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Vecchio 10-06-2004, 19.58.53   #11
Rolando
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x epicurus
Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
tra parentesi: (se Dio e` tutto cio` che esistem non e` detto che sia infinito, dipende se l'Universo e` finito oppure no)
Se si veramente riflette un po' su questa realtà diventa chiaro che l´universo deve necessariamente essere infinito. Altrimenti, se l´universo fosse limitato, dovrebbe "confinare" con "nulla". Ma siccome il "nulla" non può esistere l´universo è quindi infinito.
Citazione:
vedere Dio come una sorta di insieme di tutte le leggi fisiche o come l'Universo stesso, allora non si farebbe prima a dire 'Natura' o 'Universo'.
in questa concezione Dio non ha personalita`, e dunque: non si puo parlare di dio libero, o onnipotente, o onnisciente, o creatore del Tutto.
Forse la soluzione sia quella che l´universo è un essere vivente, istintivamente percepito da tutti gli esseri viventi come Dio?
Ciao
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Vecchio 11-06-2004, 10.07.05   #12
epicurus
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Data registrazione: 18-05-2004
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
x epicurusSe si veramente riflette un po' su questa realtà diventa chiaro che l´universo deve necessariamente essere infinito. Altrimenti, se l´universo fosse limitato, dovrebbe "confinare" con "nulla". Ma siccome il "nulla" non può esistere l´universo è quindi infinito.

le 2 teorie scientifiche a riguardo sono (tralasciando la soluzione del pluriverso, che sposterebbe soltanto il problema):

1) l'Universo e` infinito
2) l'Universo e` curvo nello spazio-tempo, e` come una sfera, e dunque non si riescie ad uscire: non c'e` confine ma e` finito.

Entambi per la scienza (attualmente) sono equiprobabili. (tra parendesi: la prima soluzione potrebbe esser difficile da conciliare con la Teoria del Big Bang.)


Citazione:
Forse la soluzione sia quella che l´universo è un essere vivente, istintivamente percepito da tutti gli esseri viventi come Dio?
Ciao

Questa e` una ipotesi, comunque se fosse vera si dovrebbe almeno definire il termine 'essere vivente' (forse che percepisce se stesso). in piu`:
- l'Universo non puo` aver creato se stesso
- l'Universo non e` Amore
etc...


ciao
epicurus is offline  
Vecchio 12-06-2004, 07.28.14   #13
deirdre
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Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
(tra parentesi: se Dio e` tutto cio` che esistem non e` detto che sia infinito, dipende se l'Universo e` finito oppure no)

vedere Dio come una sorta di insieme di tutte le leggi fisiche o come l'Universo stesso, allora non si farebbe prima a dire 'Natura' o 'Universo'.

in questa concezione Dio non ha personalita`, e dunque: non si puo parlare di dio libero, o onnipotente, o onnisciente, o creatore del Tutto.


ciao
Dio non è l'universo... non è tutto ciò che esiste, questi aspetti sono un'emanazione che proviene dalla scintilla originaria. Unica origine che persiste in ogni "forma vivente" sui dissimili piani esistenziali. Immagina una serie di vasche disposte a terrazza...un rigagnolo si getta nella prima, una volta colma..straripa nella sottostante..e così via... L'origine del rigagnolo è ciò che concettualmente vien identificato con il termine dio... (forse, in questo modo è più chiaro).

Io non ho mai affermato che dio sia l'insieme delle leggi fisiche.. rileggi ciò che Kremmerz afferma....
Dio è la legge CHE REGOLA nel perfetto equilibrio le forze che reggono l'universo, in pratica Ain Soph Aur si manifesta in Kether e da quì la discesa verso la materia giungendo a Malkuth. L'universo inteso secondo l'umana concezione è espressione dell'emanazione divina.
ciao
deirdre is offline  
Vecchio 12-06-2004, 17.02.14   #14
milarepa
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Data registrazione: 30-05-2004
Messaggi: 29
ma non è questo che principiò l'uomo

“Parlare dell’inizio dell’umanità trascende il concetto di tempo che la psiche umana vi frappone. Ci sono differenze fondamentali fra il modo scientifico letterale che antropologicamente si espone per la mentalità ufficiale e anche quello che ontologicamente appartiene alla cultura sulle basi del pensiero; le filosofie e l’intelligere, che all’uomo si adatta, sono limiti.
Il tempo nel suo moto, spazio, materia è una condizione di frazionamento; la coscienza “una” suddivisa nella molteplicità, sancisce il tempo e suddividendosi fa del tempo un sempre indefinito dalla coscienza dissociato, dove i numeri e le cose, nel corpo vitale, vanno e vengono in continuo flusso di trasformazione.
Ma non è questo che principiò l’uomo.
Lo stato delle manifestazioni, che è la modalità dello spirito che di densità di sprofondamento ha il significato di materia, quello è una conseguenza. E l’effetto, non è il principio della vita, ma l’inizio di una dissociazione ulteriore che sempre di più porta la coscienza all’appartenenza e alle trasformazioni soggetta in ogni forma.
L’uomo non è soltanto l’essere sì fatto in cui v’identificate con qualche testimonianza di tempi che giudicate remoti e neanche quella proiezione al divenire che, nell’attuale epoca, assume abusivamente un carattere d’evolvimento. Quello del tempo rappresenta soltanto il moto ma del moto il ritmo è elittico e a ruota si ripete, per questo siete fermi sullo stesso punto dove non esiste un luogo; ma al centro dell’universo neanche un tempo, perché tempo è illusione sensoria o distanza matematica fra un principio e una fine che non hanno alcunché d’assoluto.
L’uomo principiò quando la Divinità si sdoppiò e per moto commise la triade: ”Uno” si scinde sdoppiandosi; il moto è “Due” e uno più uno in correlazione fra la scissione diventa “Tre”; il tre è l’uomo.
Quella è la legge che principiò e che non ha un fine, una fine, né un principio su cui possiate ponderare per un prodigio del ricordare, la vostra radice.
Voi siete figli d’Adamo per mezzo dell’immaginazione del Divino.
Voi che ora nel ripetersi da miriadi di secoli or sono, d’età in età, d’epoca in epoca vi allontanate dalla verità dentro il corpo perché Essa ha, per dovuta dignità, ancora il soffio la dove il senso dell’Io è la spiritualità e donde qualcosa di reso in salvo ha una possibilità di darvi ancora il ricordare che significa conoscenza.
L’uomo principiò dalla prima notte dei tempi, quando la Divinità si sdoppiò e all’umanità fu connessa con una zona d’ombra il significato di sprofondamento e di smarrimento.
L’uomo attuale vede il modo dei mondi nell’espansività e nella loro densità e forma come cose, perché ignora il corpo vitale e quel che, per tale manifestazione, li trascende; quindi l’universo è un continuo espandersi di vita-moto, di moto o effetti senza causa.
Da quell’essere primo duale, perché i due principi correlazionati, unico ebbero a produrre, pur in dualità sanzionato e in coscienza trina, la luce che inventò del sole la forma e della fiamma il calore, diventa sole solo se è in corrispondenza a quel che da quell’essere si esprime, in quanto tutto è in ogni cosa e il proiettare l’esteriore ogni sua qualità principiò.
La luna, “una” come il sole “unico”, la luna sta fra la terra e il sole come la coscienza dell’uomo fra la mente e il cuore.
L’essere uno nella dualità congiunta, espresso triade, nel moto nacque e cominciò per dualità, sprofondò e sprofondando la dualità divenne nel senso materiale due, due esseri ben distinti: uomo “terra”, la donna “era”; possiamo chiamarli mitologicamente Adamo “principio”, Eva “proseguimento”.
milarepa is offline  
Vecchio 12-06-2004, 17.23.37   #15
neman1
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Dio e' Dio. Punto. State a spiegare la parola con la parola stessa. Misurate ben la parola Dio e quando lo,la, esso troverete cadra' anche quella....per un'altra volta la parola e' la via, la tecnica stessa. Sempre con stima verso tutti. Ciao

Ultima modifica di neman1 : 12-06-2004 alle ore 17.31.26.
neman1 is offline  
Vecchio 13-06-2004, 08.00.05   #16
paperapersa
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ehi mila ma quanti anni hai?? Anche questa è solo farina del tuo sacco????? Sembra di leggere un libro in cui spiriti di grande saggezza (anime antiche)comunicano con noi esseri ancora incarnati. Anche il fatto che ci dai del "voi" mi lascia alquanto
perplessa. Ma tu chi sei???:......... Fatti riconoscere, dacci come si dice un segno.. ok????
paperapersa is offline  
Vecchio 13-06-2004, 19.08.58   #17
milarepa
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Messaggi: 29
è farina del mio sacco ...ma non solo

“La filosofia come la meditazione, la scienza e la fede sono contatti con l’intelligere ma non vi cambiano, né vi portano oltre la condizione umana. Sono però per un certo tratto il linguaggio e gli stimoli dell’intuizione.”
ciao
milarepa is offline  
Vecchio 13-06-2004, 20.51.10   #18
atisha
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La Differenza..le differenze

Cosa non fa riconoscere le l'Anime che nei diversi corpi distinguiamo in "forme" spirituali o non?
Che "regole" applichiamo?
Perchè il nostro "desiderio" di vita spirituale si manifesta con antagonismo nei confronti di chi ci appare sullo stesso cammino evolutivo?
Quale forza meccanica interviene in noi a "dissacrare" l'altrui sviluppo?
Chi è "costui" che agisce in abitudine?

Ultima modifica di atisha : 13-06-2004 alle ore 20.54.29.
atisha is offline  
Vecchio 13-06-2004, 23.01.22   #19
epicurus
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x deirdre:

Citazione:
L’unica concezione scientifica del Dio è questa:

“La legge che regola nell’equilibrio più perfetto l’Universo”
Per noi non esiste che l’Universo con una Legge inesorabile, con un Ordine cui nessuna cosa può sottrarsi."

[...]

Dio è la legge CHE REGOLA nel perfetto equilibrio le forze che reggono l'universo.

quindi, secondo la tua teoria, Dio non è un ente personale, o sbaglio? come conseguenza di tale tesi si ha ciò che ho già detto: Dio non è libero, nè onnipotente, nè onnisciente, etc... e forse non è neppure eterno (se vale il Big Bang non è eterno).

comunque non vedo perchè, nella tua concezione, non si possa identificare Dio come la somma delle leggi fisiche...

in più voglio sottolineare un'altra cosa:

secondo le teorie scientifiche e metascientifiche le leggi dell'Universo non sono vere e proprie leggi, bensì si descrive solamente il comportamente della materia e dell'energia.

dunque non vedo proprio come la tua definizione sia verificata dalla scienza.



epicurus is offline  
Vecchio 13-06-2004, 23.03.55   #20
epicurus
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ma poi perchè usare un termine così pesante come 'Dio'?

epicurus is offline  

 



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