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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 23-06-2005, 11.22.52   #61
kri
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
A questo punto della fiera io riprongo me stessa .. facendo la stessa domanda che ho fatto sulla reincarnazione ....

ma lo scopo di sperimentare ste robe qual'è !??!?!?

Io mi darei a fare una bella nuotata .. che non sapete quanto sia meditabonda ....




kri is offline  
Vecchio 23-06-2005, 11.25.40   #62
La_viandante
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
ehm nonimportachi, ma parli per sentito dire o cosa? io ti riporto il dsm eh? e esperienza vissuta personalmente, e se vuoi approfondire vai a leggere il link del cicap ke ho messo all'inizio, si tratta sempre di una percezione alterata della realta' ma ha queste varianti, dentro il corpo e il mondo sentito lontano, e' nn e' una passegiata, tranquillo, e' abbastanza terrificante, oppure fuori dal corpo e quello nn lo conosco come esperienza personale, se poi una cosa del genere t succede mentre sei in aereo e stai guardando le nuvole nel cielo .. mmmmm rimani sconvolto a vita te lo assicuro,
forse e' per questo che mi incavolo quando si parla di viaggi astrali, maligno o cavolate varie
cmq se lo hai provato sulla tua pelle racconta tutto io vado a cercare le definizioni del dsm sulla depersonalizzazione
a poi
La_viandante is offline  
Vecchio 23-06-2005, 12.11.06   #63
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Cara viandante,

trovo che il cicap offra un modello di spiegazione estremamente asettico (come è giusto che sia), privo di considerazioni religiose, spirituali o filosofiche. Esattamente il modo più esatto per spiegare ad un esser umano cosa accade durante un'alterazione dello stato di coscienza come la "depersonalizzazione".

Ecco che si classificano queste esperienze a seconda di come vengono percepite in diverse categorie.... le catogorie fanno riferimento ad una concezione della realtà duale. Ovvero partono dal presupposto che l'individuo percepisce qualcosa e modellizzano quel qualcosa in base a come l'individuo la percepisce. Questo è l'unico modo in cui la scienza può parlare e trattare il fenomeno, se si azzardasse ad addentrarsi nella materia introducendo "questioni" morali o comunque non riscontrabili, perderbbe il valore scientifico di universalità e soprattiutto di utilità della spiegazione.

Nello stato di coscienza ordinario una cosa non cambia mai, il senso dell'esistenza, la percezione di se stessi come "piloti" delle proprie azioni, la percezione del resto dell'universo come oggettiva, ma soprattutto non cambia la linea netta che separa chi pecepisce da ciò che viene percepito.

La scienza ti fa quindi comprendere la "depersonalizzazione", attraverso una rappresentazione dell'individuo costituito nel modo di cui sopra che esperisce un "resto dell'universo" in un certo modo. Il "resto dell'universo" comprende l'ambiente ma anche il suo corpo. Tutto torna ed è corretto.

La difficoltà che mi sembra evidente, è che leggendo la scienza, si farà girare il modello che offre nelle nostre teste, senza prescindere dalla condizione di individuo e resto dell'universo.

Quello che accade, è che proprio questo presupposto viene a cadere, il che rende, la depersonalizzazione non descrivibile fedelmente.
Tutto ciò che può essere capito della depersonalizzazione da chi non l'ha provata è la fedele proiezione di questa sulla condizione di percepiente/percepito che ci costituisce.

Un po' come tentare di far capire come è fatta una figura tridimensionale facendo vedere la sua proiezione su due dimensioni.

Cosa si prova durante una depersonalizzazione?

la domanda è inperfetta, poichè durante una depersonalizzazione, non c'è più un'indivioduo a provare qualcosa.

Parlo per esperienza personale, ma la cosa non credere che possa essere di qualche aiuto, poichè durante l'esperienza, ero conscio dell'impossibilità di conservarne un ricordo fedele nel momento che sarei rientrato nella mia condizione abituale. Il ricordo più valido che ho è proprio questo, la sensazione di ovvietà e chiarezza che non avrei potuto comprendere, che mi trovavo in uno status privilegiato da cui potevo ciò che non posso normalmente (ma non vorrei che si pensasse a qualche capacità in più di comprendere o fare qualcosa) non è qualcosa di utilizzabile. Tant'è che questa sensazione è ciò che mi tiene lontano dal credere che il ricordo che ho, sia in qualche modo descrittivo dell'esperienza anche per il sottoscritto.

Immaginati quanto possa essere chiara la classificazione scientifica di questo genre di cose. Certamente è quella più utilizzabile ed attendibile per lo studio del fenomeno, per la sua conoscienza nozionistica, ma ninte di più.
nonimportachi is offline  
Vecchio 23-06-2005, 13.04.21   #64
La_viandante
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
mi piacerebbe che a questo punto intervenisse chi delle neuroscienze ha fatto lo scopo della sua vita e quindi ha piu' anni di studio rispetto a quello che ne posso sapere io che me ne interesso da poco piu' d un anno
e mi piacerebbe avere a disposizione strumenti come quelli di brain imaging per verificare personalmente l'aspetto nozionistico, ma per il momento devo accontentarmi dei resoconti di chi per una vita questi strumenti li ha utilizzati e ci racconta le deduzioni
prendiamo un paragone, l'allucinazione uditiva
esistono delle percezioni alterate che io sicuramente, non potendole sperimentare personalmente dovro' ritenele nozioni
pero' posso accedere a scritti di chi attraverso risonanza magnetica o tomografia assiale, o altro ha indagato sui cervelli di chi riceveva queste "onde sonore" ed e' andato a scovare in quale punto del cervello si verificava una maggiore irrorazione o una maggiore attivita'(senza presenza di vibrazioni del padiglione auricolare)
altro caso, c sono persone che hanno subito delle amputazioni di un arto, eppure continuano ad avere percezione del dolore nell'arto mancante
naturale ovio pensare che queste percezioni sono interiori, autoprodotte, non duali... giusto?

ecco atraverso il brain imaging si puo' andare ad indagare su cosa sia responsabile di tale percezione autoprodotta
e immagino che a questo punto, che si provi o meno il sentire la voce, o sentire dolore nell'arto mancante, percepire altre dimensioni, e' irrilevante quando tutto dipende da un malfuzionameto dell'ippocampo giusto?(non so se sia lui il responsabile e mi pacerebbe essere contraddetta o avvalorata da chi lo sa per certo)
almeno a me basta sapere che nei momeni particolarmente stressanti, un tranquillante puo' evitarmi l'attacco di panico, e permetermi di svolgere la vita tranquilamente senza sentirmi in un'altra dimensione
insomma questo esula dal solo aspetto nozionistico
quello che invece religione, filosfia non offrono
naturalmente sta cosa mi e' successa solo due volte in tt la mia vita nn e' che sia routine, quindi nn faccio uso di tranquillanti
pero' sapere che esiste una cura e' .... tranquillizzante nn trovi?
un prete cosa potrebbe dirmi? vai a pregare in chiesa? o chi mi spiega che abbiamo7 corpi, che mi darebbe?
queste sono cose nozionistike e assolutamente inutili alla vita pratica, fideistiche, la sienza invece offre un rimedio concreto a supporto della spiegazione nozionistica
La_viandante is offline  
Vecchio 23-06-2005, 13.32.47   #65
Paolo77
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Messaggio originale inviato da kri
A questo punto della fiera io riprongo me stessa .. facendo la stessa domanda che ho fatto sulla reincarnazione ....

ma lo scopo di sperimentare ste robe qual'è !??!?!?

Io mi darei a fare una bella nuotata .. che non sapete quanto sia meditabonda ....





Magari siccome siamo tutti diversi la nuotata non fa effetto a qualcuno quindi potrebbe riuscir meglio sperimentando ste robe...
Paolo77 is offline  
Vecchio 23-06-2005, 13.54.38   #66
nonimportachi
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sì viandante, se cerchi qualcosa di "utile", qualcosa di cui tu possa riscontrare il funzionamento allora è la scienza che ti può aiutare.

Giusto perchè penso che ti possa interessare, ti faccio presente che attraverso EEG e MEG, si è osservato scientificamente che l'attività cerebrale che caratterizza il sonno profondo (quello che non è REM, quello che si dice ad "onde lunghe", quello in cui non vi è coscienza alcuna), è identica a quella osservata durante alcune intossicazioni da psicoattivi e durante alcune fasi della meditazione.

Il ns cervello, come organo biologico, può molte più cose di quelle che siamo soliti limitarci a fargli fare.

Non è così inverosimile ipotizzare che il messaggio che ci tramandano i "mistici" si riferisca a qualcosa che può essere vista dai nostri cervelli solamente in condizioni che i ns cervelli non conoscono e che non possono oggettivamente (e biologicamente) apprezzare nelle condizioni abituali, quelle in cui attualmente tu ed io ci troviamo.
nonimportachi is offline  
Vecchio 23-06-2005, 14.33.48   #67
kri
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Messaggio originale inviato da Paolo77
Magari siccome siamo tutti diversi la nuotata non fa effetto a qualcuno quindi potrebbe riuscir meglio sperimentando ste robe...

e lo scopo qual'è ?!
kri is offline  
Vecchio 23-06-2005, 15.01.36   #68
Mr. Bean
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Vedete, quando una persona ha il fisico atletico, forse non desidera uscire dal corpo. Forse si identifica con esso... chissà. Quando invece (ed è il mio caso) il corpo non è NORMODOTATO ma ha degli impedimenti che normalmente si chiamano DISABILITA' chiunque si chiede se sia solamente il corpo, cos'altro o cosa di diverso. Io me lo sono chiesto tante volte. Non ho nemmeno il rimpianto di aver causato io stesso la mia situazione fisica. Un bel giorno (o forse un giorno infausto) io mi trovai a combattere con le crisi convulsive. Avevo un anno di vita. Dopo essermi interrogato ed aver interrogato altre persone, dopo non essere riuscito a trovare delle risposte soddisfacenti, beh... dopo tutto ciò, ho pensato di rivolgere la mia ricerca nella direzione del NON-CORPO fisicamente inteso. Sto cercando me stesso e si dice che chi cerca trova... staremo a vedere. Sono comunque giunto alla conclusione che oltre al mio corpo (una maledetta prigione) c'è dell'altro. Sto lavorando per cercarlo....
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Vecchio 23-06-2005, 15.19.05   #69
Mistico
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Faresti bene a riconoscere che il corpo è una prigione comunque, per chiunque. Non lo dico per consolazione...

Se anche tu avessi un corpo perfetto, le malattie non ti risparmierebbero, le disgrazie neppure e la macina della società farebbe di te farina da divorare anche più di adesso.

Avresti delle capacità in più ed altre diverse le avresti in meno. Tu sei nato per fare meglio di altri qualche cosa. E' il problema di tutti questo di scoprire che cavolo sia quella cosa. Per te c'è l'agevolazione di poter escludere qualche alternativa, in questo senso sei più fortunato di altri.
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Vecchio 23-06-2005, 15.21.23   #70
Mr. Bean
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Messaggio originale inviato da Mistico
Faresti bene a riconoscere che il corpo è una prigione comunque, per chiunque. Non lo dico per consolazione...

Se anche tu avessi un corpo perfetto, le malattie non ti risparmierebbero, le disgrazie neppure e la macina della società farebbe di te farina da divorare anche più di adesso.

Avresti delle capacità in più ed altre diverse le avresti in meno. Tu sei nato per fare meglio di altri qualche cosa. E' il problema di tutti questo di scoprire che cavolo sia quella cosa. Per te c'è l'agevolazione di poter escludere qualche alternativa, in questo senso sei più fortunato di altri.

condivido... anche per il lavoro e per tante altre attività è così per me.

Ultima modifica di Mr. Bean : 23-06-2005 alle ore 15.23.48.
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