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Vecchio 13-03-2006, 15.29.44   #1
mokamax
Ospite
 
Data registrazione: 15-02-2006
Messaggi: 6
L'USO DELLA PAROLA: chi ne è padrone?

L’USO DELLA PAROLA: chi ne è padrone?
Qualche volta, anche su questo forum, spuntano messaggi, opinioni, frasi, un po’, direi, violenti nello spirito, se non nella lettera; probabilmente all’insaputa dell’autore (trice). Quante volte ci lasciamo scappare una parola di troppo, una parola pesante, una parola vuota, per il solo piacere di una battuta “di spirito”!! solo per lustrare l’aureola del nostro Ego, avido e scherzoso…un po’ giocondo, dopo tutto siamo grandi bambini!

“Il VERBO”, lo sa anche chi non è cristiano, è l’origine del mondo (per gli atei sarà il suono, la vibrazione dei scientifici)…. La parola crea, la parola distrugge i re, la parola ferisce, ma può anche guarire;(non basterebbe mille pagine per illustrare la potenza del verbo).

Il Saggio cerca il dominio di sé, prima fase alchemica; questo dominio passa per il dominio del pensiero, che si esprime con la moderazione della parola, e nel saper esser silenzioso, a volte: si raggiunge quando non stabiliamo più relazioni deleterie con gli altri, con parole dette, e che avremo dovuto trattenere; quando cessiamo di giudicare, di pensare sugli altri, ci liberiamo. Senza dirigere le parole, senza acquisire il dominio del pensiero, l’anima non è abbastanza potente; quando ameremo abbastanza, otterremo il potere; quando ameremo abbastanza e che saremo inoffensivi, allora i poteri saranno nostri, NON PRIMA.

”Non ho messo mia bocca in movimento contro un’uomo; non sono stato sordo alle parole di bene e di verità; non ho moltiplicato mio discorso al di là di quel che può esser detto”, cosi si esprimeva l’antico Egizio nel Libro delle Porte (messo nel sarcofago).. Quanta saggezza in queste parole!

L’Umorismo non è proibito, al contrario: la saggezza sorride sempre, è allegra ma piena di compassione, di bontà, come ci ricorda Krishnamurti. E la parola diventa responsabile.

L’iter:

penso → voglio esprimermi → mi esprimo in parole → l’altro ascolta → poi sente → capisce → ricorda

Fra quello che penso e quel che l’altro si ricorderà, sono sicuro che l’essenza della mia idea d’origine è stata percepita, dopo ogni passaggio? Ho usato la chiave-parola giusta? Quante volte ci troviamo nella situazione di dire: “ non è quel che volevo dire”; dunque esprimersi a proposito, è un’arte, da coltivare. Scambiare idee, opinioni, arricchirsi l’un l’altro è moto positivo, ma questi scambi devono esser diretti verso uno scopo di costruzione, non di distruzione. E si può denunciare tutto, ma ci vuole Arte, Amore.

“Mi applico ad evitare ogni parola spiacevole, che potrebbe ferire”

“Mi applico ad essere cosciente del mio stato di spirito del momento, ed a ricercare in ogni momento la conoscenza di me stesso”


Nessuno di noi è perfetto, ma l’unico dovere che abbiamo, è di far tutto per avvicinarsi il più possibile.

Con affetto a tutti voi




mokamax is offline  
Vecchio 13-03-2006, 16.19.01   #2
maxim
Ospite abituale
 
L'avatar di maxim
 
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
L’ego, avido e scherzoso, risiede anche nella persona che si sente ferita dalle parole.
Spesse volte le “battute di spirito” celano critiche sottili ed intelligenti che difficilmente si riescono a cogliere se vengono immediatamente etichettate come battute vuote e puramente egoiche….
…ma lascio a Turaz, vero esperto, la descrizione di come si comporta il nostro ego durante una discussione….

…e su dai che l’ironia è importante…
maxim is offline  
Vecchio 13-03-2006, 17.53.05   #3
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
infatti così è maxim.
L'ego ha infinite sfaccettature e manifestazioni.
Un evento semplicemente E' (quindi anche una battuta più o meno egoica).
Ma se la persona che la riceve non sa "trascendere" e andare "oltre"... rimane nel circolo vizioso comportandosi egli stesso egoicamente attraverso la "re-azione" (azione come nel passato)
L'azione attraverso l'amore (IO) presuppone l'equilibrio e la comprensione prima di tutto di se stessi e di come l'ego agisce dentro ognuno di noi.
Se non lo si "incanala" nella direzione corretta esso si comporta in maniera "distorta".

un saluto cordiale a entrambi
turaz is offline  
Vecchio 16-03-2006, 19.11.04   #4
gyta
______
 
L'avatar di gyta
 
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
Citazione:
Messaggio originale inviato da mokamax
La parola crea, la parola distrugge i re, la parola ferisce, ma può anche guarire;(non basterebbe mille pagine per illustrare la potenza del verbo).


Ho usato la chiave-parola giusta?


Si, la parola crea.. la parola distrugge
la parola.. "guarisce"!

Ma cos'è "la parola" se non la traduzione dei nostri occhi?

Allora, forse, l'augurio che ci si può fare
è che la nostra vista sia sempre meglio affinata,
resa sensibile alla nostra cerebralità (consapevolezza).

Il problema, allora, non è la parola in più o in meno..
ma ciò che risiede sotto.. :
la nostra qualità di saper vedere con l'occhio dell'umanità.




Gyta
gyta is offline  

 



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