LA REINCARNAZIONE
Nella chiesa cristiana dei primi secoli si credeva alla reincarnazione e tale credo non è mai stato condannato ufficialmente.
La credenza in vite successive era diffusa in tutto il mondo antico e insegnata dai pitagorici, dagli esseni, dai platonici eccetera.
La reincarnazione è una teoria affascinante: per molti, il pensiero di aver vissuto un altro destino, in un'altra epoca, risulta appassionante.

LA RISURREZIONE
La concezione cristiana dell'immortalità dell'anima aggiunge però anche un'altra fede essenziale. Per quanto felice possa essere, nell'anima sussiste un'attesa: quella della resurrezione del corpo che avrà luogo solo al ritorno del Cristo.
L'affermazione della resurrezione del corpo ha sempre rappresentato uno scandalo per gli uni e una incomprensione per gli altri. Eppure è un concetto essenziale del cristianesimo: Dio, che ha creato l'uomo come corpo e anima, non rinnegherà in nulla la sua creazione e lo resusciterà nella sua integrità, nella sua unità.
Trasfigurerà il corpo, che verrà sottratto alla sua condizione biologica della vita. Il Cristo, che ha trasgredito questa legge, sottrarrà tutti i corpi, che passeranno a un altro piano di esistenza accedendo a un'esistenza incorruttibile. È per questa ragione che la resurrezione è il PERNO costitutivo e fondamentale del cristianesimo.

A chi credere? Reincarnazione o risurrezione?

Salvatore R.

Oggi la maggioranza degli uomini crede alla reincarnazione, la sola che può dare la spiegazione dei tanti perché della vita e rispondere ai molti interrogativi che si agitano nella mente umana.

Il lungo viaggio per il ritorno alla Casa del Padre -secondo l’espressione di Gesù – non si compie rapidamente, ma soltanto dopo ripetute e molteplici esperienze. In tale modo l’uomo forma la sua coscienza, l’amplia sempre maggiormente fino a espandersi nella coscienza cosmica che comprende la Vita del Gran Tutto, fino all’Assoluto.

Con le conoscenze di oggi, e difficile, a una persona ragionevole, credere in Dio accettando la vita umana come una sola esistenza, almeno che non si sia seguaci di una fede dogmatica dove ogni facoltà umana è estinta per farsi vittima di ciò che altri ha decretato di credere.
La reincarnazione dà senso a tante vicende della vita, apparentemente assurde come il dolore e la morte e dà un significato a situazioni che altrimenti sarebbero inaccettabili e ingiuste.
Soltanto con la reincarnazione, infatti,si può effettuare quel perfezionamento che è la ragione stessa della vita.

La risurrezione.
Come faranno i morti a resuscitare? Con quale corpo ritorneranno? Il nuovo mondo resuscitato sarà la semplice continuazione del mondo terreno?
La resurrezione implica, di fatto, la necessità di un supporto materiale: anche se è di natura totalmente diversa da quella che conosciamo oggi, il corpo resuscitato sarà obbligatoriamente materiale, e ciò suppone l’esistenza di un continuum spazio-tempo.
?
io credo alla reincarnazione.
Perché il buon senso, la logica e la ragione ci indicano una sola strada “ la reincarnazione”.

Salvatore R.

... posso credere sia all’una che all’altra...

giusto? o no?

salve a tutti, scusate ma sono una profana....non viaggio mai da queste parti in genere.

Volevo fare una domanda sulla reincarnazione.

Non è una fede che rischia di tradursi in un "sistema di caste"....stile India? Il fatto che una persona si reincarni successivamente in "stadi" sempre più evoluti nel suo cammino verso il padre....non implica l'esistenza di una gerarchia rigida fra gli esseri (ad esempio fra animali-uomo, ma anche fra uomo e uomo).
Non è una teria implicitamente gerarchica?

Per quello che riguarda la sofferenza.....non mi convince.
La risurrezione giustifica la sofferenza col paradiso: beati quelli che hanno fame e sete ecc.
La reincarnazione giustifica la sofferenza come un mezzo di evoluzione verso il "nirvana"....ma non è in fondo la stessa cosa?

Sono poi così diverse le due teorie?

Il problema sollevato da questo topico è tipico di quelli che corrono dietro al tempo... materialisti dediti a pensare ....a pensare ininterrottamente...
Sembra che in realtà questo sia un ennesimo falso problema sollevato dal pensiero che crea lontananze...
Circolano delle voci che in verità esita solo il presente.

Circolano a vuoto queste voci ciuccine.

Ilpre-sente NON esiste, è solo una percezione della mente che scorre continuamente schiava di un verso del tempo.

Ilpre-sente scorre tra il periodo di tempo passato ed il periodo di tempo futuro SENZA un periodo di tempo attuale. Quindi, non avendo tempo per esistere... non esiste se non come "fronte" di passaggio dal passato al futuro.

Alcune riflessioni sulla reincarnazione.

Perché c'è chi muore a 15 anni e chi a 90? E quelli che nascono già tarati?
E quelli che sono crocifissi per anni su una sedia a rotelle?
Perché chi è intelligente e chi è deficiente?
Perché vi sono cose date agli uni e negate ad altri?
Quali sono le cause e i motivi, se vi sono?

Vi sono due leggi fondamentali che ci aiutano a comprendere i misteri:
la reincarnazione e la legge di causa e effetto.
Senza queste due leggi sarebbe impossibile l'evoluzione individuale ( della coscienza ).
Soltanto la reincarnazione e la legge di causa effetto possono spiegare tante condizioni miserevoli che molti uomini vivono sulla Terra.
Il ritorno alla vita terrena è necessario per esperimentare personalmente quello che noi abbiamo già fatto esperimentare agli altri con le nostre azioni nei loro riguardi.
Essa spiega tutte le ineguaglianze degli uomini.. le condizioni sociali e le differenze di ogni genere.
Soltanto la reincarnazione può spiegare e risolvere i tanti perché dell'esistenza umana.
La vita è una, ma le esistenze sono molte.
Pensa all'assurdità di una sola esistenza per giungere alla perfezione.
Lo scopo ultimo della vita dell'uomo è la perfezione.
Per questo è necessario vivere rettamente.

Salvatore R.

PS: L'esistenza della legge di causa e di effetti non vuol dire che una volta mossa una causa vi sia un determinismo assoluto che porti fatalmente a compiersi l'effetto. Come non esiste una libertà assoluta, cosi non esiste un determinismo assoluto.
Neppure una catena di causa e di effetti può rendere fatale ogni avvenimento, poiché vi è la possibilità di varianti, anch'esse causa di altri avvenimenti che si frappongono a modificare gli effetti delle cause precedenti.

[quote]Messaggio originale inviato da il pensiero
[b]Il problema sollevato da questo topico è tipico di quelli che corrono dietro al tempo... materialisti dediti a pensare ....a pensare ininterrottamente...

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Quando si vive dentro una gabbia, si pensa di avere tutte le verità in tasca.
Non giudicare in continuazione.
Rifletti e pensa che qualche volta, ascoltare senza l’osservatore, ti potrebbe aiutare molto.

Salvatore R.

Ascolta scimmione,
smettila di ruggire scimpanzinaggini temporali!

Ti consiglio vivamente di fare manutenzione al tuo clokko.
Tu non sei autorizzato a disquisire sul tempo se almeno una volta non sei sceso dal tempo.
Nessuno può disquisire correttamente sul tempo se almeno una volta non è morto.
Tu non puoi avere le idee chiare se non scendi dal carosello.
Morire al tempo vuol dire fermarsi.
Essere fermi vuol dire non creare il tempo.
Quindi il tempo in natura non esiste.
Il tempo esiste solo se voi che lo create.
E voi lo create ad ogni istante perché siete continuamente in movimento.
Voi potete essere in movimento anche quando siete fermi.
(...)
Cari fratelli, che albergate nei cervelli, siete un vero flagello della Creazione.
Quei tanti esseri umani che vi albergano sono sotto il costante giogo del loro proprio figlio.
Sono i Padri creatori di un figlio degenere da ammazzare.
Me perchè non li lasciate vivere in pace quei auto disgraziati di umani?
(hops..!!!)
Ma perché gli umani sono così rincretiniti che vi partoriscono e poi vi danno anche alloggio e poi vi foraggiano anche per bene affinché non moriate?
Ma perché non si rendono conto che siete la causa prima dell’imbroglio universale e dei loro patimenti?
Chi potrà mai toglierli da questo inganno?
Come e quando potremmo mai estinguerci se non ce lo permettono?

Senti, calzino stinto,

con tutte queste tue domande volatili costringi gli H2S a pensare e così il tempo corre avanti inarrestabile.

Finiscila di gettare carbone nella caldaia, che si consuma il carbone e pure la caldaia producendo soltanto cenere e rugine che poi tocca agli H3S spalare.

Mettiti una pietra sopra.

Il tempo esiste per il fatto stesso che esiste Tutto, quindi è un'ilpiata il fatto che sia il movimento degli H2S a generare il tempo.

Scendi dalla biciclettina a rotelle, staccale e mettitele nella crapa, così ragioni meglio!