pensiè questa a roma se chiama mania di persecuzione!

non può anche essere più semplicemente che non tutti conoscono a menadito tutti i risvolti ed i particolari del funzionamento del sito?
e questo non necessariamente significa che uno sia o stupido o in malafede?

Dai...che ci sono infinite sfumature...

Le parole "POCO", "MOLTO", "SOLO", "OGNI", "SEMPRE" e "MAI" servono benissimo per creare disaccordo.

Il brano che hai riportato :



...è provocatorio.

m'interessa il succo!

il succo di cosa?

di che?

Io non sono uno da salvare!

Volete dire che questo superficiale maestro è uno che non splende di luce propria in quanto ha delle grosse lacune ancke sui suoi strumenti di ricerca e di indottrinamento?

Che intendi con "non sono uno da salvare"? Sei santo o dannato per l'eternità? Perché può essere anche la seconda ipotesi: non credi? Poi: come si coniuga "superficiale" con "maestro"?

Se tu, almeno una volta ti fossi salvato, non faresti il salvatore per il semplice motivo che hai sperimentato che la salvazione non può avvenire dall’esterno...

Salvatore io? di chi? Non so nemmeno se riuscirò io a salvarmi, quindi mi pare incredibile anche solo pensare che io possa salvare qualcun altro!

La possibilità di “splendere di luce” è un conto, farlo “di luce propria” ne è un altro. In ogni caso, “splendere”, quì va inteso come “comunicare agli altri” e “di luce propria” va inteso come “comunicare concetti propri e non di fonte altrui”.

Il comunicare è sempre uno “splendere” e l’essere maestro non obbliga a parlare necessariamente di concetti propri. Nelle scuole insegnano solitamente i maestri e non gli autori o gli scienziati ricercatori scopritori titolari di premio Nobel !

Per comunicare efficacemente, cioè per far capire agli altri i concetti voluti con minimo dispendio di espressione, bisogna comunicare attraverso il più adatto metodo espressivo, trattare un singolo argomento per ogni comunicazione, esprimersi in un “linguaggio” adatto all’ascoltatore, sintetizzare il concetto nel più breve ed esauriente “pacchetto” capace di penetrare nella comprensione dell’ascoltatore senza annoiarlo e fargli distogliere l’attenzione. Chiunque abbia anche un solo concetto da comunicare e lo fa, nel farlo è un maestro; se poi lo fa efficacemente, allora è un buon maestro.

La validità, la verità ed il genere di concetti che il maestro comunica agli altri non c’entra niente con il fatto che il “maestro” sia tale o no: si può essere “Maestri validi ed efficaci e di vasta conoscenza” di grandissime cazzate, dato che “maestro” è chi insegna e non chi giudica la validità di quanto insegnato. D’altra parte, se ci può essere stato anche soltanto uno che ha potuto apprendere qualcosa tanto da poterla insegnare, significa che la tale cosa ha un valore e, pertanto, può benissimo esistere un discepolo che poi apprezzi quella tale cosa e quel tale maestro capace di insegnarla.

“Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” (recita il famoso “detto").


P.S.

Perciò, Ilpe, non te la devi prendere con il "Maestro" perchè stà comunicando, prenditela con te stesso che non sai distogliere la tua attenzione da un insegnamento che non ti interessa!

Nel riconoscere la tua incapacità di sottrarti alla comunicazione del maestro, tu stai affermando che è un "Maestro VALIDO" !