morte e resurrezione

sono due delle cose piu' ricorrenti in tutte le dottrine, attis muore per resuscitare, buddha in zazen muore a se stesso, prima di tornare alla veglia, nella baghavad gita bisogna uccidere l'ego illusorio, per dargli nuova vita in quello reale, nei culti cristiani e' gesu' a morire come agnello sacrificale portando con se i peccati dell'umanita' e liberandoci col suo sacrificio, nello gnosticismo la morte e' il percorso iniziatico, e la resurrezione equivale all'iniziazione, cosi' per diverse altre dottrine esoteriche, l'alchimista calibrando il fuoco sacro deve eliminare cio' che in eccesso separa dalla stessa materia del fuoco che ha in se' per diventare un uomo nuovo, maia, madre di buddha e di mercurio, hermes dio greco ha significato di madre, ma anche primavera e maya e' il carico di ignoranza dal quale luomo deve liberarsi, velo dopo velo, ed e' strettamente collegato al ciclo delle morti e delle rinascite
ma maya e' anche l'etimologia di may maggio in inglese, tutto quanto e' stato detto, elaborato, teologizzato, parla sempre e solo della stessa cosa
la morte e la rinascita della natura

nient'altro se non venerazioni alla madre terra

Se la nostra cosmogonia interiore rispecchia quella esteriore diciamo che abbiamo una buona probabilità di equilibrio; sennò, apocalissi, big bang, tric & trac e via da capo... Tutto scorre verso l'equilibrio, inutile fare bariere...

erano tanti modi di rappresentare l'inspiegabile conferendogli carattere di divinita'

Beh, all'interno di un pensiero magico, per esorcizzare la morte è necessario riprodurla in forma rituale. Quello è lo scopo terra-terra di simili rappresentazioni e rituali collegati. Poi è solamente "morendo" in maniera controllata e rituale che ri può rinascere a nuova vita (con nuovo nome, vedi riti di passaggio puberali delle popolazioni antiche e preistoriche)..

Bella interpretazione.
E' una sorta di auto-sacrificio per uccidere le proiezioni delle proprie ombre psichiche che si fanno su se stessi (ok, sono monotono, però...).

Oh Nobile Viandante,
per te che sei intuitiva,ti spiego così:

se tu"muori"allo stato di sogno,non vuol dire che ti sei risvegliata,ti lavi la faccia e vai a bere il caffè con un pezzo di torta sudtirolese?
Ma è possibile risvegliarsi anche dallo stato di veglia,ma gli antichi Iniziati ci hanno confuso le idee parlando di morte.
Se,invece di dire"morte e resurrezione"avessero detto:"sogno e risveglio"tutto sarebbe diventato più chiaro...............o forse no perchè alla gente è difficilissimo capire che questo stesso mondo che vediamo di giorno è un sogno da cui bisognerebbe svegliarsi.
Oppure mettiamola così:
lo stato normale di veglia è uno stato psicologico a tre dimensioni.
Se tu"muori e risorgi"ti trovi in uno stato a quattro dimensioni ma tu non muori fisicamente ma psicologicamente.
E potresti anche fare la prova(ma non farla!!):con una buona dose di morfina vai a finire in un mondo che assomiglia molto alla quarta dimensione.
Infatti nei comandamenti di Buddha c'è scritto:

quinto:non cercare scorciatoie per il Nirvana.

Cioè non drogarsi,perchè,quando cessa l'effetto della droga,vai a finire nel mondo degli"Asura"(i demoni mentali).

Aiet Gadol Leolam Adonay! (frase magica ebraica.)

Kantai.

kant ma tu vivi in 4d ?


x seb, molto probabile si che sia anche l'esorcizzare paure, ma credo che all'origine ci sia stata l'osservazione dei cicli delle stagioni, e la rinascita della natura, o le due cose sono correlate, ossia vedere morire una pianta in inverno e poi vederla resuscitare in primavera faceva pensare che anche alla morte umana dovesse seguire una rinascita in altre dimensioni...

ma davvero chissa' come ragionavano questi primitivi!!!

La quarta dimensione dicono che sia il tempo. Quindi chi la raggiunge può proiettarsi "sulle ali del tempo"?

Non nego che sia nata da questa osservazione.. o l'osservazione è nata da questa legge naturale all'interno dell'uomo? Non sappiamo ancora come si muovano queste cose.

secondo me kant vive davvero in 4d, e vi spiego perche' penso cosi'

se io avessi questa fortuna sfacciata di trovarmi un giorno faccia a faccia con dio vivessi questa esperienza talmente al di sopra di ogni umana materialita', se mi beassi della luce anche solo per un istante, Saprei di essere stata beneficiata di qualcosa che mi porrebbe talmente in alto ma talmente in alto da.. non aver bisogno di doverlo dimostrare

non avrei bisogno di annichilire il resto, e nemmeno di sbeffeggiare o umiliare o denigrare chi questa occasione non ha potuto averla

sarei talmente al di sopra e al di la'di tutto, che l'unica cosa che potrei fare e' rendermi la piu' piccola, perche' non avrei proprio piu' bisogno di innalzarmi, sono gia' stata al massimo possibile

cosi' e' kantaishi, non offende, non risponde alle offese, e' distaccato dalle cose umane, degli uomini-bambini, non ha bisogno di citare fonti utili solo alle cose umane, non ha bisogno di rimarcare la sua posizione che emerge da sola al di sopra degli altri, si evince senza che sia lui a dirlo

perche' dover dire io ti sono superiore rimarca solo che bisogna dirlo che' senno' nessuno se ne accorge

ma finche' si usa un qualsiasi pretesto, sia pure la spiritualita', la dottrina di una chiesa piuttoso che un'altra per sottolineare la propria presuntuosa ed arrogante presunta superiorita' allora e' chiaro che da quella Luce si e' veramente veramente lontani, allora tona chiaro che e' solo un pretesto per sottolineare uno degli istinti animali piu' bassi, la volonta' di prevaricare con ogni mezzo

insomma in questa chiave di lettura ogni forma di spiritualita' risponde solo a un istinto animale, e come tale va' presa, espressione di puro egoismo e volonta' di innalzarsi con la costante frustrazione di sapere che a quel livello non ci si e' mai arrivati