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Vecchio 06-10-2005, 06.28.44   #1
marcoscari
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X giuseppe di davide: Mara....dal Samyutta Nikaya

Sakalika Sutta............mi scuso per la traduzione maccaronica ahahaahh trovo abbastanza difficile tradurre un linguaggio del genere...quindi avro' fatto un sacco di errori.

Io ho udito che una volta il Beato stava vicino Rajagaha alla Riserva del Daino di Maddakucchi. Ora, a quel tempo, il suo piede fu trafitto da una scheggia di una pietra. Atroce era la la sensazione corporale che si sviluppo' in lui -- dolorosa, intensa, acuta, repellente ,[.....] -- ma egli la sopporto' consapevole, allerta e imperturbato. Avendo piegatola sua tunica esterna in quattro e avendola sistemata, lui si corico' sulla sua parte destra (del corpo) nella posizione del leone -- con un piede piazzato sopra l'altro -- consapevole e allerta.

Allora Mara, il Maligno, ando' dal Beato e recito' questi versi in sua presenza:
"Ti stai coricando in torpore,
o ebbro su una poesia???
I tui obiettivi sono cosi' pochi???
Tutto solo in una seclusa sistemazione,
Chi e' questo sognatore, questa faccia dormiente???"

IL Buddha:
"Mi corico qua ne' con torpore
ne' ebbro su una poesia.
Il mio obiettivo e' raggiunto,
Io sono libero dal dolore,
Tutto solo in questa seclusa sistemazione,
io mi corico con simpatia (ndt, compassione)
vero tutti gli esseri.

Anche quelli trafitti al petto con una freccia,
i loro cuori battendo rapidamente, rapidamente:
perfino loro, con le loro freccie, sono capaci di dormire.
Perche' non dovrei io che ho rimosso le mie freccie???

Non sono sveglio con preoccupazione,
ne' timoroso di dormire.
Giorni e notti non mi opprimono.
Non vedo nessuna minaccia di declino in nessun mondo
Ecco perche' dormo con simpatia verso tutti gli esseri"

Allora Mara, il Maligno -- triste e abbattuto realizzando "Il Beato mi conosce: il Ben Andato mi conosce" -- svani' proprio la'.
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Vecchio 06-10-2005, 06.39.47   #2
marcoscari
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Nandana Sutta

Ho udito che una volta il Beato stava vicino a Savatthi (ndt, meglio conosciuta come Sravasti) nel Boschetto Jeta, il monastero di Anathapindika. Allora Mara, il Maligno, ando' dal Beato e recito' questiversi in sua presenza:

"Quelli che hanno bambini si deliziano grazie ai loro bambini,
Quelli con bestiame si deliziano grazie alle loro mucche,
La delizia di una persona viene dall'acquisizione,
senza acquisizione non esiste delizia"

Il Buddha:

"Quelli che hanno bambini si affliggono per colpa dei loro bambini,
Quelli con bestiame si affliggono per colpa delle loro mucche,
L'afflizione di una persona viene dall'acquisizione,
senza acquisizione non esiste afflizione"

Allora Mara, il Maligno -- triste e abbattuto realizzando "Il Beato mi conosce: il Ben Andato mi conosce" -- svani' proprio la'.
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Vecchio 06-10-2005, 07.24.47   #3
marcoscari
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Rajja Sutta

Ho udito che una volta il Beato stava tra i Kosala, in una deserta capanne in un distretto Himalayano. Allora, come era solo, questo treno di pensieri emerse nella sua consapevolezza: "E' possibile governare senza uccidere o causare agli altridi uccidere, senza confiscare o causare agli altri di confiscare, senza soffrire o causare agli altri sofferenza- rettamente???? "

Allora, Mara, il Maligno, conoscendo con la sua consapevolezza il treno di pensierinella consapevolezza del Beato, ando' da lui e al suo arrivo disse: "Governa, Benedetto! Governa, O Ben Andato! -- senza uccidere o causare agli altridi uccidere, senza confiscare o causare agli altri di confiscare, senza soffrire o causare agli altri sofferenza- rettamente!!! "

" Ma cosa vedi in me, Maligno, che tu mi dici: << Governa Benedetto! Governa Ben Andato!! [..]>> ????

"Signore, il Beato ha sviluppato le quattro basi del potere, inseguito queste, maneggiato di queste le rendini e preso queste come basi, dato a essi terreno, consolidato e intrapreso questi bene. Se gli voleva, potrebbe risolvere sull'Himalaya, Re delle montagne, come oro, ed essa diventerebbe una montagna d'oro"


il Buddha:

"La totalita' di un montagna d'oro,
di solidi lingotti:
persino due volte quella
non sarebbe sufficiente per una persona.
Sapendo questo,
vivi pacatamente,
in tono con la vita contemplativa.

Quando vedi stress e da dove esso viene,
come puoi inclinarti ai piaceri sensoriali???
Sapendo l'acquisizione essere una catena nel mondo,
treno per la sua sottomissione"

Allora Mara, il Maligno -- triste e abbattuto realizzando "Il Beato mi conosce: il Ben Andato mi conosce" -- svani' proprio la'
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Vecchio 06-10-2005, 07.57.30   #4
marcoscari
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Alavika Sutta (Alavika e' una monaca vissuta ai tempi del Buddha)

Cosi' ho udito. Una volta il Beatostava a Savatthi, nel Boschetto Jeta, il Parco di Anathapindika.

Allora, nel mattino, la monaca Alavika si vesti' e, prendendo la ciotola e la tunica, entro' in Savatthi per le elemosine. Dopo che lei ha camminato in Savatthi per le elemosine e ritornata, dopo (aver mangiato) il suo cibo lei ando' nel Boschetto dell'Uomo Cieco cercando solitudine.

Allora Mara, il maligno, desiderando far emergere paura, trepidazione e terrore nella monaca Alavika, desiderando farla andare via dalla solitudine, si avvicino' a lei e gliindirizzo' questi versi:

"Non c'e' nessuna fuga nel mondo,
cosi' cosa fai in solitudine???
Godi delle delizie deipiaceri sensoriali:
Non avere rimorso dopo!"

Allora il pensiero venne alla monaca Alavika:" Ora chi e' che ha recitato questi versi- un essere umano o non umano???" Allora gli venne quest'altro pensiero: "Questo e' Mara il Maligno che ha recitato questi versi desiderando farmi emergere paura, trepidazione e terrore, e desiderando farmi andare via dalla solitudine"

Allora la monaca Alavika, avendo capito, "Questo e' Mara il Maligno", replico' a lui questi versi:

"C'e' una fuga nel mondo,
che io ho strettamente toccato con saggezza.
O Maligno, parente della negligenza,
Tu non conosci quello stato.

I piaceri sensuali sono come pioli di una spada
Gli aggregati, il loro bloccho tagliente.
Quello che tu chiami delizia sensoriale,
per me e' diventata non-delizia"

Mara, il Maligno, realizzando "La monaca Alavika mi conosce", tristee abbattuto, svani' proprio la'.
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Vecchio 06-10-2005, 08.15.52   #5
marcoscari
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Vijaya Sutta

Sedendo a Savatthi. Allora nel mattino la monaca Vijina si vesti'.....lei si siese ai piedi di un albero per dimora del giorno.

Allora Mara, il maligno, desiderando far emergere paura, trepidazione e terrore nella monaca Vijaya desiderando farla andare via dalla solitudine, si avvicino' a lei e gliindirizzo' questi versi:

"Sei cosi' giovane e bella,
E io anche nel pieno della gioventu',
Vieni, nobile ragazza, gioiamo con la musica
di un quinto complesso"

Allora questo pensiero venne alla monaca Vijaya: "Chi e' questo...?? Queesto e' Mara, il Maligno...desiderando di farmi cadere dalla concentrazione"

Allora la monaca Vijaya, avendo capito, "Questoe' Mara, il Maligno" gli replico' questi versi:

"Forma e suoni, gusti e odori,
oggetti tattili che delizionano la mente
Io li rioffro a te,
io, o Mara, non ne ho bisogno

Sono disgustata e umiliata,
da questo osceno e putrido corpo,
soggetto a decadimento, fragile
Io ho vinto l'attaccamento sensuale

A quesgli esseri che stanno in mezzo alla forma,
a quelli che risiedono nel "senza forma"
e anche a quelli con pacifiche realizzazioni:
dappertutto l'oscurita' e' stata distrutta"

Allora, Mara il Maligno, realizzando "La monaca Vijaya mi conosce", triste e abbattuto, svani' proprio la'.
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Vecchio 06-10-2005, 08.34.24   #6
marcoscari
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Sisupacala Sutta

Sedendo a Savatthi. Allora nel mattino la monaca Sisupacala si vesti'.....lei si siese ai piedi di un albero per dimora del giorno.

Allora Mara il Maligno si avvicino' alla monaca Sisupacala e le indirizzo' questo verso: "Monaca, tu approvi il credo di chi???"

"Io non approvo il credo di nessuno, amico"


"Ma allora tu ti sei rasata la tua testa sotto chi?
Tu sembri essere in ritiro,
tuttavia non approvi nessun credo,
cosi' perche' vagabondare come se disorientata?"

"Fuori da questo posto i devoti di altri credi
piazzano la loro confidenza in determinate visioni.
Io non approvo i loro insegnamenti;
Loro non sono abili nel Dhamma (ndt.. Dhamma e' la vera natura delle cose}

Ma c'e' un discendente del clan dei Sakya,
l'Illuminato, senza eguali,
Conquistatore di tutto, sottomissore di Mara,
Che mai, in nessun luogo e' sconfitto

Dappertutto libero e senza attaccamento,
con una visione che vede tutto,
che ha raggiunto la fine di tutti i karma;
rilasciato nell'estinzione dell'acquisizione:
il Beato e' il mio Maestro,
io approvo il suo insegnamento"

Allora, Mara il Maligno, realizzando "La monaca Sisupacala mi conosce", triste e abbattuto, svani' proprio la'
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Vecchio 07-10-2005, 07.53.28   #7
marcoscari
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Uppalavanna Sutta

Sedendo a Savatthi. Allora nel mattino la monaca Uppalavanna si vesti'.....lei si siese ai piedi di un albero sala pieno di fiori.

Allora Mara, il maligno, desiderando far emergere paura, trepidazione e terrore nella monaca VijayaUppalavanna desiderando farla cadere dalla concentrazione, si avvicino' a lei e gli indirizzo' questi versi:

"Essendo andata in un albero sala con la cima floreale,
Tu stai ai suoi piedi tutta sola, monaca.
Non c'e' nessuno la cui bellezza puo' essere paragonata alla tua
Ragazza stolta, non hai nessuna paura dei mascalzoni???"



Allora questo pensiero venne alla monaca Uppalavanna: "Chi e' questo...?? Questo e' Mara, il Maligno...desiderando di farmi cadere dalla concentrazione"

Allora il la monaca Uppalavanna, avendo capito, "Questo e' Mara il Maligno" gli replico' questi veri:

"Benche' centinaia di migliaia di mascalzoni
proprio come te, potrebbero venire qua,
Io non muovo un capello, non sento nessun terrore:
Perfino sola, Mara, io non ho paura di te.

Io posso fare scomparire me stessa,
o entrare nella tua pancia,
Posso stare in piedi tra le tue sopracciglia
tuttavia tu non mi vedrai

Io sono la maestra della mia mente,
le basi del potere sono ben sviluppate,
Io sono libera da ogni tipo di legame
quindi non ho paura di te, amico"


Allora, Mara il Maligno, realizzando "La monaca Uppalavanna mi conosce", triste e abbattuto, svani' proprio la'


Ndt: wow...questa monaca ha classe...in ogni caso da quello che ha detto, questa monaca ha sviluppato poteri soprannaturali
marcoscari is offline  
Vecchio 07-11-2005, 12.00.36   #8
giuseppe di davide
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Messaggi: 366
Re: Uppalavanna Sutta

Citazione:
Messaggio originale inviato da marcoscari
Sedendo a Savatthi. Allora nel mattino la monaca Uppalavanna si vesti'.....lei si siese ai piedi di un albero sala pieno di fiori.

Allora Mara, il maligno, desiderando far emergere paura, trepidazione e terrore nella monaca VijayaUppalavanna desiderando farla cadere dalla concentrazione, si avvicino' a lei e gli indirizzo' questi versi:

"Essendo andata in un albero sala con la cima floreale,
Tu stai ai suoi piedi tutta sola, monaca.
Non c'e' nessuno la cui bellezza puo' essere paragonata alla tua
Ragazza stolta, non hai nessuna paura dei mascalzoni???"



Allora questo pensiero venne alla monaca Uppalavanna: "Chi e' questo...?? Questo e' Mara, il Maligno...desiderando di farmi cadere dalla concentrazione"

Allora il la monaca Uppalavanna, avendo capito, "Questo e' Mara il Maligno" gli replico' questi veri:

"Benche' centinaia di migliaia di mascalzoni
proprio come te, potrebbero venire qua,
Io non muovo un capello, non sento nessun terrore:
Perfino sola, Mara, io non ho paura di te.

Io posso fare scomparire me stessa,
o entrare nella tua pancia,
Posso stare in piedi tra le tue sopracciglia
tuttavia tu non mi vedrai

Io sono la maestra della mia mente,
le basi del potere sono ben sviluppate,
Io sono libera da ogni tipo di legame
quindi non ho paura di te, amico"


Allora, Mara il Maligno, realizzando "La monaca Uppalavanna mi conosce", triste e abbattuto, svani' proprio la'


Ndt: wow...questa monaca ha classe...in ogni caso da quello che ha detto, questa monaca ha sviluppato poteri soprannaturali
ora mi chiedo se gli inferi sono creazione della nostra mente
come dici tu marco.
che la monaca non lo sapesse?tanto da arrabbiarsi tanto con la sua stessa creazione mentale?
a mio modo di vedere come leggo mi sembra che il mara abbia un'entita sua.
come dice papa benedetto non abbandonare il tuo corpo con la meditazione per non permettere di aver contatto con gli inferi.
mi sembra che che il discorso non fa una piega.
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 07-11-2005, 12.15.46   #9
marcoscari
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Messaggi: 136
Ho detto che gli inferi sono una creazione della mente.....ma non Mara, che nel canone Pali e' presentato come un vero e proprio essere senziente.
Mara, il Maligno, e' un vero e proprio essere, ma e' visto come la personificazione di tutte le emozioni perturbatrici..o i peccati, come li chiami tu. Insomma...l'inferno e' un sogno, creazione della mente che i "cattivi" sperimentano dopo la morte, ma Mara e' un essere come me e come te.....o almeno questo e' il modo in cui viene presentato nel Tripitaka......



ps: La Venerabile Bhiksuni Uppalavanna NON si e' arrabbiata....se lo avesse fatto...NON avrebbe sconfitto Mara......ma ne avrebbe accettato l'influenza.
marcoscari is offline  
Vecchio 07-11-2005, 13.29.48   #10
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Mara non esiste.
In una dimensione di meditazione profonda, oppure in sogno, ci possono apparire delle manifestazioni oniriche con forme piu' o meno pacifiche, piu' o meno terrifiche.....ma sempre sogni sono.

L'insegnamento piu' bello sui demoni e' quello della Yoghini Tibetana Ma Chig Labdron del XI secolo.

qui
Yam is offline  

 



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