E non ne sarei tanto sicuro... parli di società matriarcale immaginandotela stando in una patriarcale... se le donne diventassero il pilastro si ribalterebbe tutto, sta già succedendo con l'emancipazione femminile (non sto facendo un discorso maschilista, osservo solo)
Per il resto sono grosso modo d'accordo


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Odissea purtroppo il significato di puro ed impuro è snaturato... non è bigottando che si è o diventa puri

Non so cosa sia il vero matriarcato sociale, ma forse intendevo solo una società in cui la madre sia il pilastro di riferimento.

La madre, la vera madre, ovviamente. Ce ne sono anche di quelle che gettano i figli nel bidone dei rifiuti.

La madre che ama incondizionatamente, che ama solo per amore.

Una madre ama tutti i suoi figli senza condizioni di forza o di valore economico o sociale.
Una madre sa che la libertà è la base dell'amore.
Il rispetto e la tolleranza sono nel suo cuore e nella sua mente.

Una madre può amare in modi diversi i propri figli perché nessuno può mai essere uguale all'altro, ma li ama con la stessa forza e sostanza.

E' come un fuoco acceso che offre calore e luce solo in base alle nostre necessità e non a regole e condizionamenti.

Il padre è necessario ma non deve prevalere sulla madre.

Il patriarcato non è da eliminare ma fino ad oggi ci ha portato sulla soglia dell'autodistruzione.

Una madre vede ogni cucciolo suo figlio, ogni fiore una nuova vita.

Forse è superfluo aggiungere che il mio pensiero non è una cosa idilliaca, un paradiso terrestre solo da scartare.

E'solo un punto di riferimento. Un po' come vedere una luce nell'oscurità e cercare di raggiungerla.

Viviamo l'era di una eclissi che sembra non voler mai finire.

Ciao
Mary

Mary non hai capito quello che volevo dire, però siamo fortemente fuori tema e rimando ad altri momenti.

Perché il vostro maestro [Gesù] mangia [...] con i peccatori?
Gesù, avendoli uditi [i Farisei], disse: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Ora andate e imparate che cosa significhi: "Voglio misericordia e non sacrificio"; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori.
(Matteo 9:11-13)

Non sono i giusti che erediteranno il Regno dei Cieli... e non sono quelle persone che analogamente ai Farisei si allantonavano dalle cose impure per non contaminarsi che erediteranno il Regno dei Cieli... e non sono nemmeno gli uomini e le donne che pensano di essere giusti, santi, perfetti, che erediteranno il Regno dei Cieli...
Ma sono i peccatori, i malfattori, i deboli, i poveri, i poveri in ispirito, gli sfortunati, i non-normodotati, i malati... Tutti questi sono dei potenziali eredi del Regno dei Cieli, e non altri...

Chi crede il contrario, non può definirsi cristiano, anzi, non lo è affatto, perché nulla lo collega a Gesù...
E nemmeno a Paolo - nonostante egli abbia scritto determinate cose che tendono ad allontanare le persone dalle cose impure -, dato che lui era il primo a starsene tra i pagani, gli impuri, i non eletti...

Se si osserva l'agire di Gesù e Paolo (prendo in considerazione anche Saulo, perché il Nuovo Testamento ha ben 13 lettere - su 27 testi - intestate a suo nome, anche se al giorno d'oggi diverse non sono più attribuite direttamente a lui, ma vabbé), si capisce molto bene come dovrebbe agire un cristiano autentico...

Non deve separarsi dal mondo perché impuro...
Deve entrarci ed immergersi fino al collo, per aiutare i peccatori, i malati, coloro che hanno bisogno, nessuno escluso.

"Voglio misericordia..."


Elia