La Contemporaneità
Il dolore finisce quando non è più il ‘mio ‘ dolore, perciò inspiegabile, ma è come la tessera dolorante secondo necessità di un Mosaico globale e indiviso. Il quale contiene ogni gioia e ogni grido, ogni nascita e ogni morte; e si vive questa comprensione serenamente, semplicemente.
Il nuovo discorso è questo: io soffro per tutti, tanti godono per me; domani esulterò per chi oggi morì; ora sono qui straziato per chi, dovunque e chiunque sia, canta e si inebria di felicità.
Forse, dico ‘forse’ del tuo dolore si nutre una primavera di fanciulle felice. Il tuo soffrire le fa esenti e spensierate. Poi qualcuno, dovunque e a chiunque accada, avrà tale un dolore che tu ne sarai esentato e ti sentirai divinamente libero e nuovo.
Il karma è totale.
L’uomo Zero.
Senza commento.
