C'è di sicuro.. (non l'ho inventata io! ) un tempo per ogni cosa;
un tempo quindi dove le "mete chiare" sono necessarie per intraprendere un cammino, un cammino "interiore".
Ma pratica non è sempre e comunque sinonimo di meta.
Questo pensavo fosse importante ricordarlo.
Anche se spesso il vivere la realtà, l'attenzione a ciò che viviamo spesso -per molti, ma non per tutti- coincide con la meta stessa,
cioè essere presenti a se stessi il più profondamente possibile.

(tenevo a sottolinearlo.. )



Gyta

sotto ill tuo nome hai scritto una frase: anche questo é realizzazione

Direi che e' proprio tutto!

"davanti sono da capo un bel Tempio all’antica, e più in distanza la veduta di una Città; in mezzo della verdura, e di tre vaghe donne in piedi, sotto alle quali è scritto: ARTEMISIA. CHAMILLA. LIVIA; da destra è in distanza un bel pastorello, che pasce il gregge, da sinistra un Fiume, che ne’ fiori del Cornucopia tra i colori di rosso e oro; da piedi son sassi, e l’acqua del Fiume che scorre…"


il fiume che scorre....

[
eccomi qua.
così voglio essere nella mia vita: perdonare subito e non rimuginare le offese, le ferite ecc. per giorni, mesi o addirittura anni. Imparare a chiedere perdono anche quando … l’altro ha torto. Vivere ogni attimo cosciente della presenza di Dio in me, accettare la critica che mi viene fatta e trovarvi che c’è sempre un po’ di vero, vedere il positivo in ogni cosa, non fare differenze tra gli esseri umani, ovvero amarli tutti allo stesso modo, considerare le persone con cui ho sempre problemi come una chance per conoscere me stessa (secondo la Legge spirituale se uno mi disturba o non lo posso sopportare vuol dire che io sono simile a lui) non sentirmi inferiore a nessuno né superiore a nessuno, essere un polo di pace, avere più tempo per gli altri, amare di più gli animali e tutta la natura, essere aperta non solo con certe persone e altre no, non fare agli altri ciò che non vorrei fosse fatto a me.

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Molto bello !!!!! Stai illustrando, secondo me, "il paradiso"
complimenti il solo desiderio è già un pregio.

Elisa

Carissima Giliola. Il tuo programma per la vita è meraviglioso.

Se mi permetti lo voglio esporre a punti:

1) perdonare subito e non rimuginare le offese, le ferite ecc. per giorni, mesi o addirittura anni.
2) Imparare a chiedere perdono anche quando … l’altro ha torto.
3) Vivere ogni attimo cosciente della presenza di Dio in me
4) accettare la critica che mi viene fatta e trovarvi che c’è sempre un po’ di vero, vedere il positivo in ogni cosa, non fare differenze tra gli esseri umani, ovvero amarli tutti allo stesso modo,
5) considerare le persone con cui ho sempre problemi come una chance per conoscere me stessa (secondo la Legge spirituale se uno mi disturba o non lo posso sopportare vuol dire che io sono simile a lui)
6) non sentirmi inferiore a nessuno né superiore a nessuno, essere un polo di pace,
7) avere più tempo per gli altri,
8) amare di più gli animali e tutta la natura,
9) essere aperta non solo con certe persone e altre no, non fare agli altri ciò che non vorrei fosse fatto a me.

Non so se ho fatto un pò di confusione con i punti accorpandoli, al limite me li correggi.

Vedi qualche priorità tra i punti elencati oppure la realizzazione degli stessi può essere casuale?
Ti do una mano a realizzare il punto 4)...quello relativo alla critica.

Innanzitutto, a mio avviso, le belle cose che hai descritto non devono essere obiettivi. Arrivare al punto di elencarle ho paura che siamo un tantino fuori strada.
Mica ti puoi svegliare una mattina con l'intenzione di realizzare il punto 3)...Vivere ogni attimo cosciente della presenza di Dio in me.
...non deve essere neanche un piccolo desiderio.
Le esperienze della vita, anche solo vivendola in qualità di semplice spettatore, ti aiuteranno a trovare ciò che cerchi e che manco ti rendevi conto che stavi cercando....se le cerchi non le trovarai.
Sono loro che vengono da te...e non servono neanche tante belle parole perchè di parole non ce ne sono proprio da dire.
Arriverai al punto di diffidare delle belle parole e da chi vuol darti consigli spirituali scritti.

Altre parole non ce ne sono...anzi credo di aver scritto anche troppo. Diffida di me.

Ah...scusami...realizzato quanto sopra ti renderai conto anche che non c'era proprio un bel nulla da realizzare.

Buon lavoro.

Caro Maxim,
finalmente un attimo di tempo per risponderti.
Grazie per la …prova a cui mi hai sottoposto e la briga che ti sei preso per riordinare i miei punti. Non ha proprio nessuna importanza la sequenza o il loro raggruppamento (sono comunque contenuti gli uni negli altri). Sono solo dei sostegni esteriori che servono all’inizio della Via e per persone che sono da tanto sulla Via ma particolarmente dure di comprendonio.
Dici che le esperienze della vita ci aiutano a trovare ciò che cerchiamo. Sono d’accordo con te se intendi la Vita, cioè quella Forza suprema da cui proveniamo, che ci tiene in vita e a cui torneremo e non la vita nel suo significato “normale”.
Se una persona si orienta su questa Forza che è in ognuno di noi e si lascia guidare da essa, questa Forza – che è Amore – lo guiderà automaticamente a non fare del male a nessun essere vivente, uomo, animale, pianta, minerale. Questa Forza gli farà capire di perdonare e chiedere perdono, ovvero vivere in pace con tutti, amare tutti ecc. ecc. tutti gli altri punti. La mia esperienza vissuta è che ciò che conta veramente non sono quei punti elencati, ma la mia serietà, la mia decisione interiore, il mio SI, il mio SÌ per sempre a quella Forza, che per me é Dio.
Ti volevo chiedere: quello che hai scritto viene proprio da una esperienza vissuta o è una condivisione di qualcosa hai letto da qualche parte (es. Krishnamurti o simili maestri)?


gil

Ho pensato molto alla domanda posta da questo thread, e sono giunta a una sola conclusione:
io ho realizzato la mia sopravvivenza.
Quando sono nata non erano tempi belli per una ragazza madre,e lei ha dovuto lavorare per mantenermi. Io sono cresciuta con mia nonna che mi voleva un bene dell'anima....eppure...
Eppure dentro di me è ancora vivissimo lo strazio che provavo quando mia madre, dopo essere stata vicina a me per pochissimo tempo, doveva ripartire, lasciarmi, e questo abbandono ha letteralmento dilaniato la mia interiorità di bambina.
Ho dovuto lottare tanto e con tenacia per superare questa e altre difficoltà che non sto qui a raccontare se no riscrivo "I Miserabili" di V. Hugo, invece voglio dire che la lotta mi ha vista uscire vittoriosa: oggi posso dire di essere serena e di avere la capacità di restare serena anche in mezzo alle difficoltà,.
Forse perchè le beghe della vita quotidiana rispetto a quello che ho passato prima mi sembrano sempre e comunque superabili...

Si, ho realizzato la mia sopravvivenza contro tutte le circostanze avverse e non ci avevo neanche mai riflettuto molto...
Grazie per avermici fatto pensare...

Arwen

Ciao Gil…
Ero quasi preoccupato della tua mancata replica…cominciavo a pensare ti fossi rinchiusa in qualche convento.
Scherzo ovviamente (mi tocca scrivere così perché continuano a non venirmi le faccine…mannaggia quanto vi invidio a voi che ci riuscite).

Veniamo a noi…ti espongo la mia “teoria dell’inutile”:

Non trovo corretto imporsi delle cose, per quanto giuste possano essere.
Inutile imporsi un dio, inutile imporsi un maestro, inutile imporsi…
Inutile cercare un percorso spirituale se non viene da se. Ricercare esperienze se non senti quella forza interiore che ti spinge nel farle. Inutile chiedere perdono se non ti senti di perdonare. Inutile imporsi di amare se non ami…è tutto inutile!

I vantaggi nell’applicare la “teoria dell’inutile”, peraltro poco dispendiosa in termini di energia in quanto viene da se, consistono nell’accettarsi per come si è e, automaticamente, accettare anche tutti gli altri…ti sembra poco?
Ma sarà vero poi che sono proprio così?...inutile chiederselo.

Mi chiedi se ho condiviso il pensiero di qualche grande maestro…ovviamente, applicando la teoria dell’inutile, li condivido tutti.

Ciao, ciao.

Complimenti!!

Cara Arwen hai saputo cogliere la saggezza dalle esperienze della tua vita.

Ti assicuro che non è da tutti.

Un Elisa