Non concordo su tutto ma come sempre dimostri di essere un grande.
Il mio commento è comunque"ECCE HOMO"
e tu capisci a quanti Cristi mi riferisco.....!!!!!!!

capito turaz...il discorso IO/EGO che sono due punti osservazione, guardare le cose dall' IO vuol dire abbandonare la conoscenza per affidarsi, abbandonarsi alla fede. pura ma questo è un punto di arrivo e nn di partenza .....sei d'accordo?
tutti dobbiamo misurarci con il nostro egoismo accettare le tenebre per vedere la luce...non si arriva all'Io attraverso una scelta razionale...
personalmente ho ancora bisogno ancora di conscere e capire ...quelle verità sottili che mi circondano per dare un significato e una dimensione alla mia vita ..
bello l'esempio della linea....credo di essere ancora all'inizio ...a volte ho la sensazione di progredire e altre volte di regredire.
ciao

abbandonarsi all'IO significa per quanto mi concerne staccarsi dal mentale in funzione della consapevolezza "silenziosa"
superare la dualità apparente e trascenderla.
Chiaro che sia un percorso e che sia fatto di "passi"

...non parlavo di fede verso un ideale religioso ma di fede in quella scintilla divina che è in noi...certo che non è la mente che guida ne tanto meno tutta la conoscenza che accumuliamo..
il problema è riconoscerla .. e farci guidare...ma una volta fatto questo non vuol dire che avremo pace e serenità...trascendere il bene e il male è qualcosa di umanamente molto difficile e doloroso perchè devi metter da parte tutto di te..oserei dire che è umanamente impossibile...siamo persone umane e abbiamo dei limiti. ....e per quanti passi si possono fare c'è sempre un limite quello che divide l'umano dal divino ...
ciao

ma hai compreso cosa significa la parola "serenità" da un punto di vista dell'IO?
ciao

si ho capito ...la serenità e la pace sono quegli stati che Gesù chiama " regno di Dio" e che i buddisti chiamano " nirvana" o ancora....... visto che mi sto interessando di Kabbala ..Keter la sephira posta nel punto più alto dell'albero della vita .
quello che volevo dire è questi stati rappresentano un punto di arrivo.. la punta di un grandissimo icerberg dove si vede e si percepisce un mondo molto più ampio di quello che vediamo nella realtà quotidiana ....perchè si entra in contatto con il divino...questo è il più grande dei miracoli...ma che poche persone riescono a sperimentare..in quanto a mio avviso, il percorso è difficile e ci si puo giugere solo attraverso una ricerca interiore e questa ricerca a volte la si fa non dove c'è luce ma dove c'è oscurità...... bisogna superare le nostre paure e ostacoli ... per arrivare a stabilire un contatto con Dio..
spero di esser stata chiara...questa volta.
ciao

appunto...quindi?
quanto stai dicendo significa che ciò che "limita" l'uomo è l'uomo stesso.
Il percorso dell'Io insegna la conoscenza di se stessi in funzione del tutto e "trascende" le paure e gli ostacoli.

ciao

mi sono espressa in un modo un po contorto....ma chiaro che il limite è l'uomo e non Dio..volevo solo specificare che esiste un limite tra umano e divino che si puo superare attraverso la volontà e la fede.

per rimanere in tema....volevo porre un altra domanda...

.si puo affermare che il male è necessario affichè l'uomo lo trasformi in un bene superiore..?

In un sistema in cui la conoscenza è finalizzata alla pratica del Bene, anzi, quando il Bene e la “beatitudine” coincidono con la conoscenza della Natura, il male non può essere altro che mancanza di conoscenza o “conoscenza inadeguata”.
(B. Spinoza)

In qualche caso quello che noi pensiamo sia un male diventa un bene.

Hai mai pensato che accade spesso anche il contrario, cioè quello che pensiamo sia un bene più o meno immediato a volte si rivela un male e viceversa???

Se il male esiste è per farne esperienza.... e tutti ne facciamo esperienza nella vita....

Se Gesù non fosse stato crocifisso non ci sarebbe stata resurrezione....

Il male fa parte di questa vita e quindi serve alla vita.... nulla avviene a caso....

Ciao