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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 20-11-2006, 16.45.35   #1
maxim
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Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
Un consiglio "poco" spirituale

Buongiorno spirituali…
Nonostante il mio potrebbe sembrare un problema laico, vorrei confrontarmi ugualmente con esperti del settore quali vi ritengo.

In realtà ho un problema di carattere "religioso" con mio figlio e affinché voi possiate darmi il “giusto” consiglio (che di solito coincide con ciò che si vuole sentirsi dire ) vi espongo le premesse.

Il padre (che sarei io) ha avuto una “normale” educazione cristiana nel senso che ha frequentato la chiesa in termini di qualità e quantità, pari alla massa di bambini della sua epoca. Non nascondo quindi che mi fosse leggermente pesante frequentare le lezioni di catechismo, la Santa Messa alla domenica ed in genere tutte quelle pratiche ed attività connesse a Colui che E’.
Pur passando nel corso della mia vita da una fase di cieca credenza (corrispondente alla mia età infantile) ad una fase di dubbio disinteressato sull’esistenza di dio (fase adolescenziale) e via, via così fino ad arrivare ad una fase di spiritualità soggettiva (età matura) non ho, per fortuna di cose, mai avuto crisi mistiche, disturbi della personalità dovuti a motivi religiosi o crisi teologico-ossessive…almeno lo credo.
Tuttavia mi ritengo una persona estremamente spirituale la cui formazione è più filosofica che teologica. Non posso dire di più in riferimento alla mia spiritualità perché ritengo che questa sia fatta solo di “sentire” e pertanto non possa essere in alcun modo comunicata a parole.
Pur felice quindi del mio pensiero religioso, mi devo purtroppo scontrare con il fatto che non possedendo simboli, libri sacri, icone, raffigurazioni, logos per descrivere, da questo punto di vista non ho nulla da insegnare a mio figlio che con la sua tenere età (8 anni) è tuttora in balia della dolce favoletta cristiana.

Frequenta “quasi” normalmente le lezioni di catechismo e l’ora di religione a scuola ma il prossimo anno, per poter praticare quel giorno di festa chiamato Comunione, deve affrontare una serie di pratiche che oltre a diventare troppo impegnative da un punto di vista psicologico, papà e mamma ritengono semplicemente ridicole.
Ma si fa presto a parlare dall’alto della propria spiritualità conseguita attraverso i metodi empirici che la vita ci offre…non me la sento di scegliere per lui e quasi, quasi saremmo portati a fargli intraprendere il cammino che tutti i ragazzi della sua classe (nessuno escluso) sta affrontando. In fondo penso sia più facile diluire i suoi pensieri tra le masse che rispondere ad una sua eventuale domanda sul perché “lui no”!

Attendo sinceri consigli.

Turaz, tu che hai detto di voler insegnare molto a tuo figlio da un punto di vista spirituale, che mi consigli? cosa faresti?

maxim is offline  
Vecchio 20-11-2006, 17.32.29   #2
fallible
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Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Buona sera!
L'amico lancia un sasso nel lago della spiritualtà sperando che faccia un bl tonfo!!!! I miei figli hanno fatto la comunione per essere paritetici......il quotidiano è importante..... tutti e due percorrono la loro strada di...........ininfluente_carez za claudio
fallible is offline  
Vecchio 20-11-2006, 17.45.58   #3
crepuscolo
viandante
 
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Messaggi: 199
Smile Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Citazione:
Originalmente inviato da maximTuttavia mi ritengo una persona estremamente spirituale la cui formazione è più filosofica che teologica. Non posso dire di più in riferimento alla mia spiritualità perché ritengo che questa sia fatta solo di [B
“sentire” [/b]e pertanto non possa essere in alcun modo comunicata a parole.
Pur felice quindi del mio pensiero religioso, mi devo purtroppo scontrare con il fatto che non possedendo simboli, libri sacri, icone, raffigurazioni, logos per descrivere, da questo punto di vista non ho nulla da insegnare a mio figlio che con la sua tenere età (8 anni) è tuttora in balia della dolce favoletta cristiana.



Quel Sentire è l'insegnamento secondo me, insegnali a sentire. Non puoi insegnargli ciò che tu non hai messo in pratica e verificato, come si fa. Il Sentire è una cosa splendida, hai ragione non serve parlare, basta fermarsi ad ascoltare.
crepuscolo is offline  
Vecchio 20-11-2006, 18.32.39   #4
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Messaggi: 3,020
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

ciao maxim..
ho tre figli, e tutti, per loro scelta, per quello che potevano capire all'epoca, hanno scelto di fare la comunione.. due anche la cresima..l'ultima no.. così ha scelto.
eppure mamma atisha era già alle prese con ben altro.. a far il giro del pianeta spirituale, da oriente fino a tornare all'occidente... (filosoficamente e spiritualmente parlando) e loro lo sapevano.. mi vedevano intenta a "tastare" altri mondi spirituali e soprattutto tesa verso la meditazione..
Ho fatto scegliere a loro, ho permesso che scegliessero, ed hanno scelto il gruppo..
perchè si tratta di scegliere il gruppo... di seguire il gruppo, a quell'età.. nient'altro..
ma li ho affiancati passo dopo passo senza capovolgere le banalità insegnate al catechismo, cercando di servire anche altre "riviste" spirituali.. comparando insomma.. per come potevo.
Tutto è proseguito come da schemi imposti..
ed ora ognuno per la propria strada (spirituale la mia, mondana la loro come è giusto che sia).. sapendo però che ho qualcosa nel cassetto .. quando e se accadrà loro di chiedermi quel qualcosa di diverso che ho.. portato a casa...senza fretta..e sempre se accadrà..
atisha is offline  
Vecchio 20-11-2006, 18.34.47   #5
turaz
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Messaggi: 3,250
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Buongiorno spirituali…
Nonostante il mio potrebbe sembrare un problema laico, vorrei confrontarmi ugualmente con esperti del settore quali vi ritengo.

In realtà ho un problema di carattere "religioso" con mio figlio e affinché voi possiate darmi il “giusto” consiglio (che di solito coincide con ciò che si vuole sentirsi dire ) vi espongo le premesse.

Il padre (che sarei io) ha avuto una “normale” educazione cristiana nel senso che ha frequentato la chiesa in termini di qualità e quantità, pari alla massa di bambini della sua epoca. Non nascondo quindi che mi fosse leggermente pesante frequentare le lezioni di catechismo, la Santa Messa alla domenica ed in genere tutte quelle pratiche ed attività connesse a Colui che E’.
Pur passando nel corso della mia vita da una fase di cieca credenza (corrispondente alla mia età infantile) ad una fase di dubbio disinteressato sull’esistenza di dio (fase adolescenziale) e via, via così fino ad arrivare ad una fase di spiritualità soggettiva (età matura) non ho, per fortuna di cose, mai avuto crisi mistiche, disturbi della personalità dovuti a motivi religiosi o crisi teologico-ossessive…almeno lo credo.
Tuttavia mi ritengo una persona estremamente spirituale la cui formazione è più filosofica che teologica. Non posso dire di più in riferimento alla mia spiritualità perché ritengo che questa sia fatta solo di “sentire” e pertanto non possa essere in alcun modo comunicata a parole.
Pur felice quindi del mio pensiero religioso, mi devo purtroppo scontrare con il fatto che non possedendo simboli, libri sacri, icone, raffigurazioni, logos per descrivere, da questo punto di vista non ho nulla da insegnare a mio figlio che con la sua tenere età (8 anni) è tuttora in balia della dolce favoletta cristiana.

Frequenta “quasi” normalmente le lezioni di catechismo e l’ora di religione a scuola ma il prossimo anno, per poter praticare quel giorno di festa chiamato Comunione, deve affrontare una serie di pratiche che oltre a diventare troppo impegnative da un punto di vista psicologico, papà e mamma ritengono semplicemente ridicole.
Ma si fa presto a parlare dall’alto della propria spiritualità conseguita attraverso i metodi empirici che la vita ci offre…non me la sento di scegliere per lui e quasi, quasi saremmo portati a fargli intraprendere il cammino che tutti i ragazzi della sua classe (nessuno escluso) sta affrontando. In fondo penso sia più facile diluire i suoi pensieri tra le masse che rispondere ad una sua eventuale domanda sul perché “lui no”!

Attendo sinceri consigli.

Turaz, tu che hai detto di voler insegnare molto a tuo figlio da un punto di vista spirituale, che mi consigli? cosa faresti?



tu ora come ora hai un'opinione e un'esperienza.
domandati come sei arrivato ad averla (lo hai già fatto descrivendola)
Una volta fatto dimmi che problemi ci vedi in questo caso.

ciao
turaz is offline  
Vecchio 20-11-2006, 20.24.10   #6
maxim
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Molto interessante Atisha...è la risposta che si voleva e che in parte concorda anche con gli altri interventi!

Vi ho letti in maniera diversa stavolta...niente pretese di superiorità spirituale! Nessun illuminato particolare a dettar consigli!

Proprio questa sera, io e mia moglie, abbiamo deciso per la seguita alle masse...rimane l'amaro in bocca per la banalità in cui viene ancora trattata una parte fondamentale dell'uomo e che continua ad essere vista come un insegnamento anzichè come informazione.
maxim is offline  
Vecchio 20-11-2006, 22.57.27   #7
meditando
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Messaggi: 69
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Buongiorno spirituali…

In realtà ho un problema di carattere "religioso" con mio figlio e affinché voi possiate darmi il “giusto” consiglio (che di solito coincide con ciò che si vuole sentirsi dire ) vi espongo le premesse.



Non puoi farlo partecipare al catechismo e poi decidere per lui se fargli fare o meno la comunione. O decidi per lui o non decidi, ma se hai deciso per il catechismo perché emarginarlo ora dal gruppo. Comunque forse sarebbe meglio impegnarsi a fargli esprimere cosa pensa di quello che stà facendo, se lo fa per emulazione dei compagni o perché gli piace. Se trova in quelle lezioni argomenti che lo interessano particolarmente o se partecipa solo perché ce lo hai mandato ecc. ecc.

La cosa migliore è parlare con lui, sondarne i pensieri, tentare di capire a che livello di interesse si trova rispetto a se stesso e il catechismo, tra ciò che dimostra di interessargli in genere e se questi interessi paiono collimare con quelli della religione che frequenta.

Insomma, fare il genitore è una gran fatica, e non esiste un modo perfetto per farlo, ma il bene dei nostri figli non lo si può affidare ad un si o un no, sarebbe troppo semplice.

Capisco che questa è stata fino ad oggi e continua ad essere la regola, ma almeno chi, come te, si pone il problema deve anche trovare il tempo per darsi una risposta un po’ più complessa che scaturisca da un indagine sul campo, dal confronto con tuo figlio e non a seguito delle opinioni di forumisti perché per quanto armati di buone intenzioni non conoscono tuoi figlio, solo tu lo conosci e ci parli, spero.

Personalmente, comunque, non credo che la tua decisione sarà così determinante per il suo futuro, più determinante sarà la tua capacità di farlo crescere con la dovuta capacità critica rispetto alle cose che oggi tu hai deciso per lui.
meditando is offline  
Vecchio 21-11-2006, 00.16.37   #8
Acquaviva
Nuovo ospite
 
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Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Salve,sono nuova del forum.Ho 3 figlie in merito alla prima comunione,ho deciso per loro,ovvero hanno ricevuto il sacramento.Questo non tanto per una mia fervida convinzione,quanto come dicevano altri nel forum,per non farle sentire emarginate dal resto dei compagni.Ricordo perfettamente le loro preoccupazioni(vestiti,bomboni ere,la cerimonia ecc)e la loro noia nel frequentare il catechismo.Una in particolare era quasi spaventata dalla figura eccessivamente autoritaria della suora.Credo fermamente che ogni individuo abbia un cammino spirituale più o meno profondo e comunque di certo non è la comunione in sè in grado di modificare o intralciare un percorso che dovrà crescere e maturare con l'individuo stesso.
Acquaviva is offline  
Vecchio 21-11-2006, 00.28.17   #9
Spaceboy
...cercatore...
 
L'avatar di Spaceboy
 
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Maxim, nessuno ha la chiave universale per rispondere ai tuoi dubbi e tantomeno io, che figli non ne ho; ma posso esporti, brevemente,la mia esperienza personale.

Papà e mamma non hanno dato a me e mio fratello una educazione religiosa, nè cattolica nè altro, ma prettamente laica. Forse il loro percorso personale e di vita comune li ha portati a optare per questa scelta in virtù di convincimenti maturati negli anni '60, anni che hanno vissuto con una intensa partecipazione sociale e politica.

Ciò non di meno non mi sono mai sentito privato di alcunchè, i principi universali di rispetto della vita e dell'uomo, mi sono stati trasmessi adeguatamente e anzi, l'esempio di vita dei miei genitori e i loro valori, sono stati il miglior catechismo possibile.

Ho vissuto la mia infanzia con serenità e non mi sono mai sentito meno dei miei amici che frequentavano la parrocchia, anzi abbiamo viaggiato molto e in molti paesi e conoscendo altri mondi e altre culture la mia spiritualità di bambino era ugualmente soddisfatta.
Casa nostra, soprattutto grazie a mamma e al suo lavoro, è sempre stata e lo è tutt'ora un crogiulo di idee, esperienze e umanità varia, indipendente dalla religione, ma con sempre al centro il rispetto per la vita e per l'uomo in tutte le sue prerogative...e in questo sono stato fortunato me ne rendo conto...

Certo, nell'adolescenza soprattutto, mi sono fatto delle domande di ordine metafisico ma le risposte non le ho trovate nella chiesa.

...anche se le sto ancora cercando per la verità...

Non voglio essere prolisso, ma principi e i valori che accomunano gli uomini e la vita, sono universali e trasversali e se non sei tu a darglieli a tuo figlio non ci sarà nessun catechista in grado di sostituirti.

Fai la scelta giusta per Te e per lui e qualunque essa sia, sii coerente e quando vi guerderete negli occhi non vi saranno incertezze nè ombre.

Spaceboy is offline  
Vecchio 21-11-2006, 05.31.56   #10
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Messaggi: 4,124
Riferimento: Un consiglio "poco" spirituale

Citazione:
Originalmente inviato da maxim

Attendo sinceri consigli.



Lascialo in pace e cerca di non condizionarlo con il sistema di credenze al quale ti sei ancorato, perche' non sono altro che semplicistici paradigmi di pensiero, luoghi comuni ed opinioni che corrispondono a modelli preconfezionati, ripetitivi ed ossessivi, meccanici loop di pensieri che tu credi siano la realta'....ma le tue opinoni non sono proprio nulla. I tuoi pensieri sono fragili nuvolette di fumo al vento, privi di sostanza con i quali hai deciso di drogare la tua esistenza....Quella continua opera di autoconvincimento alla quale ti sottoponi ogni giorno, non propinarla anche a lui, crescera' meglio. Se al catechismo ha scelto lui di andare, va bene cosi, rispettalo ed ascoltalo, ha molto da insegnarti....il suo cuore e' ancora aperto, il tuo no.

p.s: abbi pazienza ho passato la notte al pronto soccorso a causa di un osso che ogni tanto va fuori posto....e fa un male boia...meglio essere sinceri no? Con simpatia tuo (Y)am
Yam is offline  

 



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