Caro Mirror,
può darsi che nel cercare la spersonalizzazione dell'essere si finisce schiavi del concetto di "Io". Ricordi la storia della sutra da leggere 5 volte in quella notte senza luna per acquisire un potere... ma... senza dover pensare alle scimmie? Sono sicuro di si. Me l'avevano insegnata con gli orsi bianchi al posto delle scimmie e la pietra filosofale al posto della sutra.

Se si pensa all'individualità o se si cerca di non pensarci... è la stessa cosa. Bisogna liberarsi anche del "complesso" dell'individualità.

Chiarisco la questione dei gruppi:

Io sono un gruppo di cose ed ho determinati effetti. Tu sei un gruppo diverso ed hai determinati altri effetti. Se noi due ci incontriamo e partecipiamo in qualcosa, gli effetti del nuovo gruppo "io+tu" non manifesta soltanto la somma delle nostre capacità, ma il prodotto, nuove combinazioni di possibilità si aggiungono alle "individuali" di ciascuno e si diventa molto più creativi.

Il Tutto è il gruppo di ogni cosa... in Lui c'è il massimo della potenza creativa, attraverso il tempo, e la somma di tutto il possibile NEL tempo.

Non quadra questo discorso?

C'è un solo individuo, ed è quello che non può unirsi ad alcun altro: il Tutto.


P.S.
La logica invertita di considerare "individuo" un componente "singolo" è una vera trappola! Con una tale logica non si riesce a capire niente di come stanno -armoniosamente- le cose, in loro e tra di loro.

La logica invertita del "singolo che compone gruppi" è il cancello tra i pugni di Osho! Non smonto nessuno e niente: non c'è Osho!!!
C'è la sua persona, i suoi libri, i suoi pensieri, i suoi amici, ...ma Osho non esiste: è un gruppo!

Vuoi una prova? Togli i suoi pensieri, i suoi libri ed i suoi amici:... Osho non è più Osho!

Ieri ti ho indicato la Mistica come "incompletezza", il tuo e' intellettualismo mistico, non mi stanchero' mai di ricordartelo ogni tanto. Il misticismo e' amore senza sesso. Dove per sesso si intende il profumo della terra.
Guarda se vedi un cartello con scritto Advaita, da qualche parte nel tutto ce ne dovrebbe essere uno.
Non puoi concepire se non un oggetto enorme nella manifestazione dell'energia divina, cosi come stai procedendo, e' sempre una mancanza di silenzio, una visione personale, ossia tu che cerchi di vedere il tutto. Ma e' il tutto che vede te, gli stai voltando le spalle.

Questo lo con-divido...con Te.

Namastè

Sai, Yam, che hai proprio ragione?!

...adesso...

Infatti quel che dici è verissimo nel momento, nei, momenti, ...in cui parlo ad altri di queste cose. Per parlare di te, io ho bisogno di immaginarti intera e ci sono soltanto astrazioni nella mia attenzione: Sono mistico.

Quando la "telefonata" finisce, però, mi ritrovo tra cose piccole e fragranze... anche tra preoccupazioni e cose altrettanto terrene parimenti indesiderabili: Sono vivo.

Sono un gruppo, Yam, come te! Non puoi definirmi con tre o quattro parole e sperare di cogliere nel segno con solo lancio di freccia. Prenderai una sola parte di me ed il resto starà lì intoccato!


P.S.
Lo sai perchè le offese fanno male? Perchè sono spesso fatte di una sola parola! ...E chi riceve l'offesa sa di essere altro che quello e si sente incatenato.

Mi viene in mente una bellissima offesa per Dio: urlargli "ELETTRONE!"

Facciamoci mistici e figuriamoci la faccia di Dio a sentirselo dire...

Siamo una unita' organica, non siamo frammentati, la frammentazione e' il processo percettivo non unificato.
Ti ho indicato il cartello Advaita (vedi Mirror) perche' il tuo modo di procedere propende naturalmente verso lo Jnana Yoga. Occorre un intelletto molto acuto....in questo tipo di via....ma c'e' un ma....l'unica bramosia, l'unica passione e' quel tendere verso.....mi pare che ci siamo.....
Vedo in te una mente pensante "l'assoluto", un soggetto percipiente "l'assoluto", quindi una immaginazione in qualche modo non scollegata dal "sentire", ma sempre duale.
Il tuo e' gia' Jnana Yoga....puoi procedere ulteriormente verso l'impersonalita', la non oggettivita' del tutto.

Senza prendere spunto da ciò che ti ha scritto Yam..ho colto anch'io questo tuo passaggio...che vado a commentare...

tu sei UN gruppo...e questa è comprensione di quell'unica legge completa, che diviene sola cosa con l'Intelligenza..
Questa Fusione è illuminazione...il singolo è tornato al Tao...all'Uno
Occorre raggiungere un "perfetto equilibrio" (virgoletto..) però che corrisponde a "servire e comandare" le proprie divinità...(frammentate) che dimorano nel nostro corpo-mente e bandire di conseguenza (ho detto conseguenza perchè è un accadere con-seguente all'azione Unificante..) i demoni che giungono a specchio....
Benvenuti a tutti e due (stessa medaglia)..benvenuta quella nuova fusione lenta ed impegnativa!
quando si è raggiunta questa nuova fase (è anch'essa un'indagine naturale...un processo naturale)..e finita la telefonata, le preoccupazioni terrene riveleranno la loro vera ubicazione....
la forza e l'intelligenza governeranno nuovi impulsi non più distruttivi o dispersivi..ma creativi....


ps..
prima parte

Ciò che crediamo accadere in una struttura temporale orizzontale, sta accadendo sempre in questo momento. Non solo le tue azioni, ma ciò che accade in tutto il mondo in qualsiasi momento presente.

Quando nasce la comprensione, nasce anche un senso di liberta'. Non sara' possibile dubitarne perche' non ci sara' piu' nessuno interessato a sapere che cosa o chi sta facendo l'esperienza. La comprensione non lascia spazio nella mente per porre questa domanda. Ecco la differenza tra la comprensione intellettuale e la certezza intuitiva.

Ramesh Balsekar

Non posso che condividere...
Ahhhh!!! Quella certezza intuitiva...accade...quando è tempo che accada.
Non si può forzare perchè colui che la desidera è proprio l'ostacolo.

La Comprensione è li che aspetta da sempre...è la nostra Natura Essenziale...ma non arrendendoci...aggrappandoci ai più sofisticati marchingegni intellettuali, spirituali, l'ego sopravvive occultamente mascherato e non permette alla Grazia di svelare il Suo Dono: la morte della nostra illusione, la Sua Resurrezione in noi.

condividendo...


La Spiritualità non è altro che comprendere questo gioco della coscienza:
cercate di scoprire il trucco rintracciandone l'origine.. (Nisargadatta Maharaj)

Il Sé è ciò che tu sei.
Tu sei Quello.
L'infinito in cui appaiono esperienze e concetti.
il Sé è l'attimo che non conosce andare e venire.
E' il Cuore, l'Atman, il Vuoto.
Risplende in Se stesso, per Se stesso, di se stesso.
Il Sé è ciò che dà respiro alla vita,
non hai bisogno di cercarlo, e' Quì.
Tu sei Quello che percorri nel corso della ricerca.
tu sei quello che stai cercando!
E Quello è Tutto ciò che esiste.
Solo il Sè esiste. (Poonja)

Io non sono senza forma nè ho una forma.
La mia natura non è nè pura nè impura.
Io non sono nè nello nè brutto.
Io sono quella Realtà Suprema che risplende nella propria natura (avadhuta gita)

Ho l'impressione che qui, con voi, ci sia molto da imparare....chi vuol farmi da maestro spirituale?