No, Osho e' semmai da dissacrare ahahahaahhaah!

(Y)am ovvero Osho2 la vendetta

Scherzi a parte, non seguite i consigli di nessuno, oppure seguiteli, vanno bene entrambe le cose.

nonsolosho..è da dissacrare ma tutti..
ma gettare via un maestro non significa rinnegarlo come spesso molti fanno..significa non servirsene più..
Se si rinnega o diventa uno da evitare..significa che non abbiamo compreso un bel niente ahahahaahhaah!

Significa comprenderne l'insegnamento!

E uccidere la FORMA!

Il grande errore, nel buddismo?

Che casino!

Ati, hai ragione.
Yam non rinnega nessuno, se Osho ha bisogno di me che mi venga a cercare Ahahahahaahha!

già....la FORMA..il casino è che l'uomo tende ad uccidere la Forma (con annessi e connessi) prima di aver bevuto la sostanza, l'insegnamento...

insomma si tende a voler capire solo dalla Forma... mentre la Sostanza s'ignora..perchè accade?
perchè si cerca la complicità, la parità con quella Forma...e non la "sudditanza" che insegna e conduce a comprensione.

Abbi pazienza ma oggi vedo cosi:
.....ma Ati, dimmi, chi vede tutte queste cose che non vanno, chi tende a capire solo la forma, chi cerca la complicita'..........ma soprattutto che e' sta sudditanza? Chi deve sudditanza e a chi?
E forse qualcuno o qualcosa (chi?) deve evolvere e verso cosa, verso chi?


«La forma è vuota. Lo stesso vuoto è forma. La vacuità non è altro dalla forma. Neppure la forma è altro dalla vacuità. Analogamente le sensazioni, i concetti, gli impulsi e le coscienze sensibili sono vuote».

Prajñâ-pâramitâ-hridaya-sûtra

Si mi ero pentito.

queste chiacchiere del "CHI è chi..?"..ecc.. non hanno valore ORA... e fanno parte solo di una proiezione immaginativa filosofico trascendentale atta a "stoppare"..ma non entrano nel mio e di kannon botta e risposta..
Rispondo per quanto riguarda la sudditanza...che ho prontamente virgolettato.
Essere sudditi..significa obbedienza ma soprattutto Ascolto Fiducioso...e lo stesso nasce dal "silenzio" che si pone verso quella Forma maestra... fino a qui spero tutto vada bene...
Il topic era sviluppato sul come riconoscere un maestro..e quindi sto parlando di veri maestri e non compagni di viaggio...dovresti averlo capito.



qui siamo ancora alle ideologiche esposizioni...dovremo abbandonarle..capire cosa ci indicavano, a cosa si riferivano ed abbandonarle, duque si finisce a dare ascolto ad una "lingua morta" (ho virgolettato)..ad un pensiero..ad un'identità che fine a se stessa mai svelerà la nostra vera natura...fi no in fon do.

Quando sorge il jnana cadrà anche il pensatore..ma dimorando nell'Assoluto, tornerà consapevolmente a Vivere e donare.. e pensando..prenderà consistenza il Vuoto...
ma.. per attuare ciò alla fine è necessario integrare i nostri "limiti" (virgoletto) con il superamento degli stessi "limiti" di un maestro...
Come fare? "sudditando"...ascoltando in apertura, Fiducia e silenzio mentale.

Rientrano nel tuo modo vedere che altri non seguono ne mai seguiranno, o nell'idea che tu ti sei fatta della faccenda spirituale.
Quei chi sono riferiti a coloro che vedi in una condizione diversa della tua...e li giudichi negativamente perche' secondo te inconsapevoli e bisognosi di un maestro. Poche palle, questo intendevi.


Questa e' una via sempre piu' impercorribile in occidente, qui l'intelligenza e' molto sviluppata. Prova a tenere un corso di meditazione che implichi il Guru Yoga, vedi cosa ti rispondono...meglio indicare il rig-pa e basta.


Questa e' anti-ideologia, pura come l'acqua di sorgente.

Perchè si cerca solo con la "mente", che cerca nella forma (per sua natura), e anche "grezza", oltretutto, e "inventa" anche la "non forma":

ma sempre forma! Però.

Ciao.