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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 07-11-2005, 09.05.29   #1
atisha
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Post Spiritualità....Cosa ci spinge a discutere?

Riflessione

Pensavo una cosa: quando facciamo una domanda, come ad esempio la mia, la facciamo per il sapere, per il dubbio, per una maggiore conoscenza.
Ma quando rispondiamo senza che nessuno ci chiami in causa, quando discutiamo, quando diciamo la nostra. Cos’è che ci spinge a fare questo?
Forse analizzando questo si potrebbero capire molte cose di noi stessi.

Secondo voi?



"Primo Percorso:

Alle volte è la generosità che ci spinge a condividere le nostre esperienze, perché conoscere è ricchezza e non va tenuta solo per sé stessi.
Questa pratica si chiama condivisione.


Secondo Percorso:

Cosa spinge a fare inutili discussioni?

La mente bla bla bla, la mente inquieta,
la mente non pacificata.
la mente che detesta la meditazione,
perché meditare significherebbe annullarla



Terzo Percorso:

Penso che le domande siano sempre qualcosa di vitale.
Non mi sento, invece, di dire la stessa cosa per le risposte:
alle volte sono solo un bavaglio fittizio e forzoso alle domande...


Quarto Percorso:

Mi dispiace davvero che hai una così brutta opinione di noi che cerchiamo di dare una qualche risposta secondo le nostre capacità ed esperienze!
Non ho capito esattamente cosa intendi per "bavaglio fittizio e forzoso"
Per quel che mi riguarda ho cercato di far parlare i grandi Maestri al posto mio, sia per la difficoltà linguistica di trovare le parole adatte, sia perché i Maestri hanno un loro modo particolare di esprimersi, ed io preferivo non "contaminare" con le mie spiegazioni o esperienze questi preziosi insegnamenti. Ho visto con piacere che anche Tu hai citato altri grandi Maestri che io nemmeno conoscevo! Per me è sempre un piacere leggere i tuoi interventi, perciò aspetto di capire dove che ho/abbiamo sbagliato!


Quinto Percorso:

Scusami: non volevo generalizzare!
Non è detto che una risposta sia sempre qualcosa di sbagliato a priori. Però pensa a tante risposte della scienza, della religione, della filosofia...
Alle volte, non sarebbe stato meglio continuare a domandarsi invece che rispondere?


Sesto Percorso:

Cari amici, anch'io mi sono posto questa domanda qualche tempo fa e sono arrivato alla conclusione (per quel che mi riguarda) che dare risposte senza sentirmi chiamato in causa, dire a tutti costi la mia, ecc. gratifica il mio io mi fa sentire più saggio degli altri; per questo penso che dovrò praticare molto per superare questo ostacolo.


Settimo Percorso:

Un maestro Zen una volta disse all'assemblea dei monaci:

“Oggi chiunque farà una domanda sarà bastonato.
Volete sapere il perché?
Perché ogni domanda contiene già la risposta”

(da www.bodhidharma.it)

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Vecchio 07-11-2005, 11.18.54   #2
Paolo77
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Scusa la domanda, ma tu sei sicura che l'intenzione della tua domanda sia il sapere, il dubbio, e la conoscienza, escludendo in te i sette percorsi che hai riportato?
Secondo me la risposta è spiegata molto bene nel libro di Eckhart tolle IL POTERE DI ADESSO, cioè nei casi diversi da una sincera ricerca del sapere si tratta dell'ego che vuole avere il sopravvento sugli altri, perchè vive di coflitti, di lotta, per cercare di sopravvivere e prevalere. Ecco questo è il motivo principale che poi si manifesta in molte forme tra le quali hai descritto tu..
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Vecchio 07-11-2005, 12.26.18   #3
atisha
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Messaggio originale inviato da Paolo77
Scusa la domanda, ma tu sei sicura che l'intenzione della tua domanda sia il sapere, il dubbio, e la conoscienza, escludendo in te i sette percorsi che hai riportato?
Secondo me la risposta è spiegata molto bene nel libro di Eckhart tolle IL POTERE DI ADESSO, cioè nei casi diversi da una sincera ricerca del sapere si tratta dell'ego che vuole avere il sopravvento sugli altri, perchè vive di coflitti, di lotta, per cercare di sopravvivere e prevalere. Ecco questo è il motivo principale che poi si manifesta in molte forme tra le quali hai descritto tu..

Ciao paolo77..
a parte che la domanda l'ho trovata bella e fatta sul sito che ho citato...
non mi pare di aver assolutamente escluso i sette percorsi..in quanto ancora non mi sono pronunciata..
se vuoi lo faccio ora..

Questo copia/incolla mi pareva intuitivo ed intelligente, ( era postato sotto la voce "Insegnamenti") per molti aspetti..infatti se guardi bene si tratta di un percorso.... quasi irrinunciabile e completo.
Personalmente sento di averlo attraversato tutto..e non aver saltato neanche un punto..anzi..se vogliamo possiamo pure aggiungere qualche altro...

Il motivo che tu citi (di E.Tolle) è da distribuire qui e là in questi passaggi..cioè non si esclude...anzi.

ciao e grazie per aver risposto..


Ultima modifica di atisha : 07-11-2005 alle ore 12.28.11.
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Vecchio 07-11-2005, 12.38.15   #4
gyta
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Penso principalmente la voglia di sperimentare la comunione ,
il sentire l'unione, il gioco d'identificazione con l'altro.. non è solo un arricchimento
ma un bisogno di toccarsi, di dire tu sei parte di me e questo scambio simbiotico
può avvenire solo tramite il contatto dei sensi che vogliono sentire, assaporare, partecipare, "esplodere" anziché "implodere"..

La comunione simbiotica penso sia normale bisogno dell'individuo per restare tale
tramite il contrasto (non il diverbio, ma la diversità per risultanza da contrasto.. fosse solo anche parole diversamente scelte, diversi toni di voce ). In assenza di tale comunione espressa attraverso il corpo, siano queste parole o vicinanza fisica, il senso d'individualità scema, l' "io" sparisce, lo stesso contorno di se stessi sfuma..


C'è di certo al di sotto di questo, il conflitto con un'identità che sembra dover sfuggire di mano in ogni momento,
un'identità talmente in sostanza illusoria che per non dissolversi nella dimenticanza tenta di perpetuare se stessa attraverso il rito del pensare a sé nel rapportarsi agli altri tramite il sondare il proprio sottile confine, ciò che le da forma ed auto-coscienza.. Ecco che questo tipo di coscienza si scontra di fronte ad una coscienza più profonda che non più identificata in fissità riesce a fluire libera oltre i paletti dell'individualità sino a poterne tranquillamente fare a meno senza rischiare un conflitto nevrotico (di scissione) per mancanza d'identità..

Beh.. penso d'averci messo parecchi dei
punti, principalmente: 1° 2° e 6° ..
Forse meglio sintetizzato da Paolo!



Gyta
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Vecchio 07-11-2005, 13.03.07   #5
gyta
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Messaggio originale inviato da gyta
[..] e questo scambio simbiotico
può avvenire solo tramite il contatto dei sensi

che vogliono sentire, assaporare, partecipare, "esplodere" anziché "implodere"..


Rettifico!
No! Non non dei "sensi".. è sempre la mente!
E' sempre il senso dell'io che vuole identificazione
(diversamente potrebbe starsene zitto a livello di pensiero
e semplicemente esisterebbe il sentire diretto coi sensi percettivi,
ma non sussisterebbe dialogo-opinione!!)

A ri-ciao!



Gyta
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Vecchio 07-11-2005, 13.38.51   #6
atisha
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ciao Gyta...
leggendoTi mi par chiaro dover aggiungere un altro percorsoimportante....

la comune..il gruppo di appartenenza...il cerchio di energia.

Spiritualità... spiritualità alla ricerca di una misteriosa "saggezza"...
Trovo non sia facile comunicare, scambiare opinioni ed esperienze di questo genere fuori nel mondo..nel samsara..nella strada..
e riuscire a parlare di insegnamenti...sentieri e misticismo con una certa naturalezza...
Ecco che in questi ambiti si crea quel Corpus senza disprezzo, senza essere osteggiati più di tanto..
Nasce così anche un luogo aperto a tutti ed appartato, dove poter accedere spontaneamente, con vizi e virtù dell'ego..
ma soprattutto dove è possibile, con un certo sforzo..parlare un simile linguaggio...

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Vecchio 07-11-2005, 14.40.47   #7
rodi
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sono sincera ma non so perchè (forse è il mio ego, forse il mioo lato fisico e percettivo...non lo so) a me succede la cosa contraria...
proprio in questo luogo aperto ma appartato trovo maggior difficoltà nell'esprimermi...
forse è l'insieme delle sollecitazioni, forse il fatto che una tastiera ed uno schermo di un computer mi tolgono qualcosa di vitale, per me, nella comunicazione...

sono ancora legata ad un tono di voce, ad una scrittura a mano, ad uno sguardo ed ad un atteggiamento posturale e dei gesti per riuscire a comunicare interamente...

troppe variabili mi mancano...
forse è il mio ego, non lo so veramente...

ma uno sguardo...anche un solo sguardo...
non ci sono pagine di parole che riescono a darmi come un solo sguardo...
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Vecchio 07-11-2005, 17.32.14   #8
Paolo77
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X ATISHA

Ciao Atisha, effettivamente ogni risposta che è stata data ha una sua ragione, si sono analizzati gli aspetti positivi del discutere, cioè la condivisione. Cosi mi viene in mente che però bisogna avere uno scopo (anche se penso che la maggior parte delle discussioni non abbia scopo, ma competizione), e ancor meglio uno scopo comune cosi da sapere su che terreno ci si muove evitando di discutere in cerchio senza ottenere nulla di inutile.
Se la discussione poi non è supportata dalla pratica trovo che sia solamente un passatempo...poi magari uno ha per scopo la discussione in se stessa, la polemica...
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Vecchio 07-11-2005, 18.10.44   #9
atisha
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sono sincera ma non so perchè (forse è il mio ego, forse il mioo lato fisico e percettivo...non lo so) a me succede la cosa contraria...
proprio in questo luogo aperto ma appartato trovo maggior
difficoltà nell'esprimermi...
forse è l'insieme delle sollecitazioni, forse il fatto che una tastiera ed uno schermo di un computer mi tolgono qualcosa di vitale, per me, nella comunicazione...
sono ancora legata ad un tono di voce, ad una scrittura a mano, ad uno sguardo ed ad un atteggiamento posturale e dei gesti per riuscire a comunicare interamente...
troppe variabili mi mancano...
forse è il mio ego, non lo so veramente...
ma uno sguardo...anche un solo sguardo...
non ci sono pagine di parole che riescono a darmi come un solo sguardo...

non credo sia questione di ego o non ego..
ma di vibrazioni..
Ovvio che davanti alla scrittura - tra l'altro lasciata anche al caso..al momento - ben poche vibrazioni possano accadere...
hai perfettamente ragione..anch'io così sento..
Ci vuole un grande sforzo per cercare di comunicare via tastiera...
ma a volte accade anche di "comunicare".. e di ricevere.. di aprire il cuore e lasciarsi andare al ciò che accade...
I miei grandi incontri "spirituali" li ho avuti via web anni fa..
e non di certo a qualche corso o incontro programmato.. Sarà un caso?
non credo..sarà la "densità" dei partecipanti..la maggiore possibilità d'incontri, di appuntamenti.. ed anche di prospettive comuni..

Il mio discorso aggiunto era basato solo sull'appartenenza..al gruppo gravido che ricerca gli stessi equilibri..che ha gli stessi requisiti.
Per ora ci è dato questo, dunque rimane un po' difficile riconoscerci per strada..trovarci tutti insieme...
qui si può..a parte il limite-tastiera a volte invalicabile...a parte la "freddezza" delle parole..il "fischi per fiaschi"
Ecco perchè è necessaria una certa apertura e Fiducia maggiore.
Credo Internet sia una grande possibilità..poi sta ad ognuno di noi cercare di allargare le proprie conoscenze..allargare lo strumento...scendere a guardarsi negli occhi e..
se necessario stare in Silenzio..



Ultima modifica di atisha : 07-11-2005 alle ore 18.14.44.
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Vecchio 07-11-2005, 18.20.26   #10
atisha
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Re: X ATISHA

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Ciao Atisha, effettivamente ogni risposta che è stata data ha una sua ragione, si sono analizzati gli aspetti positivi del discutere, cioè la condivisione. Cosi mi viene in mente che però bisogna avere uno scopo (anche se penso che la maggior parte delle discussioni non abbia scopo, ma competizione), e ancor meglio uno scopo comune cosi da sapere su che terreno ci si muove evitando di discutere in cerchio senza ottenere nulla di inutile.
Se la discussione poi non è supportata dalla pratica trovo che sia solamente un passatempo...poi magari uno ha per scopo la discussione in se stessa, la polemica...

anche la competizione crea uno scopo..
sai qual'è lo scopo?
quello di mollare l'ego..
a forza di competere... arriva un certo punto che il cerchio si spezza...

E' bello poi notare compassionevolmente il nostro ego identificato che cedeva alle reattività..al proprio tornaconto..
ma alla fine il contraccolpo sempre ci attende...e noi avremo raggiunto uno scopo... un progresso...

atisha is offline  

 



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