescenza. E' questo fervore che ci rende plastici e capaci di mutare, eppure, nel massimo della nostra incandescenza diventiamo pericolosi come un ferro rovente che sotto i colpi del martello lancia scintille tutto intorno. Con il tempo, quando abbiamo preso la nostra nuova forma, il fabbro lascia che noi ci si raffreddi pian piano ed è solo allora che diventeremo utili a qualcosa.
Completando l'esempio, la forma, la Conoscenza che ci da Consapevolezza, non serve fino a quando il fervore che l'ha generata non si è spento. Soltanto allora riscopriremo il vero significato delle cose che sono intorno a noi: come un viaggio di ritorno, rientreremo allora nella nostra singolarità e ci riconosceremo finalmente in tutto il nostro intorno.

Quella del "processo mentale" è l'Illuminazione "del processo mentale".

L'Illuminazione, di mentale, non ha nulla.

ciao.

Kannon

p.s. e adesso prova a dire qualcosa (mentale?), che te la smonto in un "attimo".

Che ne dici? (se provi un fastidio, è la mente!)

L'illuminazione, non è un processo:

è uno "stato" (a diversi livelli, possiamo anche dire: infiniti. Nel passato, per semplificare e rendere possibile la comprensione agli esseri, ne sono stati elencati dieci).

Punto.

Kannon

p.s. se poi a qualcuno piace, ci può aggiungere di "consapevolezza".