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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 13-01-2005, 14.15.40   #11
Fragola
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Secondo me i motivi sono tanti, forse uno per ogni singola persona.
Non ho pensato ad un intervento organico, scriverò come viene, mano a mano che le cose mi vengono in mente e forse non sarò chiara. E non pretendo di esaurire con un post. abbiate pazienza.

La prima cosa che mi viene in mente è che ... in una persona sofferente la meditazione potrebbe addirittura avere effetti controproducenti. La capacità di rifugiarsi in quell'angolo di quiete più diventare una scappatoia dall'affrontare il porprio dolore.
Un "Maestro" vero di questo dovrebbe rendersi conto e dare una bella bastonata (zen se volete, ma anche no), ma dove li troviamo i maestri veri? A scrivere libri son buoni tutti, basta averne letti. Ma da questo all'essere maestri capaci di aiutare un altro a superare le difficoltà e gli specchietti per le allodole che infenstano i sentieri spirituali e la vita?
Ho davvero visto gente usare la meditazione come ... anestetico.

Poi ci sono tranelli. Il più frequente è il delirio di onnipotenza. Credere di essere arrivati. Credere di essere illuminati perchè si è vissuto un momento ... scintillante.

E il più grande di tutti: il fatto di non voler ammettere nemmeno con se stessi che si sta ancora male perchè sarebbe uno smacco. Vorebbe dire che non siamo "bravi praticanti". Anzi i più bravi!

Magari continuo dopo.



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Vecchio 13-01-2005, 14.25.14   #12
ancient
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Messaggio originale inviato da Fragola
Secondo me i motivi sono tanti, forse uno per ogni singola persona.
Non ho pensato ad un intervento organico, scriverò come viene, mano a mano che le cose mi vengono in mente e forse non sarò chiara. E non pretendo di esaurire con un post. abbiate pazienza.

La prima cosa che mi viene in mente è che ... in una persona sofferente la meditazione potrebbe addirittura avere effetti controproducenti. La capacità di rifugiarsi in quell'angolo di quiete più diventare una scappatoia dall'affrontare il porprio dolore.
Un "Maestro" vero di questo dovrebbe rendersi conto e dare una bella bastonata (zen se volete, ma anche no), ma dove li troviamo i maestri veri? A scrivere libri son buoni tutti, basta averne letti. Ma da questo all'essere maestri capaci di aiutare un altro a superare le difficoltà e gli specchietti per le allodole che infenstano i sentieri spirituali e la vita?
Ho davvero visto gente usare la meditazione come ... anestetico.

Poi ci sono tranelli. Il più frequente è il delirio di onnipotenza. Credere di essere arrivati. Credere di essere illuminati perchè si è vissuto un momento ... scintillante.

E il più grande di tutti: il fatto di non voler ammettere nemmeno con se stessi che si sta ancora male perchè sarebbe uno smacco. Vorebbe dire che non siamo "bravi praticanti". Anzi i più bravi!

grazie, Fragola, mi sembra che tu abbia detto molte cose sensate.

Sulla questione dell' 'anestetico': ho la sensazione di essere passato anch'io per quella fase, almeno per un certo periodo; ma la vita poi ti sa scuotere e mettere di fronte alla realtà; prima o poi il guscio s'incrina... che vi sia o no un maestro zen nei paraggi.


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Vecchio 13-01-2005, 15.36.16   #13
Fragola
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grazie, Fragola, mi sembra che tu abbia detto molte cose sensate.

Sulla questione dell' 'anestetico': ho la sensazione di essere passato anch'io per quella fase, almeno per un certo periodo; ma la vita poi ti sa scuotere e mettere di fronte alla realtà; prima o poi il guscio s'incrina... che vi sia o no un maestro zen nei paraggi.



Sì, ma impari bene l'uso dell'anestetico riesci a "raccontartela" anche per una trentina d'anni. (non tu in particolare, un tu generico ) E magari tu (sempre generico) non stai male, non consapevolmente, ma fai stare malissimo le persone che ti circondano.




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Vecchio 13-01-2005, 16.09.47   #14
ancient
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Sì, ma impari bene l'uso dell'anestetico riesci a "raccontartela" anche per una trentina d'anni. (non tu in particolare, un tu generico ) E magari tu (sempre generico) non stai male, non consapevolmente, ma fai stare malissimo le persone che ti circondano.

be', allora devo ritenermi fortunato (proprio io, non un io generico )...
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Vecchio 13-01-2005, 16.23.00   #15
rodi
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Sì, ma impari bene l'uso dell'anestetico riesci a "raccontartela" anche per una trentina d'anni. (non tu in particolare, un tu generico ) E magari tu (sempre generico) non stai male, non consapevolmente, ma fai stare malissimo le persone che ti circondano.

Concordo sul 'non consapevolmente'.
Da fuori si osservano delle dinamiche di relazione tra il maestro che non riesce ad essere maestro neanche di se stesso ed il suo allievo che fanno pensare più a 'depressioni' con manifestazioni diverse ma compatibili tra di loro che non a rapporti di carattere spirituale.
Ed allora è facile far star male chi va a poggiare un proprio malessere esistenziale su qualcuno che è più debole di lui, anche se in apparenza mostra certezze inconfutabili, facile perchè questi due malesseri possono entrare in risonanza uno con l'altro dando luogo a dinamiche non piacevoli.
Non so esprimermi bene sull'argomento perchè sono una profana, ma ho come la sensazione che, a volte, questo rivolgersi in maniera così maniacale alla spiritualità non sia che un modo per sotterrare dei problemi che sono di origine psicologica e non spirituale.
Un non volerli affrontare e cercare l'anestetico di cui si è parlato.
A volte questo si legge anche attraverso il modo forzato in cui la soluzione spirituale viene proposta, con una insistenza ed una intolleranza che ti fanno venire seri dubbi sull'equilibrio psichico della persona che ti stai trovando di fronte.
In fondo siamo rimasti nella tradizione che, per non andare dallo psicologo, si va dal prete...il fatto poi che siano 'preti' non cattolici non riesce a rendermi il discorso diverso nella sostanza.
E' una sensazione che ho e più si parla dell'argomento, più mi trovo di fronte questi integralismi, più si radica in me.
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Vecchio 14-01-2005, 02.27.04   #16
Sté-detonator
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Thumbs up

concordo con rodi, e sono perfettamente in linea con fragola. Per quanto mi riguarda siete stati esaurienti e secondo me c'è ancora pochissimo da aggiungere
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Vecchio 14-01-2005, 07.21.23   #17
atisha
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a difesa dei maestri...

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Da fuori si osservano delle dinamiche di relazione tra il maestro che non riesce ad essere maestro neanche di se stesso ed il suo allievo che fanno pensare più a 'depressioni' con manifestazioni diverse ma compatibili tra di loro che non a rapporti di carattere spirituale.


ecco rodi..da fuori! da FUORI!..solo da fuori! ecco la chiave del discorso inaccettabile...perchè da fuori...un occhio velato da maya ancora non potrà sapere cosa si cela dietro questa storia...per cui crederà di vedere, di comprendere, di saper analizzare...Mi rifaccio al discorso di un maestro realizzato ..non di un insegnante di yoga o meditazione qualsiasi...c'è differenza tra maestro spirituale ed insegnante di meditazione..
Poi smettiamola di far di tutta l'erba un fascio..la tua esperienza è stata "rovinosa" e si capisce dalle innumerevoli volte che lo hai sottinteso..mentre la mia al fianco di due maestri (nella mia fase finale) è stata splendente..anch'io credevo però di vedere cose che non stavano in piedi..anzi, la mia mente credeva...perchè era prontra a voler sostenere se stessa e distruggere il "mito" del maestro..per cui era una continua altalenanza di emozioni pro e contro lo/gli stesso/i.... ma così era la danza del dormiente...poi, l'Amore profondo verso Quel richiamo è stata più forte (ed è ciò che voi tutti cercatori delusi NON avete!!)..come più forte è stato l'Amore (anche negato) che ha avuto Stè con l'incontro del suo maestro-non Maestro UG... è andato subito in Fiducia..e da quella fiducia gli è stato rivelato quel qualcosa...quindi lo ha innalzato ad idolo (anche se lo nega)
Siamo sinceri fino in fondo..por favor...

saluti e baci

a.
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Vecchio 14-01-2005, 10.06.16   #18
ancient
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poi, l'Amore profondo verso Quel richiamo è stata più forte (ed è ciò che voi tutti cercatori delusi NON avete!!)


Quel Richiamo verso l'Amore può apparire più o meno forte, più o meno presente, ma c'è per tutti.

Ogni manifestazione della vita, ogni rapporto, ogni apparente deviazione o esitazione sul Sentiero vi conduce: quale rapporto maestro/discepolo può essere più intenso e costante?



p.s. con questo, non sto negando la validità di certi 'incontri' - anche apparentemente poco fruttuosi -, nel contesto di un percorso più vasto.
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Vecchio 14-01-2005, 11.11.40   #19
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Per ancient

Te lo spieghero' se anche Tu ti metti in gioco.

La Yum visualizzata....per esempio.....
Il Guru Yoga fatto con la visualizzazione....per esempio
Il Settarismo....
Il denaro speso per costruire Stupa e Templi...
Ora devo scappareeee... a presto.

Ultima modifica di Yam : 14-01-2005 alle ore 11.14.58.
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Vecchio 14-01-2005, 11.28.37   #20
atisha
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Quel Richiamo verso l'Amore può apparire più o meno forte, più o meno presente, ma c'è per tutti.

Ogni manifestazione della vita, ogni rapporto, ogni apparente deviazione o esitazione sul Sentiero vi conduce: quale rapporto maestro/discepolo può essere più intenso e costante?



p.s. con questo, non sto negando la validità di certi 'incontri' - anche apparentemente poco fruttuosi -, nel contesto di un percorso più vasto.


l'Intensità fa la differenza..così è per ogni aspetto della vita...

così ho visto in me e negli altri..
poi ci sarebbe il rapporto Intensità - Sofferenza...
ma ne riparleremo...devo scappare...
Vi Amo...
a.
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