Mah, si l'astrologia e' una cosa come tutte le altre.....
Pero' quel pianetino dio dei mari e delle profondita', che ha come simbolo la lettera PSI, da cui Psiche', che e' un tridente......

Gia Nettuno in Scorpio pare abbia dato il La a quelle generazioni di filioli dei fiori ecc.ecc. ...che poi sono quelli che hanno iniziato a cercare, a meditare, oltre che a drogarsi.....

Sul core faccio l'ecocardiogramma domani, poi si vedra'....mi sono rivolto ad uno di quelli che costano cari...speriamo bene.
Anche tu hai la valvoletta che non funzia bene?
Ho il prolasso dalla nascita, probabilmente, ma solo da due o tre anni ho iniziato ad avere mancamenti di respiro che all'inizio mi generavano ansia e paura....
Tutta la faccenda mi ha sbloccato un sacco di cose interiori, ma mi ha bloccato dal punto di vista fisico (da sempre per esempio in inverno sciavo tantissimo ora ho paura perche' proprio in montagna ho avuto i primi episodi)...
E tu come va?
Grassie

Si ma se il fine non è corretto anche l'azione tesa a conseguirlo non penso possa essere foriera di grandi qualità.

O no?

Tieni presente che io sono un profano.

Quante cose in comune che abbiamo...........anche io adoro la montagna e lo sci...........che poesia!

Per quanto riguarda le valvolette mi hanno tenuto sotto scacco per un periodo importante della mia vita (dai 6/7 anni all'adolescenza) impedendomi di "consacrarmi" all'attività sportiva agonistica pur essendone molto portato (mi piace pensare che proprio nello sci avrei potuto precedere il mio concittadino Tomba........ tanto per farmi ancor più male )

Poi, proprio con l'ecocardiogramma, avrebbero scoperto che non di quel difetto si trattava (credo analogo o addirittura lo stesso tuo, sospettavano) ma di un banale e, allo stato dell'arte, ininfluente segnale elettrico. Anche l'elettrocardiogramma lo rileva ma il cardiologo, solitamente, ti chiede a te paziente di cosa si tratta.

Ciao

P.S.
perdona l'ignoranza ma cos'è il prolasso? Sarà mica il classico "soffio al cuore?"

Ma va là..

Orbene.. tutti siam profani & non..

Beh.. nella 'quantità'.. se e quando (e quando mai??) sangue non mente.. un buon indizio avremo pure.. non trovi??

Se pensi che il mio primo libro 'd'apertura' fu 'l'arte d'amare' di fromm insieme ad una valanga di porc.. che ordinai per posta meno che adolescente cotta allo spiedo di un coetaneo che filava tutte tranne che me.. (parafrasando una vecchia canzone di Venditti.. io ch'ero all'epoca ben più che in carne.. ahimè la superficialità di alcuni adolescenti.. Ma pensa che a questo debbo l'inizio delle migliori aperture.. metali e leggifore..!!!)

Ehm.. non tutti i figlioli di fior di loto
vagavano tra canne e canneti..
l'importante è non fermarsi alla superficie comoda (cioè 'scomoda'!!) delle apparenti 'porte'..



Gyta

Yam.. I pensieri non posson tutto.. però te li mando ugualmente..
insieme a tutti gli altri di amore.. (-siamo con te-)

X istantanea:

Per comprendere se esiste una verità, per venire a capo di molti dubbi. DICI, ma l'affidarsi alle proprie impressioni/passioni spirituali facendo un atto di fede, è il metodo migliore per vedere se esiste una verità?

Se vuoi capire se esiste una verità, forse devi cercare nella filosofia. Se vuoi una verità "per forza", a portata di mano, da scegliere tra le altre, puoi cercare nello spiritualismo. NO?
me lo chiedo anche io.



X Kantaishi:

Credo di avere una risposta:
-Le religioni annunciano verità, danno certezze e basi solidi su cui poggiarsi.
-Le religioni danno regole etiche, queste regole danno sempre basi solide sul come vivere, sul cosa è giusto e su cosa è sbagliato.
- VERITà CERTE + REGOLE DI VITA (ETICHE) + TANTE ALTRE COSE
TUTTO CIò CONTRIBUISCE A FORMARE MODELLI DI VITA VIVIBILI NELLA NOSTRA SOCIETà.
Così, gli uomini che sono confusi, che si sono persi lungo la via, possono aderire a questi MODELLI.


X Deirdre:

Dici che il bisogno è solo materiale, che indica la mancanza di qualcosa. Non condivido questa certezza.
Anche lo spirituale è qualcosa che ha una quantità (non materiale ma spirituale...per gradi?) che può avere mancanze? Perchè no?
Il sol fatto che il mio spirito è una parte di quello dell'Assoluto, già parliamo di quantità...
Non saprei, non mi è chiara la cosa, CORREGGIMI.

Se cerco spiritualità significa che non ne ho coscienza?
Semplicemente sto cercando si coglierla meglio..., avendone già coscienza.


CIAO

Forse posso darti una risposta. La dipendenza è qualcosa d'innato, la fuga che avviene all'atto della scelta di vita è indice d'incapacità d'accettazione del real vivere ove con questo termine s'intenda il comune e medio stile di vita. Esigenze inconsce generano desideri d'evasione che si traducono nell'alterazione mentale indotta da sostanze esterne al nostro corpo. C'è da dire che nel momento di (come definirlo) sconvoltura? La mente dell'uomo osserva il mondo da punti di vista dissimili dal consueto, questo impone il pensiero semplice e conciso di una non realtà oggettiva e se tale è allora significa che ogni realtà per quanto dissimile dai canoni ha un suo valore. Compreso questo vien facile intuire che l'evasione, la ricerca di stati alterati (per qualsivoglia motivo e non è detto che la spiritualità sia sempre cardine su cui si muove la nostre porta) diviene uno dei principi base dell'esistere. Se è vero che l'esoterismo, la meditazione, le pratiche che inducono a stati mentali diversi dal comune, sono un mezzo meno pericoloso dell'induzione mediante sostanze alteranti, allora perchè non provare dato che in quelle persone la ricerca di un oltre è innata? Credo si riduca il discorso a qualcosa di semplice ovvero una predisposizione da parte di queste persone, poi ovvio, se non correlata da una sorta di consapevolezza (anche minima) e da una percentuale di "cervello", serve a nulla....

Come puoi quantificare un aspetto astratto? Certo, l'uso di simbologie può esser utile per concretizzare un concetto ma di fatto termini come misura, tempo... non possono essere applicati a concezioni che esulano dal materiale. Lo spirito, se percepito come origine dell'esistere, giustamente alberga in ogni creatura facente parte del Mondo Manifesto ma non è quantificabile, bensì ne percepisci (come definirle?) le "conseguenze" della manifestazione poiché puoi osservare la materia attraverso i sensi (quest'ultima ne è conseguenza).
Il tuo spirito fa partte del Tutto ed in esso dimora ma il tutto non ha un sol piano di manifestazione, ciò che tu percepisci è null'altro che l'ultima "fase" della discesa. Poi, spiegami, che cosa è mai l'Assoluto? Il tutto?

Avere coscienza di qualcosa significa aver compreso, assimilato non solo mediante parola ma facendone l'esperienza, se hai maturato quest'aspetto non percepisci più necessità bensì ti limiti a viverla.
mia opinione ovviamente

Chi stabilisce ciò che è giusto da quanto sbagliato? L'opinione o il giudizio umano? Di fatto si parla di questo poichè per quanto il pensiero vaghi tra astratte concezioni presumibilmente verosimili, sempre di concezioni umane stiamo parlando.

Non ho in tasca grandi e consolidate verità tuttavia mi sono sempre affidato alla coscienza. Specialmente alla parte più impersonale di essa.

Ciao